Mi sa che non mi sono spiegato bene: quello che ho fatto io era un attacco frontale con sorpresa. Il salto non era fatto per tentare di oltrepassarti in volo, bensì di arrivare a colpirti in pieno petto e poter essere risospinto all'indietro senza opporre alcun genere di resistenza o di attrito.
Marcus aveva evidentemente mal calcolato la potenza del proprio salto e arrivò addirittura al di sopra dell'avversario, il quale non sospettò minimamente la differenza di quelle sfere con le precedenti e venne scaraventato all'indietro fino a colpire il muro che delimitava l'Arena. E Marcus venne altresì risospinto verso l'alto, ma non subì sostanzialmente alcun effetto, come aveva già messo in conto quando si era lanciato contro Hankass.
Una volta atterrato, il Cavaliere della Fornace vide che l'avversario si era rialzato e si trovava in condizioni tutto sommato buone, per quel che riusciva a vedere.
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Accidenti, come sono state stemperate! E io che pensavo di averlo ammazzato con quelle sfere esplosive! Se questo è il massimo che posso ottenere pure a distanza ravvicinata, non ho molte possibilità in questo scontro* considerò il Cavaliere.
Marcus vide che l'avversario aveva creato nel frattempo una sfera di cosmo e che l'aveva lanciata, ma non riusciva a capire perché non la stesse per ricevere.
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Ironico che adesso attacchi dalla distanza...* ananlizzò *
... ma non mi sembra così cieco da non riuscire neanche a indirizzare una sfera di cosmo nella mia direzione, né così stolto o disperato. Qui c'è sotto qualcosa...*
Effettivamente le condzioni di visibilità non erano eccelse e quella pioggia invernale non rendeva agevole neppure l'uso del senso del tatto. Tuttavia, a discapito di quelle condizioni oscure, anzi proprio per via di quelle tenebre, la sfera del God Warrior fu ben visibile nella sua caduta libera simile ad una cometa.
Aiutandosi allora con i propri sensi cosmici, attese fino all'ultimo istante, temendo che la sfera potesse essere controllata, poi compì un balzo indietro. Evitò così l'attacco giusto per un millesimo di secondo e la velocità dell'attacco lo fece ricadere a terra piuttosto bruscamente, troppo per i suoi gusti.
Rendendosi conto della sua fortuna nell'attacco e della potenza riversata in quella sfera, come dimostrava il cratere creato dall'impatto della sfera al suolo fangoso, Marcus decise che era il momento di concludere lo scontro. Ne aveva infatti abbastanza di dover temere in continuazione di essere sopraffatto da una forza sufficiente per demolire potenziamente quello stesso palazzo in un colpo solo.
Così Marcus ricorse ad uno dei suoi attacchi più forti e difficili da scoprire ed per giunta utilizzabile in qualsiasi posizione.
CITAZIONE
Implosione Flammica
Anziché creare una sfera di fuoco, Marcus crea un campo di fiamme di forma semicilindrica attorno al nemico. Le fiamme, che possono raggiungere picchi di 100°C, vengono poi utilizzate per scatenare un'implosione del cilindro di fuoco, alto due metri, e causare così gravi ustioni al nemico.
Hankass sarebbe certamente sopravvissuto all'attacco, anche perché non attese più di un minuto per innalzare e far implodere il semicilindro. Questo gli impedì di arrivare a sviluppare il massimo potenziale dell'attacco... la pioggia scrosciante avrebbe fatto il resto.
Sperò così di spingere il God Warrior alla resa.
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Altrimenti qui non so più cosa fare!*