Tic…Tic….Tic…Tic…
le gocce uscivano con regolarità da una fontana troppo vecchia per poter impedire all’acqua di cadere… quanto tempo era passato dai momenti gloriosi! quando un tempo qui passavano le glorie degli uomini e degli dei. quando un tempo con il pieno delle energie si combatteva, seguendo la via della retta azione… al servizio di Atena, al servizio degli uomini, al servizio di se stessi…
Tic…Tic….Tic…Tic…
Il giardino era invecchiato e anche il suo unico abitante non era più un giovane, non era nemmeno vecchio, ma non aveva più il fresco vigore della giovinezza. Non restava che imboccare la via della meditazione, ma non era facile…tali e tanti pensieri affollavano la mente affaticata dell’uomo che invano cercava di ridarle energia sgombrandola da inutili e faticosi pensieri
Tic…Tic….Tic…Tic…
Concentrati nel tuo respiro, concentrati sull’adesso, concentrati sull’essere e soltanto su esso.
Abbandona tutto ciò ce è la negazione dell’essere…abbandona il futuro, non ti appartiene, abbandona il passato non è tuo, nemmeno ricordarlo serve. Nemmeno il tuo corpo ti appartiene, lo restituirai un giorno, e forse nemmeno la tua mente ti appartiene.
Solo l’attimo è veramente tuo, concentrati su di esso e non lasciarti distrarre…eppure…il passato può tornare con forza dalle viscere dell’oblio e dall’oltretomba.
Tic…Tic….Tic…Tic…
E il passato tornò, il rumore delle gocce d’acqua nascose i passi regolari di un’armatura. Un ombra tornò dall’Ade, aveva l’impressione di conoscerla, ma non riuscì a mettere a fuoco i contorno. Una goccia stavolta di sudore percorse la sua fronte ora umida. L’ombra tornò a rivendicare il suo passato. Una mano lo toccò sulla spalla. Trasalì.
Era ora di andare, anzi di tornare. Mentalmente protestò. Non era quello che voleva, non voleva riaprire una porta ormai chiusa da tempo. Ma accompagnata da una voce profonda che sentiva nella sua testa, la porta si riaprì. Una ventata di energia, potente, indecifrabile, non sapeva se fosse malvagia o meno, ma lo chiamava…
Le gocce si fermarono. Il tempo si fermò. Si alzò in piedi con calma accompagnato dalla sua armatura tenuta salda a sé e Virgo attraversò il portale
per andare là dove passato e futuro si incontrano
per andare là dove passato e futuro coincidono…
..era tempo di riprendere la via dell’Azione…
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