Il Nuovo Contesto del Saint Clan, La Storia Evolve

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Il Consiglio
view post Posted on 18/10/2017, 06:42




Vi era un tempo in cui gli dei vegliavano sul genere umano, in cambio di riverenza e adorazione. Gli emissari dell'Olimpo vagavano tra le terre dei mortali a raccogliere proseliti, diffondendo sapienza e garantendo il giusto equilibrio tra le umani genti. Grandi templi vennero eretti, sontuosi edifici che gloriavano il rispettivo dio e la sua onnipotenza. Nessun dio avrebbe mai prevaricato sull'altro, né avrebbe mai smesso di aiutare l'uomo finché la fede vigeva nel suo cuore.
Questo è ciò che è stato, secoli fa. Questo è ciò che sarebbe dovuto continuare a essere.
Fino a che irruppe il progresso.
Le scoperte scientifiche e tecnologiche adagiarono la vita di tutti, rendendo obsolete e persino ridicole le antiche credenze. L'uomo, col trascorrere degli anni, si avvolse nella sua boria, bramoso di innovazioni sempre più avanzate, ma del tutto ignaro su come tale forsennato inseguimento stesse lentamente deturpando il pianeta di ogni risorsa vitale per la sopravvivenza. Presto i veri valori della vita andarono perduti e nella mente di ognuno cominciò ad albergare con prepotenza solo il desiderio di ricchezza. Delle vecchie religioni non rimasero che pagine sbiadite e ruderi destinati a essere abbattuti a favore di prodezze architettoniche che sfidavano il cielo. Gli antichi dei scomparvero inesorabilmente dalla memoria; la mente ormai corrotta degli uomini aveva sancito l'avvento di unico dio e mai così potente, davanti al quale tutti s'inchinavano riverenti: il dio denaro.
Tuttavia gli antichi dei, seppur abbandonati, non si erano inabissati, né ai loro occhi passavano inosservati la decadenza morale e spirituale su cui riversava l'umanità, la stessa che un tempo proteggeva con affetto quasi paterno.
Tutt'ora essi restano in silenzio, feriti nel loro orgoglio, traditi dalla fiducia riposta verso coloro che un giorno avrebbero potuto sedersi persino al loro fianco. Pieni di sdegno, pianificano la loro vendetta, sfruttando nientemeno che la stupidità dell'uomo: la rincorsa al nucleare, il surriscaldamento del globo celeste, l'incessante inquinamento dell'aria e delle acque, lo sfruttamento esasperato delle risorse di un pianeta ormai logoro... Tutti scenari che portano il mondo verso un nefasto destino neanche troppo lontano. Gli dei non fanno altro che avvallare questi imminenti disastri, come un'onda purificatrice sul quale poi estendere di nuovo il loro dominio, la giusta punizione verso l'uomo moderno, reo di aver dimenticato i suoi principi per bearsi della cupidigia e dell'arrivismo.
Le trame del destino si stanno tessendo e tutti saranno coinvolti, perché gli dei presto scenderanno in campo, dall'ombra, dopo un letargo durato millenni ma che ha rinnovato la loro forza e pretesa di comando. Poseidone si agita e i mari s'infuriano, sicché vortici e tsunami si abbattono con frequenza sulle coste; frattanto Ade raccoglie le innumerevoli anime dei caduti per mutarle in spettri guerrieri che si apprestano a invadere le terre civilizzate; Zeus travolge il mondo con la sua rabbia rovesciando sugli insediamenti dei piccoli umani uragani e temporali di immani proporzioni, lasciando dietro di sé solo morte e distruzione; dalle profondità della Terra, Efesto forgia armi leggendarie sulla sua incudine con un impeto tale che la terra trema sotto i possenti colpi di martello, causando terremoti devastanti e il risveglio di vulcani finora sopiti; l'annunciarsi delle catastrofi naturali infrange i sigilli del Tartaro che imprigionava Crono e i Titani, i quali ora hanno libero accesso sul creato per un ritorno apocalittico; l'ira di Apollo è tale da alterare l'effetto serra e inaridire regioni fino a poc'anzi prospere e fioriere di vita; la dea Eris dissemina il germe della discordia tra i popoli, pronta a sfociare in guerre sanguinose; Odino si isola cercando con tutte le forze di preservare i ghiacciai della sua terra, minacciata dall'innalzamento dei mari; Lucifero turba le menti dei capi di stato instillando in loro odio e risentimento; solo Atena, da tempo immemore garante della giustizia della pace nel mondo, si oppone a tutto ciò, nella sua stoica determinazione a credere ancora nell'umanità.
Il mondo giace in bilico, ora, e più che mai. La paura cresce a dismisura e con essa l'instabilità politica e i disordini. Profeti di sventura si moltiplicano professando sermoni atti a fomentare rivolte contro i governi. Molte città bruciano sotto i fuochi della ribellione e dell'anarchia. Le strade sono diventate pericolose, in balia di bande di terroristi senza nome che assalgono i forestieri. I centri abitati rimasti isolati sono facili conquiste di saccheggiatori, giunti a depredare cibo e vestiario laddove le forze dell'ordine sono in scarso numero. Le frazioni di territorio colpite dagli eventi naturali giacciono disabitate, alla mercé di chi osa avventurarsi tra misteri e pericoli soprannaturali in perenne agguato, terre maledette che solo i più impavidi potrebbero reclamare.
La disperazione imperante e la ribellione di madre natura fanno porre inevitabili esami di coscienza anche agli stolti individui che fino a poc'anzi si credevano onnipotenti.
Pochi sono i governi rimasti ancora neutrali e a non essere finiti sotto il gioco degli dei. E' solo questione di tempo, prima che anch'essi vengano assoggettati, poiché sanno che l'unica risposta all'incertezza è appellarsi alle divinità dimenticate e ai suoi campioni.
In questo tetro panorama ogni alleanza è destinata a infrangersi, poiché anche gli dei sono diventati succubi dell'ambizione, ciascuno ansioso di appropriarsi della nascitura terra, motivo per cui osservano con avido interesse le sorti di un mondo da rifondare con la guerra e col sangue.



“Molti anni sono passati dal primo giorno del tuo addestramento, mio giovane guerriero. Il tuo cosmo cresce ma non basta. Presto dovrai essere pronto perché in questa era di tumulto mai come ora nelle strade vige la legge del più forte. Nulla cambierà l'indole dell'uomo, ostinato a combattere inutili guerre fratricide. La consapevolezza è sprofondata nell'oblio e nelle barbarie, i prepotenti sguazzano e i deboli sono ridotti in schiavitù. Dovrai farti strada con l'autorità dei tuoi pugni e con la fedeltà al tuo dio, perché tra i tanti egli ha scelto te come suo campione. Ora va... risveglia il cosmo e indossa la tua armatura. Il cammino è arduo e dure battaglie ti aspettano, ognuna delle quali è scritta nel tuo destino. Fai sì che io non possa dimenticare il tuo nome.. fai sì che echeggi e che un domani io possa chiamarti Eroe.”



REGNO DI ASGARD



Le gelide terre del nord rischiano di essere sommerse dal crescente impeto dei mari. Eppure le sue genti, da sempre abituate alle asperità di un clima ostile e dalla quasi totale assenza di tecnologia, sono convinte che questo sia il pretesto per l'ascesa del loro dio sul mondo intero. Il cambiamento climatico ha però toccato il cuore di Asgard: i ghiacciai si sono spezzati in grossi iceberg, alcuni dei quali hanno iniziato a sciogliersi mettendo a repentaglio l'Yggdrasil, l'albero sacro da cui i guerrieri di Asgard traggono potere. Per impedire l'ulteriore scissione dei ghiacci, la Celebrante, dopo essersi appellata all'Oracolo, viene a conoscenza di 7 antichi manufatti disseminati in giro per il globo che compongono il leggendario Scettro dei Re, il cui potere, unito a quello del sommo Odino, è in grado di preservare Asgard dalle frequenti oscillazioni climatiche che affliggono la Terra. In virtù di ciò e vedendo il proprio regno frantumarsi, Odino decide per una mossa ardita: muove le sue legioni a Sud, occupando militarmente l'Islanda, la Siberia e la Scandinavia. I primi insediamenti si profilano tra i manti innevati. Qui le bandiere di Asgard svettano temerarie come affronto ad Atena, a dichiarare che l'ora della conquista è iniziata.

OBIETTIVO:
recuperare i 7 manufatti

PREMIO:
Il recupero dello Scettro del Re sblocca l'abilità di casta “Potere norreno”:
(only GdR) Grazie all'influenza dell'Yggdrasil, e finché combattono ad Asgard o nei territori conquistati, tutti i cavalieri della casta possono eseguire per una sola volta durante un combattimento una tecnica ad 1 livello di energia superiore (tranne la tecnica finale e fino a un massimo di energia nera)



REGNO DI ADE



Il regno dell'oltretomba si è popolato delle anime dei caduti in disgrazia. Il sommo Ade, assiso sul suo trono, si bea del riversarsi impetuoso delle anime dannate, poiché accrescono il suo potere e quello dei suoi luogotenenti. Capendo la disperazione dilagante tra i popoli e la debolezza di Atena, egli invia nei continenti i suoi oscuri emissari che trovano terreno fecondo per ramificare il suo dominio anche in superficie. Cattedrali del male si ergono nel cuore delle foreste e tra le montagne, sinistre culle dove il verbo di Ade viene proferito instillando empio fervore tra gli accoliti.
Ma quello del Re dei morti è un gaudio destinato a spegnersi presto: ruggiti spaventosi e l'espandersi di un cosmo onnipotente fanno vacillare la sua superbia. Le porte del Tartaro si sono aperte, i confini sono stati abbattuti e i servi di Crono tentano di sciamare nell'Ade.
I Giudici infernali oppongono strenua resistenza ma sanno che il varco dev'essere sigillato al più presto perché la pressione dell'orda di Crono aumenta incessantemente. C'è solo un modo per farlo: è necessario che la pietra lavica dell'Averno venga impregnata del sangue di un cavaliere appartenente ai reami della superficie, lo stesso sangue con cui gloriarsi della vittoria sugli dei minori.

OBIETTIVO:
uccidere 7 cavalieri di qualunque schieramento in una Quest o Missione

PREMIO:
Il raggiungimento dell'obiettivo sblocca l'abilità di casta “Abbraccio funereo”:
(only gdr)Lo specter è in grado di evocare temporaneamente, e in qualunque momento, uno sciame di spiriti aventi energia verde. Le evocazioni avranno attacchi spirituali e agiscono come un'entità unica, che quindi combatte e agisce come se fosse una sola presenza.



IMPERO DI NETTUNO



L'immenso impero dei mari reca ferite profonde. Numerosi test nucleari sono stati effettuati nei fondali marini, il cui riverbero è stato così violento da danneggiare ulteriormente le già compromesse colonne portanti dei rispettivi oceani. Le incrinature provocate dalle battaglie dell'ultima Guerra Sacra ora si sono aggravate in crepe profonde che presagiscono il crollo definitivo. Le acque si agitano in subbuglio, a stento ancora controllate dai Generali custodi. Esiste solo un materiale, sparso nel mondo in luoghi sconosciuti, capace di ripristinare le imponenti colonne che sorreggono le volte degli oceani: l'Orialco. Usufruendo a proprio vantaggio delle numerose lande disabitate e dell'ormai frastagliato regno di Atena, Nettuno impone una politica espansionistica sulla terraferma onde non solo creare avamposti per le sue ricerche, bensì per reclamare un'ambizione mai sopita: il dominio sulla Terra. Tale presunzione è tornata in auge grazie al risveglio di un inaspettato alleato: i Naga, antichissime creature dormienti negli abissi più profondi degli oceani, ridestatesi col violento tremore dei fondali e assoggettate dal Dio. Ora, con questa forza primordiale che rafforza i ranghi del suo esercito, nella volontà di Nettuno divampa il desiderio di conquista, malgrado le forze di Crono siano alle porte. Lungo le coste iberiche e del Brasile ora si ergono le sue fortezze, seppur come pallido ricordo dello sfarzo di un tempo. Il recupero dell'Orialco sarà solo il primo passo verso il trionfo finale, sancito dalla legge dei mari perpetrata dai suoi Generali.

OBIETTIVO:
recuperare 50 unità di Orialco per ogni colonna.

PREMIO:
Ciascun generale che ricostruisce la propria colonna sblocca l'abilità di casta “Signore dei mari”:
(only gdr) Nemmeno l'abisso più buio e profondo nasconde segreti a un generale di Nettuno, il quale risveglia la bestia mitologica di appartenenza o qualunque mostro marino da utilizzare come cavalcatura di battaglia o alleato. La bestia è da considerarsi a energia rossa.



I SENZA DIO



Con l'innalzamento dei mari si era creduto che l'Isola della Regina nera fosse scomparsa e con essa la sua stirpe di cavalieri rinnegati. Invece, quando le acque si ritirarono, l'isola riapparve in tutto il suo diabolico splendore. Una costante coltre di nebbia la avvolge in una cappa di inquietante mistero. Il vento rovente e i flutti irrequieti hanno eroso la roccia formando un monte dalla grottesca somiglianza di un teschio che sembra osservare sinistramente gli sventurati che osano attraccare sulle coste. Intorno ad esso si ergono i bastioni della Cittadella Nera, pullulata da criminali, corsari e razziatori. Oltre i fumi dei vulcani, si eleva in cielo il vapore vermiglio della Grande Fornace, dove gli alchimisti forgiano blasfeme armature per i loro campioni: i cavalieri neri, il cui credo è lo spodestamento dell'ordine in favore del caos e della violenza, per i quali loro sguazzano.
Acerrimi nemici di Atena, esperti assassini e sobillatori, i cavalieri neri non prestano giuramento a nessuna divinità e non rendono conto a nessuno se non a loro stessi. Con il terrore smisurato che imperversa tra le folle, attendono il momento propizio per accrescere la loro influenza. Una rete di spie si è infiltrata nei continenti estendendosi come un cancro, alla ricerca del Libro del Grande Alchimista, scritto dal più grande fabbro di armature maledette da tempo scomparso. Il tomo sacrilego va ritrovato, perché quando il Condottiero Nero assurgerà al potere e si siederà sul trono della Cittadella Nera, i suoi prescelti dovranno essere pronti a dare battaglia... in nome della rovina.

OBIETTIVO:
recuperare il Libro del Grande Alchimista (recuperabile solo in Missioni di livello A)

PREMIO:
il ritrovamento del Libro del Grande Alchimista (che dovrà essere custodito all'isola della Regina Nera) sblocca tutte le armature cloni dello schieramento di Atena; inoltre i Punti Armatura richiesti per un potenziamento della stessa sono ridotti di 3.



REGNO DI ATENA



Da sempre baluardo contro le forze del male, il Grande Tempio svetta su Atene per imporsi al mondo come sinonimo di grandezza e rettitudine. Al suo interno, tra austere sale che hanno visto trascorrere i secoli, siede il vicario di Atena nella guisa di Grande Sacerdote, il cui sguardo torreggia vigilando gli uomini con severità e giudizio. La casta si divide in tre categorie in base al prestigio dell'armatura: i cavalieri d'oro, custodi delle dodici case dello zodiaco poste a guardia del Grande Tempio; i cavalieri d'argento, che formano il nerbo dell'esercito, e infine i giovani quanto ardimentosi cavalieri di bronzo. I confini del regno, che comprende tutte le terre conosciute, sono minacciati dalla brama di conquista degli altri dei; mentre dall'interno i rampolli di Ade e agenti dell'occulto alimentano i fuochi delle rivolte soggiogando i deboli. In questa stato perenne di tensione e coi venti di guerra che soffiano potenti, il compito di un cavaliere di Atena è assai arduo, chiamato a versare sangue non appena ottenuta la propria armatura, o peggio ancora inviato in battaglia come test per l'investitura. Il Grande Sacerdote si prefigge di difendere l'umanità contro l'immondo e di guidarla verso la pace e la giustizia ad ogni costo, alla riconquista dell'armonia perduta, ma questa volta intende farlo col pugno di ferro, in quanto l'avarizia e l'egoismo che imperversa nelle strade ha reso Atena diffidente persino del suo popolo. Guarnigioni di soldati pattugliano le vie e gli inquisitori agiscono nell'ombra a caccia di ogni sentore di malvagità. Ma sono i cavalieri, invece, ad affrontare i pericoli peggiori e a professare attraverso le gesta in battaglia la volontà della dea.
Coloro che indossano le sacre vestigia sono puri di cuore, infatti, infervorati da una devozione per la dea che rasenta il fanatismo, da renderli incuranti su come la loro vita sia costantemente appesa a un filo. Eppure tale ostinato coraggio viene acclamato dalla gente, che vede i cavalieri di Atena come autentici eroi e salvatori. Sebbene il genere umano sia a un passo da un nuovo oblio, i paladini della luce si ergono a sfidare il fato, giacché la giustizia è come una fiamma che arde indomabile.

OBIETTIVO:
sconfiggere 7 nemici nelle quest o missioni ambientate in Grecia.

PREMIO:
il compimento di tale obiettivo sblocca per ogni cavaliere l'abilità passiva “Eroe della Pallade”:
Il duro addestramento affrontato da un cavaliere di Atena permette una vasta conoscenza delle tecniche di battaglia, pertanto si potranno aggiungere 2 tecniche oltre il numero massimo consentito.



GHOST FIVE



La dea Eris osserva con vivo interesse le sciagure dei mortali dall'alto del suo sontuoso scranno, situato, si mormora, in uno sfarzoso palazzo nascosto tra le Montagne Rocciose Canadesi, attorniata dai suoi paladini. Sogghigna esultante, poiché sa che ogni conflitto porta il seme della discordia giovando al suo potere che lentamente si sparge nel mondo. Ma lei non sta solo ferma a guardare, la sua straordinaria bellezza va di pari passo con un'astuzia da predatrice. Le driadi avvertono il suo irresistibile richiamo, pronte ad esaudire i capricci della loro padrona... capricci tinti del sangue non solo del genere umano, bensì quello di Atena, nonché l'ostacolo principale ai suoi piani di dominio. I suoi seguaci stanno da tempo spianando la strada, abili predicatori che vagano in giro instillando il dubbio e l'astio nei cuori dei più deboli. Mentre le altre fazioni battaglieranno tra loro furiosamente sfoltendo i loro ranghi, la legione peccatrice di Eris calerà in guerra dando il colpo di grazia ai nemici morenti.

OBIETTIVO:
conquistare un insediamento attraverso una quest o missione.

PREMIO:
l'obiettivo sblocca l'abilità passiva per tutti i cavalieri di Eris “Maestro dell'inganno”:
(only GdR)Finché le forze di Eris mantengono un insediamento, i Punti Cosmo richiesti per un passaggio energetico sono ridotti di 3



CAVALIERI DI APOLLO



Si dice che il tempio di Apollo sia eretto tra i passi dei Pirenei, costantemente abbagliato dal sole e avviluppato da una cappa di arsura rovente che rende impossibile avvicinarsi. Al suo interno, l'Oracolo di Apollo parla con il sole, che dall'alto dei cieli osserva le mosse degli altri dei con apparente distacco, ma consapevole della propria forza. La sua egemonia non è mai stata violata, tanto è vero che è l'energia solare, col suo tepore così caro agli uomini, a tenere in vita ogni essere che popola la Terra. Tale sermone è il cavallo di battaglia dei suoi accoliti, che professano la purezza del sole come unica via di salvezza da intraprendere, ed è forse per questa presunta verità che il numero dei suoi seguaci aumenta.
Al suo cospetto ci sono i cavalieri della Corona, elitari guerrieri su cui le leggende si sprecano. Essi sfoggiano armature così coriacee che solo in pochissimi sono in grado di scalfire. La loro forza è conosciuta quanto temuta, poiché ognuno di loro ostenta il potere del dio che è intrinseco nelle vestigia che indossa. Ma Apollo ormai è stanco di stare a guardare e durante il millenario ozio nel suo cuore ha germogliato un incontrollabile sentimento di ambizione verso le terre sottostanti. Lui più di tutti sa che a volte in battaglia il numero non conta nulla ed è per questo che tutti i suoi campioni si stanno radunando, perché quando giungerà il momento la furia di Apollo colpirà con la forza di un maglio.

OBIETTIVO:
le tre armature della Corona devono essere occupate.

PREMIO:
L'obiettivo conquistato consente di sbloccare l'abilità passiva “Campione del sole”:
Finché i cavalieri della Corona sono destati, le loro armature rifulgono dello splendore di Apollo. Per rappresentare ciò, fino a quando combattono di giorno le loro cloth acquisiscono un +1 in resistenza.



GLI ANGELI DI ZEUS



La roccaforte di Zeus è inviolabile. Fluttua nel cielo annuvolato, sospinta dai venti, sospesa sopra nubi cariche di tempesta. Seduto sul suo trono d'oro, il suo sguardo tutto sovrasta e giudica con sdegno e rabbia crescente l'operato dei suoi figli. Succubi di capricci che hanno allontanato la gente dalla fede verso l'Olimpo. Sebbene il tempo sia un fattore del tutto ininfluente per una divinità, giorno dopo giorno il suo risentimento si acuisce nel desiderio di ripristinare l'ordine supremo e riprendere le redini del comando, ma prima di tutto questo sa che Crono è tornato e che per primo vuole il suo scalpo. Zeus lo attende impassibile, nascondendo con maestria agli occhi degli altri dei i propri intenti. Già una volta aveva sconfitto Crono, ma nella sua saggezza sa che non deve sottovalutarlo. Da abile stratega si farà scudo coi figli che ormai ripudia, fino a che dall'alto i suoi prediletti caleranno in picchiata come angeli sanguinari e con la forza distruttrice necessaria per ricacciare Crono e i Titani nel fetido limbo dove già gli aveva condannati, nelle profondità incommensurabili del Tartaro.
Frattanto i suoi angeli si rafforzano per l'imminente scontro finale. Dietro le raffinate ed eleganti armature si nascondono veri e propri signori della guerra, la cui arte di combattimento sfiora il divino. Silenziosi come ombre e rapidi come saette compiono incursioni travolgenti laddove Zeus comanda. Da lontano osservano sorvolando i cieli per studiare le manovre del possibile nemico, sapendo che nessuno noterà mai la loro presenza perché non hanno bisogno di camminare tra la gente. Innumerevoli occhi vedono all'insaputa di tutti, orecchie tese ascoltano le trame del nemico poiché, sebbene nessuno lo sappia, il padre degli dei ha servi dappertutto.
L'era della guerra porterà il nome di Zeus.

OBIETTIVO:
almeno un angelo di Zeus deve raggiungere l'energia viola.

PREMI:
fino a quando un angelo mantiene almeno la viola, sbloccherà per tutta la fazione l'abilità “Empatia ultraterrena”:
Ogni essere vivente viene in qualche modo toccato dalla volontà di Zeus, padre degli dei. L'abilità consente all'angelo la facoltà di poter parlare con gli animali.



TARTARO



L'inferno conosciuto non è nulla confronto ai patimenti che i Titani hanno subito per migliaia di anni rinchiusi nel regno desolato del Tartaro. La Titanomachia, a suo tempo, avevo decretato la loro disfatta e l'esilio dal creato. I perpetui disastri naturali hanno posto fine alla loro condanna e ora che le catene che gli ancoravano all'oblio si sono spezzate, essi si crogiolano alla prospettiva di riemergere in superficie per compiere l'agognata vendetta. Crono, il loro indiscusso sovrano, si sta ridestando dal suo doloroso torpore, il suo odio è in procinto di scatenarsi sul mondo, fremente di falcidiare tutti gli stolti che a lui si oppongono. Mentre per quanto riguarda gli dei dell'Olimpo... il Tartaro li accoglierà come esso ha accolto lui e la sua stirpe, tra fiamme sempiterne e tormenti.
La resa dei conti è prossima. I Titani e i Giganti al loro seguito perpetrano nefaste incursioni nelle terre del genere umano e negli altri regni, dove attraverso scie di sangue annunciano il loro cruento passaggio. Ammantati da una divina armatura dalle tenebrose sfumature, la Soma, essi piombano sul campo con quella furia dominatrice che solo un dio può vantare. Il loro arrivo viene preannunciato dalle urla strazianti dei cavalieri di ogni dove che hanno avuto il folle ardire di intralciare il passo. Irridono gli avversari mentre palesi tecniche di combattimento si infrangono sulle loro corazze, speso sporche delle macchie di sangue di innocenti. Quando Crono si sveglierà, nulla potrà fermare la marcia trionfale dei Titani verso la conquista del mondo e la distruzione dell'Olimpo.

OBIETTIVO:
Abbattere un simbolo sacro (tempio, colonna dei mari, insediamento) appartenente alle altre divinità, tranne i Cavalieri Neri.

PREMIO:
un evento di tale portata sblocca l'abilità “Sguardo di Crono”:
il tremore causato da una simile devastazione è il primo passo verso la gloria, tale da evocare il re dei Titani. Da questo momento tutti i Titani possono, per una sola volta durante una quest o missione, e se le condizioni lo permettono, fare appello al dio Crono per un turno di gioco, che per l'occasione sarà gestito dal rispettivo evocatore.



I DECADUTI DI LUCIFERO



Tra le foreste della Prussia orientale, pare sia sorto un castello di oscura maestà sulle rovine di quello che un tempo era il quartier generale di Hitler, la Tana del Lupo. Chiunque vi posi lo sguardo viene indotto alla perdizione, poiché tale è il perfido fascino emanato dalla reggia di Lucifero, signore supremo del male e dell'inganno. Tale titanico edificio appare come un miraggio agli occhi dei più deboli e si palesa alla vista in una determinata zona laddove il culto di Lucifero diventa particolarmente potente. I suoi seguaci sono tra i più pericolosi e difficili da individuare, la notte è fida alleata per praticare rituali di cannibalismo e dell'occulto. Sette segrete si radunano nelle notti di luna piena, spesso nelle grotte, dove imbastiscono altari del sacrificio in nome del loro sommo signore nella speranza di attirare la sua attenzione.
Ma a ben altro in verità volgono i suoi pensieri: nella sua sfrenata ambizione e alterigia egli rimugina costantemente sul trono che gli spetta di diritto, quello che governa il reame degli Inferi usurpatogli da Ade. Ed è quindi per tale motivo che ha radunato al suo cospetto gli Angeli Decaduti, i suoi letali guerrieri dalla temuta nomea e già mietitori di numerose vittime. Non importa di quanto sangue innocente verrà versato per trovare un varco che conduca la sua armata nel regno degli Inferi, dove finalmente spodesterà Ade e ridarà lustro al proprio nome... prima di puntare al dominio assoluto del mondo.

OBIETTIVO:
sconfiggere 2 spectre di Ade, o creature/esseri appartenenti a tale schieramento durante quest o missioni.

PREMIO:
il conseguimento dell'obiettivo sblocca per tutti gli Angeli Decaduti l'abilità passiva “Supremazia infernale”:
(only GdR)Il rancore che Lucifero prova per il suo regno perduto è tale da infervorare i suoi campioni. Tutte le tecniche d'attacco rivolte contro uno specter di Ade sono eseguite con una energia superiore rispetto a quella attuale del giocatore.



I CAVALIERI D'ACCIAIO



Ci sono tre armature che non richiedono alcun cosmo per essere indossate: sono quelle appartenenti ai Cavalieri d'Acciaio, create dall'ormai defunto Alman di Thule come supporto alle forze di Atena. Questi capolavori tecnologici sfruttano prodigi meccanici che permettono ai possessori di aumentare le capacità fisiche e motorie a tal punto da eguagliare i cavalieri dotati di cosmo.
I cavalieri d'acciaio con le loro intrepide azioni si sono guadagnati rispetto e stima persino nelle più alte sfere gerarchiche del Grande Tempio, tanto è vero che spesso vengono inviati in avanscoperta. Essi sono imprevedibili, talvolta appaiono sul campo di battaglia come fantasmi per sovvertire un esito che sembra ormai disperato. Il loro avvento gonfia i cuori con rinnovata speranza.

OBIETTIVO:
almeno un cavaliere d'acciaio deve conquistare l'energia rossa

PREMIO:
Finché il suddetto cavaliere è presente in gerarchia, tutti i suoi compagni, per una singola volta durante un combattimento che si svolge in gdr, può eseguire per un solo turno una tecnica d'attacco aggiuntiva (esclusa quella finale).
 
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