Le stelle di Orione, solo saints

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Vhan L'Arciere Arcano
view post Posted on 10/5/2011, 01:06 by: Vhan L'Arciere Arcano




Una bella notte stellata ricopriva il Grande Tempio ateniese, ove tutto era avvolto dalla calma grazie al costante lavoro delle tre caste dei cavalieri di Athena.

E Vhan non era certo uno di quelli da rimanere con le mani in mano, né prima da cavaliere d'Argento né tanto meno ora da cavaliere doro del Toro. Risiedeva sveglio nella seconda casa dello zodiaco, ove lui ne è il guardiano, rimanendo seduto sul suo trono d'avorio e marmo in base controllando rigorosamente chiunque tentasse di entrare o uscire dalla casa del Toro senza il suo permesso.

Poggiò la sua testa sul suo pugno destro chiuso osservando innanzi a se quello che era l'ingresso del suo territorio. Era rimasto incustodito per molto tempo permettendo il passaggio nella seconda casa da parte di cani e porci. Da quando c'era lui invece le cose erano di certo cambiate. Chiunque correva spedito dalle scalinate dopo la casa dell'Ariete, convinto che non gli aspettava altro che una casa vuota, si ritrovava sempre al cospetto dell'energumeno dorato che decideva le sorti del passante.

*Non è molto che mi trovo qui, eppure è un lavoro intenso questo. Molta gente passa per le dodici case chiedendo udienza al Grande Sacerdote e prima di esso chiedere a me il permesso di passare. Mi chiedo che sensazione proverò quando si presenteranno a me dei malintenzionati, che siano Specter o meno. Credo proprio che verrò odiato dagli architetti del Grande Tempio per quello che combinerò. Ma alla fine ma chissenefrega!!*

Era assorto in vari pensieri, più o meno belli, che comunque gli facevano passare si il tempo ma anche rendere conto di quello che era diventato. Esisteva solo il bene comune, nulla più. Doveva essere messo da parte qualsiasi pensiero personale o ideale, esisteva solamente la difesa del Grande Tempio ora.

D'improvviso qualcosa interruppe i pensieri di Vhan ed esattamente qualcosa precipitare dal cielo. Era come un raggio energetico che puntava esattamente ai piedi della casa dell'Ariete. Era ovvio quello che stava succedendo, non c'era nemmeno molto da pensare per certi versi.

Accennò un sorriso il cavaliere del Toro, come se tale evento non lo spaventava. Era pronto ad accogliere chiunque si sarebbe presentato sulla soglia della sua casa a braccia aperte: che sia amichevolmente o che sia nell'effettuarsi di un Great Horn era dettagli odi ben poco conto.

Ohhh a quanto pare qui abbiamo visite. Chissà chi si presenterà innanzi a me , difficilmente però sarà qualche bronzino che chiede umilmente il passaggio. Eh eh, vediamo che tipo di feccia si presenterà.

Volse poi lo sguardo verso il soffitto della costruzione e cominciò a parlarci, come se fosse un essere consenziente adatto al dialogo.

Perdono, ma penso che dovrò rovinarti un pò stasera.


A buon intenditor poche parole. Qualcuno avrebbe utilizzato tale espressione forse, ma una cosa era certa: presto si sarebbe scatenato qualcosa di molto cattivo odi molto buono.
Anche se la seconda ipotesi era molto remota visto il verificarsi degli eventi.
 
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107 replies since 8/5/2011, 12:06   1725 views
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