Vhan L'Arciere Arcano |
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| La giornata cominciava a prendere una piega interessante.
Una semplice visita si era trasformata in una visita di "piacere".
Il paragonarla ad un frutto da sbucciare aveva incuriosito e forse gradito alla sacerdotessa di Cerbero tanto da ringraziarlo ed assumere un espressione compiacente.
La frase pronunciata poi dalla padrona di casa andò a scuotere di parecchio la volontà dimostrata fino ad allora di Vhan. Non era da tutti i giorni che una ragazza si prestasse così facilmente ad una prestazione sessuale dicendo "Non hai che da chiedere". Bhè difficile che qualcuno avrebbe rifiutato..e quel qualcuno non era certo Vhan che decise tranquillamente di lasciarsi andare.
Ricorda! Ogni lasciata è persa!
Così diceva un suo vecchio collega di lavoro parlando delle proprie avventure e disavventure sessuali. Quello non era certo il momento di rifiutare e poi a giudicare dall'apertura delle gambe, la cosa era ben accolta anche da parte di Elene che cominciò, indiscretamente, a studiarselo per bene fisicamente.
Si dia il caso che non faccio mai complimenti a vuoto o destinati unicamente ad un secondo fine. Tutto quello che dico, pure se accompagnati da ironia, è solo la verità. A prescindere dal fatto se io ora mi ti prendo e ti sbatto sul letto o meno. Anzi vediamo se sei così mascolina come tenti di dimostrare!
Per certi versi si sentiva infastidito a esser considerato un idiota standard che fa complimenti alle ragazze unicamente per scoparsele.
La vista delle gambe allargate di Elene poi era un chiaro segno di accondiscendenza nell'iniziare ad utilizzare il letto o qualsiasi altro posto della casa.
E poi tu che parli e tenti...credi di essere in grado di sopportare qualcosa che potrebbe essere al di sopra di te?
Asserì mentre continuava a guardarla negli occhi
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