La contromossa di Seiya poté essere di un unico tipo e se lo era già immaginato quando aveva effettuato il suo contrattacco. Inatteso era invece il modo in cui il maestro l'aveva eseguito.
Marcus era in aria e quindi la sua mobilità era assolutamente nulla. L'unica cosa che gli fu possibile fu la difesa. In verità, avrebbe anche potuto fare qualcosa, ma avrebbe rischiato più di quanto avrebbe potuto guadagnare. Indi per cui, Marcus decise di ripiegare le braccia sul petto e di incassare la testa in attesa del colpo... che non tardò ad arrivare con tanto di grande spostamento d'aria.
Mentre volava via, spinto lontano dal calcio del Maestro, sentì la sua esortazione.
Atterrò sulla sabbia dell'arena, che fece il suo lavoro con il suo corpo, creandogli qualche abrasione per lo scorrimento sulle spalle. Da lì, Marcus si mise in piedi e si controllò il braccio sinistro, colpito abbastanza vicino alla spalla, dove si era già formato un brutto livido bluastro...
*
Per fortuna che non ha usato anche il cosmo, se no potevo dire addio alle ossa per i prossimi mesi...*
Quindi si rialzò e parlò: "
Volete già vedere i fuochi d'artificio? Va bene, vi accontento!"
Quindi alzò imperiosamente il braccio destro e lanciò una sfera di fuoco caricata in maniera particolare.
CITAZIONE
Palla di Fuoco esplosiva
Variante della Palla di Fuoco, esteticamente non ha nulla di diverso, ma in realtà, a differenza della prima, che può essere dipsersa, esplode al contatto con il bersaglio o con un ostacolo, causando un'esplosione molto dannosa, perché capace di infliggere ustioni di secondo grado.
Anche la traiettoria non era quella che si sarebbe potuta definire giusta, anzi, un esterno alle prime armi avrebbe potuto pensare che il colpo fosse decisamente fuori traiettoria. Tuttavia non era il corpo dell'avversario quello a cui mirava, bensì il terreno dove di lì a poco sarebbe atterrato. La palla di fuoco esplose in quel punto preciso mentre Seiya era ancora in aria, sollevando un polverone talmente grande da arrivare a coprire lo stesso Cavaliere volante.
Lo sfidante allora partì in corsa e, giunto nella polvere, spiccò un balzo dove approssimativamente sarebbe atterrato Seiya. Il salto, a differenza del precedente, non era in verticale, bensì in orizzontale in lungo. E soprattutto Marcus aveva il braccio sinistro teso all'esterno per cercare di colpire l'avversario alla testa o almeno provare a colpire la parte superiore del suo corpo. Che ci fosse riuscito o meno, Marcus avrebbe concluso la sua uscita dalla polvere con una capriola per attutire gli effetti della caduta.