[Quest] I Pirati dell'Egeo, Atto Finale

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L o e k
view post Posted on 28/10/2010, 10:04 by: L o e k




Nemmeno il tempo di prendere il largo e di sparire alla vista della terra ferma che l’allarme risuonò all’interno delle loro menti.
L’aria si caricò, in un batter di ciglia, di grande tensione ed energia cosmica. Immediatamente, e senza attendere oltre, Loek aprì il sigillo del proprio scrigno liberando il proprio contenuto; L’armatura di Cefeo.
L’argentea superficie rifletté i raggi solari scintillando sotto il sole caldo.
Avevano ricevuto una visita molto poco gradita… nemici oppure vittime di quel mare infestato da forze occulte? Il cuore del cavaliere lo incitava alla prudenza, ma vedere due dei suoi compagni salire sull’imbarcazione ignota lo preoccupò.

«Maestro Fornace, affido a te e Demetrios la guardia sulla nostra nave. Per evitare di esser separati ti prego di vegliare sull’estremità della mia catena che si ancorerà qui.»

Ciò detto la catena s’impregnò di energia cosmica, riempiendo ogni singolo poro, ogni singolo interstizio della lega metallica, scendendo fino a terra prima di aggrovigliarsi a quello che sembrava un punto molto robusto dell’imbarcazione, formando un più che solido punto di ancoraggio tra la nave con cui erano salpati e quella presidiata dai due argentei compagni che l’avevano preceduto.
Spiccato un balzo, si ritrovò sulla nave ignota, avendo come prima preoccupazione quella di sondare l’increspature che lasciava il cosmo; segni impercettibili nella dimensione reale da parte di un potere divino, per scovare la presenza di qualche nemico pronto ad assalirlo.
Con in mente questo monito e i sensi in allerta, si mosse ad assicurare, sempre con la catena di sinistra che si era ancorata all’imbarcazione presidiata da Marcus, quello che sembrava essere un punto altrettanto favorevole della nave, al fine di formare un punto di congiunzione tra le due. Ad una prima analisi dell’Etiope, la catena di Cefeo unita all’energia cosmica in essa incanalata avrebbe retto, seppur per pochi attimi in caso di estremo pericolo, donando del tempo prezioso a tutti i presenti per mettersi al riparo.

Così quelle onde, di cui il Maestro ha fatto menzione, non dovrebbero separarci anche qualora fossimo colti di sorpresa.


Dopo di che si mosse a seguire i due compagni avanzando lentamente. Certo che avere solo una delle due catene a disposizione lo debilitava palesemente. Ciò non toglie che in caso di mare burrascoso e improvviso avrebbe dato il tempo a tutti e tre i cavalieri argentei di giungere alla nave di Marcus.

Meglio uniti che divisi. Affido ai miei compagni la sicurezza mia e della catena.

 
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