Alessandria d'Egitto, Isola di Pharos

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poeta
view post Posted on 24/8/2011, 09:25 by: poeta
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Just fear me, love me, do as I say, and I will be your SLAVE.
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elene-2
elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Blu; scheda
A quanto pareva, alcune persone avevano approvato il suo comportamento. Primo fra tutti, Vhan. Forse la sua era stata solo una ripicca sul Cancro per come l'aveva trattato ma era altrettanto probabile che semplicemente fosse d'accordo con lei. Poi c'era stato Marcus. Il maestro aveva esplicitamente preso le sue parti, lodando la sua forza e affermando che la scelta di restare o meno spettava a lei. Il Cancro, però, voleva a tutti i costi rendersi ridicolo agli occhi di tutti e con un discorso da donnicciola isterica pretese da Elene che rimanesse in seconda linea.
« Paura che ti tolga la gloria, granchietto? »
Non si trattava di gloria per Elene, lei di certo non andava cercando una cosa del genere. Ramked, invece, batteva i piedi come una prima donna pur di essere al centro dell'attenzione e di dar comandi a destra e a manca. Sarebbe stato interessante osservarne la reazione ma in quel mentre irruppe un giovane cavaliere. Sembrava appena stato investito (e non da un'auto). Era riverente e sotto la maschera la ragazza rise al pensiero che al Cancro il suo comportamento sarebbe senz'altro piaciuto.
« Per me, più siamo e più ci divertiamo. »
Detto ciò, partì per Alessandria.

Fu molto sorpresa di percepire che il suo maestro fosse partito da solo, lasciandoli indietro. Si fosse trattato di un Cavaliere d'Oro avrebbe ipotizzato che semplicemente volesse fare da sé senza nessuno che potesse togliergli la fantomatica gloria (come aveva fatto Babel). Invece Marcus non era il tipo, quindi doveva esserci altro. Forse era preoccupato per Zakard, che li aveva preceduti.
Una volta ad Alessandria, la ragazza si trovò davanti a un muro.
« Ok, questa non me l'aspettavo. »
Per qualche attimo rimase a contemplare il muro apparentemente non valicabile, poi avvertì il cosmo degli altri Cavalieri e si diresse da loro. Arrivata all'imbocco del tunnel un'espressione perplessa che nessuno avrebbe potuto vedere si dipinse sul suo volto.
« Ma che... »
Era arrivata al momento delle spiegazioni, eppure non ci aveva capito nulla (probabilmente perché non aveva visto le iscrizioni alla fine del tunnel, o forse perché sapeva ben poco di mitologia).

 
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