La grande meridiana

Athene...circa le due del pomeriggio, la grande meridiana segnava con precisione l'orario che scandiva la vita del santuario. Che immane costruzione, imponente e maestosa, gli antichi greci erano dei maestri dell'edilizia, niente di ciò era mai stato realizzato ad Asegard. Quella costruzione imponeva un rigido rispetto a chinque vi passasse, il santuario stesso era una struttura che esternava sacralità da ogni pietra. Klaus da poco passato alle schiere di Odino e liberatosi dal giogo del regno dei morti camminava quasi in punta di piedi per quei luoghi. Aveva conosciuto solo due cavalieri dello zodiaco, il cavaliere della fornace e il gold saint dello scorpione. Chissà se ora erano al santuario o in missione. Certo che il sole di Grecia era molto forte, e difficilmente il ragazzo vi si adattava, gli ambienti dell'inferno possono essere si caldi ma il suo girone era incredibilmente freddo come così anche le nevi di Asegard. Quel caldo umido per lui era quasi una tortura. Per trovare sollievo si fermò su di una colonna abbattuta al suolo. Rimase fermo a guardare la grande meridiana rapito dal suo fascino architettonico.

Klaus era rimasto di schiena a mirare la grande costruzione quando una voce lo fulminò quasi sul posto, niente di meno che proprio il suo ex avversario nell'ultimo torneo. Torno al quale per sua volontà aveva preferito fuggire perchè stanco della vita da spettro di Ade.

Veramente preferivo rilassarmi quì al sole...
Dove abito io non vi è occasione di godere di questi caldi raggi. Ammetto che però è difficile da sopportare se non vi si è abituati.

Voltandosi verso lo scorpione Klaus lo riconobbe immediatamente anche se non aveva indosso la dorata armatura dello scorpione, in quell'occasione aveva addirittura affrontato il proprio generale di corpo d'armata. Un insensato scontro a tre.

Strano che tu non mi riconosca, daltronde non è passato molto tempo dal nostro ultimo incontro Kei dello scorpione. E mi dispiace contraddirti di nuovo no non aspettavo nessuno anche se l'incontrarti rende tutto molto più colorato e divertente, contrariamente a me sei un tipo a cui piaceva parlare parecchio mentre combattevi. Anche se da quell'incontro sono cambiate moltissime cose.

Immagino che tu non ti ricordassi di me...in effetti ero parecchio diverso da allora...diciamo che ho apputno cambiato..."pelle"

Stranamente accentuò la sua ultima frase, tuttavia non era il caso di innervosirlo con domande o espressioni eccesivamente sarcastiche. Daltronde alla fine il guerriero dell'ottava casa si era dimostrato stranamente ospitale, anzi lo aveva addirittura invitato a casa. Chissà però se gli altri custodi delle case inferiori all'ottava avrebbero dato il loro avvallo.

Sicuro che gli altri cavalieri d'oro mi lascino salire fino alla tua casa? In teoria non dovrebbero uccidere ogni persona che si avvicina senza permesso?

Ovvia obiezione la sua. Chissà come avrebbe ribattuto il cavaliere dello scorpione? Quelle scalinate bianchissime erano quasi rilucenti dalla luce solare e ciò irritava la sua vista, come diavolo facevano gli ateniesi ad esserne avvezzi? Dannazione che clima dannatamente seccante.

Figurati...sono molto cambiato dall'ultima volta che ci siamo malmenati nel torneo...se ben ricordo tu utilizzavi addirittura le mie tecniche.

Sarebbe stato un idiota colossale se avesse dato spettacolo contro i custodi delle case inferiori. Uno di loro poteva forse reggerlo in combattimento, due...no proprio no. Seguendo il cavaliere dello scorpione cominciò a domandarsi tra un passo e l'altro che tipo di uomo fosse, non sembrava certo uno zelante custode dell'ellittica. Be...però nemmeno lui era un cavaliere uscito direttamente dai romanzi, chissà cosa avrebbe trovato nelle sale dell'ottavo palazzo dello scorpione

E poi non ho la minima intenzione di finire morto ammazzato, non credi che con un tempo simile sarebbe proprio un crimine?
A proposito...manca ancora molto alla tua casa? Con il sole le scale cominciano a diventare impegnative.

Klaus non aveva idea di quale fosse l'ordine delle case dello zodiaco, dopotutto ad Asegard vi era un calendario con i segni molto diverso dal loro come anche l'intero pantheon mitologico.

La scalinata lo aveva sfiancato, le case dello zodiaco però erano luoghi talmente magnifici da togliere il fiato e rinfrancare da qualsiasi fatica. No decisamente ad Asegard non vi era niente di simile anche se i paesaggi della natura selvaggia erano molto più indicati per Klaus.

Ammetto che le case dello zodiaco sono impressionanti...noi non abbiamo nulla di simile ad Asegard.

Chissà se lo scorpione voleva sapere della sua storia, na... non era tipo da badare a quelle cose, sembrava più il tipo da dedicarsi alle donne che alle questioni di tipologia umanistico sociale. Difatti non appena entrato in casa diede disposizione alle sue inservienti affinchè preparassero il giusto per la loro presenza. Per primo ordinò delle sdraio in una stanza fresca per discutere, poi del Thè freddo e poi in seguito ordinò che tutte le cameriere si cambiassero... Ma che diavolo di posto era quello? Un orgia di donne? No decisamente Klaus non era abituato a simili spettacoli...anche perchè il ragazzo non aveva neppure mai conosciuto i piaceri di una donna.

Hem...si...grazie...prendo un thè anche io.

Cercò di evitare di guardare quelle ragazze...tutto quello spettacolo era indecente per lui che era da sempre stato un decoroso e schivo guerriero di Odino.

Suppongo tu non sia interessato al motivo per cui mi trovo quì vero?

Non è che non sono di mio gradimento...è che non sono abituato tutto quì...Alla corte di Asegard si osservano costumi decisamente più...
"Coperti".

Secca la risposta di lui. Certo non avrebbe perso occasione di intrattenere in altro modo quelle bellezze...Ma non proprio come intendeva il cavaliere dello scorpione.

Mi ricordo di Te cavaliere, all'epoca del torneo ci scontrammo come avversari, fu vittoria per me ma non è una cosa di cui vado fiero. Ero solo venuto ad Athene per cercare di capire qualcosa di più sui vostri costumi, conobbi in quel torneo te e il cavaliere della fornace.

Ed ecco il motivo della richiesta.

Ho cambiato la mia vita da allora, e ho cominciato a girare per il mondo in cerca di nuove ispirazioni per i miei componimenti, l'antichità del santuario è l'ideale per la mia vena artistica.

Ammetto che quel tornero era molto...particolare.
Non saprei dire chi di noi fosse superiore all'altro in quel momento, uscendo dall'inferno però i miei poteri sono enormemente cambiati e ho smesso di seguire la politica del dio dei morti. Oramai sono totalmente estraneo a tutto ciò che riguarda l'inferno.

Rispose secco e schietto il cavaliere di Eta uma, analizzando il comportamento e l'indole di Kei potè percepire una certa riluttanza all'etichetta e alle regole, cosa chea lui non guastava di certo, anche lui in fondo non era poi tanto incline all'etichetta.

Sinceramente rispondendoti alla tua affermazione di poco fa...
Non saprei dire chi tra noi due sia più forte in combattimento. Inoltre ora il nostro stile di lotta è totalmente opposto. Tu a quanto io posso ricordare hai fatto della rapidità la tua arma migliore, io dal canto mio invece ho fatto della musica e dell'arte il mio strumento di battaglia e morte. Tuttavia, volevo chiederti, conosci un cavaliere la cui armatura è di colore rosso arancio e che utilizza il fuoco con abile maestria? Da quanto nè so è anche lui un saint

All'epoca vinsi io lo scontro contro di lui...eppure decisi di abbandonare il torneo giudicando la causa di Ade ingiusta e falsa...vorrei solo poterlo ritrovare per avere la possibilità di battermi ancora con lui senza vincoli di sorta...se poi vorrai un guiorno duellerò anche con te...

Non era tipo da parlare a vuoto il cavaliere di Asegard, tuttavia non poteva permettere che una simile diatriba rimanesse in sospeso.