| La notizia di uno scontro epico raggiunse anche il regno del mare, nei pressi della colonna dell'oceano atlantico settentrionale giaceva al suolo una busta, semplice con pochi ornamenti, il come ci fosse giunta un mistero, il giovane aspirante la raccolse incuriosito e la sfogliò, scorse velocemente quelle poche righe arcaiche. Il punto era semplice, qualcuno stava organizzando un evento unico, una royal rumble. Ricordi emersero, ricordi di un passato ormai lontano, era ragazzino ed era solito seguire in compagnia di suo padre seguiva appassionatamente gli eventi trasmessi dalla World Wrestling Federation Entertainment, padre che enfatizzava l'atmosfera per un ragazzino di a malapena 11 anni, le domeniche trascorse in quel periodo lo portarono in uno stato di buon umore e, sul suo viso provato un sorriso. Era quegli attimi che amava, ciò che gli dava la forza di volontà per non mollare e guardare sempre in alto, guardò la volta marina, ricordando quei momenti di pace, strinse a se quella busta, era stato scelto e invitato quell'evento, sembrava inopportuno declinare, senza pensarci troppo abbandonò la sua solitudine, diede un saluto alla sua scale.
"Oggi non mi accompagnerai in quest'impresa, ma tornerò presto, prima o poi mi sentirò degno di te, allora potrò portare quel titolo di drago del mare...."
Si lasciò dietro la sua colonna, non aveva ancora obblighi verso di essa, ne si minacciavano guerre sacre all'orizzonte. Si precipitò verso quell'evento, ricordava di aver smesso di seguire il wrestling per via dei suoi impegni di carriera e alla morte del suo idolo, Eddie Guerrero, tanto che la notizia lo raggiunse tramite un giornale che comprò fuori al suo istituto d'istruzione, un vero e proprio shock per un allora adolescente, lacrime gli solcarono il volto come un bambino, quasi non voleva crederci, gli sembrava una sua solita sceneggiata, poi gli impegni calcistici e scolastici presero il sopravvento e trascurò quello sport, che si portò via altri atleti a lui cari. Oggi era li anche per loro, in segno di rispetto e di gratitudine per avergli regalo quei bei momenti. Entrò a testa bassa nello stadio e in anonimato, vestiva di una felpa con cappuccio di un grigio cenere, si diresse diretto verso gli spogliatoi, stanze piccole e non molto spaziose, quel che permetteva all'atleta di potersi cambiare, in un angolo una sedia pieghevole, sul lato destro un piccolo armadio e sul sinistro uno specchio ad uomo, le chiavi erano adagiate su un piccolo tavolino posto al centro, dove accanto c'era anche una bottiglia d'acqua, le raccolse aprendo l'armadio e vestendosi di ciò che ne ritrovò. Si guardò allo specchio, era da molto che non ne vedeva uno, il suo fisico era completamente cambiato da come lo ricordava, la death queen island lo aveva completamente trasformato, addominali e muscoli ben scolpiti, quasi da sembrare rocce, non dedicò altro tempo, si vestì di un pantalone elasticizzato da wrestling ornato da fiamme fluorescenti d'acqua marina, poi indossò una maglietta a giromanica con il simbolo double w e sul suo resto un drago marino fluo, poi si fasciò i polsi e le mani di bianche fasce da box, e infine indossò sui pantaloni elasticizzati dei stivali da wrestling, il suo design sembrava in qualche modo ricondurlo al caro Eddie. Si diede una scrollata e si versò la bottiglia d'acqua addosso, suo elemento per natura, ma in quel caso il suo cosmo sembrava non volersi accendere, lasciò lo spogliatoio a passo spedito, in quei corridoi bui, sentì la presentazione della tigre bianca, davanti a se un uomo che entrò senza alcun intro, poi a passo deciso si mostro al pubblico, luci spente era cosi che il biondo davanti a se era entrato, si girò di spalle mostrando il suo Drago marino, che nel buio rafforzò la sua fluorescenza, attimi di silenzio poi il presentatore annunciò il suo ingresso.
"A voi signori l'ultimo partecipante! Direttamente per voi dalla lontana colonna atlantica settentrionale, il drago marino NATHAAAAAN DOOOOR!"
PArtì la musica e alzò le sue mani al cielo; dietro di se si alzarono colonne di fuochi bluastri, fuochi cobalti simbolo del regno dei mari, accompagnato dalla sua musica d'entrata il fuoco si intensificava in base al tono di musica, alzò nuovamente le mani al cielo e mandò baci al pubblico, fischi grida e cartelli volteggianti in quel gioco di luci e suoni, poi corse verso il ring, e si arrampicò all'angolo destro ,scrutò dall'alto i suoi avversari, poi alzò nuovamente le braccia al cielo e alzandosi in festa verso il pubblico in delirio, c'erano veramente tante persone. Fece un cenno involontario a Kaysa, il solito saluto che si da ad un alto grado, in questo caso all'ammiraglio dei mari, non passo un secondo, quando si rese conto di ciò che aveva appena fatto e visto, quello era proprio l'ammiraglio dei mari,quasi perse l'equilibrio dal paletto, poi notò anche altri individui, tutti ben messi fisicamente, poi tra di loro c'era quella che sembrava un angelo fiammante, arrossì, non vedeva una donna da molto tempo o almeno non cosi bella, distorse lo sguardo da essa, per ridare attenzioni al suo ammiraglio, inarcando un sopracciglio.
"Anche lei qui?! Non avevo un mese di tempo?!"
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