Vita nuova, vecchie abitudini

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poeta
view post Posted on 21/5/2011, 22:36 by: poeta
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Just fear me, love me, do as I say, and I will be your SLAVE.
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
Elene non era tipo da sonnellini pomeridiani ma trovava piacevole stendersi un attimo sul letto dopo un'intensa attività lavorativa (ovvero, aveva per se stessa e solo per se stessa forgiato alcune armi nella fucina; era un'attività che la rilassava). Le permetteva di chiudere gli occhi e per breve tempo tornare indietro con la mente al periodo più sereno della sua vita. Era comodo, soprattutto con quello che era diventata e quello che faceva. A volte il pensiero di crudeltà a cui aveva assistito non le dava tregua. Aveva ancora davanti agli occhi quella ragazzina nuda e ferita che aveva avuto probabilmente tanti sogni da realizzare e una vita troppo breve per riuscirci. Quella volta era intervenuto Vhan per calmarla, non riuscendoci assolutamente. Vhan, il compagno che era riuscito a guadagnarsi un'armatura d'oro. Chissà se lei ci sarebbe mai riuscita. Probabilmente se le fosse servita per i suoi scopi l'avrebbe conquistata.
La ragazza boccheggiò per un po'. Faceva molto caldo e indossare semplicemente una canottiera striminzita che mal conteneva il suo seno e dei pantaloncini veramente corti pareva non bastare. Si alzò in piedi, trovando che il letto fosse ormai troppo bollente. Si diresse verso la cucina e si sporse verso il rubinetto per bere. Alcune gocce le bagnarono il collo e lei trovò la sensazione davvero piacevole. In quel momento udì qualcuno bussare. I suoi sensi si acuirono. Per carità, era difficile che qualcuno in cerca di grane bussasse ma non si era mai molto certi. Ad ogni modo, senza rivestirsi minimamente, prese la maschera che teneva sopra il tavolo e la mise sul volto, si legò i capelli in una coda alta per scoprirsi il collo e lasciar passare un po' d'aria e si diresse verso la porta. Una volta aperta, si trovò davanti allo stesso tizio a cui aveva pensato 10 secondi prima. Coincidenza o stalking?
« Ehilà, cornuto. Entra. »
Si spostò per lasciarlo passare e una volta che lui fosse entrato avrebbe richiuso la porta dietro di sé rivolgendosi di nuovo a lui.
« Che ci fai in questa umile zona? »
La canzonatura era evidente ma se l'era un po' cercata venendo a sfoggiare la sua armatura d'oro.
" Ma non ha caldo? "

 
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