[primo turno] ^Mirai^ VS _tayuko kaguya_, [Inferi] Prima Prigione - Valle dei venti

« Older   Newer »
  Share  
.:Oracolo:.
view post Posted on 9/2/2018, 20:09




“Destati, cavaliere...”
Una voce profonda, come proveniente da un mondo remoto, ti scuote da un lungo sonno.
“Destati, cavaliere...”
Non riesci a capire a chi appartiene, ma sei certo di udirla e di non poter sottrarti a essa. Senti lentamente una forza rinvigorire il tuo corpo, strabiliante e potente, come mai hai provato finora.
Ti risvegli nel luogo da dove hai esalato il tuo ultimo respiro, o da dove il mondo ha perso notizie di te, ma non sei solo... al tuo fianco giace uno scrigno a te assai familiare, che sai bene custodisce la tua vecchia ma ancora gloriosa armatura.
Non sai quale misterioso incanto ti abbia risvegliato da quel torpore che ti sembrava infinito, ancor meno chi ne sia l'artefice. Forse un oracolo del tuo dio, forse un'entità del tutto sconosciuta alla tua mente ora intorpidita. La voce torna a farsi sentire nella tua testa, in modo chiaro e lampante, strappandoti dalle inevitabili domande che presto ti avrebbero affollato la mente.
“Ti parlerò solo una volta, quindi presta ascolto, perché non risponderò a nessuna delle tue domande e il tempo a tua disposizione è molto breve: tu, come pochi altri, sei stato scelto per entrare nella gloria, ma dovrai farlo calcando la terra dei morti, facendoti strada attraverso dure battaglie. Dovrai combattere contro chiunque ti sbarrerà il passo, e solo quando raggiungerai il Cuore Infuocato, al cospetto del sommo Ade, riceverai il premio che ti aspetta e che ti renderà grande agli occhi del tuo Dio. Torna quindi nel mondo dei vivi, da vittorioso, giacché il potere che ora permea il tuo corpo è effimero. Fai sì che sia tuo per sempre. Fai sì che tu stesso possa diventare un dio tra gli uomini”.

La voce sparisce e uno strano silenzio regna intorno. Davanti a te si apre un varco dimensionale la cui destinazione è ignota. Per scoprirla non ti resta che affidarti alla tua armatura, al tuo coraggio, e infine varcare la soglia...




- Leggere lo spoiler -


LINEE GUIDA PER I DUELLANTI:

Il duello inizierà dalle ore 12:00 dell'11 febbraio e si concluderà alle ore 24:00 del 4 marzo. Numero di post minimi per validare lo scontro: 1 di presentazione + 5 di combattimento

- se il personaggio è ancora vivo e presente nella gerarchia, il giocatore ha libertà di scelta sul luogo in cui sente questa voce. L'unico obbligo è il varco della porta dimensionale.

- se il personaggio è stato riesumato dal Cimitero, il giocatore può scegliere di farlo risvegliare nel gelido Cocito degli Inferi, dove giacciono le anime dei cavalieri defunti. A prescindere dal luogo del risveglio, il pg avrà l'obbligo di varcare la soglia dimensionale che gli appare dinanzi. Per avere una descrizione del Cocito , ecco un link di riferimento:
Cocito

- attraversato il varco dimensionale, entrambi i giocatori approderanno nell'arena sottostante:

CITAZIONE
PRIMA PRIGIONE
- Valle dei venti -
Una piana desolata sembra perdersi a vista d'occhio, cumuli di roccia sono stati erosi da un vento implacabile facendoli somigliare a zanne di creature titaniche. In mezzo a queste grottesche prodezze della natura infernale, le anime in pena vagano con la schiena china e martoriata dai venti sferzanti, poiché questa è la condanna per i lussuriosi. Le loro grida sono strozzate dal turbino incessante dei venti, che non lascia scampo alcuno ai deboli.

Mondo_di_Hades


Edited by .:Oracolo:. - 9/2/2018, 20:45
 
Top
^Mirai^
view post Posted on 15/2/2018, 22:24




Il battito delle ali del cigno di ghiaccio
post introduzione


Da quando Mirai aveva per la prima volta indossato l’armatura del cigno, egli non si era mai mosso dalla località del Tien Shan, dimora sua e luogo di addestramento del leggendario Shaija del Sagittario.
In quel luogo lontano da tutti gli stili di vita e dal Santuario, il giovane aveva trovato il suo equilibrio e dopo lungo tempo era riuscito a controllare il suo corpo.
La sua vita era stata sin dall’inizio una tortura e solo l’intervento del sacro guerriero d’oro gli era stata concessa la possibilità di vivere.
Tuttavia, nonostante l’intercessione di Shaija, Mirai subì un attacco da parte di un plutone di soldati fuori controllo appartenenti alle sfere alte del santuario e fu lì che il gracile ragazzo cieco mostrò per la prima volta il cosmo che possedeva.
Shaija assistette a quel momento e notò che il ragazzo era protetto dalla costellazione del Cigno e fu ulteriormente convinto di doverlo salvare proprio perché quella costellazione era da sempre vicina alla Dea Athena e al santuario occorrevano cavalieri validi e capaci di grandi imprese.
Da quell’evento la vita di Mirai cambiò totalmente.
Prima un duro allenamento con Shaija, poi la scomparsa di quest’ultimo e il conseguente ritrovamento di un generale degli abissi che cercava nelle lande desolate proprio il sacro guerriero del sagittario.
Il Tien Shan improvvisamente si ritrovò luogo di conflitti e scontri tra cavalieri, lo stesso Mirai affrontò e ottenne definitivamente le vestigia del Cigno in quelle occasioni mostrando un cosmo irrequieto ma capace di grandi slanci di forza.
La sua vita era stata un continuo scontro con la sfortuna e nonostante la cecità acquisita durante un allenamento da bambino e nonostante le avversità che la vita gli aveva riservato, lui era riuscito a diventare cavaliere di bronzo del Cigno.
Sapeva benissimo che la vita gli avrebbe riservato altro dolore e difficoltà, ma sapeva che un giorno avrebbe incontrato nuovamente il suo maestro, l’unico che nei suoi confronti gli aveva concesso gentilezza e comprensione; ciò gli permetteva di proseguire per la sua strada considerato anche che prima o poi avrebbe dovuto fare ritorno al santuario per pretendere l’ufficialità della sua investitura e poter quindi difendere la Dea Athena.

Ora la quiete tornava normalità e il giovane cavaliere di bronzo aveva deciso di riprendere a meditare vicino allo scorrere dei fiumiciattoli di una zona ai piedi delle catena montuosa della regione del Tien Shan.
In quei luoghi poteva liberare la mente da ogni pensiero oscuro e cercare di migliorarsi per avvicinarsi al potere massimo delle energie fredde che gli era stato menzionato dal maestro.

Il potere dello zero assoluto.

Mirai lo considerava una sorta di mito ma i racconti del Sagittario lo facevano tremare, infatti più volte egli aveva narrato le gesta di cavalieri, di Athena e non, che avevano posseduto un potere simile o addirittura eguagliato quello che era considerato un potere irraggiungibile.
Ora toccava a Mirai.
Ci sarebbe riuscito?

Posò lo scrigno del Cigno e si sedette.
Iniziò a meditare, nulla più era tra i suoi pensieri, era diventato un tutt’uno con la natura circostante, il nulla in un contesto di quiete totale.
<<destati, cavaliere...>>
La sua meditazione venne disturbata da una voce flebile ma martellante per l’eco che riusciva a produrre.
Mirai scattò in piedi e posizionò la guardia primo verso sinistra e poi verso destra, non riusciva a comprendere da dove proveniva quella voce.

<<ti parlerò solo una volta, quindi presta ascolto, perché non risponderò a nessuna delle tue domande e il tempo a tua disposizione è molto breve: tu, come pochi altri, sei stato scelto per entrare nella gloria, ma dovrai farlo calcando la terra dei morti, facendoti strada attraverso dure battaglie. Dovrai combattere contro chiunque ti sbarrerà il passo, e solo quando raggiungerai il Cuore Infuocato, al cospetto del sommo Ade, riceverai il premio che ti aspetta e che ti renderà grande agli occhi del tuo Dio. Torna quindi nel mondo dei vivi, da vittorioso, giacché il potere che ora permea il tuo corpo è effimero. Fai sì che sia tuo per sempre. Fai sì che tu stesso possa diventare un dio tra gli uomini>>


Dopo quelle parole sentì un potere dirompente nelle vicinanze e stringendo i pugni affermò.

<<non posso tirarmi indietro, devo dimostrare di essere un degno Cavaliere di bronzo.
Per Athena.
Per il maestro Shaija.
Per loro combatterò, il mio cosmo potrà spingersi oltre ogni limite>>

Così si diresse senza indugio verso la porta dimensionale.
Posò la mano sinitra su quella che era la manifestazione fisica del passaggio per l’ade per sentire la concretezza di quel potere così tremendo e misterioso.
Inchinò il capo e si lanciò, senza indugio.
Le ultime parole prima del passaggio furono le seguenti :

<<maestro, nelle mie ricerche mi è stato detto che voi siete morto, se così fosse…
io scenderò nell’Ade per incontrarvi e dirvi dei miei progressi e di come sento costante la vosta protezione sulle mie spalle.
Ora tocca a me dimostrare il valore per cui vi siete battuto fino alla morte.
Eccomi!>>

Si lanciò nel portale dimensionale.
Cosa sarebbe accaduto nell’Ade sarebbe diventata presto storia e leggenda.
Questa era la vita di Mirai del Cigno.
 
Top
_tayuko kaguya_
view post Posted on 19/2/2018, 11:43




Wanted dead or alive.
Post introduttivo

Giorno, anche se in realtà poteva benissimo essere notte. Olivier lo sapeva nonostante la luce accecante del sole quasi urticava i suoi occhi.
Si trovava in un giardino retrostante una magnifica villa color panna, circondato da tante persone intente a divertirsi per un barbecue che a lui pareva infinito.
In verità il barbecue era davvero infinito seppure lo spettro non ricordasse da quando era iniziato ricordava molto bene di non aver mai avuto un periodo piacevole e spensierato, qualcosa non andava di certo.
< Suvvia Holly non fare il muso, sei al barbecue del tuo fratellone, non dovresti essere triste, non ne hai alcun motivo, soprattutto perchè gli hamburger sono quasi pronti. > disse Kaysa. Non aveva alcuna cicatrice delle vecchie battaglie ed un sorriso spensierato solcava un viso pieno di speranze.
< Fratello mio, io potrei darti pure ragione, il sole è stupendo ed ho una famiglia al mio fianco. Potrei essere un fiero zio di due splendidi nipotini e tutto non potrebbe andare meglio> disse Olivier con un sorriso sghembo, ma qualcosa nel suo cuore gli ricordava un'amara verità che il cervello non riusciva a rimembrare.

Caina attende chi tradisce la famiglia, Tolomea gli ospiti e Giudecca i benefattori e lo spettro dei pesci sentiva di aver fatto tutto ed anche di più così il suo Dio e benefattore gli concesse di arrendersi donandogli un sogno infinito e splendido, con la consapevolezza che il cuore del suo cavaliere non avrebbe mai accettato quel mondo come proprio.
Il corpo reale di Olivier era infatti a sei metri sotto il ghiaccio. Congelato da quella che pareva un'eternità perfino gli occhi da uno scarlatto acceso erano oramai divenuti un acero smunto, l'accettazione di un castigo meritato, ma qualcosa stava per cambiare...

Nel Sogno impostogli infatti la mente di Olivier si mostrava più inquieta delle altre volte, per quanto non riuscisse mai a godersi la perenne festa riusciva quantomeno a partecipare quando i nipoti gli porgevano le loro piccole manine, spuntava persino un sorriso talvolta.
Tutto parve più chiaro quando il sole iniziò a svanire avvolto da nuvole nere pronte alla tempesta.
Gli invitati nella pioggia correvano all'impazzata, urlando e singhiozzando ripetendo che non volevano morire.
<fratello, resta con noi. Non ascoltarlo ti prego, pensa a tutto questo, ti prego.> Kaysa parlava disperato stringendo la mano del fratello che non capiva più nulla, non ascoltare chi?

< Destati cavaliere...>
La voce nell'oscurità parlava chiara seppure lontana, dava nuova forza allo spettro che lentamente prendeva nuova coscienza di sè.
Le palpebre del suo corpo congelato iniziavano flebilmente a muoversi mentre nel sogno fulmini sempre più frequenti iniziavano a colpire il terreno tutto intorno alla festa che ormai era rovinata.

<io ricordo, ora.> disse Olivier fermo, stringendo i pugni a sè. Tutto si stava ovattando, tornadi da ogni direzione portavano l'oscurità in quel bel sogno. Tuoni e fulmini sbriciolavano zolle di terreno ad un ritmo sempre più costante quasi fosse il battito dello spettro.
< SMETTILA FRATELLO!!! NON VOGLIO SPARIRE > urlò ciò che rimaneva dello spaventato sosia di Kaysa, ora più che mai diverso da ciò che era in realtà il fratello del cavaliere dei pesci.
In uno slancio prese ciò che era ormai una versione malformata e grigia di una delle persone più importanti per Olivier. <non. Permetterti. Di chiamarmi fratello.> scandì bene ogni parola stringendo il collo dello spirito sempre più fino a farlo scoppiare in tanta cenere, così come cenere stava divenendo quel Mondo.

Ormai solo tra tornado e fulmini si avvicinò a passi lenti verso la radiolina rimasta su uno dei pochi tavoli in legno che non erano ancora scomparsi in tutto quel chaos e muovendo la manopola giunse ad un ritmo sincopato che era di suo gradimento per la sua "resurrezione".
<wanted dead or alive di Bon Jovi? Persino la mia mente inizia a sfottermi, mi piace.>
Seppure radio e tavolo iniziarono a sparire la musica non cessò di espandersi nell'area sempre più in alto, sempre più forte.
Un'aura viola iniziò a comparire intorno ad Olivier mentre il corpo dalle dita delle mani fino ai muscoli cercava di muoversi, gli occhi come carichi di energia iniziavano a tornare verso il colore più consono al cavaliere.

In ciò che ormai era un grande uragano viola scuro lo spettro stava espandendo sempre più il suo cosmo urlando la sua rabbia per il passato, sfogando tutto il dolore rimasto sotto il tappeto per tutto questo tempo di finta spensieratezza. Solo la musica che stava raggiungendo picchi sempre più alti nell'assolo di chitarra dava concorrenza alle urla di Olivier che in un climax di cosmo aprì gli occhi nel mondo reale.

Nel cocito la quiete venne scossa da un pilastro di energia che fece un buco abbastanza largo da poterlo riempire con un transatlantico lasciando dannati senza arti o parti del corpo, mentre i più sfortunati vicino al cavaliere erano scomparsi evaporati nell'energia purpurea implacabile.

Scalando il cratere che aveva creato usando altri poveri dannati si issò fino in cima, trovando davanti a sè l'armatura che l'aveva accompagnato per tanto tempo e che nemmeno stavolta voleva abbandonarlo.
< Destati, cavaliere...>
< Ho capito, ho capito, sono sveglio.> disse Olivier alla voce mentre accarezzava dolcemente la sua armatura come se fosse la miglior amica del cavaliere.
In un lampo di luce ella smise di avere la fattezza della costellazione per abbracciare il cavaliere a lui devoto fino a ricoprirlo quasi totalmente della sua violacea lucentezza di tenebra.

<ti parlerò solo una volta, quindi presta ascolto, perché non risponderò a nessuna delle tue domande e il tempo a tua disposizione è molto breve: tu, come pochi altri, sei stato scelto per entrare nella gloria, ma dovrai farlo calcando la terra dei morti, facendoti strada attraverso dure battaglie. Dovrai combattere contro chiunque ti sbarrerà il passo, e solo quando raggiungerai il Cuore Infuocato, al cospetto del sommo Ade, riceverai il premio che ti aspetta e che ti renderà grande agli occhi del tuo Dio. Torna quindi nel mondo dei vivi, da vittorioso, giacché il potere che ora permea il tuo corpo è effimero. Fai sì che sia tuo per sempre. Fai sì che tu stesso possa diventare un dio tra gli uomini>

Dopo un attimo di silenzio Olivier sorrise, poi parlò < Così sei un chiacchierone eh? E dire che ti avevo preso quasi per la mia sveglia donatami dal divino Ade.
Un cuore infuocato al cospetto del mio Dio e per farlo dovrò sconfiggere chiunque mi si parerà davanti?>
disse Olivier sgranchendosi le giunture < E sia, che la cerca abbia inizio, ci sarà da far casino.>

Un portale si aprì davanti allo spettro pronto a traghettarlo verso la zona dell'ade che l'avrebbe portato ad affrontare pericoli per riavere il favore della sua divinità. Il tempo era giunto quindi, con passo deciso si diresse verso la porta di luce.
Mentre posava però il primo passo colpì qualcosa sul terreno, guardò in basso e rivide la sua maschera, la raccolse e fu come guardarsi negli occhi per quante volte l'aveva indossata...< Amica mia, di te non ho più bisogno.> e la gettò nel cono creato poco prima e senza neanche attendere il rumore sordo dell'atterraggio entrò nel portale.
 
Top
^Mirai^
view post Posted on 27/2/2018, 14:36




Il battito delle ali del cigno di ghiaccio
cap. I
il cigno si riappropria della vista.


Il sacro guerriero del cigno nel varcare la porta dimensionale, che l’avrebbe portato nell’ade, cadde rovinosamente e si trascinò sul terreno in cui era stato trasportato, tra l’altro perdendo lo scrigno, il quale cadde a pochi passi dal ragazzo.
Durante il passaggio della porta si rese conto che qualcosa non andava nel suo corpo e precisamente agli occhi. Percepì come una luce accecante che penetrava nel buio ormai dimora dei suoi sensi visivi.
Una volta rialzatosi si toccò con le mani gli occhi, quasi incredulo al fatto che qualcosa avesse penetrato quell’oscurità.
Pensò per qualche istante che tutto fosse dovuto alla porta dimensionale e che in realtà era vittima di una propria soggezione dovuta alla paura di intraprendere per la prima volta un vero combattimento; combattimento dove ci sarebbe stata in gioco la vita e la morte e lui sapeva di partire con un leggero svantaggio fisico che poteva però tramutarsi in un vantaggio se sempre di fosse ricordato dei duri giorni di allenamento del Tien Shan.
Non percepiva nulla di anomalo e pericoloso nei dintorni, perciò nell’immediato si tranquillizzò e intraprese una conversazione con se stesso, a testimonianza che la tranquillità si stata riappropriando di Mirai ma allo stesso tempo mostrata una forte indecisione .

E se aprissi gli occhi?
Quella luce era troppo forte e invadente per ignorarla.
Cosa potrà mai succedere?


Con tremore aprì gli occhi e scoprì di riuscire a vedere.
Poteva ammirare uno spettacolo di lande desolate , era davvero nell’ade come aveva affermato solo qualche istante prima quella voce sconosciuta ed effimera ma così ammaliante da convincere un riluttante Mirai a varcare quella porta dimensionale.
Ed ora?
Il ragazzo si girò verso destra e trovò lo scrigno del cigno che era caduto poco distante.
Si avvicinò ad esso e lo aprì.
Si ripeté il miracolo delle stelle, dallo scrigno fuoriuscì la forza dell’universo e si materializzano le sacre vestigia del Cigno che immediatamente si andarono a posare sul corpo di Mirai.
Ora sì, egli era pronto a combattere.
Il tempo di fare qualche passo e intravide un altro portale aprirsi, la forza di quel portale era dirompente, a stento Mirai riuscì a resistergli mettendosi sulla difensiva, poi la potenza svanì come di colpo e al posto del portale dimensionale c’era una figura a terra.
Mirai si nascose dietro una delle rocce di quella misteriosa distesa arida infernale per non farsi notare, ma intuì di dover iniziare prima o poi il combattimento.

Forza Mirai, devi farti coraggio, bisogna combattere e vincere

Disse tra se e se, per darsi forza e coraggio, il suo animo traballava di paura ma dentro di se sapeva che la il potere delle stelle gli avrebbe permesso di gareggiare con chiunque, anche con il più forte dei cavalieri.
 
Top
_tayuko kaguya_
view post Posted on 9/3/2018, 15:24




Una boccata di aria letale

Il portale si riaprì a mezz'aria, lasciando alla forza di gravità gli ultimi metri che separavano lo spettro dal terreno.
Atterrando con un rumore metallico sordo Olivier si guardò intorno e capì che pur trovandosi ancora nell'ade era ben lontano da ciò che l'aveva imprigionato.
Venti implacabili serpeggiavano tutto intorno alla valle, lasciando ben poco protetto dalla punizione infernale che sferzava rocce e dannati senza pietà alcuna.
Muovendo i primi passi nella suddetta prigione il cavaliere quasi dimenticò il motivo per cui era là, ed iniziò a cercare di ascoltare, seppure con fatica, i lamenti dei dannati che si perdevano nei sibili del vento.
<che gusto c'è a creare una punizione se nessuno può sentirne l'atto? Sembra quasi un film muto.> si chiese Olivier tra sè e sè aggirandosi nella landa.
Quale diabolica cattiveria aveva deciso il fato di questi uomini portandoli qui pensò e così facendo gli tornò in mente perchè lui era stato mandato nello stesso luogo, un combattimento.
Guardandosi intorno non vide nessuno e, probabilmente essendo arrugginito dal torpore di quegli ultimi anni nel ghiaccio non riuscì nemmeno a sentire se vi era un altro cosmo oltre al suo, dedusse quindi che l'avversario non era ancora arrivato.
Alzando le braccia decise quindi di sciogliere un po' i muscoli per la battaglia e guardandosi i palmi delle mani iniziò ad incanalare il proprio cosmo.
Il viola del suo cosmo iniziò ad avvolgerlo e tutto attorno piccoli crepitii di elettricità avvolgevano lo spettro e la sua surplice.
<...Wow, non so di chi fosse quella voce, ma non solo mi ha risvegliato, mi sento persino più potente, chiunque egli sia potrebbe forse rivaleggiare con Lord Hades.>
Tutto intorno a lui iniziarono a crescere spontaneamente rose rosse poco a poco, accarezzate dal vento che contro tali creature poteva fare ben poco.
Abbassandosi in ginocchio allungò la mano verso uno dei fiori < Mi siete mancate piccole mie > disse il cavaliere dei pesci con un mezzo sorriso, quasi nostalgico per le sue amate creature.
< Ovunque tu sia, non farti attendere troppo mio caro avversario, è da tanto che le mie figlie non mangiano e desidero dar loro del cosmo di prima qualità. disse tra sè e sè quasi folle nel suo amore per le sue creazioni di cosmo.
Presto il momento di combattere sarebbe arrivato, Olivier era pronto.
 
Top
4 replies since 9/2/2018, 20:09   154 views
  Share