pensatoparlatoI due cavalieri avanzarono al massimo delle loro capacità. Ogni volta che il leone poggiava la gamba ferita al suolo, un brivido di dolore lo scosse anche se si prodigava a non farlo notare all'amico che lo sorreggeva. Tuttavia la sua smorfia sofferente che cercava di occultare non poteva essere che sinonimo di disagio, tristezza e ira repressa per essere divenuto un peso sulle spalle altrui.
“Lasciami qua, kambei. Ti raggiungo dopo.” Avrebbe voluto dirli ma sapeva che piuttosto che abbandonarlo lì, l'amico lo avrebbe sollevato di peso per caricarselo sulla schiena come un sacco di patate.
Un ago pungente parve trapassarli da tempia a tempia, come se qualcuno cercasse di insinuarsi nella mente per comunicarli un qualcosa che il leone non riuscì a captare. Una simile sensazione la provava talvolta la mattina dopo una sbronza, quando solitamente la testa pesava oltremodo.
Bah... sarà la stanchezza...Quando si affacciarono alla superficie, il leone potè respirare a pieni polmoni un'aria nuova, pura, di cui quasi aveva dimenticato l'ebrezza, grazie al quale, per incanto, il dolore si attenuò per qualche istante. Una timida luce illuminava un poco il viso rendendolo forse meno truce nonostante la terribile cicatrice che lo caratterizzava.
Poi il suo unico occhio finalmente si aprì per contemplare la scena davanti a lui e la serenità tanto sospirata scomparve nuovamente. Di fronte vi era una mattanza di cavalieri esanimi al suolo, feriti e prossimi alla morte, tenuti in vita dal cosmo poderoso e caldo come la brace dell'unico superstite: Marcus della Fornace, un cavaliere di bronzo virtuoso che in qualche modo aveva segnato il suo destino.
I pensieri vagavano a ritroso commemorando il loro scontro alle pendici del vulcano, per poi fermarsi sull'attuale presente quando notò una presenza del tutto estranea, bizzarra e sconcertante: una donna, dalle dimensioni abnormi e coperta di qualche lenzuolo consunto, giaceva a fianco ad un altro cavaliere di bronzo che Babel riconobbe vagamente solo per quei pochi pezzi di armatura devastata che lo proteggevano: il saint della fenice.
La situazione era drammatica, con il numero dei caduti pari a quello dei cavalieri ancora in piedi, e con il leone a spostare l'ago della bilancia senza sapere da quale parte. Sebbene le ferite e la stanchezza non avessero scalfito la sua risolutezza, era pur vero che privo dell'uso di una gamba la sua abilità era decisamente menomata, cosi come un supporto in un eventuale battaglia.
Dov'era iancu adesso? Babel sperava che l'andatura del giovane saint d'argento fosse quanto mai silenziosa e celere come un falco sospinto dal soffio di Eolo. Vola ragazzo, vola verso Atene!
Fu quindi con grande sollievo che si sedette per terra affianco a coloro che degnamente avevano combattuto per la dea anche se non li conosceva. Sorrise mentre guardava le dimensioni e le fattezze di quel donnone, le cui forme strabordavano ben oltre i lembi di lenzuolo e su cui Babel indugiò con lo sguardo più che volentieri, forse anche troppo.
Quindi esistono per davvero!Difatti aveva sempre ritenuto la stirpe dei giganti pura leggenda e invece eccola li a portata di mano. Ironia della sorte!
Poi cercò di mantenere un minimo di contegno e con aria solenne impose a se stesso la massima concentrazione, trattenendo il dolore per la ferita alla gamba ancora ben lungi dal rimarginarsi.
Lasciate che pure il mio cosmo possa contribuire, affinchè i feriti si possano rialzare.Il cosmo di Atena avviluppò dapprima la sua figura per poi inglobarsi insieme a quelli di Marcus e di kambei in unico grande abbraccio ristoratore.
CITAZIONE
- Guarigione – [abilità di casta]
cavalieri di Atena possiedono l’abilità tipica di curare i danni puramente fisici, sia su di sé che su altri. Maggiore sarà il danno che essi vogliono curare, maggiore sarà il consumo di cosmo e il tempo richiesto per farlo. Fintanto che questa abilità rimane attiva il saint dovrà rimanere del tutto immobile e non gli sarà possibile utilizzare nessun tipo di tecnica o altra abilità. In ogni caso non è possibile rigenerare con questo mezzo parti del corpo perdute come braccia o gambe.
ovviamente cerco di guarire anche me stesso XD