| Ognuno dei tre Cavalieri parlò, esprimendo un calando di informazioni e di consapevolezza di quanto li attendeva. Evidentemente chi aveva aggregato i tre Cavalieri d'Argento alla spedizione di rifornimento non era stato in grado o non aveva voluto esporre loro nulla di nulla. Dopo un sorriso un po' tirato alla replica di Vhan, tornò incredibilmente serio. " Le informazioni che avete sono corrette, ma tutt'altro che complete. Vi spiegherò tutto durante il viaggio." Quindi guardò dietro di loro e alzò la voce: " Demetrios, a che punto è il rifornimento della nave?" Il ragazzo, tornato a bordo in quello stesso momento, replicò: " Ancora poco, Cavaliere, e saremo pronti a salpare." " Bene. Poi porta qui quello che sai." " Sì, signore." Demetrios fu di parola: neanche dieci minuti dopo tutti gli altri uomini lasciarono l'imbarcazione, la quale mollò subito dopo gli ormeggi e lasciò il vecchio porto con il motore a poca potenza. Raggiunta la velocità di crociera e stabilita la rotta, l'apprendista Cavaliere si presentò ai quattro con in mano un piccolo scrigno particolarmente rinforzato, evidentemente ciò che Marcus gli aveva detto di portare. Senza dire nulla, il ragazzo consegnò l'oggetto al Cavaliere di Bronzo e tornò al timone. Quindi Marcus si rivolse ai suoi amici e allievi. " Bene, è ora che vi esponga quello che è successo e quello che ci troveremo ad affrontare. La minaccia di cui sapete è qualcosa di effettivamente serio: tempo fa si trovavano al Grande Tempio, tra gli altri vostri parigrado, tre Cavalieri del tutto particolari, rispettati per la loro forza, ma temuti per i loro metodi. In molti vedevano i loro dei possibili e futuribili Cavalieri d'Oro, ma così non è stato, perché tutti loro, l'uno per l'altro, si sono macchiati di crimini tali da meritare l'esilio e lo spontaneo abbandono da parte delle loro stesse Armature d'Argento." Fece una pausa, riprendendo fiato. " Tutto ciò è successo molto tempo prima del mio arrivo al Grande Tempio e per cinque anni interi, nessuno ha saputo più nulla di loro. Qualche giorno fa però, si sono verificati degli strani fenomeni in mare aperto, rivolti contro diverse navi mercantili e soprattutto da crociera e da traghettatura dei turisti. Molti sono morti e quei pochi superstiti hanno parlato di onde di tale direzione e portata da essere del tutto anomale nel Mar Egeo. Il mondo civile è scettico e gli psicologi parlano in prevalenza di shock, se non di precoci casi di DSPT, Disturbo da Stress Post-Trauatico, ma noi sappiamo che così non è: simili fenomeni hanno attirato l'attenzione dei Generali degli Abissi e uno di loro, Aioros di Krisaore, è venuto giorni fa al Grande Tempio a chiedere aiuto nel cercare di scoprire che cosa fossero quei fenomeni palesemente innaturali... e gli sono stati affiancati Damian Frey di Tarantula, che avete visto al porto, e Tisifone dell'Ofiuco. Non è ancora ben chiaro come o perché, ma Tisifone è finita dispersa e le vicende si sono evolute in un modo tale da indurre a richiedere rinforzi al Grande Tempio, senza che fossero date grandi specificazioni. In seguito a questo evento, sono arrivato io e dopo essere stato raccoltoda Demetrios, siamo arrivati su un atollo dove ho ritrovato Aioros e Frey... in compagnia di alcuni Cavalieri Neri. Vi risparmio i dettagli dei combattimenti che si sono susseguiti, ma abbiamo trovato delle carte nautiche e abbiamo scoperto che i veri responsabili di quegli eventi sono i tre Cavalieri reietti che ho menzionato poco prima. Sono..." Demetrios li interruppe all'improvviso con un contatto telepatico rivolto a tutti e i presenti: * Imbarcazione in avvicinamento da babordo in rotta di intercettazione!* * Maledizione... sono loro?* chiese il Cavaliere di Bronzo. * Non saprei dirlo, ma si avvicina a grande velocità. Per ora non c'è traccia di cosmo a bordo o nei paraggi.* * Spero sia solo una coincidenza* disse Marcus poco convinto. * Proseguiamo, ma prepariamoci ad un abbordaggio. Attento a non farti speronare Demetrios ed erigi una difesa psicocinetica sulla fiancata per evitare di farci bucare lo scafo, se la nave non rallenta.* " Prepariamoci al peggio..." disse infine il Cavaliere, entrando in cabina di pilotaggio con entrambi gli scrigni. Due minuti dopo, una nave grande quanto quella dei Cavalieri si palesò, andando a tutta potenza, diretti contro la fiancata della nave. Apparve subito evidente che la nave non avrebbe rallentato e che, nella migliore delle ipotesi, avrebbero potuto schivare il colpo a prezzo dell'elica e forse di parte dei motori... un prezzo inaccettabile. La nave si voltò leggermente in direzione di quella avversaria. La voce di Demetrios colpì ancora la mente di tutti i Cavalieri con un solo avviso allarmato: * Impatto imminente!* Cinque secondi dopo, la prua dell'altra nave urtò la barriera invisibile di Demtrios, ma l'urto si sentì in maniera piuttosto imponente e la nave sembrò voler girare su se stessa, fino a che non urtò la fiancata dell'altra nave. I motori di entrambe si fermarono... CITAZIONE Angolo di Narrazione La nave è stata speronata, ma non sembra aver subito alcun danno per fortuna. Tuttavia i motori di entrambe le imbarcazioni sono fermi e nesuno pare essere a bordo della nave speronante, praticamente attaccata alla vostra. Dopo l'urto, in altre parole, non succede assolutamente nulla e avete l'iniziativa, qualunque vogliate (sempre nei limiti dell'autoconclusività). Reagite come meglio potete o volete, con tutta libertà. Se volete, potete dire che indossate le vostre Armature prima dell'impatto, ma se non lo specificate, resterete senza le stesse fino a dopo l'urto. Un ultimo appunto: se volete rivolgere dei pensieri a Demetrios, lui li recepirà e vi risponderà, ma non potrete comunicare telepaticamente tra di voi.
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