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view post Posted: 23/5/2011, 17:57 Domande inerenti al Regolamento - ~ Regole
Insomma, si può dire "lo fanno" ma non passaggio per passaggio?
view post Posted: 23/5/2011, 15:19 Domande inerenti al Regolamento - ~ Regole
Volevo chiedere una cosa riguardante il sesto punto del regolamento comportamentale:
CITAZIONE
6) Postare qualsiasi cosa diretta ad un pubblico esclusivamente di adulti o che non rispetti l'usuale etica.

Era intenzione mia e di Vhan fare una ruolata erotica in questo topic. Vorrei sapere a cosa ci si riferisce esattamente con quel punto. Si parla di immagini pornografiche? O si riferisce anche a ruolate erotiche?
view post Posted: 23/5/2011, 13:55 Vita nuova, vecchie abitudini - ~ Ai piedi delle 12 Case
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
Involontariamente il sopracciglio destro di Elene si alzò, andando a formare un'espressione basita e curiosa. Non aveva mai avuto modo di conoscere quel lato schietto di Vhan e ne era divertita.
« Grazie per avermi paragonato ad una banana. »
Il riferimento allo "sbucciata" detto dal Cavaliere era palese. Visto che lui si stava così ardentemente complimentando e che sembrava trovare quel luogo così caldo da dargli una buona ragione per spogliarsi, anche Elene spese qualche attimo per fare a mente considerazioni sul fisico del Toro. Era più alto di lei di più di 15 cm più o meno, era notevolmente robusto e sicuramente aveva un'ottima resistenza alla fatica. Chissà se aveva un'ottima resistenza anche in altro.
Elene diede un'ultimo sguardo alla maschera che giaceva ancora tra le grinfie del compagno. Si augurò che non gliela rompesse, ci era in un certo senso affezionata ormai, anche se non condivideva il fatto che le donne fossero costrette ad indossarla se volevano essere Sacerdotesse.
« Sbrodolino, piantala di prendermi per il culo. »
Per la prima parte della frase si era riferita al fatto che si era sbrodolato con l'acqua e si era bagnato la maglietta; per la seconda si riferiva al fatto che Vhan sembrava provarci con lei. Era certa che le cose non stessero così. Era abbastanza sveglia da sapere che il suo fisico attirava gli uomini ma non abbastanza vanitosa da compiacersene.
« Se vuoi scoparmi non hai che da chiedere. Altrimenti piantala con i complimenti e trattami come sempre. »
Si sedette quindi su una delle sedie che attorniavano il tavolo, in modo maschile con gambe aperte e rilassate.

view post Posted: 23/5/2011, 10:59 Vita nuova, vecchie abitudini - ~ Ai piedi delle 12 Case
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
Andarlo a trovare alla Casa del Toro? Diciamo che non era una sua priorità. Una volta era riuscita a convincersi ad andare, anche se poi quell'imprevisto non le aveva dato la possibilità. Quel che la fermava era l'arroganza di molti Cavalieri d'Oro. Elene non era incline a mostrar rispetto a qualcuno solo perché indossava una certa armatura o ricopriva una certa posizione nella scala gerarchica. Il suo rispetto bisognava guadagnarlo con le azioni, come avevano fatto Marcus, Vhan e Loek. In più, tra i Cavalieri d'Oro ce n'era uno con cui era quasi arrivata alle mani. Era quello dei Pesci ma non rammentava assolutamente il suo nome. Certo, difficile che lo incontrasse visto che era nell'ultima casa e Vhan nella seconda ma non era comunque una buona idea. Non avrebbe mai potuto competere contro un Cavaliere d'Oro, lo sapeva, perciò preferiva evitare di doversi trattenere dal cominciare una rissa.
Alla fine Vhan le chiese il bicchiere d'acqua. Lei posò il suo sul lavello e, continuando a tenere la maschera tra il suo viso e l'uomo, ne prese un altro e lo riempì.
« Non sei abituato a chiedere per favore? »
Il tono era divertito. Si voltò verso di lui per passarglielo quando Vhan stesso le si avvicinò e con un movimento gentile tentò di toglierle la maschera. Inizialmente lei si irrigidì, mettendosi sulla difensiva, ma quel discorsetto su tette, culo e maschera la fece ridere e decise che con Vhan non correva rischi. Gli lasciò portare via la maschera, permettendogli di vedere il suo viso.
« Soddisfatto? »
Era rimasta col suo bicchiere in mano, in attesa che lui si prendesse pure quello.
E la voglia di farsi una doccia fredda aumentava.

view post Posted: 22/5/2011, 16:38 Vita nuova, vecchie abitudini - ~ Ai piedi delle 12 Case
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
La ragazza attese che Vhan entrasse in cucina. Era in procinto di passargli il bicchiere ma lui la precedette cominciando a levarsi l'armatura. Ora aveva una scultura d'oro che rappresentava un toro nell'angolo della cucina.
" Mi mancava un soprammobile del genere. "
A quel pensiero sorrise divertita, consapevole che lui avrebbe potuto vederle le labbra.
I suoi occhi si posarono sul corpo dell'uomo mentre questi si sgranchiva. Era troppo vestito per giudicare con giudizio ma si vedeva abbastanza per complimentarsi con sua madre del lavoro svolto. Indugiò senza problemi nel guardarlo. Era molto facile osservare qualcuno senza che questo qualcuno se ne accorgesse indossando una maschera.
Vhan riprese a parlare. Pareva non volesse proprio quel bicchiere d'acqua perciò, mentre lui continuava il discorso, con un'alzata di spalle la ragazza si levò la maschera con una mano. Fece attenzione a tenerla comunque abbastanza vicino al viso per impedire a Vhan di vederle il volto (non sapeva mai di chi poteva fidarsi, a molti cavalieri venivano i sudori freddi per l'indignazione se una sacerdotessa si levava la maschera) e sorseggiò l'acqua. Sentendo che ne aveva proprio bisogno, si lasciò sfuggire un gemito di gradimento. Poi tornò a curarsi del compagno.
« Una volta avevo provato a venire a congratularmi ma... diciamo che sono stata trattenuta e poi non ci ho più pensato. »
Sembrava una scusa ma era così che si erano svolti i fatti. Prese un'altra sorsata.
« E grazie per il complimento sulle mie tette, sei il primo che le nota. »
Il tono era semplicemente ironico, pensando a quanti prima di lui le avessero fatto notare che con lei Madre Natura era stata generosa. Elene non era vanitosa del proprio corpo perciò non dava mai molto peso a quei commenti.
Bevve ancora un'altro sorso d'acqua, cercando di avere una buona ragione per non indossare nuovamente la maschera con quel caldo.
« Beh, visto che sei qui, complimenti per l'armatura! »
Alzò il bicchiere in aria, canzonandolo ancora. Era felice per lui ma non fino al punto da dimostrarlo apertamente.
Chissà se in qualche modo lui era riuscito a scorgere qualche frammento del suo volto oltre la maschera o se era troppo impegnato a studiare le sue forme.

view post Posted: 22/5/2011, 15:35 Vita nuova, vecchie abitudini - ~ Ai piedi delle 12 Case
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
La sacerdotessa ridacchiò mentre, senza guardarlo (sicura che lui l'avrebbe seguita), si muoveva verso la cucina.
« Se io fossi stata in dolce compagnia, non sarei venuta ad aprire la porta permettendo a qualcuno di disturbarmi. Su, scemo, vieni. »
Una volta in cucina prese un bicchiere da un mobile e lo riempì d'acqua.
« Il caldo, comunque, è lo stesso che c'era fuori da casa mia e dentro casa tua. Mi chiedo come tu possa indossare l'armatura con un clima simile. »
Non appena lui si fosse avvicinato, gli avrebbe porto il bicchiere.
I suoi piedi nudi trovavano refrigerio nello stare a contatto con il freddo pavimento, mentre il suo corpo desiderava ardentemente farsi una doccia rinfrescante. Elene mal sopportava il calore se questi derivava dal clima. Ben altri discorsi si sarebbero dovuti fare riguardo invece del calore presente in una fucina.
Si chiese comunque che ci facesse lì Vhan. Non aveva nulla da fare e quindi aveva pensato di andarla a trovare? Lei glielo aveva chiesto ma lui aveva ignorato la domanda, lasciandola con la curiosità. In effetti loro due non si conoscevano bene al di fuori del campo di battaglia.

view post Posted: 22/5/2011, 13:50 Le stelle di Orione - ~ L'ultimo raggio di sole
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
Il sangue le impaccava i capelli e le infastidiva gli occhi. Elene però non si soffermò a pensare a questo, soprattutto quando il piano di Marcus fallì miseramente. Il motivo? Ancora terribilmente ignoto. Sembrava che quel nemico volesse sorprenderli sempre e comunque. Molti corpi vennero scaraventati via. Alcuni morirono a contatto con muri e pavimento. Pochi vennero salvati dai cavalieri che riuscirono ad intercettarli. Elene ebbe la prontezza per recuperarne tre, più che altro perché le volarono addosso. Le sbatterono contro violentemente e tutti e quattro rovinarono al suolo. Altri uomini erano rimasti impigliati nelle sue catene ma non era certa delle loro condizioni una volta che comunque finirono a terra. Alzandosi e uscendo da sotto quei corpi li vide respirare e ciò le bastò. Molti altri non ebbero quella fortuna.
Gli occhi inespressivi della sua maschera nascosero quelli di lei colmi di rabbia che puntavano verso il nemico. Questi ebbe pure il coraggio di ridere.
Si guardò attorno, accertandosi delle condizioni dei compagni. Il suo sguardo si posò su Zakard. Sembrava a dir poco adirato ed Elene non poteva che concordare con lui. Le venne voglia di disintegrar quella bestia che aveva ucciso senza ripensamenti, per quanto fosse ben consapevole della disparità di forze. La rabbia in fondo non era mai una buona consigliera. A differenza però di Zakard, lei venne fermata dalle parole del suo maestro. Egli infatti aveva cercato di bloccare il Cavaliere della Fenice, inutilmente. Il suo colpo era drasticamente potente. Rischiava di colpire gente che non centrava nulla, come lo stesso Marcus.
Elene rimase in stand-by, non sapendo come contribuire. Era facile muoversi durante uno scontro 1vs1, dove i tuoi errori li paghi di persona. Nonostante il suo carattere impulsivo, a volte non aveva il coraggio di peggiorare la situazione. Ci pensò il Cavaliere della Fornace a toglierle i dubbi. Le diede precise istruzioni e la ragazza si mosse prontamente, sperando che questa volta tutto andasse bene. O che almeno non andasse male.
Il suo corpo venne invaso dal cosmo che si spinse fino alle catene. Elene prese a ruotare velocemente la sua arma davanti a sé e generò una pioggia di palle chiodate. Ne generò un alto numero poiché, per quanto fossero più difficili da controllare, non avrebbero potuto non seguire la traiettoria dell'attacco della Fenice vista la sua potenza.

SPOILER (click to view)
PIOGGIA DI PALLE CHIODATE
Ruotando velocemente a catena davanti a sé, Elene è in grado di generare, tramite il suo cosmo, diverse palle chiodate slegate dalla catena che tenteranno di colpire l'avversario in linea retta o a parabola, a seconda di come deciderà lei. Più sono le sfere generate, più difficile è controllare in modo preciso la loro traiettoria. Una volta colpito il suolo, le sfere svaniscono.
view post Posted: 21/5/2011, 22:36 Vita nuova, vecchie abitudini - ~ Ai piedi delle 12 Case
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
Elene non era tipo da sonnellini pomeridiani ma trovava piacevole stendersi un attimo sul letto dopo un'intensa attività lavorativa (ovvero, aveva per se stessa e solo per se stessa forgiato alcune armi nella fucina; era un'attività che la rilassava). Le permetteva di chiudere gli occhi e per breve tempo tornare indietro con la mente al periodo più sereno della sua vita. Era comodo, soprattutto con quello che era diventata e quello che faceva. A volte il pensiero di crudeltà a cui aveva assistito non le dava tregua. Aveva ancora davanti agli occhi quella ragazzina nuda e ferita che aveva avuto probabilmente tanti sogni da realizzare e una vita troppo breve per riuscirci. Quella volta era intervenuto Vhan per calmarla, non riuscendoci assolutamente. Vhan, il compagno che era riuscito a guadagnarsi un'armatura d'oro. Chissà se lei ci sarebbe mai riuscita. Probabilmente se le fosse servita per i suoi scopi l'avrebbe conquistata.
La ragazza boccheggiò per un po'. Faceva molto caldo e indossare semplicemente una canottiera striminzita che mal conteneva il suo seno e dei pantaloncini veramente corti pareva non bastare. Si alzò in piedi, trovando che il letto fosse ormai troppo bollente. Si diresse verso la cucina e si sporse verso il rubinetto per bere. Alcune gocce le bagnarono il collo e lei trovò la sensazione davvero piacevole. In quel momento udì qualcuno bussare. I suoi sensi si acuirono. Per carità, era difficile che qualcuno in cerca di grane bussasse ma non si era mai molto certi. Ad ogni modo, senza rivestirsi minimamente, prese la maschera che teneva sopra il tavolo e la mise sul volto, si legò i capelli in una coda alta per scoprirsi il collo e lasciar passare un po' d'aria e si diresse verso la porta. Una volta aperta, si trovò davanti allo stesso tizio a cui aveva pensato 10 secondi prima. Coincidenza o stalking?
« Ehilà, cornuto. Entra. »
Si spostò per lasciarlo passare e una volta che lui fosse entrato avrebbe richiuso la porta dietro di sé rivolgendosi di nuovo a lui.
« Che ci fai in questa umile zona? »
La canzonatura era evidente ma se l'era un po' cercata venendo a sfoggiare la sua armatura d'oro.
" Ma non ha caldo? "

view post Posted: 20/5/2011, 15:28 Le stelle di Orione - ~ L'ultimo raggio di sole
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
Zakard, facendo di testa sua, finì per colpire un soldato invece del nemico. Le sue urla riuscirono a toccare, anche se per poco, l'animo della Sacerdotessa. Non ebbe però alcun moto di rimprovero per il Cavaliere della Fenice. Era la prima lei a non ascoltare mai gli altri.
Il nemico, quasi gli fosse piaciuto udire la sofferenza dell'uomo, inflisse dolore anche agli altri soldati. Le si storse lo stomaco e le mani le fremettero. Dolce sarebbe stata la sensazione di far saltar via quella testa a pugni.
" È più veloce di me. "
La consapevolezza però non la spaventò. Difficilmente una sfida la spaventava o impensieriva. Ringraziò sempre la sua maschera che nascondeva il sorrisino sadico che le si delineò.
Ascoltò il piano di Marcus, indecisa se fargli presente o meno che all'estremità delle sue catene c'erano delle sfere chiodate che non avrebbero fatto particolarmente bene ai soldati. Si disse poi che il suo maestro si augurava che fosse in grado di muoverle senza ferire. Il suo ego si stava pian piano abituato all'idea che sarebbe sempre stata la spalla di qualcuno ma nonostante tutto era certa che, non sopportando la situazione, avrebbe fatto una qualche cazzata.
" È da me farmi ammazzare per orgoglio. "
Lanciò uno sguardo a Loek. Era già pronto ad agire e lei non voleva essere da meno. Lasciò che il suo cosmo si espandesse, infondendolo nelle catene. In contemporanea col compagno, Elene scagliò le sue catene contro i poveri malcapitati, cercando di prenderne il più possibile senza stringerli troppo o ferirli con le sfere. Ora stava tutto a Marcus.

SPOILER (click to view)
Come per Loek, anche la mia tecnica non ha lo scopo di stritolare ma solamente avvolgere.

SPIRALE DELLA CATENA
Elene si lancia a grande velocità verso il nemico e, una volta arrivata davanti a lui, lancia la sua catena in modo tale che si avvolga attorno al nemico, stritolandolo. Se il nemico non riesce a liberarsi, Elene può disporre di lui come meglio crede.
view post Posted: 16/5/2011, 09:32 [Quest] I Pirati dell'Egeo - ~ Grecia
Silver Cloth di Cerbero (Liv. III); Energia Rossa - ELENE
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Vide le sue catene venir respinte senza alcuna difficoltà e ciò la fece alterare. Vide poi il suo compagno venir sbalzato indietro, colpito dal cosmo nemico, e ciò non fece che alterarla ulteriormente. Probabilmente ciò era dovuto al fatto che quello sciocco di Vhan si era beccato volontariamente un colpo diretto a lei (senza che Elene chiedesse aiuto, sia chiaro) ma si sentiva infastidita dai colpi che lui riceveva. Desiderava che non si facesse male. Questo tipo di sentimenti non erano il suo genere e si giustificò dicendosi che voleva Vhan in forma per poterlo pestarlo lei dopo.
Non c'era comunque tempo di perdersi in pensieri assurdi. Il cavaliere di Eracle si era espresso con termini particolarmente congeniali per la Sacerdotessa e era stato colpito, anche se in minor parte, dall'attacco del nemico. Ancora una volta il primo impulso di Elene fu quello di avvicinarsi al compagno ma decise di trattenersi. Vhan non sembrava particolarmente incline a ricevere aiuti, sembrava piuttosto interessato a disintegrare l'avversario da solo. La ragazza non poteva che condividere quei sentimenti che spesso provava lei ma non per questo scelse di starsene in disparte. Non poteva rischiare che per la sua leggerezza Vhan venisse danneggiato di nuovo. Decise quindi di ricorrere ad una tecnica che aveva utilizzato solo una volta, durante il suo addestramento. Allora non era andata a buon fine, si augurò di essere più fortunata. Concentrò il proprio cosmo e compì due azioni nel giro di qualche attimo. Portò dietro di sé, con un gesto di noncuranza, una delle due sfere chiodate. Questa si gettò al suolo e prese a scavarsi una via, come una talpa. Sfruttando il fatto che le sue catene erano agganciate alla schiena dell'armatura e non uscivano dalle sue braccia, creò una copia della catena appena sotterrata, fingendo di non aver fatto nulla, nascondendo con le gambe la catena della sfera interrata. Mantenne comunque il cosmo attorno a sé, temendo altrimenti che se l'avesse fatto cessare l'ex Cavaliere della Balena avrebbe potuto insospettirsi. Certo, si sarebbe domandato come mai la donna stava raccogliendo il cosmo ma avrebbe potuto rispondersi che era per ogni evenienza.
Intanto la sua catena sotterrata si muoveva a gran velocità ma abbastanza in profondità perché non si vedesse nulla in superficie. Avrebbe atteso l'ultimo secondo per usarla. Se in vista dell'attacco di Vhan il nemico fosse rimasto fermo per difendersi, la catena gli si sarebbe attorcigliata attorno alle gambe, cercando di sorprenderlo e destabilizzarlo per dare una possibilità in più a Vhan. Se invece si fosse scansato, avrebbe atteso la prossima occasione. Intanto, se serviva avrebbe potuto utilizzare la copia della catena.
SPOILER (click to view)
CATENA DELLA TALPA
Elene manda sottoterra la sua catena e, mediante il cosmo, la direziona. Grazie a ciò può percepire i movimenti che ci sono sulla crosta terrestre (per esempio i passi del nemico) e colpire dal basso l'avversario. Chiaro è che lo spostamento di terra, se la catena è troppo in superficie, è evidente

DUPLICAZIONE DELLA CATENA
In caso di necessità, Elene è capace di creare due copie della catena con cui tentare di imprigionare l'avversario o di distrarlo. Tuttavia le copie sono più deboli della catena originale.
view post Posted: 15/5/2011, 20:44 Le stelle di Orione - ~ L'ultimo raggio di sole
Silver Cloth di Cerbero (Liv. III); Energia Rossa - ELENE
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Marcus non fu l'unica conoscenza di Elene che le si palesò davanti. Anche Loek era lì. Tutto sembrava voler convincere la ragazza che qualcosa di, se non brutto, non troppo normale stava accadendo. Il suo maestro li accolse spiegando chiaramente che qualche nemico (di non ben specifica natura ma Elene aveva ben presto imparato che indipendentemente dalle motivazioni chiunque non condividesse pensieri e politiche dei Cavalieri di Atena veniva classificato come nemico) stava per giungere e che si sarebbe dovuto agire per il bene della popolazione. Ciò che contava comunque per Elene era il semplice pretesto di menar le mani. Quasi in risposta a quel pensiero e all'invito di Marcus di tenersi pronti, la donna prese a far volteggiare una delle sfere chiodate, in modo noncurante ma assolutamente minaccioso.
Peccato che il nemico che era toccato a loro non avesse la minima intenzione di farsi mazzuolare. Anzi, aveva scelto di farsi scudo di altre persone. Le venne naturale pensare che se si prendeva il disturbo di fare una cosa tanto scenica e gradassa, forse riteneva di non aver speranze contro di loro. Il fatto che fossero uno contro tre avvalorava la sua ipotesi. Meglio, poiché una volta sistemato il problemino degli "innocenti" lo avrebbero massacrato senza troppi problemi e sarebbero passati ad altri punch-ball semoventi.
Marcus intanto aveva fatto lavorare le piccole cellule grige e stava esponendo a lei a Loek il suo piano. Avrebbero dovuto usare le catene per colpire ciò che c'era dietro lo scudo umano. Insomma, niente di troppo divertente. Si sarebbe dovuta accontentare.
La pioggia di sangue la colse impreparata. Già era fastidioso avere i capelli impregnati d'acqua, figurarsi impregnati di sangue. Diventavano appicicaticci e avevano la tendenza a spalmarsi sugli occhi.
Dopo pochi attimi, il maestro si rivolse ad un altro cavaliere. Ad Elene parve un viso conosciuto, forse in una precedente battaglia avevano combattuto assieme. Non avrebbe tuttavia ricordato il suo nome se Marcus non lo avesse pronunciato.
view post Posted: 11/5/2011, 10:13 Le stelle di Orione - ~ L'ultimo raggio di sole
Silver Cloth di Cerbero (Liv. III); Energia Rossa - ELENE
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Non capitava tutti i giorni di avere un amico cavaliere d'oro. Beh, forse amico non è il termine giusto. Compagni d'arme descrive meglio il rapporto che univa lei e Vhan. Non conoscevano molto l'uno dell'altra, anzi. Erano però arrivati ad un livello di buona fiducia in combattimento (il che contava davvero molto vista la loro "professione").
Ad ogni modo Elene aveva deciso di andare a trovare l'ex cavaliere di Ercole per complimentarsi con lui (non ne aveva ancora avuto occasione). E magari disturbare il Cavaliere dei Pesci, sempre se dall'ultima volta che l'aveva visto un altro avesse preso la sua carica.
A differenza di quasi tutti i normali cavalieri, Elene non avvertì un disturbo nella forza o un cambiamento dell'aria circostante. Sembrava non essere particolarmente portata per l'individuazione del cosmo altrui. Aveva invece un ottimo fiuto per le risse. Chissà se qualcosa di femminile era possibile trovarlo in questa donna, al di là dei tratti fisici quali seno e vagina.
Era ormai arrivata in prossimità della Piazza del Grande Tempio e si stupì nel vedere una sagoma a lei familiare. A quanto pareva anche il suo maestro era lì. Pure lui era andato a trovare Vhan? Oppure aveva avvertito anche lui il presentimento pre-scazzottata che stava pizzicando l'inconscio della Sacerdotessa?
view post Posted: 10/5/2011, 15:29 [Quest] I Pirati dell'Egeo - ~ Grecia
Silver Cloth di Cerbero (Liv. III); Energia Rossa - ELENE
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" Esticazzi. "
Questo fu il mero pensiero di Elene nel vedere l'enorme figura del nemico dinnanzi a lei e a Vhan. Il pensiero successivo fu:
" Ma come cazzo l'hanno trovata un'armatura che gli entrasse? "
Il cavaliere era, in una parola, grosso. Muscolosamente grosso. Sarebbe stato un ottimo fabbro, se non fosse stato un autentico stronzo. Cagnolina? A lei?
« Fottiti, ok? »
Aveva preso a far ruotare minacciosamente la catena quando il balenottero colpì il terreno con un colpo cosmico, che si divise in due fasci, uno diretto a lei. Era pronta a riceverlo, pronta a parare (anche se forse non era la cosa più furba da fare) ma non si aspettava proprio un intervento di Vhan che, sfuggendo all'attacco diretto a lui, decise di beccarsi quello diretto a lei. Allontanata dal pericolo, si difese da esso utilizzando lo scudo di prima, pensando che anche questa volta sarebbe bastato. In realtà questa volta il colpo era anche cosmico e l'esplosione la colpì, per fortuna non in modo grave in quanto non era particolarmente vicina ad essa e comunque era di livello inferiore al suo.
Una volta concluso l'attacco, la ragazza si diresse verso Vhan.
« Cosa cazzo pensavi di fare? »
Era decisa a massacrarlo di botte per essersi preso la libertà di proteggerla (gli aveva forse chiesto qualcosa?) ma l'occhiolino che le fece la bloccò dai suoi intenti.
" Che vuoi che faccia?? "
Non era assolutamente chiaro il suo intento, ma era certa della mania di protagonismo del compagno perciò era logico supporre che da lei volesse un semplice diversivo. Questo le piaceva davvero poco, contando quanto fosse grande l'ego di lei, ma scelse di aiutarlo, anche perché lui ormai era partito alla carica e rischiava di farsi ammazzare. Portò la catena sopra la propria testa, facendola roteare. Compì quindi qualche passo in direzione del balenottero e lanciò contro di lui la sua catena, stando attenta a non interferire con l'azione di Vhan. Voleva riuscire ad imprigionare il nemico per permettere al compagno di colpirlo senza indugio, lasciando che la catena si attorcigliasse al torace, alle braccia e a un pezzo di gambe del cetaceo.
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VORTICE DELLA CATENA
Elene facendo ruotare velocemente la catena sopra la propria testa crea uno spostamento d'aria attorno a sé abbastanza intenso da deviare attacchi fisici e tenere a distanza gli avversari, i quali possono però arrivare a lei con un ulteriore sforzo. Lo spostamento d'aria è meramente fisico e non ha alcuna influenza elementale.

SPIRALE DELLA CATENA
Elene si lancia a grande velocità verso il nemico e, una volta arrivata davanti a lui, lancia la sua catena in modo tale che si avvolga attorno al nemico, stritolandolo. Se il nemico non riesce a liberarsi, Elene può disporre di lui come meglio crede.
view post Posted: 3/5/2011, 10:17 [Quest] I Pirati dell'Egeo - ~ Grecia
Silver Cloth di Cerbero (Liv. III); Energia Rossa - ELENE
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Elene rimase per un attimo immobile dopo che il suo attacco ebbe effetto. Attimo in cui si concentrò per percepire ulteriori pericoli, per accertarsi che almeno quella minaccia fosse stata distrutta. Finito ciò, si mosse, con espressione trionfante, verso l'avversaria.
« E la puttana mascherata ti ha steso, stronza. »
Guardò ciò che rimaneva dell'armatura nera, pensando a quanto facile fosse stato battere quella donna, e poi si mosse verso il dirupo, per vedere la situazione dei suoi compagni. Con non troppa sorpresa scoprì che anche Loek e Vhan avevano collezionato una vittoria. Stava per dire qualcosa di ilare o comico ma una forza straordinaria all'improvviso fece esplodere letteralmente il luogo dov'erano franate le rocce. Vista la sua posizione sopraelevata e l'ampio spazio di cui disponeva (a differenza dei suoi compagni), cercò sia di allontanarsi dall'esplosione balzando all'indietro, sia di difendersi da essa facendo roteare la catena sopra la propria testa. Questo le permise di difendersi abbastanza bene, anche se alcune rocce la raggiunsero e le colpirono il torace (con relative imprecazioni della donna ad ogni colpo). Alla fine dell'attacco, Elene si trovava parecchio distante dal dirupo e dovette ritornarci correndo per assicurarsi dello stato fisico dei compagni. Che diavolo era successo? Chi li aveva attaccati? Da dove? Cercò di stabilire da dove fosse provenuto il colpo cosmico che li aveva centrati e risalì ad un promontario a circa 40 metri sulla destra e molto più in alto rispetto alla loro posizione. Come agire? Loek sembrava essere troppo debole per spostarsi subito, tanto che fece segno a lei e a Vhan di proseguire senza di lui. Probabilmente voleva raggiungerli non appena si fosse rimesso in sesto. Ad Elene la cosa andava bene, non doveva permettere che il nemico se la battesse. Sperando che Vhan la seguisse, si mosse nella direzione in cui pensava si trovava il cavaliere avversario.
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VORTICE DELLA CATENA
Elene facendo ruotare velocemente la catena sopra la propria testa crea uno spostamento d'aria attorno a sé abbastanza intenso da deviare attacchi fisici e tenere a distanza gli avversari, i quali possono però arrivare a lei con un ulteriore sforzo. Lo spostamento d'aria è meramente fisico e non ha alcuna influenza elementale.
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