Sala dell'Eterno Tormento, La Torre del Tempo - II Turno

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Il Consiglio
view post Posted on 16/2/2012, 02:06




torre_orologio_96-741726



II Turno


Warwizard vs Archaiel_Rasturièl

Condizioni climatiche: -
Temperatura: 35 °C
Descrizione: Il campo di combattimento è il fiume Stige e più in particolare, le innumerevoli piccole barche che vi galleggiano immobili. Cadendo si verrà afferrati dalle anime dei dannati, che tenteranno di far annegare il malcapitato e provocargli ferite.



(L'immagine vuol essere uno spunto per la descrizione e non un vincolo. I giocatori si possono sentire liberi di descrivere il tutto in modo diverso, pur attenendosi a ciò che è scritto in questo post)

Post Minimi: post di presentazione + due post di combattimento
Limite di tempo: 25 giorni
Penalità di giudizio: -1 punto per ogni ritardo dopo tre giorni

Impossibilità a teletrasportarsi al di fuori dell’arena

Ore 0.01 del 20 Febbraio: Start!

~

Regolamento: QUI

~

Dati obbligatori

• Nome Armatura
• Resistenza Armatura
• Quote delle tecniche usate
• Riassunto
• Legenda del post (quali simboli si usano)

(Questi dati sono obbligatori e sono considerati necessari per far comprendere il post)

Dati opzionali

• Status fisico
• Status armatura
• Status psicologico
• Tutto ciò che non rientra tra i dati obbligatori

(Questi dati non sono obbligatori e possono essere inseriti a discrezione del giocatore)

 
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Archaiel_Rasturièl
view post Posted on 17/2/2012, 14:14




CITAZIONE
Legenda:

Narrazione
Parlato
Pensato
Parlato da altri

Era miracolosamente sopravvissuto. Era avanzato per un soffio contro avversari infinitamente più forti di lui, eppure Klaus del basilisco si sentiva come infelice, vedendo gli ardori dei cavalieri a lui alleati lo aveva scosso. Sinceramente cominciava a dubitare della sua reale esistenza e dei suoi doveri. Persino quel cavaliere dorato era in un certo senso in errore. Quella dannata arena del caos aveva lasciato un segno molto più profondo di quanto lo stesso basilisco andava a immaginare. Ed ecco che ora ci si affaccia alla seconda fase del combattimento, avrebbe dovuto ancora combattere in nome di una divinità che a stento riconosceva nei suoi gesti. Fu il luogo dello scontro a lasciarlo però ancora una volta di stucco.

No...Non ci credo...

Venne a conoscenza tramite comunicazione dell'ubicazione della sua prossima prova, non si sarebbe nemmeno dovuto scomodare più di tanto per raggiungere quel posto...in fondo già ci stava si poteva dire. Il luogo designato dello scontro era proprio qualche "piano" sopra la sua testa, la grande palude dell'infelicità dello stige. Il Fiume stige è uno dei grandi fiumi dell'Inferno in cui lui stesso amministrava la parola di Ade. Quel fiume non era però un comune corso ma bensì una trappola mortale per chi non conosceva le sue insidie. Era ben conscio Klaus che combattere in quell'arena significava combattere sia contro l'avversario che contro lo stesso fiume. La sua superficie era costellata da tantissime imbarcazione lunghe poco più di una manciata di metri, il vero pericolo però era toccare la superficie dell'acqua. In quel fiume vi erano centinaia di migliaia di anime definite supplicanti che avrebbero ghermito con invidia l'incauto che avesse l'ardire di protendere una mano verso il fiume. Era una dannata trappola quella. Arrivare in quel luogo non era difficile...uscirne quasi impossibile. Ogni passo mosso al raggiungimento di quel luogo veniva analizzato con cura, ogni pensiero ora veniva quasi soffocato, doveva concentrarsi al massimo per poter avere una minima probabilità di salvezza. PAssarono chissà quante ore prima che Klaus si accorse che ormai era prossimo a quel luogo maledetto. Poteva già vedere in lontananza quel fiume mortifero. Sulla sponda ebbe come un sussulto, ogni sua cellula istintivamente rifiutava di battersi in quell'arena, se voleva uscire con i suoi piedi da la doveva giocare d'astuzia...già proprio il suo campo.

Che diavolo mi invento per uscire da qui...


Pensava tra se e se il guerriero infernale mentre con un balzo arrivò su di una canoa in attesa del suo avversario, chiunque esso fosse.

Per gli dei...come ho fatto a non pensarci prima...

Il volto dello spettro venne come rischiarato da una luminosa idea, evidentemente nel saltare sulla barca qualcosa di geniale gli si era disegnata in testa, forse proprio nel mettere il piede sul fondo della barca, certo non era propriamente un colpo leale quello che aveva in testa ma come dice il proverbio...A mali Estremi... Estremi rimedi.
Fu proprio l'instabilità della barca allora a far gioire l'infelice spettro, in quella posizione lui di certo poteva trarre vantaggio intanto da due cose: Il suo controllo delle correnti e dei suoi colpi laceranti. Se il suo avversario non fosse stato accorto sarebbe ben presto diventato un sasso sul fondo del lago. Quasi quasi gli dispiaceva l'aver smembrato il soldato skeleton che lo aveva avvisato tramite lettera sigillata della sua convocazione alla seconda fase del torneo...
Pazienza, mai piangere sullo skeleton morto.

 
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view post Posted on 21/2/2012, 14:01
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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CITAZIONE

Armatura: Armatura di Bronzo della Fornace
Livello Armatura: IV

"Parlato"
*Pensato*
Narrato


[Continua da qui]

La vista non gli tornò in breve tempo, o almeno così gli parve. Prima che potesse tornare a vedere qualcosa, fu investito da una sensazione di maggior calore, un caldo molto umico, afoso, che avrebbe trovato piuttosto difficile da sostenere se non avesse sviluppato appieno i suoi poteri cosmici di fuoco. E subito dopo si ritrovò a sentire dei rumori poco piacevoli, rumori di acqua su larga scala, come se si trovasse in mezzo ad un fiume... un fiume non molto placido, non tanto per la corrente, chenon sembrava muovere nulla, quanto per qualcosa che stava sotto, come un grosso banco di pesci inquieti ed affamati, pronti a ghermire qualsiasi cosa anche solo osasse sfiorare la superficie.
E infine tornò a vedere, ma non gli piacque per nulla ciò che si ritrovò a vedere: si ritrovava su largo fiume, che si estendeva a perdita d'occhio, circondato solo molto in lontananza da strani rilievi dall'aspetto molto poco rassicurante, complice anche la fioca e tetra illuminazione che dava una visibilità appena sufficiente a tutto quel poso, quasi come se il sole fosse nascosto da una lunghissima eclissi.
*Ma dov'è il sole?* si chiese guardando in alto e non vedendo altro che una volta talmente strana che molto probabilmente non era quella celeste. *Dove diavolo sono finito? Cos'è questa interminabile schiera di barche dove sono capitato?* Non si domandò neppure come avesse fatto a finire lì: ormai era avvezzo a sapere che chiunque organizzasse simili "avvenimenti" aveva meno problemi di altri a catapultare i più o meno volontari partecipanti nei luoghi più disparati. Preponderante come sempre era una sola domanda: perché si trovava lì? Chi e cosa aveva voluto schierarlo laggiù? Ormai continuava a domandarlo e a domandarselo, senza che né lui né la sua Armatura avessero o sapessero darsi una qualsiasi risposta.
Tuttavia all'improvviso comparve con un balzo uno Spectre... e non uno qualsiasi, bensì uno di quelli che aveva visto prima nel prato al cospetto della fantomatica Guida. Non conosceva quella Surplice e non sapeva esattamente con chi aveva a che fare, né con quali poteri avrebbe dovuto presto confrontarsi, ma da quello che poteva arguire dalla semplice vista era che quell'avversario aveva i mezzi per planare da una parte all'altra a suo piacimento... e quindi nulla impediva a quell'avversario di possedere dei poteri eolici di qualche sorta... a meno che le ali non fossero meramente decorative come nel caso della Viverna, che più volte aveva affrontato, pur indossata da vari individui, uno più pericoloso dell'altro.
Fu tentato di parlare a quell'altro individuo, ma poi accantonò l'idea e si portò direttamente in posizione di guardia, aspettando di vedere e capire con chi avesse a che fare: da uno Spectre poteva infatti aspettarsi solo la morte e tutto il male che ne conseguiva e non ne aveva ancora incontrato uno che avesse a cuore il bene di qualcun'altro... e gente del genere non avrebbe potuto dargli speigazione alcuna, né tantomeno avrebbe anche solo potuto pensare di fermarsi e di cercare di capire qualcosa di più e di diverso.
Nessuno in eventi del genere sembrava mai capace di farlo, purtroppo per lui e per la sua Amratura, anch'essa pronta a sostenere e proteggere al meglio il suo Cavaliere.

Stato fisico: illeso.
Stato Armatura: intatta e pronta alla lotta.
Stato psicologico: sorpreso, confuso, in cerca di chiarimenti, ma pronto alla lotta contro un avversario da cui non si aspetta altro che una lotta senza "se" e senza "ma".

Riassunto azioni: Marcus compare all'improvviso dal misterioso luogo nero della Guida in un altro che non riconosce, non essendovi mai stato, e che lo sorprende. Cerca allora di sondarlo e di analizzarlo, ma si interrompe e si porta in posizione di guardia quando vede comparire l'avversario, uno Spectre dalla Surplice mai vista prima, pronto a lottare con la sua Armatura senza aspettarsi tregue o spiegazioni da un simile nemico (complici le sue esperienze passate con numerosi Spectre, anche di livelllo più elevato).
 
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Archaiel_Rasturièl
view post Posted on 21/2/2012, 19:01




CITAZIONE
Armatura: Surplice del basilisco LV III
narrato
pensato da altri

Parlato da altri
Parlato
Pensato

Il suo avversario era dunque arrivato...era un Saint, il colore della sua cloth era magnifico, un rosso con venature ocra e arancio, non aveva idea però di chi fosse, soltanto il vago ricordo di averlo visto nello spiazzo all'inizio del torneo. Ricordavano le vivide fiamme quell'armatura, di certo non poteva possedere il controllo dell'elemento glaciale con quella corazza. Si che ad Athene avevano tutti un gusto molto particolare ma almeno coerenza con certe cose veniva riscontrata.

Non sembra molto a suo agio in questo posto, devo sfruttare al meglio questa sua apparente indecisione speriamo solo che non stia facendo finta. Vediamo un po intanto di metterlo fuori gioco con veloce fermezza.

Klaus aveva chiara la sua strategia, doveva immediatamente sfruttare la trappola mortale dell'arena, di certo non poteva sapere se anche l'avversario aveva chiara la situazione, Il fiume era grande e la sua tecnica era l'ideale per quella locazione. Si mise immediatamente in guardia vedendo che l'avversario lo aveva già fatto.

Addio cavaliere, non ho la minima intenzione di lasciarti vivere oltre.

Doveva sfruttare immediatamente la situazione, facendo tre passi veloci arrivò a prua della scialuppa cominciando a fare avvampare il proprio cosmo violaceo nella mano, il suo obiettivo non era propriamente il cavaliere della fornace ma tutto ciò che aveva intorno e su cui poggiava i piedi, un simile attacco era quasi impossibile se non si fosse certi di possedere una virtù bellica capace di colpire più bersagli contemporaneamente. Purtroppo vi era un certo margine di rischio persino per lui perchè purtroppo la tecnica necessitava di poggiare la mano su di una superficie. L'unica possibile era la prua della nave. Quella era una scelta obbligata che però garantiva una certa copertura e anche una certa dose di imprevedibilità dell'attacco.

Io sono Klaus cavaliere, e non ho nessuna voglia di essere ricordato come "pietoso" dell'avversario...Addio.

Scagliando la sua offensiva il guerriero di Ade poggiò la mano sulla prua e scatenando la propria offensiva mirando con la sua energia a tutte le barche che si poteva sul suo raggio d'azione, se ci fosse riuscito l'avversario sarebbe forse sprofondato e ucciso nel fiume. Le anime dell'averno avrebbero avuto in pasto un'anima viva. A causa però della pressione esercitata anche la prua della sua canoa andò in pezzi e si impennò all'indietro a causa del fortissimo sbalzo. Con una capriola il guerriero andò ad appoggiarsi sulla poppa che andava lentamente affondando. Intanto un piccolo esercito di anime si era ammassato tutto intorno pronte a banchettare con l'anima del cavaliere del basilisco che per tutta risposta spalancando le sue ali effettuò una planata verso una canoa poco più a lato. Se non avesse avuto quelle ali non avrebbe fatto altro che andare ad ingrassare il fondo del fiume. L'impatto con il legno doveva anche essere fatto ammortizzando le gambe per non sovraccaricare il peso del piede, non poteva di certo poi alzarsi di getto e rischiare che la canoa si rovesciasse, era certo di non aver già avuto ragione dell'avversario con quella misera tattica ma intanto poteva pensare bene a portare a termine la fase due della sua offensiva. Intanto si era tolto dalla linea visiva dell'avversario, avrebbe dovuto cercarlo ora. L'idea del mordi e fuggi non era proprio nelle sue scelte preferite ma intanto contro chi non si conosceva era il miglior modo per salvare la pelle. Non voleva ucciderlo però per lo meno costringerlo ad una prematura resa. Se fosse riuscito a mantenersi a lato avrebbe poi colpito con la sua tecnica di vento e fatto precipitare l'avversario al centro del fiume affogandolo.



CITAZIONE
Attacco:

Tu zhao
Poggiando tre dita in terra il cavaliere di Ade attinge ai poteri del vento generando 3 microvortici vicino a se, da essi si generano delle correnti d'aria che vengono forzate e in cui viene incanalato il cosmo. Tale effetto di microcelle ha letteralmente la funzione di accelerare il cosmo del cavaliere e di scagliarlo come una serie di centinaia di proiettili atti a crivellare ogni cosa sul loro passaggio (l'impatto con un nemico è da mettere in proporzione con il divario energetico tra i due contendenti), un singolo colpo non è particolarmente letale ma ove essi divengono centinaia si può andare incontro ad una morte orribile.

Spostamento:
Planata grazie alle ali:
La surplice del basilisco possiede un paio di ali che Arcangelo può sfruttare per effettuare planate sospinto dal suo potere del vento, sembra quasi vederlo librare nel cielo come un angelo. Ma lui porta la morte.

Tattica:
L'attacco non è propriamente diretto all'avversario ma a lui e sulle canoe che gli sono immediatamente vicino, l'attaco è lanciato con effetto a cono, quindi può colpire più superfici, lo spettro del basilisco si sposta lateralmente e fuori dalla linea diretta visiva dell'avversario. Per ora l'atterraggio è stato facile e non ci sono rallentamenti di Equilibrio. Lo spettro poi conta di non essere localizzato subito ipotizzando che tra l'acqua sollevata dalla sua tecnica i frammenti di legno e le caone che affondano l'avversario pensi più a se stesso che a farlo fuori.

 
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view post Posted on 21/2/2012, 21:30
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Armatura: Armatura di Bronzo della Fornace
Livello Armatura: IV

"Parlato"
*Pensato*
Narrato


Non c'era molto da fare: conosciuto uno Spectre, li si conoscevano tutti. Cambiava solo qualche piccola peculiarità, come il grado di schiettezza o di follia che li caratterizzava, ma per il resto avevano tutti la stessa propensione ad uccidere chiunque non fosse uno di loro e ad estirpare vite. L'avversario che si ritrovò di fronte non si rivelò diverso dagli altri, se non nell'essere esplicito nei suoi disonorevoli intenti omicidi e nel presentarsi come Klaus.
Il nemico non gli lasciò neanche molto tempo per rispondere alle sue parole, segno che non gli importava neppure sapere con chi stesse avendo a che fare, ma si prodigò subito a fare qualcosa di strano: vedendolo avvicinarsi rapidamente all'estremità frontale della sua canoa pensò che stesse per lnaciarsi in volo in un attacco frontale contro di lui, ma venne smentito quando il nemico si chinò e toccò la propria imbarcazione.
*Cosa diavolo sta cercando di fare?* si chiese il Cavaliere mentre richiamava il proprio cosmo per qualsiasi tentativo dell'avversario. La manovra offensiva non tardò a manifestarsi: dalle dita dello Spectrepartirono tre piccoli vortici, dai quali poi partirono a loro volta centinaia di proiettili in varie direzioni e con varie angolazioni, alcuni sollevando acqua, altri spaccando il legno delle canoe che erano frapposte fra loro. L'intento era fin troppo chiaro: impallinarlo come un piccione e farlo così affondare nel fiume.
Il suo tentativo però non colse il Cavaliere troppo di sorpresa: aveva visto già in atto tattiche abbastanza simili e non aveva fatto molto per nascondere i propri scopi o per rendere più efficace la propria manovra anche solo avvicinandosi di più. Quindi fece un balzello indietro vicino alla poppa dell'imbarcazione, facendola impennare e da lì saltò nuovamente, rivolgendo contro la superficie il proprio attacco principe per darsi così una spinta obliqua all'indietro e verso l'alto.

CITAZIONE
Pugno di Fuoco
Marcus concentra la sua energia cosmica nei pugni portati indietro all'altezza del cuore e poi portati in avanti, rilasciando due fasci di fuoco ad alta temperatura, sufficiente per causare ustioni di secondo grado e di riscaldare le armature, in quanto i fasci sono a flusso continuo. Questo attacco ha una componente fisica, ma è essenzialmente cosmico e di solito è portato alle massime temperature raggiungibili tramite il suo cosmo.

Arrivato ad avere una visuale dall'alto, il Cavaliere ebbe modo di vedere la portata dell'attacco dell'avversario e il disastro che aveva causato lo Spectre, oltre che la sua posizione.
*Quindi ha poteri eolici, come temevo! Ed eccolo lì. Ma perché si è spostato?* si chiese il Cavaliere prima di notare che anche la sua stessa barca era stata investita, travolta e costretta all'affondamento dalla sua stessa offensiva.
Qualsiasi fosse stata la ragione, la decisione del contrattacco fu pressocché immediata, oltre che in un certo senso obbligata: l'atterraggio non sarebbe stato di certo comodo per lui e quello avrebbe quasi certamente prestato il fianco al nemico... cosa che non poteva permettersi, anche perché non sarebbe stato l'unico a rimetterci.
Così, ancora a mezz'aria, il giovane combattente, senza dire una parola, generò sul palmo di ogni mano una sfera infuocata, che poi scagliò una in seguito all'altra.

CITAZIONE
Palla di Fuoco esplosiva
Variante della Palla di Fuoco, esteticamente non ha nulla di diverso, ma in realtà, a differenza della prima, che può essere dipsersa, esplode al contatto con il bersaglio o con un ostacolo, causando un'esplosione molto dannosa, perché capace di infliggere ustioni di secondo grado.

La prima sfera era diretta proprio contro l'avversario e aveva lo scopo di cercare di colpirlo poco sotto la gola o di fargli erigere una difesa, forse traendolo in inganno con l'apparenza semplice della tecnica... il vero attacco sarebbe stato il secondo colpo, un attacco indiretto, rivolto verso il lato esterno dell'imbarcazione: l'esplosione sarebbe dovuta servire a far ribaltare la barca e a destabilizzare lo stesso Spectre nel frattempo, nel tentativo di farlo affondare.
L'avversario non sarebbe stato pietoso e avrebbe fatto di tutto per quello scopo... lui avrebbe dovuto fare lo stesso, lo sapeva bene, ma a lui interessava preminentemente andarsene da lì e sapere perché era stato nuovamente coinvolto in un evento del genere. Ancora non aveva capito quali cconseguenze avrebbero avuto le sue azioni, se avessero avuto successo.
Nel frattempo atterrò su una nuova barca quasi venti metri più indietro rispetto alla barca dov'era apparso... e l'atterraggio non fu affatto morbido, tanto che rischiò di portare la barca sotto la linea di galleggiamento, oltre che averla portata a sbattere contro le altre imbarcazioni più indietro, quasi come se fosse stato un domino.

Stato fisico: illeso
Stato Armatura: integra
Stato psicologico: concentrato, ma ancora dubbioso sui motivi del suo coinvolgomento negli eventi di cui è testimone.

Riassunto azioni: Marcus vede l'offensiva a distanza tentata dal nemico e reagisce facendo impennare la barca, contro cui usa il Pugno di Fuoco come base per direzionarsi il proprio allontanamento aereo con una traiettoria obliqua verso l'alto e da cui vede l'avversario, la sua posizione e l'effetto della sua tecnica. A mezz'aria, Marcus lancia due Palle di Fuoco Esplosive con il reale intento di far ribaltare la barca con un'esplosione e poco dopo atterra pesantemente su un'altra barca.
 
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Archaiel_Rasturièl
view post Posted on 22/2/2012, 13:54




CITAZIONE
Armatura: Surplice del basilisco LV III
narrato
pensato da altri

Parlato da altri
Parlato
Pensato

Come aveva immaginato il cavaliere avversario non aveva dimestichezza con l'arena di combattimento. Il fatto che avesse ora attaccato frontalmente il cavaliere che gli si era spostato a lato denotava una scarsa attenzione. Lanciare due offensive dello stesso tipo incideva su di una cosa di certo sulla potenza stessa della tecnica effettiva. Non aveva idea di che tipo di tecnica si trattava ma proprio dalla posizione defilata potè notare bene il movimento delle mani dell'avversario. Benissimo, non aveva che da difendersi facendo collidere quelle sfere energetiche insieme e poi attaccare ribaltando l'avversario nel fiume.
Un colpo come quello poteva essere deviato facilmente da chi come Klaus poteva muovere le correnti tanto più che l'avversario non aveva badato a dare delle traiettorie incerte, se poi come aveva mostrato l'avversario poteva domare le fiamme perchè non colpire tutte le barche e mandarlo subito a picco? No, povero lui alla fine. Non doveva fare altro che fare spirare la sua energia intorno a lui, caricando le braccia al fianco fece turbinare il proprio cosmo insieme al vento per poi scagliare i bracci verso l'alto generando un tornado ascensionale. Le sfere impattarono una dopo l'altra contro quel tornado tramutando la colonna d'aria in una colonna di fuoco, quell'immane colonna di fuoco si innalzò insieme al tornado del cavaliere del basilisco. Sembrava la fine di Klaus che invece protetto dalla sua barriera poteva cavarsela solo con bruciature e con una parte della cloth fusa.

Guarda adesso che bello scherzo che ti faccio piccolo bastardello...

Il cavaliere sorrise maligno, nonostante il colpo devastande dell'avversario poteva forse sperare di utilizzare tale energia anche contro il proprio rivale, la barca intanto stava prendendo fuoco e rischiava di venire incenerita, fortuna volle che proprio la tecnica che ora Klaus si accingeva a lanciare lo trasportasse in aria per poi ridiscendere con calma qualche metro addietro.
La tattica di Klaus aveva dato buon frutto, molte barche intorno al bersaglio erano andate perdute e lui doveva possedere o una grande abilità nel saltare oppure delle ali nascoste dietro la schiena per evitare la schiacciante contromossa dello spettro. Di getto il tornado difensivo andò a condensarsi come una corolla intorno al cavaliere che ora da posizione sopraelevata poteva focalizzare bene l'avversario. Le braccia caricate nuovamente al fianco per poi portare la mano destra quasi sopra la sinistra imitando un gesto quasi di compressione, una vorticosa luce porpurea prese a condensarsi nelle mani del cavaliere del basilisco che con un brusco gesto scagliò in avanti la sua tempesta offensiva. Se i suoi calcoli erano esatti avrebbe forse paralizzato l'avversario impedendogli di continuare a muoversi, avrebbe a lungo andare avuto ragione di lui. Per scendere utilizzò il proprio controllo dei venti sforzandosi al massimo per planare con le sue ali danneggiate su di una canoa poco lontano, nel poggiare il piede stavolta a causa delle ferite un brivido di dolore lo percorse, non riusciva a tenersi in piedi e crollò sulle ginocchia abbassando la testa per il dolore. Dalle gambe sgorgava sangue a causa dell'attacco. Muoversi ora era impossibile, dannazione aveva grossolanamente sottovalutato quell'attacco. Se non fosse riuscito a mettere in difficoltà anche lui l'avversario se la sarebbe passata brutta. Per muoversi ora doveva sfruttare i vortici e planare con le ali. Poggiando la mano sul bordo della canoa si tirò su a fatica e cercò di focalizzare l'avversario.




CITAZIONE
Difesa:
Repel
Una fortissima colonna di tornado si innalza intorno al corpo dello spettro proteggendolo, essa viene poi solidificata ed impermeabilizzata dal continuo cosmo del guerriero, colpi che sfruttano l'aria come mezzo di propagazione sono efficacemente contrastati mentre colpi multipli possono essere egregiamente canalizzati e dispersi tutti intorno al cavaliere lasciandolo integro.



Killer Storm #1.
Spalancando le proprie ali lo spettro espande il proprio cosmo. Ne nasce un vortice molto forte che spazza via selvaggiamente gli ostacoli e secondariamente li circonda con il veleno mortale di cui è intrisa la surplice del basilisco. il sistema nervoso centrale viene danneggiato, il primo effetto è un indebolimento globale e una paralisi (temporanea o permanente)
e seri danni al sistema cardio-respiratorio. Il secondo effetto è la probabilità di un forte danno daschianto a cui va incontro la vittima a causa della tempesta scatenatagli contro. (affaticamento nella respirazione).
( Gli effetti del colpo sono complessivi e non autoconclusivi, l'effetto del veleno dipende dal divario energetico e dalla esposizione)




Danni:
Ustioni di secondo grado sulle gambe nella zona non protetta da surplice, incapacità a scattare e a movimenti con le gambe rapidi, utulizzo di cosmo portato al massimo a causa del movimento imposto con le correnti. Pettorale fuso, emorraggia sulla gamba destra più grave che su quella sinistra.



Tattica:

Klaus sfrutta le stesse fiamme dell'attacco disperse per creare oltre alla sua tempesta una letale pioggia di fuoco immaginando che esse fossero persistenti. Cerca di colpire con la tempesta l'avversario e di paralizzarne i movimenti col proprio veleno, avendo sottovalutato il colpo dell'avversario rimane colpito seriamente alle gambe e non riesce ora a coordinare i movimenti.

 
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view post Posted on 22/2/2012, 20:58
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Armatura: Armatura di Bronzo della Fornace
Livello Armatura: IV

"Parlato"
*Pensato*
Narrato


Se ancora aveva dei dubbi riguardo al tipo di poteri dell'avversario, la reazione a cui assistette il Cavaliere glielo tolse del tutto: l'avversario aveva dei poteri eolici ed erano tali da consentirgli di modificare ampiamente la traiettoria dei suoi colpi e farli esplodere con largo anticipo. Tuttavia o l'avversario aveva dosato male le proprie correnti o il passaggio in quell'ambiente doveva aver interferito con i suoi poteri, perché le due esplosioni non si dissiparono, bensì incrementarono ed espansero le fiamme in barba a qualsiasi effetto fisico, che avrebbe dovuto disperdere completamente le fiamme in mezzo a quella sorta di tornado con cui lo Spectre si era difeso.
E alla fine il fuoco si intensificò al punto che si generarono delle lingue di fuoco impazzite, al di sopra delle quali si elevò lo Spectre, il quale si esibì in un gesto che scagliò fiamme e detriti insieme ad un'altra raffica del suo vento, manipolato e scagliato con un afflato del suo insano cosmo violaceo.



*Che diavolo! Se non mi invento subito qualcosa... forse questa funzionerà anche meglio!* si disse portando in avanti il palmo destro, sostenuto dalla mano sinistra, nel quale si formò rapidamente un'altra sfera mentre le barche di fronte a lui prendevano rapidamente fuoco. Prima che il fronte della tempesta di fuoco coprisse gli oltre venti metri lo raggiungesse, Marcus lanciò il suo attacco, apparentemente un'altra palla di fuoco.

CITAZIONE
Palla di Fuoco a espansione
Questa è una tecnica insidiosa, se non la si affronta nel modo giusto. Inizialmente il Cavaliere forma quella che ha tutta l'apparenza di una normale e poco offensiva Palla di Fuoco, ma una volta scagliata, essa comincia a diventare sempre più grande e man mano che cresce di dimensioni, anche il suo calore aumenta. Le dimensioni massime che la sfera può raggiungere sfiorano i 3 metri, mentre i picchi di calore sono determinati solo dalla potenza che Marcus normalmente imprime ai suoi attacchi.

Tuttavia la particolarità di quel nuovo attaco, in tutti i sensi, si manifestò subito, quando la sfera prese ad espondersi in maniera costante, ingrandendosi fino a raggiungere le sue dimensioni massime. E anche se non vedeva più l'avversario dietro quel mare di fiamme, il nemico si sarebbe ritrovato presto in difficoltà se avesse deciso di ridiscendere in linea retta, perché allora avrebbe probabilmente capito che cosa avesse voluto dire il detto "fuoco scaccia fuoco": se già due sfere esplosive erano state capaci di generare un simile inferno, effetto di ritorno del vento contro un fuoco di quelle dimensioni sarebbe stato praticamente inarrestabile, non con i semplici poteri di vento, perché la Palla di Fuoco, che aveva lanciato con una traiettoria tale che la stessa non venisse immersa anche solo in parte in acqua, avrebbe divorato tutto il vento ed esso stesso si sarebbe "rivoltato" ed infiammato, ingrossando ancora di più le dimensioni di un fenomeno che lui stesso non si sarebbe aspettato di vedere... e che forse ormai non si sarebbe più potuto fermare.
Probabilmente solo in acqua lo Spectre avrebbe potuto sfuggire a quell'offensiva e solo se si fosse immerso abbastanza in profondità... cosa che sarebbe stata una mezza condanna a morte. Solo mentre l'offensiva fagava si accorse di qualcosa che gli era sfuggito prima: tante braccia sbucavano fuori dall'acqua nelle zone non coperte da barche, braccia dall'aria oscura e minacciosa, rapaci e quasi bramose di trascinare qualcosa di odiato a fondo con sé...
*Ma allora, se ci sono quelle braccia... Non è possibile! Siamo sullo Stige!*
Alla fine aveva realizzato l'estremo doppio pericolo in cui si trovava: non solo se fosse caduto in acqua i suoi poteri sarebbero stati praticamente inutili e spenti in partenza, ma sarebbe stato anche rapidamente trascinato a fondo non solo dal peso della sua Armatura, ma anche e soprattutto dalle tante braccia dei dannati, come aveva rischiato il suo stesso Maestro molti anni prima del suo stesso addestramento!
Spaventato da quella nuova consapevolezza, guardò con ancora maggiore apprensione apprensione l'esito del suo contrattacco, mentre il respiro corto poteva non essere dovuto solo alla fatica per gli attacchi immessi e il cosmo consumato fino a quel momento. Anche la sua corazza sperava che lo Spectre rimanesse distrutto e sconfitto da quell'inferno di fuoco che si stava delineando... e soprattutto sperò che la deduzione del suo Cavaliere fosse sbagliata.

Condizioni fisiche: illeso
Stato Armatura: intatta
Stato psicologico: teso e spaventato, deciso a pore fine immediatamente al duello.

Riassunto azioni: Marcus resta incredulo di fronte all'esito della sua azione precedente, di cui non riesce a speigarsi la dinamica, ma vedendo la nuova offensiva "combinata" dell'avversario, decide di reagire al fuoco con il fuoco, contrattaccando con una Palla di Fuoco ad Espansione, con lo scopo di assorbire il vento avversario e ingrandire ancora di più l'attacco con un effetto di ritorno dell'aria stessa. Marcus non è consapevole che in colpo solo riesce a salvarsi anche dal veleno, di per suo probabilmente indebolito dal fuoco sfruttato dall'avversario stesso.
Quando comincia a vedere delle mani e delle braccia spuntare selvagiamente dall'acqua, realizza di essere sullo Stige dai racconti del suo avversario e quella consapevolezza spaventa lui e la sua Armatura.
 
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Archaiel_Rasturièl
view post Posted on 25/2/2012, 19:02




[QUOTE=Archaiel_Rasturièl,22/2/2012, 13:54 ?t=60277059&st=0#entry491006374]
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CITAZIONE
Armatura: Surplice del basilisco LV III
narrato
pensato da altri

Parlato da altri
Parlato
Pensato



La situazione era critica per tutti e due, sperava Klaus che il tuo attacco fosse risolutivo... no invece.
Il suo avversario non gli dava tregua, era davvero un fiero paladino della dea Pallade. Aveva contrattaccato con un altra palla di fuoco esplosiva facendo piovere tutto intorno ai due una mortifera e scarlatta pioggia di morte camuffata di fuoco. No non poteva saltare per evitarla quindi concentrando tutto il proprio potere nella mano che poggiava sul bordo della canoa il ragazzo fece in modo da creare una forte corrente di vento per spostare lateralmente la sua stessa barca. Per evitare poi la pioggia di fuoco primaria, fece gorgogliare con il vento la superficie dell'acqua creando una corrente ascensionale di liquido per impattare con le fiamnme secondarie per poi condensare il proprio cosmo con una barriera diretta.

Non ho speranza contro di lui... non se continuo in questo modo. Devo andare con i piedi di piombo dannazione. Se non altro sicuramente non si aspetta un attacco a base di veleno, vedendomi sollevare questo grosso muro d'acqua magari non si aspetta questo scherzo...se non funziona ora sono fritto e buono per il fondo del fiume Devo utilizzare tutta la mia energia se voglio salvarmi cazzarola... Quella palla di fuoco è troppo potente.

Pesava questo mentre con il proprio cosmo vorticante si solidificava ulteriolmente creando una difesa eburnea che salvasse come una cupola frontale il proprio precario rifugio. Quella detonazione era stata impressionante e solo sfruttando al massimo le sue energie poteva sperare di salvarsi, la propria barriera fu la sua chiave di salvezza infatti essendo a 360° Avrebbe difeso tutto intorno il corpo rifugio compreso. Quel cavaliere aveva una dannata virtù offensiva, strano che non avesse risentito il del veleno debilitante.
fondeva il veleno della propria surplice, ormai aveva completamente esaurito le sue energie, quell'ultimo salasso lo avrebbe spossato oltre misura. Sperava con quella trovata di riuscire a sorprenderlo ulteriolmente e ad avvelenarlo seriamente. Purtroppo a causa delle ustioni ricevute non riusciva a scappare velocemente e ora la fatica di mischiare quel suo attacco alla corrente già lanciata lo aveva spossato non poco, non aveva infatti ancora una grande esperienza di combattimenti e quelle prove sostenute contro quei veterani erano estremamente provanti.




CITAZIONE
Abilità:
Controllo delle correnti. (Vento)
Il cosmo del cavaliere è capace di dare vita a portentose manifestazioni di energia, esse riescono a controllare le zone di effetto delle correnti scatenando delle fortissime raffiche, come tutti sanno il vento è un effetto della pressione barometrica. Le raffiche che si possono scatenare possono essere condizionate dalla volontà dello spettro. Gli effetti possono essere molteplici dalle semplice brezze alle grandi manifestazioni cicloniche.

Difesa:
Barriera
Una grezza quanto mai efficace barriera di cosmo che protegge come una cupola a 360° il corpo del cavaliere. La difesa è ottimale contro colpi di natura energetica fisica ed elementale

Attacco:
Quite Death
Sembra un semplice vento piacevole, esso è tiepido al tatto e spira con una leggerezza quasi idilliaca, esso però è intriso di veleno che ha come effetto quello di indebolire la vittima qualora essa fosse tanto incoscente da inalarlo con leggerezza. Il veleno è sempre un agente neurotossico capace di lesionare la vittima ma l'effetto e la proporzione dei danni nell'immediato vanno in rapporto con la differenza di poteri tra Arcangelo e l'avversario


Tattica:

Klaus sposta la barca con il proprio vento per sottrarsi al riverbero dell'attacco dell'avversario e innalzando l'acqua grazie ai vortici spegne le fiamme circostanti Con la difesa si para dalla restante parte dell'attacco. La surplice è danneggiata come descritto prima. Le ferite sono sempre quelle di prima.
La tattica d'attacco è mischiare il colpo quiet death alla corrente già lanciata facendo vorticare il veleno di cui è intrisa la surplice. Sforzo cosmico e fisico al massimo, impossibilità a scappare oltre.



Edited by Archaiel_Rasturièl - 28/2/2012, 18:09
 
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view post Posted on 28/2/2012, 18:43
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CITAZIONE

Armatura: Armatura di Bronzo della Fornace
Livello Armatura: IV

"Parlato"
*Pensato*
Narrato


Se aveva dei dubbi sul fatto che la sua consueta sorte potesse mettersi in mezzo e sconvolgere i suoi piani in un momento così delicato e per certi versi drammatico, in quel momento non ne poté che avere la triste conferma: qualcosa di inspiegabile avvenne nel mentre e la sua palla di fuoco, invece che espandersi, nutrirsi del vento del suo avvesario e ingigantirsi ancora di più fino a creare una gigantesca vampata come aveva pensato e previsto, generò a metà strada una gigantesca deflagrazione, che lo costrinse a lasciare la barca su cui stava prima che si ribatasse insieme ad un'altra decina di bagnarole.
*Ma cosa diavolo è successo?* si chiese perplesso una volta rimessosi in piedi, con non poche difficoltà per via degli spostamenti ancora violenti dell'acqua in conseguenza dell'esplosione del suo attacco. *Non ha senso quello che è avvenuto: la Palla di Fuoco a Espansione non genera effetti esplosivi. A meno che non sia stato lui, ma anche il quel caso come accidenti avrebbe fatto a far esplodere un colpo del genere con il vento? Dev'esserci qualche altro fattore che ignoro...* concluse, attento a vedere che cosastava succedendo a ormai quasi trenta metri da lui.
L'esplosione era stata talmente poderosa da arrivare anche a lui e anche con effetti di fuoco più diretti di quanto non fossero arrivati al Cavaleire stesso e lo Spectre era stato costretto a battere in ritirata e a rendersi di nuovo alla sua vista, palesando dei seri problemi di mobilità dovuti alle ustioni riportate in precedenza, prima di sparire di nuovo dietro un muro d'acqua che generò chissà come per difendersi dalla nuova pioggia di fuoco.
La situazione stava diventando anche troppo scottante, persino per lui: molte barche erano già affondate, con ampia frustrazione delle braccia dannate che avevano ghermito del mero legno bruciato, mentre altre erano in fiamem e avrebbero presto fatto la fine delle precedenti. Altre ancora poi erano state ribaltate e riportarle in posizione era quantomeno azzardato, per non dire folle: in quella posizione galleggiavano ancora per qualche puro miracolo, ma chi poteva garantirlgi che i dannati dello Stige non potessero usarle con qualche appiglio per ingannare e trascinare a fondo chiunque salisse su una di quelle chiglie rovesciate, già bagnate e quindi scivolose di loro?
*Finché ci sono delle alternative, meglio non fidarsi...* concluse, con il pieno assenso dell'Armatura di Bronzo.
Marcus decise anche un'altra cosa: doveva sconfiggere lo Spectre e porre fine a quella lotta il prima possibile, prima soprattutto che l'avversario riuscisse a fare in modo di mandare a fondo lui e la sua corazza, perché se fosse successo, non avrebbe avuto modo di salvarsi. E il modo migliore per farlo era metterlo fuori combattimento definitivamente, a suon di fiamme, in modo che la sua surplice venisse fusa e lui restasse troppo ustionato per continuare. Se avesse potuto evitare la morte di chi non avrebbe voluto altro da lui, avrebbe cercato di perseguire tale strada, perché nonostante tutto lui non era né un assassino né uno Spectre e la morte di un nemico in battaglia non era per lui un motivo i vanto. Così il Cavaliere aspettò solo che l'acqua andasse a defluire e lo scoprisse nuovamente prima di attaccare di nuovo con furia implacabile con il primo attacco che il suo Maestro gli aveva insegnato molti anni prima, l'attacco cardine della sua costellazione.

CITAZIONE
Pugno di Fuoco
Marcus concentra la sua energia cosmica nei pugni portati indietro all'altezza del cuore e poi portati in avanti, rilasciando due fasci di fuoco ad alta temperatura, sufficiente per causare ustioni di secondo grado e di riscaldare le armature, in quanto i fasci sono a flusso continuo. Questo attacco ha una componente fisica, ma è essenzialmente cosmico e di solito è portato alle massime temperature raggiungibili tramite il suo cosmo.

I due fasci di fuoco non vennero però lanciati paralleli, ma bensì con traiettorie leggeremente divergenti e in sé anche ininfluenti alle corte distanze. Tuttavia c'erano più di venticinque metri tra i due combattenti e quella minimale differenza si sarebbe tradotta in due fasci di fuoco distinti, quello del pugno destro rivolto al torace dell'avversario e il secondo rivolto alle ginocchia. Inoltre il suo colpo venne lanciato con un impeto tale da sospingere la barca ancora più indietro, facendo spostare violentemente altre due barche come due palle da biliardo colpite da una terza in movimento, mentre lui guadagnava altri dieci metri.
Quasi il Cavaliere non si era accorto che il nemico aveva innalzato il proprio cosmo a livelli tali da lanciare un altro attacco, ma se fosse stato di natura eolica come il precedente, almeno in teoria sarebbe dovuto essere assorbito e avrebbe dovuto contribuire ad ingrossare le dimensioni e la potenza del suo Pugno di Fuoco.
*Speriamo che non esploda anche questo!* Se così fosse successo, invece, non avrebbe saputo più che fare, perché avrebe avuto a che fare con poteri che non erano più i suoi... né quelli della sua Armatura, turbata e intimamente spaventata quanto Marcus.

Condizioni fisiche: illeso.
Condizioni Armatura: intatta e preoccupata per il suo Cavaliere.
Condizioni psicologiche: perplesso per la piega degli avvenimenti, ma determinato a porre fine allo scontro, se possibile senza uccidere l'avversario.

Riassunto azioni: Marcus resta perplesso di fronte all'effetto esplosivo che si verifica a metà strada ed è costretto ad abbandonare la barca per un'altra più indietro prima di ribaltarsi. Ripresosi, nota l'avversario e la sua difesa e decide di non dargli tregua, usando il Pugno di Fuoco in due diversi punti, torace e ginocchia, per mettere l'avversario fuori combattimento senza necessariamente ucciderlo. In tal modo ottiene l'effetto di spostare ancora più indietro la propria barca, "speronandone" due nel metre e aggiungendo distanza agli oltre 25 metri di prima e inconsapevolmente contrattaccando alla tecnica dell'avversario, che non vede e di cui si accorge solo per percezione cosmica.
 
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