Arena di Zeus, La Torre del Tempo - I Turno

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Il Consiglio
view post Posted on 14/12/2011, 02:07




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I Turno


Warwizard vs -Ranma- vs ^Alucard^

Condizioni climatiche: /
Temperatura: 18 °C
Descrizione: Un ring dal pavimento di marmo bianco, misura 30 x 30 metri. Il ring è sospeso tra le nuvole ed è circondato da una gabbia di saette indistruttibili che non permette di varcarne i limiti. Le saette generano elettricità a 50.000 volts.


(L'immagine vuol essere uno spunto per la descrizione e non un vincolo. I giocatori si possono sentire liberi di descrivere il tutto in modo diverso, pur attenendosi a ciò che è scritto in questo post)

Post Minimi: post di presentazione + due post di combattimento
Limite di tempo: 45 giorni (termine ampliato vista la tipologia del turno)
Penalità di giudizio: -1 punto per ogni ritardo dopo tre giorni

Impossibilità a teletrasportarsi al di fuori dell’arena

Ore 0.01 del 15 Dicembre: Start!

~

Regolamento speciale: QUI

~

Dati obbligatori

• Nome Armatura
• Resistenza Armatura
• Quote delle tecniche usate
• Riassunto (solo nel caso in cui si reputi il post poco comprensibile)
• Legenda del post (quali simboli si usano)

(Questi dati sono obbligatori e sono considerati necessari per far comprendere il post)

Dati opzionali

• Status fisico
• Status armatura
• Status psicologico
• Tutto ciò che non rientra tra i dati obbligatori

(Questi dati non sono obbligatori e possono essere inseriti a discrezione del giocatore)



Edited by Il Consiglio - 14/12/2011, 02:49
 
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view post Posted on 15/12/2011, 13:19
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Millenary Saint
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Questa storia si svolge in alto tra le nuvole, dove il paesaggio surreale assomiglia a quella che potrebbe essere la vista dall'Olimpo stesso, si potrebbe quasi credere d'essere in paradiso se quella sinistra piattaforma non riportasse alla mente un crudele inferno.
Alexandra non sapeva chi o cosa avesse costruito quella struttura o per quale motivo stessero per convergervi dei guerrieri, ma la cosa non le importava, si trovava lì per volere di Chrono ed avrebbe compiuto il suo volere...ma adesso credo sia necessario parlare un poco di ciò che l'ha portata lì.

Innanzitutto, questa fedeltà in Chrono non è qualcosa di normale in Alexandra che più d'ogni altra cosa coltiva la pace e l'armonia tra creature divine ed esseri umani, tuttavia, i giganti della sua generazione risultano ancora affiliati al titano e sovente quet'ultimi si muovono per fare in modo che qualcuno dei loro alleati possa abbandonare le oscure profondità del Tartaro e rivedere così la luce del sole.

Tuttavia, Alexandra ignorava per quale motivo fosse riemersa dalla terra, i servi di Hades sostenevano che lei fosse fuggita, quelli di Athena che quest'ultima le avesse dato la possibilità di redimersi ed ora un messaggero di Chrono sosteneva che fosse stato proprio lui a volerla fuori, un pensiero bizzarro considerando che c'era una chiera di giganti pronti a servirlo con tutta la loro brutalità.
In ogni caso, l'uomo o l'ombra che le aveva fatto visita le offrì un una preziosa collana come dono affinchè lei ascoltasse le richieste del titano, Alexandra accettò ingenuamente per non fare un torto al messaggero che nell'istante in cui lei indossò il gioiello le disse ad alta voce:

"Να τηρείτε!"

Lo sguardo d'Alexandra si perse nel vuoto ed il gioiello le si avvolse strettamente attorno al collo assumendo la forma di un collare con sopra inciso il nome di Chrono in greco, a quel punto i suoi poteri aumentarono esponenzialmente [Energia Blu -> Energia Nera] mentre il suo Cosmo perdeva il solito tepore e si tingeva d'ira e di violenza.
Il messaggero di Chrono le diede delle istruzioni sintetiche per poi aprirle un varco dimensionale che la condusse tra le nuvole, dove ora quest'ultima analizzava attentamente i pro ed i contro dell'arena.

Le ristrette dimensioni del posto le giocavano a sfavore dato che era più semplice che finisse a contatto con le saette ed inoltre, essendo il pavimento di marmo sospeso tra le nuvole, lei era automaticamente impossibilitata nell'uso delle tecniche che si basavano sul contatto con Gea, la divinità materna che l'accompagnava sempre, adesso si trovava nel dominio del padre Urano e quest'ultimo probabilmente non avrebbe avuto simpatia per lei dato che i giganti erano nati dalla sua evirazione, operata proprio da quel Chrono che adesso aveva esteso il suo controllo su di lei.

La gigantessa avrebbe dovuto fare molta cautela ed usare le proprie fiamme per ottenere la vittoria sui due avversari misteriosi che le si sarebbero presentati di fronte, portandosi al centro dell'arena, la gigantessa diede qualche colpetto col piede sul marmo per valutarne lo spessore...avrebbe dovuto fare attenzione, altrimenti sarebbero finiti a lottare in caduta libera.
Il vantaggio era che probabilmente i suoi avversari avrebbero dovuto pensare attentamente prima di provare ad atterrarla se non volevano che l'arena si danneggiasse in maniera pericolosa.
Si trattava pur sempre di una donna alta quattro metri ed anche abbastanza muscolosa alla quale si sommava il peso dell'armatura.

Ora non le rimaneva che aspettare...certo che lassù faceva proprio freschetto, Alexandra incrociò le braccia mentre il vento le spostava i capelli argentenei ed il sole le accarezzava la pelle scura.

CITAZIONE
Ok, innanzitutto dico da subito che questa storia l'ho inventata per poter muovere libramente Alexandra nel contesto del torneo e giustificarne azioni e potenziamento energetico, ho mandato un vago messaggero di Chrono da Alexandra e se lo staff vorrà, potrà sviluppare la cosa, altrimenti diciamo che per la fine del torneo la stretta di Chrono sulla gigantessa verrà a cadere...oppure ne faremo una quest, chissà.

Ad ogni modo, comunico sin da subito in maniera chiare che Alexandra sarà impossibilitata ad usare le seguenti tecniche: Fusione Lavica, Muro Lavico e Zanna Lavica dal momento che non è in grado di proiettare il proprio cosmo sino al magma.
Essendo inoltre passata da pacifista tranquilla a guerriera facile all'ira, le sarà impossibile utilizzare la tecnica Unione dei Cuori anche se le diverrà più semplice infuriarsi per eseguire la Furia dei Titani.

Come ultima nota, avviso sia Warwizard che Alucard che se desiderano coalizzarsi contro Alexandra per me non c'è problema, l'arena è comunque così piccola che con molta probabilità lei vi attaccherà entrambi in ogni caso e che comunque, mi farebbe strano non subire un attacco che sarebbe logico infliggermi secondo il vostro pg ma contro il regolamento perchè sono già stato attaccato.

CITAZIONE
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Armatura: Fiamma Azzurra LV IV (Distrutta con Difficoltà da una Nera)
Status Fisico: Illeso
Status Armatura: Integra
Status Psicologico: Determinata a sconfiggere i due avversari per soddisfare Chrono

Capacità a Nera:
- Raggiunge la velocità della luce
- Saint di fuoco [possibilità di raggiungere il limite di fusione delle Armature di Livello VII° e superiori, ma non la certezza automatica di farlo. Raggiunge un livello in pari con lo 0 assoluto.]
- Le tecniche raggiungono un diametro massimo di 50 metri

 
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view post Posted on 16/12/2011, 00:39
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Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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CITAZIONE

Armatura: Armatura di Bronzo della Fornace
Livello Armatura: IV

Narrato
*Pensato*
"Parlato"


C'era sempre da fare al Grande Tempio: nonostante il fatto che quella cortina di notte perenne rimanesse ancora senza una spiegazione e non esitesse il benché minimo indizio che potesse far suggerire qualsiasi cosa su di essa e soprattutto ci fossero stati diversi sconvolgimenti, la vita cercava di scorrere in maniera tutto sommato ordinaria.
E così era anche in quel momento, perché non si poteva definire in altro modo: stava forgiando uno dei tanti oggetti che gli erano stati commissionati dopo aver completato le rifiniture di una lancia di un soldato che l'aveva persa nell'ultima battaglia e che per sua fortuna era stata sostituita con una spada forgiata proprio dal Cavaliere e che, a detta del soldato stesso, gli aveva salvato la vita dandogli un mezzo per continuare a combattere e non soccombere invece con il suo solo scudo.
La sua attività però venne interrotta da un'altra routine, imposta però dal Grande Tempio: un messaggero infatti si avvicinò al giovane italiano e gli recapitò un ordine dalle alte sfere, secondo il quale veniva chiamato nuovamente a svolgere le sue funzioni di Maestro per un nuovo ragazzo intenzionato ad acquisire un'Armatura d'Argento.
*Era ora! Quell'Armatura sembrava quasi destinata a rimanere chiusa in quello scrigno per sempre.*
Quindi richiuse il messaggio e si rivolse al messaggero, ringraziandolo per il compimento del suo dovere e congedandolo. Appoggiò la pergamena sul tavolo da lavoro, a lato degli attrezzi da fabbro, e riprese il lavoro che aveva interrotto poco prima, riacutizzando il suo cosmo caldo per quel tanto che bastava a ricaldaredi nuovo il metallo fino ad una temperatura consona alla lavorazione. Uno dei vantaggi del suo cosmo di fuoco era che non aveva bisogno di combustibile per arrivare ad avere dei risultati in breve tempo. Spesso però preferiva il metodo tradizionale, non solo perché contribuiva a mantenerlo in allenamento, ma anche perché in tal modo non consumava troppo spesso le proprie energie... salvo qualche ovvia eccezione.

Dopo poco meno di quattro minuti, l'opera era stata compiuta. Doveva ancora rifinirla per bene, ma per quell'operazione non avrebbe più avuto bisogno del fuoco e volendo, arebbe potuto delegare quel compito ad un altro artigiano, ma non lui non l'avrebbe proprio voluto: quando cominciava qualcosa, preferiva andare fino in fondo, anche se ciò poteva risultare poco veloce o poco consono al suo ruolo.
Tuttavia quel compito avrebbe potuto tranquillamente aspettare che il Cavaliere bevesse un po' d'acqua per...
*Ma cosa...? Che diamine sta succedendo qui?* si chiese provando all'improvviso un'intenso brivido dietro al collo, dovuto all'improvviso oscuramento del cielo. Guardando in alto, vide che la volta stellata che da tempo rappresentava la minima fonte di luce naturale dell'intera Grecia era stata rapidamente coperta da uno strato di nubi più nere della notte e minacciosamente cariche di fulmini e tempesta... troppo rapide per essere naturali.
Istintivamente alzò il proprio cosmo al livello di guardia e in quell'istante stesso la propria Armatura accorse dalla Casa della Fornace per depositarsi sul corpo del proprio Cavaliere e a sua difesa, anch'essa inquieta e pronta a qualsiasi evento spiacevole sarebbe seguito al presagio portato da quelle nuvole. Il giovane fu grato alla sua corazza per essere arrivata tanto celemente in suo aiuto, ma fece in tempo solo a comunicarglielo tramite il cosmo e l'empatia, perché nell'istante immediatamente successivo una saetta partì dalle nuvole e li colpì in pieno con una rapidità impossibile ed innaturale, troppo veloce persino per lui per poter essere evitata.

Ma anziché ritrovarsi nell'oltretomba descrittogli anni prima dal suo Maestro ormai scomparso, si ritrovò in un luogo completamente diverso, che definire strano sarebbe stato un eufemismo: in primo luogo si ritrovò a sentirsi ancora vivo perché il suo cosmo continuava a bruciare a mantenerlo immune a quello che per altri sarebbe stato un brusco sbalzo di temperatura rispetto alle terre greche. Poi, una volta che gli occhi si furono abituati alle nuove condizioni di luce, si scoprì su una strana piattaforma di marmo di una trentina di metri quadrati, circondata da una sorta di cancellata circolare di fulmini dall'aria piuttosto pericolosa. Sul lato opposto a quello in cui si trovava, era collocato quello che sembrava a tutti gli effetti un altare sormontato da un arco e contornato da due enormi bracieri, a cui si accedeva mediante una scalinata di piccole dimensioni, ma dall'aria abbastanza sacrale.
L'area antistante all'atare invece era tutta ricoperta da un'enorme incisione decorata nel marmo, che rappresentava abbastanza chiaramente un'aquila, mentre tutt'intorno alla piattaforma non c'erano altro che le stesse nuvole scure che aveva visto prima di essere colpito dalla saetta.
Non ebbe però modo di chiedersi che senso avesse quel luogo e la sua presenza lì, perché si accorse ben presto come non fosse da solo: lì con lui c'era una sua vecchia conoscenza, la Gigantesa della Fiamma Azzurra.
"Alexandra!" la chiamò. "Sei finita anche tu qui colpita da una saetta misteriosa?"
Stava per chiederle anche se sapesse perché si trovavano lì, quando notò due particolari piuttosto curiosi: in primo luogo il livello di cosmo dell'amica era cresciuto molto dall'ultima volta in cui si erano visti... troppo, per non poter essere notato prima: in troppo poco tempo, Alexandra aveva acquisito un potere enorme, pari al suo. E in secondo luogo, sul collo della Gigantessa era comparso un gioiello, una collana, che gli parve molto strana non solo per la foggia,ma anche per la dimensione: dove si poteva trovare abbastanza materiale da forgiare in segreto un ciondolo abbastanza grande da adornare il collo di una donna alta quattro metri? E poi da quando lei portava gioielli? Per quel che la conosceva, non le era mai sembrato il tipo di "persona" da perdersi in simili vezzi.
"Va tutto bene, Alexandra?" le chiese infine, leggermente preoccupato, non solo dalla loro misteriosa presenza in quel luogo misterioso. E anche l'Armatura non era esattamente a suo agio e continuava a tenersi pronta a qualsiasi evenienza, pronta a coprire le spalle, e non solo, mentre il suo Cavaliere cercava di scoprire qualcosa di più su tutta la situazione.

CITAZIONE
Stato fisico: illeso
Stato psicologico: inquieto, teso, preoccupato per le troppe domande che gli eventi gli impongono alla mente
Stato Armatura: intatta

 
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^Alucard^
view post Posted on 16/12/2011, 13:16




*Oscure nubi si stavano addensando all'orizzonte, celando alla vista le luminose e calde stelle notturne.
Sinistre saette facevano vibrare l'aria tutt'intorno, provocando il loro consueto sibilo.
Tutto ciò si consumò nel giro di pochissimi attimi, ed istintivamente il saint di gemini, a scopo cautelativo, fece esplodere il proprio arcano potere al fine d'esser pronto a fronteggiare una qualsivoglia minaccia.
Qualcosa si stava squotendo... una oscura ombra avanzava verso il Grande Tempio.
Chi poteva essere questa presenza che espandeva la propria essenza in maniera così imponente sino a farla vibrare in ogni cosa?
Non sembrava essere uno dei soliti confronti che si consumano ai piedi Monte Sacro, dovuti alle ormai consuete scaramuccie tra Dei.
D'un tratto un fulmine colpì una imprecisata zona nei pressi delle abitazioni dei bronze saint, e subito dopo un potente cosmo sparì nel nulla senza lasciare traccia di esso.*


°Ma cosa sta succedendo?°

*Pensò Nicholas mentre la voglia di scendere dal suo presidio, al fine di sincerarsi di cosa fosse realmente accaduto, cresceva esponenzialmente.
Ma quasi non ebbe modo di concretizzare tale pensiero che una nuova, lucente saetta, lo colpì.
Impossibile evitarla...
Impossibile sfuggirgli...
A seguito del violento colpo subito, il giovane non si ritrovò nè morto nè ustionato, ma teletrasportato in uno strano posto.
Sembrava uno degli epici posti ove si consumavano le contese tra combattenti e, a giudicare dalle persone ivi presenti, doveva proprio essere così.
L'arena era circolare, con una grandezza, a suo avviso, non sufficiente ad ospitare uno scontro tra saint.
Inoltre vi erano saette che, intersecandosi tra loro, formavano come una gabbia al fine di impedire ai contendenti di fuggire, e sicuramente queste ultime naturali forze non sarebbero state innoque come quella che ha poco prima trasportato Nicholas.
Due guerrieri delle stelle erano altresì presenti...
Il gold saint riconobbe quasi immediatamente Marcus.
La sua cloth ed il suo cosmo imponente erano inconfondibili.
Vi era poi una seconda persona, una donna, se così si può definire, ma dalle vestigia che indossava e dalle dimensioni, altro non poteva essere che una gigantessa.*


- Marcus anche tu qui?
Curioso trovarti qui, ma non inaspettato. -

*Disse il gold saint.*


- Mi presento, mi chiamo Nicholas, cavaliere d'oro dei gemelli...
Voi chi sareste, di grazia? -

*Aggiunse poi in direzione di Alexandra.*


°°E così eccoci qui... finalmente!!
Vista la situazione ti aiuterò... °°

*La sinistra coscienza di gemini fece sentire la propria presenza come mai prima, galvanizzata da quel luogo maledetto e, per quanto Nicholas odiasse ammetterlo, questa volta era vero... aveva bisogno d'aiuto.
Improvvisamente il cosmo del saint esplose in una duplice dimensione, ingrandendosi a dismisura eguagliando quello di Marcus.
Le iridi del saint sembrarono quasi cambiare colore per un attimo, ed una di essere sembrò divenire di un rosso rubino, per poi tornare azzurra e cristallina.*


- Bene, noi siamo pronti... non credo che ci siano inutili domande da porsi sul per che siamo qui! -

*Disse il cavaliere d'oro con una duplice voce che squarciò l'aria come un coltello affilato*

Armatura: Gold cloth dei Gemelli
Livello Armatura: VII

*Narrato*
°Pensato°
°°Pensato sinistra coscienza di gemini°°
-Parlato-

Allora traggo spunto da ciò che è successo a Warwizard poichè, essendo successo a poca distanza dal Grande Tempio, non vedo perchè per me la situazione dovrebbe apparire e svolgersi diversamente, quindi l'ho fatto per uniformare la vicenda. Spero vada bene.
Ho inoltre "attivato" la seconda personalità di gemini per farla entrare nello scontro sia come interpretazione, sia come un aiuto di cosmo, per giustificare l'avanzamento a nera.

Stato fisico: illeso
Stato psicologico: instabile, l'attivazione della seconda coscienza di gemini lo porta a cedere a agli impulsi più bassi e crudeli dell'animo umano, poichè essa rappresenta sostanzialmente il lato oscuro di Nicholas.
Stato Armatura: intatta

Chiedo scusa per le modifiche ai mess ma mi succede quando mi connetto con la chiavetta... apro modifica mess per copiare la formattazzione e mi sovrascrive.. bho... cmq i mess non sono stati minimamente cambiati...


Edited by ^Alucard^ - 26/12/2011, 23:05
 
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view post Posted on 16/12/2011, 17:28
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Il primo a raggiungere Alexandra fù Marcus della fornace, una sua vecchia conoscenza del Grande Tempio che probabilmente era rimasto spiazzato dall'incremento nel potere della gigantessa.
Ma in fondo si trattava pur sempre di un essere antico dalla natura divina il cui potere semplicemente stentava a tornare quello d'un tempo, il lungo sonno l'aveva notevolmente indebolita e la sua natura docile e gentile aveva lasciato che parte di quel potere rimanesse ancora assopito.

Il gingillo che la gigantessa portava al collo rimuoveva quell'ostacolo e le consentiva di non titubare di fronte al fatto di dover affrontare un amico, tanto che voltandosi verso di lui con un sorriso maligno, Alexandra rispose:

"Non sono mai stata così bene, suppongo che Chrono voglia mettermi alla prova..."

E subito dopo giunse un secondo saint, questa volta si trattava di uno dei membri più autorevoli della casta che si presentò come Nicholas di Gemini, al quale la gigantessa rispose:

"Alexandra, stampatelo bene in mente perchè dovrai testimoniare a Chrono la mia rinnovata fedeltà!"

Il messaggio era chiaramente ostile ed il Gold Saint non perse tempo in ulteriori chiacchiere, espandendo il proprio cosmo per prepararsi all'imminente scontro.

Alexandra sorrise con aria di sfida, a quanto pare Chrono voleva che lei affrontasse ben due Saint d'alto livello allo stesso tempo in un'arena che le era sfavorevole, era una sfida interessante ed il cosmo del cavaliere dei gemelli adesso risonava con violenza, quel tipo non si sarebbe trattenuto.
La gigantessa non rispose che con quel sorriso prima di cominciare a bruciare il suo Cosmo per l'esecuzione del suo primo attacco.



Facendo convergere il proprio potere sulla punta delle dita di ogni mano, Alexandra generò dieci piccole fiammelle azzurre e con un movimento elastico delle braccia e dei polsi, trasformò quelle fiammelle in lunghe fruste fiammeggianti che si diressero verso entrambi gli avversari con lo scopo d'avvolgersi intorno ad essi e d'immobilizzarli.

CITAZIONE
Fruste Fiammeggianti: Da ognuna delle sue dita, Alexandra è in grado di far fuoriuscire una lunga frusta di fuoco azzurro dall'elevata temperatura che può essere usata per immobilizzare o colpire il nemico.

Non paga dell'eventuale dolore inflitto agli avversari in caso di successo, Alexandra avrebbe mosso nuovamente le braccia con lo scopo di trascinare i due malcapitati l'uno contro l'altro di fronte a sé, sfruttando la propria forza disumana per causare uno scontro assai doloroso e lasciare storditi i propri avversari.

Se per caso uno dei due fosse invece riuscito ad evitare la cattura, lei avrebbe semplicemente sfruttato il movimento per lanciare l'altro saint che si trovava in suo potere verso la recinzione composta di saette.
Era ben conscia di cosa sarebbe successo a chi avesse anche solo sfiorato quelle recinsioni, ma con quel gioiello al collo, Alexandra risultava separata dalla sua solita umanità ed accecata da una innaturale fedeltà a Chrono.

D'altronde, era difficile credere che quei due saint così forti ed esperti potessero cedere tanto in fretta, ma quei primi colpi sarebbero serviti a farle capire di cosa fossero capaci ed inoltre, trovandosi al centro dell'arena poteva tenerli d'occhio con relativa facilità dato che potevano allontanarsi al massimo di 15 metri col rischio di venir fulminati.
In caso di pericolo le sarebbe sempre rimasta l'opzione di occultare la propria presenza anche se in quell'arena così piccola non aveva grandi possibilità di sfruttare quella strategia...

CITAZIONE
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Armatura: Fiamma Azzurra LV IV (Distrutta con Difficoltà da una Nera)
Status Fisico: Illeso
Status Armatura: Integra
Status Psicologico: Determinata a sconfiggere i due avversari per soddisfare Chrono

Capacità a Nera:
- Raggiunge la velocità della luce
- Saint di fuoco [possibilità di raggiungere il limite di fusione delle Armature di Livello VII° e superiori, ma non la certezza automatica di farlo. Raggiunge un livello in pari con lo 0 assoluto.]
- Le tecniche raggiungono un diametro massimo di 50 metri

Riepilogo Azioni:
-Attacco: Alexandra usa le fruste fiammeggianti per cercare d'avvolgere ed intrappolare gli avversari, ne crea 10 e ne impegna 5 per ogni avversario (Ovvero una mano per ogni avversario)
L'esito dell'attacco porta alle seguenti Ipotetiche:
1) Alexandra cattura entrambi e quindi li fà schiantare l'uno contro l'altro
2) Uno le sfugge, lei cerca di lanciare contro le saette quello che ha catturato
3) Le sfuggono entrambi, l'attacco è fallito

Suggerimento: Consiglierei a Warwizard ed ad Alucard d'informare l'altro sull'esito delle rispettive difese in modo da evitare loro l'inserimento di numerose ipotetiche.

 
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view post Posted on 17/12/2011, 15:32
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CITAZIONE

Armatura: Armatura di Bronzo della Fornace
Livello Armatura: IV

Narrato
*Pensato*
"Parlato"


La situazione subì una rapida impennata: all'improvviso si manifestò in un altro punto dell'arena un terzo cosmo, anche quello conosciuto e la cui presenza si rivelò sorprendente, almeno per il Cavaliere di Bronzo: Nicholas di Gemini, ex Cavaliere d'Oro dell'Ariete e attuale custode della Terza Casa, era arrivato anch'egli chissà ccome in quel luogo misterioso, creato da entità sconosciute e trasportato lì da non si capiva bene quale creatura, né per quale motivo. Curiosamente, il nuovo arrivato non sembrava particolarmente sorpreso della presenza di Marcus in quella nuova arena, ma la cosa non poteva dirsi reciproca.
Poco dopo Alexandra decise di rispondere alla sua preoccupazione in un modo che ottenne l'effetto di accrescerla a dismisura: l'amica di un tempo fece comparire sul suo volto un'espressione tutt'altro che benevola e rispose accennando al fatto che Chrono vvolesse metterla alla prova. E quando rispose alla richiesta di Nicholas rigurdo alla propria identità, Marcus si sentì sprofondare e quasi non volle credere a ciò che aveva appena sentito.
Avrebbe voluto fare ulteriori domande, ma Nicholas cominciò ad espandere a propria volta il suo cosmo e anche in quel momento il cosmo di Gemini assunse proporzioni spaventose: uno scontro a quei livelli, compresero immediatamente Cavaliere ed Armatura della Fornace, avrebbe avuto conseguenze devastanti su tutti i partecipanti. E il giovane aveva avuto poche occasioni di confrontarsi con avversari di quello stesso livello e il suo cosmo era sempre stato impiegato per sedare le lotte ed imporre la pace, quando necessario... con il risultato che in quel momento la battaglia sembrava cominciare su un piano di disparità, con il Cavaliere impreparato a tale nefasta evenienza.
Tuttavia fu Alexandra ad iniziare lo scontro, attingendo al suo cosmo di Fiamme Azzurre e generando una decina di lunghi filamenti infuocati, cinque dei quali partirono subito contro Nicholas, mentre gli altri cinque vennero direzionati proprio contro il Cavaliere della Fornace. L'Armatura della Fornace guizzò cosmicamente, avvertendo il proprio Cavaliere di fare attenzione e forse fu proprio quel guizzo a riscuoterlo dai suoi pensieri e a fare in modo che l'istinto guerriero di Marcus gli permettesse di erigere un'adeguata difesa.

CITAZIONE
Barriera di Fuoco Cosmico
Marcus stende in avanti le mani completamente aperte e con i palmi rivolti all'esterno per erigere una sorta di muro di fuoco capace di fornire protezione contro gli attacchi cosmici e condotti con energie fredde. Ha una certa parziale efficacia anche contro gli attacchi psichici, ma non può nulla contro gli attacchi fisici.

Allungando le mani di fronte a sé, il muro cosmico circondò la persona di Marcus ed impedì che le fruste si avvolgessero contro il suo corpo, costituendo invece un ostacolo su cui le fruste andaono a cozzare e ad avvilupparsi. Tuttavia, sebbene probabilmente non fosse visibile dall'esterno, il colpo di Alexandra stava già mettendo Marcus in difficoltà, forse perché ancora una volta esitava a sfoderare il suo pieno potenziale di fronte a chi riteneva un'amica, come quando aveva dovuto cercare di placarla e l'unico modo era stato quello di ricorrere alla violenza... con tutto quello che ne era comportato a livello personale.
*Dannazione! Non resisterò per sempre a questa pressione! Ma non posso credere che sia davvero lei a fare tutto questo!*
Tuttavia in quell'occasione non era da solo e sebbene sapeva che l'altro suo conoscente sapesse benissimo badare a se stesso, per giunta grazie anche ad un cosmo di rinnovata e sorprendente potenza, doveva comunque metterlo in guardia... e cercare di contenere in tal modo anche la sua forza nei riguardi della Gigantessa.
"Nicholas!" urlò dall'interno del suo circolo di fiamme. "Fate attenzione! Alexandra non è in sé!"
Poi la pressione sembrò accutizzarsi o forse era semplicemente Marcus che stava cominciando a risentire di essa dopo essersi "distratto" per avvertire l'altro Cavaliere. Fatto stava che doveva trovare un modo per riuscire a scampare da quella posizione di stallo... e forse l'aveva trovata. Presentò empaticamente la sua idea alla propria corazza e anche se sarebbe stata lei a subire i rischi peggiori in caso di insuccesso, lei accettò l'idea, pronta a tutto per Marcus e per trovare un rimedio alla situazione di cui anche lei comprendeva troppo poco.
"Alexandra!" si rivose quindi all'amica il Cavaliere. "Da quando devi di novo fedeltà a Chrono? Da quando hai tradito te stessa?"
Non l'avrebbe lasciata rispondere alla domanda, perché subito nell'istante successivo, Marcus sarebbe balzato in alto e con una capriola aerea all'indietro, annullando quindi il suo scudo e facendo in modo che le cinque fruste di fuoco si riuchiudessero sul luogo dove prima di trovava il Cavaliere. E a mezz'aria, fingendo di sferrare un attacco frontale, creò la sua vera offensiva: il semicerchio di fiamme tipico di una delle sue tecniche più letali, una delle tecniche che avevano messo in ginocchio persino una divinità indiana!

CITAZIONE
Implosione Flammica
Anziché creare una sfera di fuoco, Marcus crea un campo di fiamme di forma semicilindrica attorno al nemico tagliato sulla sommità. Le fiamme, che possono raggiungere picchi molto elevati, vengono poi utilizzate per scatenare un'implosione dello stesso cilindro di fuoco, alto due metri, e causare così gravi ustioni al nemico e la fusione delle corazze più deboli. Alcune corazze di miglior fattura potrebbero resistere alla fusione, ma non rimarrebbero comunque esenti da conseguenze.

Marcus la concretizzò dietro al tronco e alle spalle di Alexandra, lasciando così fuori dall'attacco tutta la zona sotto la cintura dell'altra, e sperò di far implodere l'attacco a sorpresa, sfruttando il fatto che entrambe le mani di Alexandra erano entrambe impegnate in attacco e soprattutto il fatto che anche il cosmo dell'altra era imperniato sul suo stesso elemento e quindi in quel momento di attivazione del cosmo sarebbe stata meno sensibile di Nicholas agli sbalzi di temperatura... o almeno così sperava!
Il suo unico scopo era uello di assestarle un colpo tale da stordirla e costringerla così a riprendersi. Gli sarebbe dispiaciuto se l'Armatura della Gigantessa ci fosse andata di mezzo, ma per quel che ne sapeva, solo le Armature di Atena erano state dotate di vita e coscienza proprie... non che potesse essere una giustificazione sufficiente, lo capiva bene, ma almeno sarebbe stata una perdita più accettabile che non quella dell'Armatura di Bronzo che indossava o di quella d'Oro dell'altro Cavaliere lì presente.
Solo dopo l'esecuzione del suo attacco Marcus si sarebbe concesso una frazione di secondo per capire come se la stesse cavando il terzo combattente in quell'arena.

CITAZIONE
Stato fisico: illeso
Stato psicologico: contrariato dalla lotta iniziata senza che lo volesse, preoccupato per Alexandra e per le sue condizioni mai viste, teso ad aiutarla e a capire la situazione prima di combattere sul serio.
Stato Armatura: intatta e concentrata sull'azione.

Riassunto azioni: rimasto incredulo per l'apparizione di Nicholas e le risposte di Alexandra, Marcus viene salvato da un guizzo della sua Armatura, che lo mette in allerta e gli fa istintivamente erigere la barriera del Muro di Fuoco Cosmico, che lo avvolge tutt'intorno (non a 360°, lasciandolo scoperto da un eventuale attacco dall'alto o a pioggia) e frena così le fruste di Alexandra.
Resistendo alla pressione delle fruste avverte Nicholas ed elabora una strategia di contrattacco, in base alla quale Marcus rivolge una domanda ad Alexandra, ma prima di sentirne la risposta esegue una capriola aerea all'indietro dalla zona sicura delineata dalla barriera, che poi annulla per fare in modo che le fruste si confondano e non siano subito utilizzabili per effetto della pressione fino in quel momento esercitata per stringerlo e farlo spostare. A mezz'aria finge un attacco frontale, ma in realtà erige dietro al tronco e alle spalle di Alexandra l'implosione flammica, sperando di farla implodere contro di lei di sorpresa perché le sue mani sono in attacco e perché spera che come lui, Alexandra sia meno sensibile alle temeprature mentre usa il comso, dal momento che anche lei condivide il suo stesso elemento.
Lo scopo dell'attacco è comunque non letale, ma solo di stordimento di Alexandra per costringerla a tornare in sé, non comprendendo la causa del suo radicale cambiamento.



Edited by Warwizard - 17/12/2011, 19:38
 
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^Alucard^
view post Posted on 21/12/2011, 01:00




*Nicholas guardò il compiersi di siffatti miracoli senza smuovere un muscolo.
Vide la gigantessa generare dieci fili lavici , cinque dei quali tentarono di agguantare Marcus ed altri cinque di agguantare Nicholas.
Il bronze saint schivò agevolmente l'attacco di Alexandra avvalendosi delle sue spettacolari ed efficaci difese, per poi sferrare una letale offensiva verso quest'ultima.
Il gold saint, dal canto suo non voleva essere da meno.
I filamenti che volavano rapidi verso di lui erano solo cinque, facilmente schivabili, ma l'attacco nella sua semplicità celava sicuramente non pochè insidie.
Il gold saint di Gemini non ci pensò su un sol attimo.
Improvvissamente tutto il paesaggio circostante svanì nel nulla, per lasciar spazio a stelle e galassie.*


-Svanisci insieme alle più belle galassie... GALAXIAN EXPLOSION...-

*Tuonò Nicholas facendo estinguere in un bagliore di luce accecante la nitida e meravigliosa illusione da lui stesso creata.
I bersagli di tale offensiva erano sia i filamenti cosmici creati da Alexandra, i quali si andarono rapidamente a dissolvere colpiti dalla devastante potenza del colpo generato dal gold saint, sia la loro creatrice, poichè il largo raggio della tecnica usata da Nicholas poteva permettere una tale ripartizione di potere.
Tale decisione fu presa dal cavaliere della III casa, esclusivamente per far concentrare l'attenzione della gigantessa su di se, in modo da celare ulterioremente l'offensiva di Marcus.
Improvvissamente Nicholas si sentì afferrato da tre fili lavici, i quali cominciarono ad ustionarne le carni non coperte dalla cloth. Senza preavviso alcuno il saint della giustizia si sentì lanciato verso la parete metallica.
Toccare quella struttura sarebbe significato compromettere irremidiabilmente il prosieguo dello scontro.
Venne così eretto il Dark Wall, il quale si frappose tra il guerriero e la gabbia di saette.
L'impatto fu tremendo, tanto che il contraccolpo fece zampillare vermiglio liquido dalla bocca del saint, facendolo poi rovinare al terreno.
Seppur con un lieve tentennamento dettato dal dolore, Nicholas cercò di rialzarsi il più velocemente possibile.
La presa su di lui era ora svanita, ma onde evitare una simil situazione nell'immediato futuro, urgeva frapporre efficace soluzione.
Avrebbe impressionato chiunque vedere la figura del cavaliere d'oro rialzarsi dal terreno, lasciando a terra un corpo perfettamente identico, ed un altro ed un altro, fino a quando non si generarò un numero sorprendente di copie dello stesso, tali da ricoprire gran parte dell'arena.
Ora però le moltiduni di iridi dei vari Gemini, si mossero all'unisolo nel vedere quale effetto il loro attacco, e l'attacco di Marcus aveva prodotto su Alexandra.*

Armatura: Gold cloth dei Gemelli
Livello Armatura: VII

*Narrato*
°Pensato°
°°Pensato sinistra coscienza di gemini°°
-Parlato-

Allora traggo spunto da ciò che è successo a Warwizard poichè, essendo successo a poca distanza dal Grande Tempio, non vedo perchè per me la situazione dovrebbe apparire e svolgersi diversamente, quindi l'ho fatto per uniformare la vicenda. Spero vada bene.
Ho inoltre "attivato" la seconda personalità di gemini per farla entrare nello scontro sia come interpretazione, sia come un aiuto di cosmo, per giustificare l'avanzamento a nera.

Stato fisico: presenta alcune bruciature sulle parti non coperte della cloth, dolore alla schiena generato dall'impatto con il dark wall
Stato psicologico: instabile, l'attivazione della seconda coscienza di gemini lo porta a cedere a agli impulsi più bassi e crudeli dell'animo umano, poichè essa rappresenta sostanzialmente il lato oscuro di Nicholas.

TECNICHE USATE

Galaxian Explosion: "Conosci la forza capace di far sparire intere galassie."
Colpo di incomparabile potenza del Saint di Gemini.
Egli, espandendo il proprio cosmo, e capace di far deflagrare contro l'avversario un'energia immensa, la quale si presenta agli occhi di chi la subisce come l'immagine di una serie di pianeti disgregati dall'esplosione stessa.
I danni riportati da colui che la subisce sono causati da una serie di sfere cosmiche che orbitano intorno al bersaglio.

Dark Wall:"L'oscurità si frappone tra me e te... fendila se ne sei capace."
Un muro di energia cosmica si frappone tra Gemini ed i suoi nemici.
Tale difesa può essere comunque infranta da un'energia superiore, però il colpo che, qualora riuscisse ad attraversarla, ne risulterebbe molto attenuato.

Gemini's Gemini: "Io sono legione..."
Grazie alla sua capacità di proiettare illusioni, il saint di gemini crea una moltitudine variabile di copie di se stesso.
Tali copie hanno capacità di movimento e di attacco, ma non possono arrecare alcun danno al loro bersaglio.


OT Chiedo scusa per queste ore di ritardo ma mi hanno cambiato il servizio oggi e non sono riuscito a postare ne oggi ne prima causa lavoro. Chiederei se possibile di non incombere nella penalità OT
Stato Armatura: intatta


Edited by ^Alucard^ - 26/12/2011, 22:59
 
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view post Posted on 22/12/2011, 01:03
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Millenary Saint
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Alexandra sentì le proprie fruste fiammeggianti avvolgersi attorno a Marcus, mentre le altre vennero in parte distrutte dal devastante attacco di Nicholas che fece esplodere il suo cosmo con tale intensità da costringere la gigantessa a chiudersi nella più potente delle difese a sua disposizione, ignorando le parole del Bronze Saint della Fornace per dedicarsi ad una minaccia che si presentava ai suoi occhi come un'insieme di pianeti portati al collassio per trascinarla nella loro esplosione.
Senza curarsi quindi del destino delle sue fruste, Alexandra concentrò le proprie energie per incrociare le braccia di fronte al proprio viso ed avvolgere interamente il proprio corpo in delle roventi fiamme di colore azzurro, la "Benedizione di Prometeo" era una difesa estremamente efficace contro attacchi basati su fuoco e gelo, ma non l'avrebbe protetta in maniera molto efficace dal terribile attacco del Gold Saint di Gemini in quanto quelle fiamme potevano proteggerla solo in maniera limitata da attacchi di tipo cosmico.

CITAZIONE
Benedizione di Prometeo: Alexandra, da sempre ammiratrice del generoso operato del titano Prometeo, ha dato il suo nome alla tecnica che ha sviluppato per difendersi dal gelo e dalle fiamme.
Incrociando le braccia di fronte a sè e bruciando il suo Cosmo, la gigantessa avvolge il proprio corpo in roventi fiamme azzurre, le quali possono annullare gli effetti di attacchi di ghiaccio o di fuoco di un avversario parienergia e che riduce gli effetti dei medesimi attacchi nel caso di avversari più potenti.
Nel caso di attacchi fisici, le fiamme possono provocare ustioni e fintanto che le fiamme rimangono attive, Alexandra non sarà in grado di muoversi, altrimenti perderà la concentrazione necessaria a mantenere la tecnica.

Le sfere d'energia cosmica si abbatterono impietose sul corpo robusto di Alexandra, costringendola a cadere su di un ginocchio ed ad emettere diversi gemiti di dolore ad ogni nuova ferita, tuttavia, la sua armatura assorbì la maggior parte del danno e si riempì di crepe che mandarono in frantumi i due bracciali.
Alla fine dell'attacco il corpo della gigantessa era ricoperto da bruciature ed abrasioni sanguinanti...ma era tutta intera e senza nemmeno averci fatto caso aveva nullificato l'offensiva di Marcus che si era infranta contro il suo rifugio di fiamme.

La solita Alexandra avrebbe reagito prontamente ma senza rabbia, per lei il dolore era spesso causato dal tentativo di difendere qualcun'altro, amico o nemico che fosse, ma sotto il controllo di Chrono la superbia tipica della sua gente si faceva sentire e digrignando i denti, la gigantessa si rialzò urlando a Nicholas:

"Maledetto moscerino, pagherai l'oltraggio inflittomi con la tua vita!"

La gigantessa aveva infatti notato che alle sue dita erano rimaste ancora delle fruste di fuoco che ora giacevano a terra vicino a Nicholas, le bastò un movimento del polso per catturare il cavaliere che aveva incautamente abbassato la guardia e poterlo così scagliare verso le saette che delimitavano il campo di battaglia.

Tuttavia il Gold Saint riuscì ad evitare una morte folgorante ed anzi, si rialzò innumerevoli volte, una tale vista non fece che accrescere l'ira di Alexandra che rivolgendosi ai due saint urlò:

"Veri o finti che siate non vi temo perchè grande è il potere dei figli di Urano e Gea!"

E così dicendo la gigantessa spiccò un grande balzo verso l'alto ed unendo le mani di fronte a sé, concentrò il proprio cosmo in una sfera di fuoco che raccoglieva in sé il più elevato potere distruttivo del quale la gigantessa era capace.

CITAZIONE
Fiamma Inceneritrice: L'attacco finale d'Alexandra, il più aggressivo e distruttivo in suo possesso.
Tendendo le braccia di fronte a se', in modo da creare una sfera di fiamma tramite il cosmo, la gigantessa può sparare una vera e propria fiammata, in tutto paragonabile a quella di un drago dalla potenza moltiplicata, la quale s'estende a grande velocità e per diversi metri verso l'obiettivo, apparendo come un lungo cilindro infuocato dall'ampio diametro.

IN SPOILER UN IMMAGINE DELLA POSIZIONE DELLE MANI DI ALEXANDRA (SENZA DETTAGLI DRACONICI)

Alexandra raramente userebbe un colpo di quel genere e comunque, solo nel caso in cui si trovasse di fronte ad un avversario più potente di lei e di conseguenza, in grado di contenere tutto quel potenziale distruttivo.
Ma sotto l'influsso di Chrono non solo non si faceva remore ad utilizzarlo contro un amico, ma la sua rabbia ne alimentava il potere e lanciandolo dall'alto verso un'arena piccola come quella, poteva avere la certezza di colpire un qualsiasi numero di cavalieri di Gemini e non solo.
Difatti, nell'improbabile ipotesi che in un qualche modo i due saint riuscissero a portarsi fuori dalla traiettoria della gigantesca fiammata, ciò li porterebbe a fare i conti con la possibile distruzione dell'arena che poteva essere molto resistente o molto fragile, l'esito di quell'attacco diretto sul marmo era un incognita per tutti e tre i contendenti, ma il rischio di cadere nel vuoto era sicuramente qualcosa da scongiurare.
Per Alexandra stessa si trattava di un rischio, ma la rabbia cominciava ad offuscarle la mente e presto, sarebbe esplosa.

CITAZIONE
png

Armatura: Fiamma Azzurra LV IV (Distrutta con Difficoltà da una Nera)
Status Fisico: Ricoperta di bruciature ed abrasioni sanguinanti
Status Armatura: Piena di crepe, i bracciali sono andati in pezzi
Status Psicologico: Furente

Capacità a Nera:
- Raggiunge la velocità della luce
- Saint di fuoco [possibilità di raggiungere il limite di fusione delle Armature di Livello VII° e superiori, ma non la certezza automatica di farlo. Raggiunge un livello in pari con lo 0 assoluto.]
- Le tecniche raggiungono un diametro massimo di 50 metri

Riepilogo Azioni:
-Difesa: Il Galaxian Explosion, seppur non a piena potenza è pur sempre una tecnica finale ed ho considerato quindi danni ingenti mitigati solo dalla tecnica usata in difesa e dalla stazza di Alexandra.
Il colpo di Marcus è basato sul fuoco e la tecnica impiegata è estremamente efficace contro tecniche di quel genere, specialmente a pari-energia e con il dichiarato intento di non far troppo male ad Alexandra.

-Attacco?: Questo attacco con la frusta fiammeggiante l'ho inserito solo per seguire la descrizione di Alucard ed è né più né meno una conclusione dell'attacco del turno precedente, Alexandra ha terminato le fruste di fuoco.

-Attacco: Alexandra salta verso l'alto ed usa la tecnica finale rivolgendola verso il basso, si parla di un cilindro di fuoco dal grande diametro che raggiunge almeno i 30 metri per coprire l'area dell'intera arena.

 
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view post Posted on 24/12/2011, 22:45
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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CITAZIONE

Armatura: Armatura di Bronzo della Fornace
Livello Armatura: IV

Narrato
*Pensato*
"Parlato"


La situazione prese rapidamente una piega decisamente difficile da prevedere e ancora meno da interpretare per trovare una decente via d'uscita: nessuno degli altri due sembrò intenzionato ad ascoltarlo e Nicholas si difese attaccado Alexandra addirittura con un'esplosione galattica, che andò a centrare in pieno la Gigantessa, la quale aveva eretto forse istintivamente una difesa che si era rivelata abbastanza efficace da evitare di cadere vittima di entrambe le offensive piùo meno involontariamente combinate.
Il colpo tuttavia non aveva estinto minimamente la forza e l'istinto insolitamente aggressivo di Alexandra, la quale riuscì ad orchestrare un colpo di coda abbastanza poderoso da avvinghiare il Cavaliere d'Oro e scaraventarlo contro la parete di fulmini che circondava l'arena. Nicholas tuttavia ebbe la prontezza di reagire frapponendo fra sé e l'elettricità una sorta di riparo su cui impattò prima di tornare a terra. Tuttavia la replica di Gemini non si arrestò lì, perché una volta rialzatosi, apparvero tantissimi altri Cavalieri, tanto che non si poteva più distinguere l'originale dalle copie.
A Marcus e alla sua Armatura sorse spontanea la sensazione di essere capitati rapidamente in mezzo ad uno scontro che nessuno avrebbe voluto vedere, ma che era rapidamente degenerato in una lotta accanita nella quale era pericoloso stare, perché si sarebbe solo diventati delle vittime non volute da nessuna delle due parti, di cui però si sarebbero entrambi accorti solo una volta che fosse troppo tardi.
E quell'impressione venne presto confermata dal fatto che Alexandra, adirata, spiccò un balzo umanamente impossibile e lanciò contro tutti i Gemini e contro Marcus, confuso tra le copie, un raggio di potenza inaudita.
*Non è possibile! Quell'attacco ha la stessa potnza del mio Vortice di Fiamme! Cosa diavolo le ha preso?*
Nessuno ebbe una risposta pronta, né la sua coscienza, né quella dell'Armatura della Fornace, ma c'era una sola cosa certa in quel momento: bisognava agire e bisognava farlo subito, altrimenti avrebbero subito tutti delle nefaste conseguenze, perché, se gli fosse andata bene, il contraccolpo dell'impatto lo avrebbe scagliato contro i fulmini, con la differenza che lui non avrebbe potuto opporre nulla come aveva fatto Nicholas poco prima. Ma a tutta prima, non gli sarebbe andata affatto bene. Quindi toccava a lui cercare di neutralizzare la minaccia per farsi poi ascoltare da entrambi! Come facessero gli altri due a non capire che in quella circostanza lottare non avrebbe portato a nulla ancora non riusciva a comprenderlo, così come non comprendeva il senso di quella lotta assurda: capiva solo che doveva porvi fine, a qualsiasi costo... o quasi.
Ma purtroppo l'unico modo per riuscirci era di neutralizzare prima la minaccia più grave ed urgente, rappresentata dall'attacco di un'Alexandra sempre più adirata. E Marcus sapeva come. L'Armatura tuttavia gli laniò un impulso cosmico che, se si fosse tradotto in una voce, avrebbe esortato il Cavaliere a non portare a fondo le proprie intenzioni. Tuttavia lui replicò empaticamente di non avere scelta, perché così gli pareva in quella situazione d'urgenza, e allora tese il palmo della mano destra verso il raggio di fuoco in arrivo, manifestandovi sopra un quantitativo di cosmo immane, pari a quello che avrebbe immesso in un Vortice di Fuoco, la tecnica che aveva usato una volta sola e che sperava di non dover mai più utilizzare in vita sua.
Quindi gridò: "BASTA!" e lanciò così la sua nuova tecnica.

CITAZIONE
Palla di Fuoco a espansione
Questa è una tecnica insidiosa, se non la si affronta nel modo giusto. Inizialmente il Cavaliere forma quella che ha tutta l'apparenza di una normale e poco offensiva Palla di Fuoco, ma una volta scagliata, essa comincia a diventare sempre più grande e man mano che cresce di dimensioni, anche il suo calore aumenta. Le dimensioni massime che la sfera può raggiungere sfiorano i 3 metri, mentre i picchi di calore sono determinati solo dalla potenza che Marcus normalmente imprime ai suoi attacchi.

Il contraccolpo di quel lancio critico, di una risorsa sparata alla massima potenza che sapeva imprimere e che espresse in quell'attacco, fu tremendo ed inaspettato per Marcus, tanto che finì pure a terra, spiazzato dalla sorpresa per ciò che aveva appena compiuto, oltre che la fatica per generare e lanciare ciò che aveva appena sparato contro il colpo della Gigantessa.
Tuttavia non vi rimase a lungo, perché, pungolato dalla propria Armatura, il Cavaliere si rimise in piedi e allora si rivolse ad entrambi i combattenti: "Fermatevi! Tutti e due! Nicholas, Alexandra non è nemica dell'umanità: io la conosco, so di cosa parlo! So anche che ora Alexandra non è in sé, altrimenti non ci attaccherebbe in questo modo!"
Poi si rivolse al cielo, cercando l'amica con lo sguardo e urlò verso di lei: "Alexandra! Torna in te! Non lasciare che Chrono ti offuschi la mente! Scaccialo prima che strazi la tua anima!"

Nel frattempo la palla di fuoco di Marcus, dapprima piccolissima, divenne sempre più grande, fino a raggiungere le sue dimensioni massime e arrivò a scontrarsi contro l'ampio cono di Alexandra: forse il Pugno di Fuoco sarebbe stato un contrattacco più concentrato e quindi efficace per sfondare l'ampio assalto della Gigantessa, ma quelle non erano le intenzioni del Cavaliere: nelle sue intenzioni un attacco come quello avrebbe intercettato l'assalto e fornito una zona franca sufficientemente ampia a lui e a Nicholas per restare al riparo dalle conseguenze del primo colpo lanciato e con un po' di fortuna, e senza interventi di Gemini, entrambe le offensive si sarebbero consumate a vicenda, lasciando due individui stanchi per qualcosa di ancora poco chiaro e che molto probabilmente si sarebbe potuto evitare.
Ma sarebbe stato davvero così? L'Armaura ne dubitava e in fondo anche Marcus sapeva che una soluzione del genere sarebbe stata preferibile, ma alla fine non si sarebbe realisticamente rivelata. E probabilmente non avrebbe neppure avuto presto le forze per affrontare le conseguenze di quelle azioni.

CITAZIONE
Stato fisico: illeso, ma comincia ad avvertire
Stato Armatura: intatta, ma allerta
Stato psicologico: teso e contrariato dalla lotta, in cerca di una soluzione per terminarla e comprendere meglio la situazione contingente, ma frustrato ed incapace di trovarne una adeguata.

Rassunto azioni: Marcus resta ad osservare l'esito della sua manovra precedente e vede le conseguenze dell'intervento di Nicholas nella lotta. Vedendone gli sviluppi, resta sgomento di fronte al comportamento di entrambi e si convince di doverli fermare, ma per farlo deve prima neutralizzare la tecnica di Alexandra. Allo scopo, utilizza la sua nuova e mai mostrata risorsa, la Palla di Fuoco a espansione, con una potenza analoga a quella del Vortice di Fuoco (tecnica finale di Marcus e quindi la tecnica attualmente impiegata è una tecnica di potenza pari alla finale) per contrastare il cono di fuoco, creare una zona protetta dall'irraggiamento di fuoco della Gigantessa e cercare di far neutralizzare vicendevolmente le due tecniche... nella remota ed improbabile speranza che Nicholas non intervenga nel mentre.

 
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^Alucard^
view post Posted on 26/12/2011, 22:53




*Combattere il fuoco con il fuoco...
Così cita un famoso detto, e nella data situazione che si presentava davanti agli occhi di Nicholas, mai parole furono più adatte.
Le immense energie cosmiche prodotte da Marcus e da Alexandra avevano dato vita ad immense esplosioni di fiamme che andarono ad infrangersi l'una con l'altra.
L'intangibilità del fuoco era però di per sè un elemento da tenere in seria considerazione al fine di trarre un qualsivoglia risultato di quello scontro.
Era dunque vero che le due forze avrebbero potuto collassare a vicenda, ma era altrettanto vero che avrebbero potuto attraversarsi vicendevolmente senza porsi freno alcuno.
Nella peggiore delle ipotesi, invece che estinguersi, le fiamme avrebbero potuto autoalimentarsi l'una con l'altra generando una magnifica quanto letale deflagrazione, la quale nulla di integro avrebbe lasciato dopo il suo passaggio.
Fu così che Nicholas prese una tragica decisione quanto difficile decisione.
Marcus invitava alla calma, esortando Nicholas a placare la sua ira combattiva, poichè, a suo dire, Alexandra si stava comportando diversamente da quella ce dovrebbe essere la sua indole.
Essendo il cavaliere di bronzo uomo degno di fiducia e rispetto, Gemini decise di assecondare le sue parole.
La tecnica che stava per usare era da poco stata appresa, e per di più di difficile controllo.
Ma era l'unica cosa che poteva porre un freno a quella follia, se davvero tale la si possa definire.
Così Nicholas fece eplodere il proprio potere delle stelle in una immensa vampata dorata, facendosi cingere da quelle luminose lingue.
Contestualmente i muscoli si tesero, e le mani vennero portata davanti al petto congiungendo poi le varie dita a formare una sfera.
Nel contempo le varie copie del cavaliere cominciarono a svanire una dopo l'altra.
All'interno di detta sfera cominciava a prendere forma una piccola pallina nera, dai bordi violacei, grossa quanto una noce.
La sua creazione destabilizzò tanto il gold saint da farlo vacillare dall'eretta posizione.
Sembrava quasi che il controllo di tale prodigio generasse una qualche distorsione tale da creare problemi persino al rinvigorito cosmo di Nicholas.
Il cosmo dorato continuava intanto a divampare, mentre lo sguardo fiero e deciso del giovane venne rivolto al cielo, un attimo prima che le due forze di Marcus ed Alexandra impattassero vicendevolmente.*


- MARCUS... TI ASCOLTERO'... MA DOPO DI CIO' DOVRAI PLACARE TU LA TUA AMICA... -

*Urlò Nicholas mentre chiudeva il destro pugno sopra l'oscura sfera schiacciandola, gesto che fece vibrare tutto l'arto del saint.
Con un veloce movimento del corpo, il cavaliere di gemini lanciò ciò che aveva celato all'interno della mano verso il punto d'incontro delle due tecniche avversarie.
Al momento in cui quel piccolo e nero miracolo si trovò esattamente nell'occhio del ciclone di fiamme, venne fatto esplodere dal gold saint mediante l'apertura di entrame le braccia e le gambe.
In quel preciso istante una tetra linea nera tagliò in due l'aria, aprendosi come un vortice nel nulla.
Gettando lo sguardo al di là di quella voragine si poteva scorgere il nulla, poichè niente poteva sopravvivere al suo interno.*


- Mirate la Dimensione degli Dei... -

*Disse Nicholas mentre, a stento, riusciva gestire tale potere.
Il corpo del saint vacillava, mentre la dimensione oscura fagocitava le fiamme al suo interno, le quali una volta dentro si volatilizzavano senza lasciare traccia.
Pezzi dell'arena ed anche strali delle saette vennero attratti da quella forza gravitazionale spaventosa.
Dove fosse Alexandra non importava.
Che fosse ancora sospesa a mezz'aria, o che si trovasse nei pressi di quell'inferno, questo non importava.
Gemini, al primo accenno della prematura scomparsa della gigantessa avrebbe posto la parola fine a tutto ciò, risparmiandola e così permettendo a Marcus di poterle parlare.
Di ciò non ci fu alcun bisogno, poichè, a seguito dell'assorbimento di tale immenso potere generato dai due dominatori del fuoco, Nicholas non riuscì più a reggere ciò che aveva creato.
A questo punto, la dimensione del non ritorno sparì generando una potente esplosione che spaccò in due il marmo dell'arena.
Lo spostamento d'aria sbalzò indietro il saint di diversi mentri, senza causargli gravi danni, ma era ormai sfinito dalla fatica...
Ora dipendeva tutto da Marcus, ed inoltre bisognava anche valutare quali e quanti danni quell'apocalisse aveva causato sugli altri due contendenti.*

Armatura: Gold cloth dei Gemelli
Livello Armatura: VII

*Narrato*
°Pensato°
°°Pensato sinistra coscienza di gemini°°
-Parlato-

Nicholas, fidandosi di Marcus, genera la Dimensione degli Dei (tecnica finale approvata per gold saint e gold specter di gemini) per assorbire tutti gli effetti dei due attacchi lanciati dagli altri due contendenti.

Stato fisico: affaticato, leggere bruciature
Stato psicologico: ira della battaglia placata dalle considerazioni di Marcus, e prevalenza della parte buona di Nicholas.
Stato Armatura: intatta

TECNICHE USATE:
Dimensione degli Dei:
Non ho formulato ancora una formale descrizione della tec. quindi chiedo i giudici di attenersi a quanto postato dal Consiglio. Voglio precisare che pur essendo tecnica da considerarsi autonclusiva, e stata qui usata a scopo puramente difensivo. Se dovesse esser valutata come nulla prego voler considerare l'utilizzo della semplice dimensione oscura usata con il massimo impiego di cosmo.
 
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view post Posted on 29/12/2011, 02:44
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Millenary Saint
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Alexandra era furiosa e le sue fiamme erano alimentate da quella rabbia innaturale che le cresceva in corpo ed alimentava quel suo cosmo così violento e devastante.
Tuttavia, i suoi avversari non erano da meno ed il saint della fornace contrattaccò con una sfera di fuoco che espandendosi in un tempo successivo a quello del lancio, creò una difesa efficace per entrambi i saint e le fiamme d'Alexandra s'abbatterono solo nella parte più esterna dell'arena, creando un anello di marmo annerito e scavato per almeno mezzo metro, un danno minimo rispetto a ciò che sarebbe potuto accadere senza l'intervento di Nicholas, purtroppo le parole di Marcus furono completamente ignorate dalla gigantessa che rispose:

"Tu cosa ne sai di chi sono io!?
La mia mente non è mai stata lucida come in questo momento!"


A quel punto esplose anche la sfera del saint di Gemini ed ecco che le fiamme finirono risucchiate nella dimensione oscura ed anche Alexandra che era in aria e di conseguenza incapace di opporre resistenza, vi sarebbe finita dentro se solo il gold saint non avesse deciso di ascoltare Marcus e non fare del male ad Alexandra che realizzò con sgomento il fatto di essersi salvata per mera fortuna.
Ai suoi occhi infatti, sia Marcus che Nicholas apparvero provati e l'esplosione successiva alla tecnica del gold saint la spedì in alto nel cielo per portarla a schiantarsi a terra, accentuando la profondità della crepa che percorreva il centro dell'arena come se la gigantessa fosse stata un proiettile.

Alexandra si rialzò lentamente dopo un breve stordimento, sentiva un grande dolore alla spalla sinistra che aveva assorbito parte del terribile impatto ma che ne era sucita tutto sommato piuttosto bene, grazie als acrificio del paraspalla sinistro e dei poderosi muscoli d'acciaio che costituivano ils egreto della forza dei giganti.

Tuttavia, il dolore alla spalla che adesso si teneva con una mano, sommato alle numerose ferite ed all'onta di vedere ancora in piedi i suoi nemici, diedero il colpo di grazia ai suoi nervi e cominciò uno sfogo verbale sotto l'influenza del collare datole da Chrono:

"Voi...maledetti moscerini come potete farmi questo?
Siete così piccoli e la durata della vostra vita è così breve...io ho vissuto per migliaia di anni, sono sopravvissuta a tutti gli eroi che popolano le vostre leggende, sono riemersa dal Tartaro e nonostante tutte le mie buone intenzioni, tutto ciò a cui miravate era solo mettermi un giogo e dirigere la mia vita per il vostro bieco interesse!"


Non erano tutti pensieri derivati dall'influenza di Chrono, solo timori che uscivano alla luce senza freni, possibile che Shaija si fosse semplicemente presentato per rifilerle una menzogna secondo la quale Athena l'aveva liberata ed in cambio dei suoi servigi le avrebbe concesso il perdono totale degli dei e forse anche la liberzione dei suoi fratelli?
Non li vedeva da secoli ed il senso di colpa per non aver patito i loro stessi supplizi nel Tartaro le procurava notevoli rimorsi a prescindere dal fatto che non condividesse il loro modo di pensare, forse l'avrebbero scacciata e se anche gli umani ai quali aveva dato tanta fiducia non volevano fare altro che sfruttarla per i loro scopi egoistici, non le restava che affidare il suo destino a Chrono, uno degli attori della nascita dei giganti, colui che amputò i genitali di Urano e causò quindi la caduta di quel sangue che fertilizzò nuovamente Gea.

Il tono della voce di Alexandra si fece improvvisamente sommesso mentre delle lacrime le scendevano dagli occhi dicendo quasi in un sussurro:

"Non siete altro che degli sporchi traditori...non sò più nemmeno se l'oscurità del mio cuore derivi dalla mia natura o se siete stati voi ad avvelenarmi il cuore..."

Una confessione nata dall'ira e non solo dal condizionamento di Chrono.


A quel punto, gli occhi della gigantessa cominciarono a brillare di una luce cremisi ed Alexandra cominciò a digrignare i denti, segni che Marcus aveva già visto e dei quali avrebbe probabilmente intuito gli esiti, il cosmo della figlia di Gea arse con ancora più furia e divenne incredibilmente violento portando la gigantessa a venir avvolta dalle sue stesse fiamme azzurre.
Agli occhi dei due saint, la donna sarebbe apparsa come una sagoma di fuoco dagli occhi cremisi e diabolici, sopra alla quale erano visibili solamente i pezzi dell'armatura rimasti intatti ed il peggio arrivò poco dopo...quella figura cominciò a crescere emettendo un urlo raggelante, si udiva chiaramente lo schicchiolio delle ossa e lo stridio generato dai muscoli in espansione, un'orchestra raccapricciante che portò Alexandra a crescere da 4 a 15 metri d'altezza.

Quando tutto finì, la gigantessa non sentiva quasi più dolore, se non un lieve pizzicore alla spalla sinistra ed i suoi pensieri erano tutti focalizzati su di un unico scopo, massacrare i due moscerini la cui sola vista alimentava la sua furia, non la muoveva più la logica, ma solo un'ira irrazionale.

E così, Alexandra emise un poderoso urlo e spiccò un incredibile balzo verso l'alto con lo scopo di riatterrare su Nicholas che dei due la faceva infuriare maggiormente, inutile dire che con tutti i danni ricevuti in precedenza, l'arena non avrebbe sopportato numerosi atterraggi da parte di una creatura che pesava svariate tonnellate cui si aggiungeva il peso della colossale armatura.
Inoltre, le fiamme che l'avvolgevano avrebbero aumentato notevolmente la potenza dei suoi attacchi mentre lo status di berserk la portava non solo ad ignorare del tutto l'idea di difendersi per concentrarsi unicamente sull'attacco, ma aveva anche alzato la sua soglia del dolore sino al punto di poter sopportare attacchi che normalmente le avrebbero fatto perdere i sensi.
Marcus era al corrente del fatto che al termine di quella trasformazione la stanchezza ed il dolore avrebbero sopraffatto la gigantessa ma il punto consisteva non solo nel calmarla, ma anche nell'evitare che quello stress improvviso le risultasse fatale.

CITAZIONE
Furia dei Titani: Se colta da un notevole attacco di rabbia, capace di far ribollire il suo sangue ancestrale e perdere la sua indole bonaria, Alexandra perderà letteralmente il lume della ragione e cercherà in tutti i modi di ditruggere la causa della sua rabbia, oggetto o persona che sia, arrivando con tutta probabilità, a distruggere eventuali ostacoli.
A causa della furia andrà in bersek e delle fiamme azzurre dall'elevata temperatura cominceranno ad ardere su tutto il suo corpo, quasi a rappresentare la rabbia bruciante che la pervade, queste fiamme non agiscono come una difesa ed Alexandra stessa, baderà poco a difendersi.
Le fiamme non la brucieranno, ma ustioneranno eventuali vittime dei suoi attacchi, resi più temibili e violenti dall'effetto della rabbia, che oltre a questo, diminuirà la sua percezione del dolore, anche se questo non significa che non subisca danni, anzi, terminata la rabbia, sentirà tutto il dolore accumulato, con il rischio di svenire se avesse subito troppi danni.
L'ultimo effetto della sua furia, consisterà nel farla crescere sino ad un'altezza di 15 metri, facendola apparire come un'ennesimo gigante furioso.
Fintanto che resta in questo stato, la gigantessa non sarà in grado d'utilizzare altre tecniche e si fermerà soltanto nel momento in cui riuscisse a distruggere l'oggetto della sua rabbia, oppure questa si rivelasse infondata (Ad esempio, crede morta una persona e poi scopre che era solo svenuta), oppure, nel caso in cui perdesse i sensi.
Rilasciata la tecnica, Alexandra tornerà alle dimensioni usuali e la rabbia e le fiamme svaniranno.

alexandra_avatar_della_rabbia_2

CITAZIONE
png

Armatura: Fiamma Azzurra LV IV (Distrutta con Difficoltà da una Nera)
Status Fisico: Ricoperta di bruciature ed abrasioni sanguinanti, forte dolore alla spalla sinistra causato da una brutta caduta
Status Armatura: Piena di crepe, i bracciali sono andati in pezzi, il paraspalla sinistro è andato in pezzi
Status Psicologico: Infuriata ed in berserk

Capacità a Nera:
- Raggiunge la velocità della luce
- Saint di fuoco [possibilità di raggiungere il limite di fusione delle Armature di Livello VII° e superiori, ma non la certezza automatica di farlo. Raggiunge un livello in pari con lo 0 assoluto.]
- Le tecniche raggiungono un diametro massimo di 50 metri

Riepilogo Azioni:
-Difesa: Cade come un sacco di patate sulla spalla sinsitra, i danni vengono limitati dal sacrificio del paraspalla e dalla costituzione robusta della gigantessa

-Attacco: Dopo aver attivato la furia dei titani alexandra salta con lo scopo di riatterrare su Nicholas e fare una frittata di gold saint

Nota: I danni all'arena li ho ricavati dalle difese dei miei avversari, laddove marcus dice che la sua sferapara solo parzialmente l'arena e nicholas che si "spacca in due" che ho interpretato come una bella crepa, se ci mettiamo d'impegno magari riusciamo a rompere tutto pr il prossimo turno. Xd

 
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view post Posted on 31/12/2011, 01:45
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CITAZIONE

Armatura: Armatura di Bronzo della Fornace
Livello Armatura: IV

Narrato
*Pensato*
"Parlato"


La situazione di stallo che si era venuta a creare generò una certa dose di apprensione nel Cavaliere e nell'Armatura della Fornace, che ancora non sapevano quale esito avrebbe avuto la manovra adottata, perché essi potevano essere i più vari: Marcus infatti aveva lanciato una tecnica più concentrata, ma la sua potenza era stata scagliata tutta per intero e in un'unica tranche; Alexandra invece aveva una tecnica a più ampio respiro, ma il getto di potenza che poteva immettervi era continuo e quindi non c'era modo di sapere quale delle due forze avrebbe prevalso.
A ciò però si aggiunse Nicholas, il quale asserì che intendeva credere al Cavaliere di Bronzo e aggiunse un po' cripticamente che poi sarebbe toccato a lui placare Alexandra... come se non avesse cercato di fare altro, avrebbe voluto replicare l'Armatura. Marcus invece gli fu grato per la fiducia accordatagli, ma lo stesso non si poteva dire per ciò che Nicholas fece: concretizzando ciò che mai avrebbe creduto possibile, il custode della Terza Casa generò un vortice dimensionale radicalmente diverso dalla Dimensione Oscura che aveva usato contro di lui nel loro unico scontro precedente, molto più potente, molto più attrattiva e molto più pericolosa, tanto che riuscì a risucchiare in sé la potenza combinata di quei colpi micidiali... prima di esplodere e creare un'onda d'urto capace di sbalzare lo stesso creatore e anche la Gigantessa, che era ancora a mezz'aria e atterrò piuttosto pesantemente sull'arena, creando ulteriori danni rispetto a quelli già causati dal protetto di Gemini.
Marcus stesso venne travolto da quell'improvvisa onda d'urto, dalla quale non riuscìa difendersi e ne venne schiacciato e sospinto indietro e quasi all'interno del marmo. L'urto fu tremendo e investì tutta la sua persona, ma quella che ne venne maggiormente danneggiata fu l'Armatura di Bronzo, che venne incurvata ed incrinata in più punti sulle spalliere, sull'elmo e sul giustacuore, lasciando il suo Cavaliere tramortito, ma vivo. E solo per miracolo non si ritrovò pure schiacciato sotto la Gigantessa.

Quando si riprese, si ritrovò ad ascoltare insieme alla sua corazza le parole di Alexandra, parole che non avrebbe mai pensato di sentirle pronunciare e che lo lasciarono sconvolto... e non gli lasciarono neppure il tempo di replicare, perché sotto i suoi occhi attoniti, Alexandra prese a subire un processo che sperava di non rivedere mai più: la Gigantessa infatti cominciò a crescere ancora e ancora, sempre di più, fino a raggiungere un'altezza inverosimile e nel frattempo il suo corpo prese letteralmente fuoco, ma come sapeva bene, le fiamme non avrebero consumato il corpo dell'amica, ma solo di coloro che avrebbero avuto la sfortuna di capitarle a tiro... cosa molto più facile in un ambiente già piccolo di suo e con una creatura che aveva raggiunto quelle dimensioni ormai notevoli.
Ma nonostante lo sgomento e la paura per quello che stava succedendo, il giovane notò una certa differenza rispetto alla volta precedente: la sua Armatura sembrò adattarsi al cambiamento di Alexandra, compresi i danni e le crepe... e con essa si adattò pure il collare che aveva visto fin dall'inizio e che in mezzo a quelle fiamme assunse ai suoi occhi un risalto particolare, soprattutto con la scritta, ormai resa fin troppo evidente, che riportava il nome del primo tra i Titani.
Forse era quello il motivo di tanti cambiamenti, ma ormai non c'era più tempo di fare congetture, perché la Gigantessa passò all'attacco e prima di tutti si avventò su Nicholas. Gemini non lo avrebbe più ascoltato probabilmente e anche se lo avesse avvertito, non sarebbe riuscito ad ascoltarlo perché avrebbe prima di tutto dovuto difendersi. Toccava allora a lui fare qualcosa.
Quindi si alzò, ma nel farlo sentì degli scricchiolii che lo raggelarono e gli fecero rendere conto di quello che la sua compagna aveva rischiato e subito per salvarlo da conseguenze ben più fatali: al confronto, il dolore che provava lui era un'inezia!
*Non posso fare pressoché nulla contro quella furia scatenata, ma meno ancora posso rischiare di danneggiare ulteriormente la mia Armatura! Devo tentare qualcos'altro per distruggere quel collare: forse allora succederà come l'altra volta e si fermerà dopo avermi riconosciuto!*
E visto che in quel momento Alexandra non stava badando a lui, aveva il vantaggio del colpo di sorpresa, o almeno tendenzialmente tale. Marcus allora creò due sfere sulle sue mani, si spostò dietro ad Alexandra e prese bene la mira, calcolando la velocità e l'angolo di caduta, in modo da lanciarle poi non solo e semplicemente verso il collare, ma in due punti precisi, quanto più vicino possibile alle orecchie.

CITAZIONE
Palla di Fuoco esplosiva
Variante della Palla di Fuoco, esteticamente non ha nulla di diverso, ma in realtà, a differenza della prima, che può essere dipsersa, esplode al contatto con il bersaglio o con un ostacolo, causando un'esplosione molto dannosa, perché capace di infliggere ustioni di secondo grado.

Il suo scopo era duplice: non solo avrebbe cercato in tal modo di danneggiare il collare, ma anche di stordire la Gigantessa con il rumore delle esplosioni piuttosto ravvicinato.
Come ulteriore tentativo di distrarla e allo stesso tempo di indirizzare indirettamente il Cavaliere d'Oro, disse all'amica: "Se non vuoi liberarti tu di Crono, Alexandra, dovrò pensarci io!"
Quindi, ormai stanco e dolorante un po' dovunque, Marcus rimase ad aspettare l'esito della sua azione, sperando vivamente che andasse a segno: se così non fosse stato, non sapeva quanto sarebbe riuscito ad andare avanti...

CITAZIONE
Stato fisico: danni da impatto ed ematomi conseguenti su tutto il corpo, ferite da frizione sulla schiena
Stato Armatura: pesantemente incurvata ed incrinata su elmo, spalliere e giustacuore
Stato psicologico: sconcertato, ma determinato a porre fine al dominio di Crono su Alexandra

Nota: ho chiesto specificamente a Ranma riguardo all'adattamento dell'Armatura e del collare prima di postare.

 
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^Alucard^
view post Posted on 16/1/2012, 22:49




*Sebbene stanco, spossato ed ormai privo delle sue più temibili forze, il cavaliere d'oro era felice d'aver aiutato un compagno d'arme, e felice che la giustizia avesse con il solo suo semplice gesto prevalso in quella che sembrava essere una follia senza senso.
Un ghigno di compiacimento si disegnò pian piano sul volto coperto di sangue.
Eppure Alexandra sembrava non rendersi conto di quanto si stava compiendo, tanto che si incendiò come la più brillante delle stelle, assumendo dimensioni se possibile ancor più imponenti del normale.
Quale demenza stava ora governando la mente della gigantessa?
Nicholas non riusciva a capacitarsi di tal evento.
Marcus, dal canto suo, contestualmente al compiersi di tutto ciò, attuò un'offessiva degna di un grande maestro.
Ma Gemini non si sarebbe rimasto a guardare sperando di essere soccorso dal cavaliere di bronzo.
Attingendo a tutte le proprie energie, il gold saint sacrificò la possibilità di un attacco per concetrare al meglio l'arcano potere rimastogli nel'estrema difesa.*


- DIMENSIONAL IPERSHERA . -

*Tuono il saint generando tutt'intorno al proprio corpo una bolla di vuoto assoluto la quale impattando pesantemente con il corpo in fiamme di Alexandra ne assorbì parzialmente l'energia.
Ma ciò non fu sufficiente...
La potenza del colpo, unitamente all'immenso calore generato sbalzarono il saint lontano all'indietro, ustionandone le carni.
Nicholas lanciò un lancinante urlo di dolore.
Mentre si trovava a terra, il protettore della III casa si rese conto di non poter apportare più nessun aiuto al duello.*


- La contesa è nelle tue mani Marcus... mi fido di te...-

*Disse mentre le palpebre coprivano lentamente le iridi. Poteva ancora percepire cosa gli accadesse intorno, ma di certo, un'altra offensiva come quella ricevuta avrebbe posto la parola fine alla sua vita.*


Armatura: Gold cloth dei Gemelli
Livello Armatura: VII

*Narrato*
°Pensato°
°°Pensato sinistra coscienza di gemini°°
-Parlato-


Stato fisico: ferito
Stato psicologico: Felice per aver frenato la follia generata da quel luogo.
Stato Armatura: intatta

Dimensional Ipershera:"Nulla esiste nel vuoto..."
Una sfera circonda Nicholas, e qualunque sia l'entità dell'attacco, sia esso fisico o cosmico, viene assorbito e proiettato in un'altra dimensione. La reale funzionalità della tecnica dipende ovviamente dal livello energetico del nemico,in quanto la sfera può andare incontro ad un collasso.


Edited by ^Alucard^ - 20/1/2012, 00:35
 
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view post Posted on 21/1/2012, 19:25
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Millenary Saint
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La furia di Alexandra venne alimentata dall'incredibile resistenza offertale da Nicholas, il quale alla fine dovette cedere e lasciare che il potere della gigantessa lo sopraffacesse, un sorriso carico di una gioia malvagia si dipinse sul volto della figlia di Gea al di sotto delle fiamme e le sue intenzioni erano chiare.
Si diresse infatti verso il corpo immobile di Nicholas, la sua vista non faceva altro che aumentare l'adrenalina all'interno del corpo di Alexandra che era guidata da una rabbia tale da non riuscire a spegnersi nemmeno di fronte alla vista dell'avversario inerme.

La gigantessa desiderava solo schiacciare l'avversario sotto al piede colossale e sentire il rumore delle ossa che si sbriciolavano mentre gli organi interni si spappolavano sotto al suo piede, tuttavia, non fece in tempo a fare più d'un passo che l'offensiva di Marcus la raggiunse.
Alexandra non oppose alcuna resistenza dal momento che la sua attenzione era cocnentrata sul gold saint di gemini ed vvolta dalle fiamme, non l'allertò nemmeno il calore delle due sfere di fuoco la cui deflagrazione, oltre a distruggere il dono di Chrono che portava al collo, finì anche per stordirla.

Tuttavia, la gigantesca creatura non fece altro che barcollare un poco prima di voltarsi furente verso Marcus che in quel momento era diventato il nuovo oggetto della sua furia.
Anche con la collana distrutta, Alexandra rimaneva sotto l'effetto della furia e l'esplosione per lei non era stata particolarmente dolorosa dal momento che la sua soglia del dolore si era alzata con la trasformazione ed in ogni caso, le fiamme dalle quali era avvolta eranos tate un'ottima difesa contro il calore generato da Marcus.
Le fischiavano le orecchie e quindi il suo equilibrio era minato ed i suoi passi un pò incerti, tuttavia, la rabbia le forniva nuove energie e sembrava moltiplicargliele all'inverosimile, tanto che si lanciò in avanti per colpire Marcus con una poderosa sberla portata con la mano destra verso l'esterno del suo corpo.

Se fosse riuscita a colpire il bronze della fornace, oltre alla terribile forza dell'impatto in sé, quest'ultimo avrebbe corso il rischio di finire scaraventato verso la gabbia di fulmini che circondava gli antagonisti e condannarlo così ad una terribile morte per elettrocuzione.
Senza contare che essendo Nicholas allo stremo delle forze, difficilmente avrebbe potuto evitare di finire schiacciato da Alexandra la quale però, non era detto che possedesse energie sufficienti a sopportare un'estrema difesa o comunque a mantenere ancora a lungo quella trasformazione.

Sulle spalle di Marcus si posava il peso del destino di tutti e tre i contendenti, cosa poteva fare per salvare tutti?

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Armatura: Fiamma Azzurra LV IV (Distrutta con Difficoltà da una Nera)
Status Fisico: Ricoperta di bruciature ed abrasioni sanguinanti, forte dolore alla spalla sinistra causato da una brutta caduta, stordita e parzialmente sorda oltre che in difficoltà a mantenere l'equilibrio
Status Armatura: Piena di crepe, i bracciali sono andati in pezzi, il paraspalla sinistro è andato in pezzi
Status Psicologico: Infuriata ed in berserk

Capacità a Nera:
- Raggiunge la velocità della luce
- Saint di fuoco [possibilità di raggiungere il limite di fusione delle Armature di Livello VII° e superiori, ma non la certezza automatica di farlo. Raggiunge un livello in pari con lo 0 assoluto.]
- Le tecniche raggiungono un diametro massimo di 50 metri

Riepilogo Azioni:
-Difesa: Non si difende e rimane stordita dalle esplosioni

-Attacco: Sberla rivolta a Marcus

 
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view post Posted on 23/1/2012, 13:24
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Armatura: Armatura di Bronzo della Fornace
Livello Armatura: IV

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Il suo attacco ebbe un successo forse insperato, ma allo stesso tempo si rivelò frustratamente inutile: Alexandra non oppose alcuna difesa al colpo che il Cavaliere di Bronzo le portò, quasi come se non se ne fosse minimamente accorta, tanto era concentrata su Nicholas. E così, più o meno consapevolmente o volontariamente, Marcus aveva salvato il Cavaliere d'Oro da una sorte piuttosto infausta e da una morte molto spiacevole e prematura, ma aveva finito per diventare la nuova presunta vittima della furia della Gigantessa. E ciò rappresentava uno dei pericoli più grossi che avesse mai dovuto affrontare, anche in senso letterale!
Alexandra, senza parlare, recuperò un po' dell'equilibrio che Marcus aveva messo in pericolo e, sebbene barcollante, l'amica non cedette né terreno né un briciolo della propria furia! E quel che era peggio, era che non sembrava essere stata minimamente affranta dagli effetti principali dell'attacco di poco prima! Ma doveva in fondo aspettarselo: quelle fiamme costituivano una barriera naturale praticamente insormontabile per i suoi poteri e pertanto Marcus si trovava doppiamente in svantaggio, perché non aveva alcuna risorsa che potesse essere realmente efficace contro di lei!
E si illudeva che una volta perso il collare che la stringeva al collo, Alexandra si sarebbe ripresa da quello stato di odio e di furia cieca... ma non era cambiato proprio un dannato accidente di niente! Anzi, forse aveva solo peggiorato le cose, anche perché era rimasto di nuovo da solo ad affrontare una vera e propria furia scatenata.
Alexandra provò quindi ad agire di mera prepotenza cercando di tirargli un colpaccio a mano aperta che avrebbe potuto non solo scottarlo piuttosto brutalmente, ma anche scaraventarlo contro la gabbia di fulmini che circondava quell'arena surreale e ormai devastata. Marcus prevenne quell'intenzione deleteria persé e per la sua Armatura abbassandosi, anzi buttandosi letteralmente a terra e schivando così il grezzo attacco di Alexandra. Tuttavia il contraccolpo per lo spostamento d'aria si rivelò piuttosto brutale e riuscì a sbalzarlo dalla sua posizione e a rimetterlo in qualche modo in piedi a tre o quattro metri di distanza dalla sua posizione attuale... o meglio, Marcus fece in modo di rimettersi in piedi e di fare attrito con gli arti inferiori per non finire spazzato via come Alexandra avrebbe voluto fare.
*Diamine! Se non la fermo subito, al prossimo colpo rischia di distruggerci! Ma come posso fare? Sono impotente di fronte a lei!*
L'Armatura, che nel frattempo aveva perso altri pezzi a seguito della spazzata piùo meno volontaria della Gigantessa, ricambiò quel pensiero con un'ondata cosmica che sapeva tutta di consapevolezza e della necessità di non potersi arrendere nonostante quella difficoltà oggettivamente grande, in tutti i sensi dell'espressione.
E a continuare a rifletterci non gli venne in mente nessuna soluzione: nulla poteva essere efficace e più l'avesse attaccata, più l'avrebbe fatta infuriare, alla faccia del detto per cui "fuoco scaccia fuoco"...
*Un momento... forse ho trovato! Probabilmente fuoco scaccia fuoco non è un detto così assurdo! Probabilmente se riuscissi a soffocarla fra le mie fiamme, le sue si potrebbero estinguere... Se solo avessi abbastanza forze per tentare un Vortice di Fuoco potrei tentare una sortita di quel genere. Ma adesso faccio quasi fatica a restare in piedi, figuriamoci usare una tecnica di tale spropositata potenza!*
L'Armatura sembrò suggerirgli che valeva la pena tentare comunque qualcosa piuttosto che non far niente e Marcus fu ovviamente d'accordo con essa. Tuttavia non sapeva bene cosa fare, anche perché probabilmene lo stesso trucco di poco prima non avrebbe funzionato a così breve distanza di tempo e probabilmente anche la palla di fuoco ad espansione non avrebbe sortito un vero e proprio effetto, non quello sperato almeno, non soprattutto contro una creatura delle dimensioni di Alexandra, pergiunta ricoperta di fiamme.
Però forse avrebbe funzionato un trucco simile, un trucco assimilato dal suo Maestro!
*O la va o la spacca!* si disse concentrando il cosmo che gli rimaneva in corpo per tentare quel nuovo attacco.

CITAZIONE
Pioggia di meteore infuocate
Imitando il Ryu Sei Ken del suo maestro, Marcus lancia una serie di Palle di Fuoco a ventaglio più o meno ampio (da uno fino a cinque metri di ampiezza) per un ammontare di centinaia di veloci attacchi, che, se focalizzati, possono anche portare alla fusione di determinate corazze. L'attacco può essere lanciato da fermo o anche in corsa e ogni colpo andato a segno ha lo stesso effetto di una Palla di Fuoco, ma in nessun caso può essere composto da Palle di Fuoco Esplosive.

Quando lanciò il suo attacco, cercando di coprire l'area più vasta che gli era possibile, il Cavaliere cercò di oncentrarsi soprattutto sul viso, sul collo e sul sottogola di Alexandra, con la possiibltà di colpire anche altre parti del corpo attorno a tale area, come soprattutto le spalle e la parte superiore del petto. Dal momento che le fiamme la ricoprivano ancora, sapeva bene che non avrebbe potuto infliggerle gli stessi danni che avrebbe potuto normalmente portare, ma il suo scopo era difatti un altro: con quella serie di colpi simili alla tecnica principe del suo Maestro, Marcus avrebbe cercato non solo di abbacinare la Gigantessa, ma anche di spezzarle il fiato e di farla quindi svenire. In ciò era agevolato dal fatto che l'avversaria sembrava non essersi ancora ripresa del tutto dallo sbalzo provocato al suo equilibrio dal doppio scoppio delle Sfere di Fuoco Esplosive e quindi anche le sue capacità difensive sarebbero state probabilmente limitate. Inoltre quella tecnica gli permetteva un altro vantaggio: l'esecuzione della Pioggia di Meteore Infuocate non richiedeva infatti la sua immobilità e quindi avrebbe anche potuto spostarsi di fronte ad una reazione della Gigantessa e continuare allo stesso tempo l'attacco.
La sua Armatura era però preoccupata: entrambi erano feriti e provati dalla lotta e forse il suo Cavaliere non avrebbe saputo reggere a lungo quello sforzo ormai divenuto immane. Alexandra doveva crollare, altrimenti quella sorte sarebbe toccata a loro. Solo dopo sarebbe stato lecito a Marcus preoccuparsi della caduta di Alexandra sotto il giogo di qeull'entità mostruosa di Crono.

CITAZIONE
Stato fisico: danni da impatto ed ematomi conseguenti su tutto il corpo, ferite da frizione sulla schiena e sui piedi.
Stato Armatura: pesantemente incurvata ed incrinata su elmo, spalliere e giustacuore; frizione agli stivali; vicina alla deframmentazione di alcune delle parti superiori summenzionate; preoccupata e timorosa per l'esito della manovra di Marcus.
Stato psicologico: stanco, ma determinato a porre fine alla lotta.

 
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