Continua dal cap. 3Così come il Titano voleva, così Alexer si comportò, raccogliendo alla fine tutto il suo potere ed imparando a dominarlo appieno contro una creatura che altro non era che una sua stessa abominevole ed astratta raffigurazione degli ultimi ostacoli che ancora lo legavano alla sua precedente vita. Ne restava solo uno, ma Alexer lo avrebbe affrontato al momento oppportuno.
Al momento, invece, la potenza che il giovane, sua futura reincarnazione, riuscì addirittura a creare un varco nella struttura del Khaos e lo squarcio che si produsse fu sufficentemente grande e capace di esercitare una forza attrattiva tale da riportarlo dove era sparito all'interno del Labirinto di Crono, oltre la fossa dove aveva evocato ed imparato ad usare i Ciclopi nella loro utilità più grezza.
Il Titano che l'aveva guidato fino a lì allora si fece di nuovo avanti e gli parlò ancora una volta: *
Molto bene, Alexer. Molto bene. Ora sei pronto per affrontare l'ultima prova. Raggiungi il centro del Labirinto: lì dovrai affrontare ciò che ancora si frappone tra te e la mia Soma.*
Il Titano quindi tacque e lo fece in un modo taleda lasciar pensare che probabilmente non si sarebbe più manifestato fino a quando Alexer non si fosse dimostrato degno... o avesse perso la vita nel tentativo.
Di fronte a lui, si estendevano tre vie: una proseguiva il sentiero verso destra ed era contrassegnata su una parete da un'informe macchia nera; la seconda avrebbe portato Alexer verso sinistra ed era contrassegnata sul pavimento da un cerchio rosso. C'era altresì una terza via che proseguiva diritta, ma a differenza delle altre non aveva alcun geenere di contrassegno.
Innanzitutto, Alexer avrebbe dovuto evidentemente imboccare una strada, escludendo ovviamente la possibilità di tornare indietro.
CITAZIONE
Angolo di Narrazione
Qui incomincia la prova finale vera e propria.
Inutile dire che ad ogni via corrisponderà una determinata conseguenza.
In bocca al lupo.