Alessandria d'Egitto, Isola di Pharos

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view post Posted on 12/2/2012, 01:47
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Gold Saint di Libra

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**La sfera non aveva sortito gli effetti sperati e il soffitto non era crollato , tuttavia Kambei riuscì a fuggire trovatosi sulla scale , si rese conto di esser solo .**

Quello sciocco mi ha disubbito ed è rimasto indietro , Atena proteggilo da quel mostro che si spaccia per un dio

**Lesto Kambei tornò indietro e si ritrovò danvanti una scena incredibile , il leone d’oro era riuscito ad atterare il gigante che diventava sempre più piccolo ma ciò che lo stupiì di più fu di vedere il favoloso scudo di Atena scintillare davanti a quell’essere .**

Allora ce l’hai fatta , piccolo bastardo di un leone , di fama e gloria sarà ricoperto il tuo nome , sempre se rimarà qualcosa dopo che ti avrò messo le mani adosso! Ma prima devo occuparmi di questo bifolco che osato protegersi con lo scudo!

**Pensò nella sua testa.Kambei era furibondo , Babel gli aveva disubbito e aveva rischiato di gettare via inutilmente la sua vita , contro un nemico che andava ben oltre le sue capacità , era combattuto fra due dilemmi : aveva prevalso la forza bruta sull’ astuzia ? o il coraggio sulla follia ? Questo aveva guidato in direzioni differenti i cuori dei due cavalieri? Kambei decise che era tempo di ristabilire l’equilibrio , nella situazione che si era creata e nella sua coscienza, intanto il bruto che ora portava vesti egizie tendeva un arco armato di una freccia di fuoco.
A quella vista il cosmo di Kambei divampò riepiendo tutta la stanza di una luce dorata , il sangue del cavaliere cominciò a rifluirgli all’incotrario , sentiva le sue braccia cariche di potenza e con un unico potent e scatto le porse in anvanti liberando il potere accumulato e e centinaia di draghi di cosmo si abbatterono sul dio Montu con il’intento di spazzarlo via , essi viaggiavano ad una velocità incredibile , leggermente inferiore a quella della luce e provenivano da ogni direzione accanendosi verso il lor bersaglio.**

Rozan Hyaku Ryu Hatsu !!!!
009oz

**Tutta la sua ira era infusa in quell’attacco a sorpresa , sperando che il bastardo non si servisse a ncora del sacro scudo .Tutto il suo risentimento era in quell’attacco per aver abbandonato un compagno al suo destino , Kambei avrebbe espiato tale copla a costo della vita!**

Rozan Hyaku Ryu Hatsu (Colpo dei Cento Draghi)

Il cavaliere lancia cento dragoni di cosmo che schizzano verso l'avversario, è un colpo di ampio raggio d'azione con una potenza enormemente distruttiva


Edited by Aliolia - 12/2/2012, 11:17
 
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view post Posted on 12/2/2012, 11:01
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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Mintaka Orionis gli diede una risposta secca e istantanea alla sua domanda, ma non quella che Marcus si aspettava: a quanto pareva, secondo l'avversario, Horus non esisteva più e persino Ra, poco prima esaltato come il sommo tra gli dei, era sottomesso a Seth, un dio che aveva tradito, ucciso e smembrato un altro dio della luce, nonché padre di Horus stesso. Chiaramente le cose non quadravano e ancora più chiaramente Orione era coinvolto in qualcosa che nessuno poteva ancora comprendere.
Avrebbe voluto chiedere ulteriori spiegazioni a quel nemico, ma non ce ne fu il tempo, perché il nemico aprì la mano e scagliò un attacco sotto forma di saette che partirono dalla sua mano. Tuttavia non aveva previsto la reazione del Cavaliere della Fornace, il quale fece un balzo indietro, fece scattare le lame del suo bastone e lo scagliò affinché si piantasse a terra dinnanzi a lui e per fare altresì in modo che il metallo assorbisse la scarica e lo tenesse immune. Forse era un sacrificio troppo grosso quello che stava compiendo, ma era indispensabile o quantomeno istintivo e forse avrebbe potuto riparare più tardi la sua arma: al momento doveva pensare al nemico e per farlo scelse una delle sue armi più astute.
Il Cavaliere espanse quindi il proprio cosmo in tutto l'ambiente e mentre l'attacco dell'avversario continuava, il Cavaliere fece comparire alle spalle dell'avversario un mezzo cilindro di fiamme che subito fece implodere per cercare di travolgere l'avversario.

CITAZIONE
Implosione Flammica
Anziché creare una sfera di fuoco, Marcus crea un campo di fiamme di forma semicilindrica attorno al nemico tagliato sulla sommità. Le fiamme, che possono raggiungere picchi molto elevati, vengono poi utilizzate per scatenare un'implosione dello stesso cilindro di fuoco, alto due metri, e causare così gravi ustioni al nemico e la fusione delle corazze più deboli. Alcune corazze di miglior fattura potrebbero resistere alla fusione, ma non rimarrebbero comunque esenti da conseguenze.

Marcus sperava di abbattere il nemico in un colpo solo e di non far quindi preoccupare gli altri, ma permaggior sicurezza trasmise un nuovo messaggio mentale ai Cavalieri lì riuniti: *Uno degli assalitori del Grande Tempio si è palesato di fronte a me e lo sto affrontando! Vi aggiornerò sulla situazione. Fate attenzione se venite qui: l'avversario è pericoloso e potrebbe non essere solo!*
Ancora non sapeva che anche altri Cavalieri erano in pericolo tanto quanto, se non addirittura più di lui, perché nessuno gli aveva più comunicato niente per via mentale.
 
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view post Posted on 12/2/2012, 12:48
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Millenary Saint

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pensato
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Zanne e saette fendevano l'aria in bagliori accecanti, ma ciò non bastò certo per rasserenare il velo oscuro calato sul volto di Babel, di colui che le aveva generate, il quale avrebbe trovato conforto solo dinanzi alla distruzione del nemico, come un leone feroce destato tanto incautamente dal suo sonno. Senza cenni di vittoria il suo unico occhio contemplò il corso degli eventi: il dio venne scaraventato contro il sarcofago, impatto utile per rivelare le sue vere fattezze, nonché quella di una vetusta divinità egizia della guerra. Brandendo un arco il dio si erse furioso, ostentando la sua vera identità annunciata da verbi di morte e vendicatori. Ma dapprima l'attenzione di Babel cadde sull'imperioso scudo dorato che il dio egizio aveva utilizzato per scongiurare che la furia del leone si abbattesse su di lui... dunque eccolo uno dei cimeli che erano stati sottratti al Grande Tempio, mostrato lì davanti come sberleffo e al contempo come difesa invalicabile. Rabbioso illeone digrignò i denti, poiché tale visione lo spronò fino all'ultimo al suo dovere, capendo solo ora che la sua vita era una nullità se paragonata al recupero dello scudo.
Tuttavia, con una velocità che Babel non potè mai eguagliare ne prevedere, il nemico generò una freccia infuocata, tese l'arco e inesorabilmente la scoccò. Ebbe solo il modo di vedere la punta di fuoco verso di lui, come un fucile pronto a emettere la sua sentenza al condannato... si susseguì un dolore acuto sulla coscia e il fluire del sangue che colava sul pavimento. Incapace di restare in piedi cadde in ginocchio, l'elmo rotolò via al suo fianco, quasi un segno a capo chino di resa di fronte ad un nemico al di fuori della sua portata.

La mente vagò nei ricordi quando appena investito a cavaliere d'oro, si prostrò ai piedi del Grande Sacerdote chiedendoli un'occasione per essere degno della sacra armatura, di essere degno dei suoi parigrado. Rammentò la stretta di mano con il cavaliere del sagittario, una promessa che il leone doveva onorare. Sapeva di doversi rialzare anche in loro memoria.
La gamba era perduta ma non la sua determinazione, ne il suo impeto, il fuoco sacro del guerriero ardeva ancora nel suo animo e ben lungi dallo spegnersi.

Terrore? Tsk... il tuo subdolo agire ha offeso non solo Atena ma gli dei tutti per il quale ti sei spacciato. Ebbene:per ogni pezzo che mi strapperai altrettanti dei tuoi verranno con me.

Con un ghigno di boriosa spavalderia osservava sprezzante il suo stesso sangue cospargersi nei teatri di battaglia, fin troppe volte lo aveva visto. La sua mano destra agguantò il diadema, poi con uno sforzo estremo si rialzò in piedi con la freccia divina conficcata ancora nella coscia. Risoluto lo sguardo si volse verso il nemico mentre le sue mani calavano sul capo la criniera del leone.

In quel momento Kambei di libra fece la sua provvidenziale comparsa, pervaso questa volta da un nuovo spirito che sfociò in uno dei suoi colpi cardini.
Sapendo di non essere più solo, il custode della quinta casa potè attingere a piene mani alla sua massima potenza, la stessa che tempo addietro sconfisse il dio Efesto e la avrebbe liberata poco prima che la tecnica della bilancia si esaurisse, cosicchè da godere del fattore sorpresa.
Non assunse più una posa da combattimento, semmai di somma calma come se la battaglia in corso non avesse significato alcuno per lui. Chiuse le palpebre e si estraniò da tutto ciò che lo circondava, tutto il suo cosmo, prima ampio e possente, parve scomparire per essere assorbito invece dentro di lui e sprigionarlo con forza al momento propiziatorio, che non tardò ad arrivare: la volta della camera divenne dominio dei dragoni liberati da Kambei, uno spettacolo emozionante che tuttavia il saint non poteva ammirare giacchè in quell'istante, quando il colpo di libra giunse al suo culmine, Babel spalancò gli occhi in cui si poteva leggere una rara energia a stento trattenuta, quella del Photon Burst.

Ora!

I fotoni si sprigionarono dalle sue mani e fluttuarono in una danza macabra verso l'obiettivo, celati dalla furia dei draghi che imperversavano. Seppur consapevole di quanto quel colpo proibito fosse pericoloso anche per lui stesso, egli lo eseguì senza remore sicuro della scelta fatta. Menomato dell'uso di una gamba non sarebbe stato altro che un fardello per i propri compagni e il proseguo della missione. Il prezzo della vittoria aveva un costo, ma non importava quale, semplicemente era necessario ottenerla. Confidava sul fatto che il suo colpo indiretto fosse in grado di eludere lo scudo di Atena, ma forse non avrebbe avuto modo di constatarlo. Scatenati i fotoni, le forze scemarono, sentì il peso del corpo e della corazza farlo cadere all'indietro per poi fermarsi solo quando la schiena impattò contro la parete rocciosa della stanza, arrestando la sua caduta.
Chiuse gli occhi ignaro di cosa sarebbe successo, ma con un sorriso spensierato.

Sono Babel del Leone, non ho rimpianti.



CITAZIONE
- Photon Burst – Scarica di Fotoni - [offensiva]
Tecnica finale. Questo colpo è pericoloso per lo stesso cavaliere d'oro a causa del lungo periodo di preparazione e per il grandissimo down fisico che esso comporta. I fotoni si concretizzano in vere e proprie stelle in miniatura che crescono di intensità e poi penetrano nel corpo del nemico, disintegrandolo dall'interno. Il colpo consiste in quattro fasi: Photon Invoke, quando Babel espande al massimo il suo cosmo; Cosmos Open, quando lo concretizza nell'ambiente circostante creando diverse stelle luminose; Photon Drive, quando le stelle si dirigono contro l'avversario, superandone l'armatura e penetrando nel suo corpo qualora oltrepassassero la difesa avversaria; Photon Burst, quando le stelle esplodono. Essendo portato dall'interno, questo attacco supererebbe l'armatura del nemico rendendola inutile.
Tuttavia la difesa, per quanto possa essere ostica e improbabile, non è impossibile.aiolia31od

siccome il phootn burst necessita di un certo tempo di preparazione, riassumo qui la dinamica:
comincio a convogliare cosmo subito dopo aver subito la freccia e poco prima dell'arrivo di kambei (le priem due fasi), al quale lascio l'inziativa. Il mio attacco avviene dopo il suo, ma un istante prima che il suo si esaurisca, sperando chei fotoni possano occultarsi bene con i cento draghi e quindi sorpendere il nemico (le ultime due). Ci tengo a precisare che il photon burst non è un colpo diretto.

Mi ascuso per la lunghezza del post


Edited by babel_83 - 12/2/2012, 15:30
 
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Zakard Ki'Saad
view post Posted on 14/2/2012, 02:03




« Il tempo è giunto. La sua meditazione strategica può giungere a termine adesso. Lentamente egli riapre gli occhi, e la quiete interiore subito svanisce, sostituita da mille pensieri, quasi come una folla di pensionati, alle 8 di mattina, che invade sommessamente l'ufficio INPS appena aperto. No Zakard, non è il momento di pensare all' INPS o via dicendo, anche perchè c'è veramente il rischio che nessuno dei tuoi compagni, te incluso, arrivino alla pensione, dopo questa battaglia »


" Andiamo. "


« proferisce con tono secco. Il tono di voce di Marcus, la sua favella telepatica è da egli percepita. Ma, prima di essa, egli riesce a percepire un cosmo molto potente, quello di Mintaka, avvertito diverso tempo prima nella piazza di Athene. Seguito, a ruota, dall'elevatissimo cosmo di Marcus della fornace, suo amico e maestro nell'ardimentoso cammino delle fiamme »


" Devo sbrigarmi."


« dice soltanto, limitandosi a quello. Intanto imperversa la battaglia. Mintaka ha appena scagliato il suo colpo contro Marcus, il quale non è rimasto a guardare, balzando all'indietro, sfruttando sia la conducibilità delle lame metalliche all'elettricità, sia l' isolante legno di cui è composto principalmente il suo bastone. Ed ecco il suo attacco, la colonna di fuoco, un attacco sconosciuto agli occhi del giovane, ma sempre più esperto Zakard, più esperto ogni secondo che passa »


" Ottimo attacco, ma potrebbe evitarlo uscendo dall'alto, o addirittura dal basso, se utilizzasse la terra come fanno le talpe, distruggendo il pavimento ed andando nei piani inferiori. Ma non preoccuparti Marcus, ci penso io. Adesso preparati, perchè non ho MAI usato questo colpo, ergo, l'ho appena inventato. Non mi ritengo responsabile dei danni stessi che il Faro potrebbe riceverne. L'eliminazione del nemico è la priorità. "


« Zakard, quindi, inizia ad elevare il cosmo ai suoi massimi livelli, ed a protrarre i palmi delle mani verso il pavimento. Tuttavia, ciò che ne risulta è un misero raggiungimento. Egli spara due raggi di energia infuocata, facendo due buchi e provocando una forte esplosione nei piani inferiori, ma a parte questo, nulla di più »


" Accidenti. Suppongo che questo colpo sia utilizzabile solo sulla terraferma. Hai capito, il bastardo ha proprio pensato a tutto. "


« il cosmo di Zakard arde di nuovo, talmente immenso da formare una gigantesca fenice di luce e fiamme dietro di lui »


" AHHHHHHH!!!! "


« il cosmo è così potente ed elevato che sembra far tremare il pavimento sotto i piedi. Egli salta e, quando è circa al di sopra del suo nemico, COLONNA DI FUOCO inclusa, scaglia il suo colpo migliore »


" ALI DELLA FENICEEE!!!! "

CITAZIONE
Houyoku Tensho ( Diretto )

Questa è una versione meno vasta ma più focalizzata su un gruppo di avversari vicini. Agitando le braccia e poi scagliando invece entrambi i pugni verso un singolo punto, dalle braccia partirà un turbine infuocato che tenderà ad inglobare l'avversario o il gruppo di avversari, provocandogli grossi danni da fuoco e/o scaraventandoli via e/o esplodendo all'impatto.

« ne segue il verso immortale della Fenice. Un paio di tuoni si abbattono sulle mura del faro. Zakard porta le braccia piegate con i gomiti verso dietro ed i pugni, con le nocche verso il basso, per poi estendere entrambe le braccia in avanti, sempre a pugni chiusi, e da questi ultimi un massiccio turbine infuocato parte dalle sue mani in direzione dell'area di azione verso la quale si trova Mintaka Orionis e la colonna di fuoco di Marcus. Zakard spera in una fusione/combustione cosmica fra i due colpi, quello di Marcus di Implosione e quello di Zakard di esplosione. Il colpo di Zakard viaggia verso Mintaka ad una velocità di circa 100.000 chilometri al secondo. Anche i movimenti di Zakard sono all'incirca alla velocità pari a poco meno della metà di quella della luce. Il suo colpo verrà scagliato, a meno che Zakard stesso non venga interrotto da qualcuno o qualcosa più veloce e più potente di lui. »


" Sarai anche fortissimo, Mintaka Orionis, ma nemmeno un dio uscirebbe illeso da questo colpo combinato!! "


« il calore presente in quell'area di combattimento sarà talmente elevato, che la bocca di un vulcano in eruzione, a confronto, è paragonabile ad una cella frigorifera.»

Edited by Zakard Ki'Saad - 14/2/2012, 22:50
 
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view post Posted on 14/2/2012, 23:27
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Millenary Saint
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Ed ecco che il segugio si trasformò miracolosamente in una cloth che guarda-caso corrispondeva precisamente alla costellazione con la quale Iancyu si era presentato ad Alexandra non molto tempo prima.
Una gran bella fortuna trovarla in quel momento, ma decisamente antipatico il fatto che la ferraglia avesse deciso di mordere la gigantessa prima di rivelare la sua vera natura; forse era il modo in cui quel pezzo di latta voleva farle capire che in quel luogo non era la benvenuta o che più semplicemente, non godeva della simpatia d'Athena.

Ma d'altronde, era quello il tarlo che rodeva la fiducia di Alexandra nella divinità protettrice di Atene, possibile che non avesse fatto altro che ingannarla con la promessa della libertà per lei e per i suoi fratelli?

C'era da dire che la gigantessa non avesse mai avuto molta fortuna con le armature visto che la propria era dovuta andare a ripescarsela in un vulcano e non s'era nemmeno msotrata troppo contenta di rivederla nonostante le migliaia di anni che le avevano separate.
D'altronde, l'armatura di un gigante bramava la battaglia e con una pacifista come Alexandra c'era ben poco da lottare, anzi, in genere veniva usata come difesa per fare da scudo ad altri, di allungare la vita a qualcuno che amava intercettare gli attacchi altrui col proprio corpo non si poteva dire che fosse un lavoro semplice o gradevole.

In ogni caso, il cagnaccio qualche dono l'aveva portato e raccogliendo i due medaglioni che erano rimasti in terra, Alexandra li scrutò riconoscendo in essi le effigi di Phobos e Deimos, ente poco raccomandabile secondo quel che ricordava, non li aveva mai frequentati molto e non le andava certo di iniziare in quel momento.

Ma non c'era troppo tempo per pensare e concentrandosi sui potenti cosmi che ardevano sopra e soto di lei, la gigantessa decise che avrebbe dovuto fare qualcosa ed in fretta, ma come regolarsi con i suoi compagni d'avventura?
Nessuno dei due era così esperto o potente da poter badare a sé stesso in quel luogo e data la capacità dei loro nemici di comparire improvvisamente, chi poteva dire cosa li avrebbe attaccati mentre lei era altrove?
Il problema era che a portarli con sé, non le sarebbero stati che d'intralcio, quindi doveva trovare una soluzione per quel problema alla svelta.

Studiando ancora i medaglioni si chiese quale potesse essere il loro uso e così disse al saint del segugio:

"A dispetto delle tue nuove difese, temo che tu ed Arc non possiate essere di grande aiuto a Marcus in questo momento, anzi, temo che gli sareste d'intralcio..."

Consegnando i medaglioni a Iancyu, disse ai due saints:

"Li ha lasciati la cloth del segugio, suppongo che siano un indizio oppure possano aiutarci in qualche modo, mentre vado ad aiutare Marcus provate a studiarveli."

Ma ovviamente doveva anche badare alla loro sicurezza e così agginse:

"Per fare in fretta creerò uno sperone di roccia che mi conduca sino in cima, potreste rimanere lì sopra oppure lasciare che ve ne crei uno più basso dove possiate riflettere in pace su questo enigma."

La gigantessa attese il parere di almeno uno dei due prima di mettersi all'opera, non aveva molto tempo a disposizione ma era possibile che i due le facessero notare qualcosa che le era sfuggito, d'altronde lei non era mai stata molto brava con enigmi ed indovinelli, per quanto non amasse lottare, usare la propria forza era ciò che sapeva fare meglio.
 
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°§Iancyu§°
view post Posted on 21/2/2012, 22:41




La mano del Saint lentamente si avvicinava al muso del segugio e questo rimaneva impassibile senza muoversi, ma continuava a fissare l'umano. Tutto taceva, si potevano sentire solo i respiri dei due. Iancyu toccò l'animale e all'improvviso una grande luce si disperse per la stanza abbagliando il Saint sel segugio. Fu però questione di un momento infattì tutto tornò normale o almeno sembrava così, infatti il canide non c'era più e al posto di esso come d'incanto erano apparse le sacre vestigia del Segugio tanto cercate dal cavaliere. Iancyu percepì un senso di familiarità, lui e la sua armatura si erano ritrovati, bisognava solo ricorngiungerli e così fu. Iancyu richiamò il suo cosmo, il potere delle stelle e l'armatura riconoscendo il suo padrone si scompose e andò a posarsi sul corpo del giovane. Che sensazione, la stessa provata in giorno della prima investitura e propio a quel momento si rivolsero i pensieri di Iancyu.
" Finalmente... o ritrovato me stesso e la mia armatura, grazie Atena per tutto questo, per avermi richiamato! Con questo vestigia come già feci tempo fa porterò la giustizia nel mondo e lottero in tuo nome!
L'occhio della mente del segugio che scruta fino in fondo al cuore al tuo servizio!


Una questione perfortuna era stata risolta, ma era giunto il momento di continuare la missione. A quanto pare il segugio aveva lasciato due medagliato raccolti da Alexandra. Fu propio lei a rivolgersi ai compagni per decidere sul da farsi. Ella proponeva di andare da sola ad aiutare Marcus, vista la debolezza di Arc e Iancyu il quale comunque aveva acquisito maggiore potere. Il cavaliere d'argento riflettè un attimo per poi rispondere alla gigantessa mentre prendeva da essa i medaglioni.
" Ok, facciamo così. Tu sicuramente in questo momento sei più utile di noi lì su. Io e Arc cerchiamo di capire a cosa servono questi due medagliano..."
Dicendo questo Iancyu si mise a fissare e a studiare i due oggetti leggendo le incisioni riferite ai nomi di due divinità, Phobos e Deimos. Questi nomi si riferivano però anche ad altro.
" Questi nomi, sono i due satelliti del pianeta Marte se non sbaglio oltre che le due divinità... come vanno interpretati? A cosa servono? E perchè la mia armatura era stata portata qui?
Dubbi, molti dubbi e domande pervasero la mente del Saint che mise in moto il cervello guardandosi intorno. Che legame c'era tra gli oggetti, l'armatura, il luogo? Chi aveva provocato tutto ciò? Chi era colui che stava muovendo le pedine? Tra queste domande Iancyu si rovolse alla donna per esortarla ad andare.
" Vai pure gigantessa, sentito il messaggio di Marcus?,Conta su di noi qui... ci si vede dopo!"
Il segugio era sicuro di se, sapeva che da adesso avrebbe avuto una responsabilità maggiore.

asterioncaut


Edited by °§Iancyu§° - 25/2/2012, 15:18
 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 28/2/2012, 14:00




La situazione stava evolvendo in modo alterno per i saints, non tutti insomma se la stavano passando benissimo...

Ma partiamo con ordine. Chi stava incontrando le maggiori difficoltà erano sicuramente i due gold saints che lottavano contro un dio.
Certo, aveva subito un attacco, ma era sempre un dio! E per di più con preziosi manufatti appartenenti ad Atena.

Cominciamo quindi dal basso. La cripta tremava ancora per le energie sprigionate e con essa tutto il faro aomplificandosi ai piani alti...
Babel era ridotto malino dopo aver subito la sacra freccia del dio egizio, ma i suoi sforzi non erano vani perchè la sacra bilancia era tornata in suo aiuto dopo essersi allontanata per qualche minuto.

Kambel sarebbe riuscito a recuperare il terreno perduto?
L'attacco combinato dei saints stava viaggiando verso Montu... ma avrebbe sortito il suo effetto? Vero è che Montu non aveva mai visto una cosa del genere e rimase quasi pietrificato ad osservare l'ondata energetica trafiggerlo e investirlo nello stesso tempo. Anzi l'enorme energia fece crollare parte del soffitto e delle mura portanti sopra il dio stesso che fu completamente sepolto dopo aver subito l'attacco.

La situazione si calmò la polvere tornò a riposare a terra e solo qualche calcinaccio cadeva a terra. A causa dell'esplosione il faro si era inclinato di una decina di gradi e modello di una torre di pisa egiziana...
Il silenzio scese nella cripta. Babel era semisvenuto e solo il respiro affannoso di Kambel rompeva il non idilliaco silenzio.

Poi un improssivo scuotere di pietre evidenziò che Montu non era morto, certo era malconcio ma era vivo e anzi ora Kambel era da solo visto che il collega aveva ceduto.. almeno per ora...il dio si alzò si mise in piedi a fatica e guardò carico di rabbia gli avversari davanti a lui.. ma non faceva alcun gesto ostile.. almeno per ora.


Più in alto era rimasto Iancyu che tentava di decifrare il significato dei ciondoli...non ci stava raccapezzando nulla.. stava non solo perdendo tempo perchè non stava aiutando nè Marcus nè i saint nella cripta (che forse di aiuto ne avevano bisogno) e ignorava il fatto che se i ciondoli glieli aveva portato il cane dalla cripta da cui veniva forse un motivo c'era...doveva decidere da solo visto che la gigantessa aveva deciso di andare sulla cima del faro.

A proposito di cima... Mintaka aveva fatto forse un errore madornale.. troppo sicuro di se stesso aveva attaccato per primo Marcus e rimanendo vittima della sua strategia. in più anche la fenice si era unita nello scontro...
In un primo momento Mintaka riuscì ad evitare l'attacco delle ali della fenice spostandosi di lato sfruttando la sua velocità prossima a quella della luce... anzi si stava preparando ad evitare anche l'attacco di marcus quando improvvisamente il pavimento ebbe un sussulto e il faro di inclinò improvvisamente facendogli perdere l'equilibrio...

Non riuscì più nel suo intento e fu colpito dalla tecnica di Marcus e il malcapitato guerriero di Orione fu sbilanciato, anzi scaraventato fuori dal faro anche a causa della pendenza del pavimento... si trovò a volare a mezz'aria avendo superato il parapetto... ma con sua sorpresa il suo volo durò poco... atterrò proprio sulla faccia della gigantessa che nel frattempo stava salendo...

Insomma recitando le ultime preghiere era passato dalla padella alla brace...doveva salvare la sua vita distogliendo le sue attenzioni da Marcus e la fenice che ora avevano campo libero...


In alcuni casi sono giunto ad auto conclusioni es. avendo Iancyu detto di sì, ho immaginato che Ranma si arrampicasse sulla roccia che voleva creare. Se ci sono problemi segnalatelo nel topic apposito...
 
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view post Posted on 28/2/2012, 16:00
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Gold Saint di Libra

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**Il tempo si era piegato , aveva preso una svolta non prevista dal superbo Montu che venne preso alla sprovvista da sue attacchi molto potenti .
Kambei era riuscito ad arrivare in tempo per soccorere l’amico , riempiendo l’antro di 100 1000 draghi danzanti di energia pura, le vecchie e stanche mura non seppero reggere il sostegno di tanta potenza e l’intero faro si piegò su se stesso rimandendpo in bilico per un lato mentre, all’interno della cripta , parte del soffitto seppelliva il dio egizio e quella piega nel tempo fece rallentare tutto , tutto si fermò , anche il respiro affanoso del gold saint sembrava più lento .
Raramente si era sentito così , finalmente i suoi sentimenti avevano alimentato il suo cosmo e lo avevano condotto a quella che sembrava una vittoria schiacciante.A ben guardarsi attorno vide volteggiare attoroi a se alcune piccole lucine , stranamente gli ricordavano Babel : erano rimasugli del suo attacco , piccoli fotoni legati al cosmo che stavano sparendo .La bilancia non si era minimamente accoroto dell’aiuto del Leone e cercandolo con lo sguardo lo vide mezzo svenuto ….e lo scudo?Non vedeva più lo scudo di Atena , forse sepolto sotto le macerie insieme al dio.**

Dannazione

**Pensò , non riusciva a muoversi , aveva infuso troppa forza nell’attacco , sentiva al sua armatura pesante e il cuore che gli batteva forte , i polmoni si gonfiavano rabbiosamente prendendo più aria possibile , l’adrenalina gli aveva accelerato il respiro e reinvertito il senso di circolazione del sangue nel verso giusto.
Inspira Kambei e poi espira , riprende lentamente il controllo , ma ecco che il tempo si piega di nuovo e torna sul suo scorrere , quell’istante durato minuti finisce e le maciere si smuovono si accartoggiano , si spostano, scivolano una sull’altra alzando polvere e sabbia più vecchia della sabbia stessa del deserto e la figura di Montu riemerse barcollante : “Ochei è finita , di nuovo” pensò il cavaliere nella sua testa, sicuro che il dio del deserto presto si sarebbe scagliato su di lui e stavolta non c’era nessuno per salvarlo , a conferma di questa teoria era lo sguardo del dio , letteralmente furibondo eppur nulla su mosse .
Si fissarono per pochi istanti , il tempo si era piegato di nuovo? Perché quelli istanti sembrarono un eternità.Kambei riportò il tempo nei suoi giusti binari, parlando.**

Ora visto che siamo tutti più calmi , credo che possiamo farci una bella chiachcierata….anf….posso sapere perché hai preso lo scudo di Atena? Sai quanto è potente quell’oggetto? Che ci volevi fare? Se vuoi rispondermi mi faresti grande cortesia oppure possiamo mandare avanti questo siparietto fino alla sua ultima stupidità, a te la scelta .

**Per provare la sua non belligeranza , Kambei si sedette incrociando le braccia e calmando il suo cosmo anzi cercando di trasmettere anche con lo sguardo più tranquillità possibile , il dio aveva capito la pericolosità della Bilancia d’oro e per questo non attaccava o aspettava un momento come questo proprio per colpire a tradimento? Col sospetto nel cuore ,Kambei segretamente nel suo silenzio si concentrava in modo da poter richiamare di nuovo fulminamente il suo cosmo in caso di offensiva del dio.**
 
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view post Posted on 28/2/2012, 19:55
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Millenary Saint

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Spossato oltre modo, si lasciò cadere a peso morto contro il muro alle sue spalle. La gamba trafitta sanguinava copiosamente, allargando una pozza cremisi sempre più vasta. Chinò il capo, incapace di assistere agli eventi in corso, le palpebre chiuse preannunciarono l'eterno vagare nell'ombra di cui fu preda per un periodo incalcolabile. Benchè immobile e inerme, ebbe la sensazione che tutto ciò intorno a lui si muovesse come se il suo corpo fosse adagiato sul tappeto di Aladino. Sentì l'eco di un grande frastuono simile a ciotoli sotto la macina giungere da ere remote, percepì aleggiare nell'aria parole indistinte proferite da una voce lontana seppur in realtà giungesse a pochi metri da lui, ma non ne era cosciente.

Nonostante l'oblio lo avvolgesse in un abbraccio quasi confortante, sentiva che la vita ancora in lui non si stava spegnendo, anzi: evidentemente il suo compito non era finito. Silente si estraniò per dedicarsi alla cerca disperata delle ultime forze, degli ultimi barlumi di cosmo, voglioso di dimostrare fino all'ultimo la determinazione di un leone ferito, ma ancora pericoloso. Il tempo gli era tiranno e mai come ora fu il suo più acerrimo nemico. Prima che la ferita culminasse in fatale destino, era necessario prorompere il suo ruggito affinchè ciò che era stato sottratto fosse recuperato. Dormiente il leone era in muto silenzio, in attesa del suo ridesto... ancora, sempre.
 
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view post Posted on 4/3/2012, 16:01
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Millenary Saint
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Alexandra rivolse un sorriso d'intesa a Iancyu e dopo essersi allontanata un poco da lui, disse ad alta voce guardando verso l'alto e battendo un piede in terra con forza:

"Si saleeeee!!!"

Ed in risposta, il terreno cominciò a spaccarsi e sollevarsi, creando una sorta dis tranissimo ascensore roccioso, un cilindro roccioso che emerse dalla terra in risposta allos timolo dato dal cosmo della gigantessa, proiettato attraverso il pestone e che raggiungendo gli strati magmatici, aveva creato un'eruzione di lava che aveva spinto in superficie una colonna di roccia che adesso saliva a velocità vertiginosa.

La tecnica veniva solitamente utilizzata per erigere un muro, ma come nel passaggio precedente, vi erano altri usi per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, inotlre era molto più rapido e comodo che procedere a gattoni sugli scalini.

CITAZIONE
Muro Lavico: Proiettando il proprio cosmo nel terreno, Alexandra è capace di sollevare, tramite un getto di lava, un blocco di terra incredibilmente solido, in grado di resistere a colpi di notevole potenza (Cosmica o fisica) e che proteggerà da un singolo lato la gigantessa o qualcuno a lei vicino.
Su alcuni terreni, come in alta montagna o nel deserto, il colpo potrebbe rivelarsi poco efficace o addirittura inutile.

Ma salendo le capitò di veder qualcosa cadere dall'alto del faro, a prima vista si trattava di un corpo umano ed il suo primo istinto fù quello d'afferrarlo per evitare che si sfracellasse al suolo, a prescidnere dal fatto che si trattasse di uno dei suoi compagni oppure no.

D'altronde, pareva che sopra al faro cominciasse ad esserci una certa folla e quando guardò chi aveva tra le braccia, la gigantessa si limitò a sorridergli mentre gli diceva:

"E' una fortuna che io passassi di qui, non trovi?"

Nona veva intenzione dif ar male a quel tipo, lei non era venuta lì per aiutare i saints a sconfiggere qualcun'altro, doveva aiutare Iside e fare in modo che tutti avessero di nuovo i loro preziosi oggetti.
Certe volte le appariva tanto evidente come gli umania vessero bisogno di una sorellina maggiore che li riappacificasse...

A quel punto chiese all'uomo cadutole addosso dal cielo:

"Dimmi un pò, cosa stà succedendo lassù?"

In ogni caso, se il guerriero di Orione avesse cercato di liberarsi, lei l'avrebbe semplicemento stretto a sé in un forte abbraccio dicendogli:

"Non muoverti, a quest'altezza rischi di cadere e farti male."

Un'azione più ostile da parte del guerriero avrebbe portato ad un abbraccio così forte da rasentare lo stritolamento, un'esperienza poco piacevole nonostante la vicinanza ai grossi seni di Alexandra per via degli ugualmente grandi bicipiti:

"Stai calmo, sò che non sembra dal mio aspetto, ma non voglio farti del male, se hai tante energie vedi di conservarle, mi sembri piuttosto conciatello."

in ogni caso, una volta che avesse raggiunto il faro, sarebbe scesa con un agile saltello dal suo "ascensore" di roccia e confrontando Marcus ed un altro saint, avrebbe chiesto loro:

"Allora ragazzi, che è successo qui?
Per qualche strano motivo hanno cominciato a piovere persone, ma contro chi stavate combattendo?"


E rivelado ai due la presenza di Mintaka, aggiunse:

"Ad ogni modo bisogna aiutare questo poverino, mi sembra malconcio..."

La solita imbranata, manco s'era accorta d'aver raccattato uno dei responsabili di quel disastro.
 
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view post Posted on 4/3/2012, 18:00
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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La situazione assunse una piega impresta: come ricordava bene, Mintaka Orionis era un avversario molto pericoloso e per tale ragione aveva deciso di combattere utilizzando un colpo che si basava molto sull'astuzia e che l'avversario non aveva mai visto in quanto non gli era stato rivolto durante il loro ultimo incontro. Tuttavia sarebbe forse riuscito ad evitarlo, più per fortuna che per abilità, se in suo supporto non fosse sopraggiunto ancora una volta il suo allievo Zakard della Fenice, diventato ancora più forte di poche ore prima.
Il secondo Cavaliere sopraggiunto lanciò prima un colpo sconosciuto che non sembrò sortire grandi effetti, poi si affidò alle sue ben più rodate e conosicute le sue Ali della Fenice... che sembravano destinate a fallire come il suo stesso attacco, se non fosse stato per un imprevisto piegamento del faro, che si inclinò in maniera improvvisa e preoccupante, ma anche tale da impedire la manovra difensiva del nemico, che si ritrovò così fortemente ustionato e proiettato oltre il bordo della cima del faro.
Per conto suo, Marcus ricorse istintivamente al rampino che aveva sempre sotto il bracciale sinistro dell'Armatura e lo lanciò per ancorarsi al pavimento, in vista di un'eventuale ulteriore inclinazione che però per fortuna non avvenne, pronto anche a lanciare la corda a Zakard, se ne avesse avuto bisogno. Quando la situazione sembrò stabilizzarsi, il Cavaliere si rivolse al suo amico e collega per osservarne la situazione.
Quindi disse: "Zakard, tu hai maggior abilità di me nel combattimento aereo: inseguilo e catturalo, prima che si riprenda!"
Allora si mosse recuperando il rampino, anche se con non poche difficoltà per via del pavimento di pietra inclinato e progettato per camminarvi in orizzontale e non di certo in obliquo. Lungo la via, compì una lieve deviazione per recuperare il suo bastone, che aveva assorbito la portata dell'attacco elettrico dell'avversario, ma era rimasto miracolosamente intatto per la sua natura e per il fatto che era stato piantato nella pietra del pavimento, la quale aveva funto da eccellente messa a terra per disperdere l'intera scarica nemica.
*Ancora una volta, quest'arma del tutto comune si rivela pregna di miracoli!* si disse il Cavaliere.
Ad accrescere le sue difficoltà ci si mise la misteriosa fonte di luce, che sempre più lo abbagliava e gli rendeva necessario coprirsi gli occhi per non diventare cieco...
Una volta giunto lì vicino però, una serie di rumori e una voce familiare lo indussero a voltarsi. Pur ancora in parte abbaccinato, Marcus riconobbe Alexandra, anche solo per le sue dimensioni. La domanda e le parole suggessive dell'amica però lo fecero allaertare: probabilmente Alexandra non era riuscita a seguire lo scontro o non si era resa conto di ciò che era successo fino a quel momento, così comunicò mentalmente con lei e con Zakard, sperando che il collegamento mentale di Iancyu fosse ancora attivo: *Alexandra, quello che hai recuperato al volo non credo che sia un umano, ma è in ogni caso il responsabile di una strage al Grande Tempio. Zakard, aiutala a trattenere il nemico: ci deve quantomeno delle spiegazioni.*
Quindi si sarebbe voltato e, se ancora la teca di vetro fosse stata presente ed intatta, avrebbe cercato di rimuoverla e di arrivare così alla fonte di tutto quel bagliore, dal quale non percepiva alcun tipo di minaccia.
 
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°§Iancyu§°
view post Posted on 16/3/2012, 18:59




Riflettere e ancora riflettere... non portava a nulla. Iancyu era ancora lì con Arc e i due medaglioni in mano. Pensava a cosa potessero servire, quale fosse il loro significato, ma nessun idea, nessun illuminazione lo investì. Facendo così avrebbe berso solo tempo e quandi il segugio decise di operare in diverso modo. I medaglioni erano arrivati con la sua armatura la quale a sua volta era arrivata dalla cripta luogo dove ora vi erano il cavaliere della Bilancia e quello del Leone. Lì doveva andare il Saint, non solo per trovare risposte ai suoi dubbi ma anche per portase sostegno ai due Gold Saint, infatti Iancyu che tevena aperta la conessione mentale con i suoi compagni si accorse subito che i pensieri di Babel si stavano facendo meno chiari e che diveniva più difficile percepirli.

"Arc, ho deciso di andare nella cripta, lì troverò le risposte, tu resta qui, ora ho la mia armatura e potrei dare un aiuto agli altri, tu invece aspetta che Marcus e gli altri scendano e se hanno bisogno dagli un mano. Ci si vede dopo!"

Presa la sua decisione e sicuro di se Iancyu si avviò verso la cripta. Aveva preferito lasciare lì Arc perchè sapeva che sarebbe stato pericoloso, i Gold Saint stavano combattendo con un nemico davvero forte il cui cosmo era potente e contro cui neanche il segugio avrebbe potuto fare nulla. Ci volle poco al cavalieri, vista la sua velocità, per arrivare nella cripta. Lì egli rimase immobile, sulla soglia a guardarsi intorno. A terra da un alto c'era un moribondo Babel mentre più avanti c'era Kambei seduto in tutta calma che parlava con qualcuno, colui che probabilmente era un nemico, un individuo con sembianze egizie con ascia e arco. Vista la condizione del Leone, il Silver Saint deciso di soccorrerlo. Corse verso di lui, si inginocchiò e lo prese mettendo un braccio dietro la schiena.
" Cavaliere! Siete ancora cosciente? Potete rispondermi?"
Cosa avrebbe potuto fare il giovane cavaliere il quale intanto decise di farsi dare chiarimenti da kambei?

" Kambei di Libra, cosa sta accadendo qui? Chi è costui e come ha fatto Babel a ridursi così?"

Ai dubbi di prima si aggiunsero anche questi. I medaglioni erano ancora con il Segugio, ma ora bisognava occuparsi di cose più importanti.
 
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view post Posted on 16/3/2012, 20:54
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Millenary Saint

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La sua meditazione venne interrotta dall'avvento di un altro cavaliere, uno dei tanti giovani aspiranti eroi in cerca di gloria e fama. Per un attimo Babel si sentì confortato dalla salda presa con cui il giovane saint intendeva sorreggerlo, un gesto di fratellanza che anche il leone manifestava ogniqualvolta un compagno giaceva in condizioni precarie. Eppure alle parole del nuovo giunto, il custode della quinta esternò una risata prima che il suo unico occhio squadrò l'indesiderato interlocutore:

Ahaha perbacco! Mi vedi già con un piede nella fossa, ragazzo? Semplicemente stavo riflettendo...e anzi a dire il vero speravo mi avessi portato un po' di vino per ristorarmi un poco.

Mentì, copioso il sangue colava dalla ferita sulla gamba ancora trafitta dalla freccia d'oro, ma sapeva che non era il momento per destare le preoccupazioni altrui, ancor meno prostrarsi dinanzi ad un cavaliere fresco d'investitura affinchè combattesse al suo posto.
Il suo volto mutò in un'espressione accigliata al pensiero di dover salvaguardare ora anche la vita di questo coraggioso ma inesperto guerriero. Il suo monito giunse puntuale:

Sei stato incauto ad addentrarti in questa dannata cripta, qui si stanno scatenando forze inimmaginabili. Non ti chiedo di andartene perchè so che non mi ascolteresti, ad ogni modo non fare sciocchezze... la posta in gioco è molto alta!

Sentenziò con un cenno del capo indicando lo sfavillare dello scudo di Atena.
Babel non accennò minimamente ad alzarsi, non ancora, anzi si rilassò in postura di guardia sciolta; nonostante ciò la sua figura espanse un cosmo dorato e prepotente, segno tangibile del suo imminente risveglio, del suo ultimo ruggito.
 
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view post Posted on 17/3/2012, 11:07
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Gold Saint di Libra

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**Una presenza si stava avvicinando alla cripta , il cosmo gli era famigliare , appartenva ad Atena , di certo anche il dio l’avrebbe capito , c’ho avrebbe influito sulle trattative in corso per lo Scudo .
Dalla porta apparve Iancyu , bardato dalla Silver cloth del Segugio , Kambei ovviamente non riconobbe lui , ma l’armatura e vide che egli si dirise verso Babel , steso a terra a com’era e cercò di sollevarlo per un baraccio .**

Sta tranquillo , ti spiego poi , prendi Babel e venite dietro di me , miraccomando con calma e tu Babel , calmati non c’è bisogno di ricorrere alla violenza **disse guardando la divinità**

**Kambei sapeva che rimanendo in gruppo si sarebbero potuti difendere meglio da un probabile attacco .Stavolta Kambei voleva andarci con i piedi di piombo in scarpe di cemento , lo Scudo di Atena era lì a pochi passi , la loro ricerca era finita , certo non sapeva se l’interrogatorio gli avrebbe dato le risposte che cercava , fatto stava che adesso il nuovo Silver Saint poteva essere un'altra mano o un altro peso , proava sentimenti contrastanti in questo senso , ma decise di sopprimerli per un momento , quel dannato scudo era lì davanti a lui dannazione, e lì, gli venne l’idea .**

Se solo potessimo crerare un diversivo , con la mia telecinesi , potrei ordinare allo scudo di venire qui , ma bisogna essere cauti , con lo scudo nelle mie mani allora si che diventerei incinbile e di questo dio rimarrebbe solo il ricordo!

**Pensò mentre con gli occhi cercava di entrare in empatia con Babel , cercando di fargli capire con uno sguardo che aveva in mente un piano , poi tornò a guardare fisso il dio e sforzandosi di non guardare lo scudo se l’avversario avesse avuto anche il minimo sospetto della sua idea , tutto sarebbe stato vano , si concentrò sul sacro manufatto , l’operazione era rischiosa, stavolta non se la sarebbe cavata con il crollo del soffitto o dell’intera torre, stavolta ci avrebbe rimesso le penne. Sperando di non entrare in conflitto con la natura divina dello Scudo ,ordinandoli segretamente di sollevarsi e venire da lui e dentro di se ripeteva questo Karma**

O Scudo della dea proteggici , vieni qui in nostro soccorso, O Scudo della dea proteggici , vieni qui in nostro soccorso…..

Telecinesi: è quel fenomeno paranormale per cui un essere vivente sarebbe in grado di agire sull'ambiente che lo circonda, secondo modalità sconosciute alla scienza. La modalità più intuitiva per definire la psicocinesi è la capacità di spostare oggetti con il pensiero. Permette di spostare oggetti comprese le 12 armi di cui è dotato , con la forza del pensiero.


Edited by Aliolia - 17/3/2012, 14:05
 
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view post Posted on 17/3/2012, 13:31
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Kambei pareva ancora intenzionato a diplomare in qualche modo con il dio. La sua voce gli entrò nella mente suggerendo un piano per recuperare lo scudo davanti a loro sotto la vista del nemico, il quale sicuramente non sarebbe rimasto lì a guardare senza fare nulla. L'amico faticava a comprendere l'evidenza dei fatti, ossia che vi era un unico modo per la conquista del sacro cimelio: l'uso della forza.

E' tutto inutile.

Rispose ad alta voce, sicchè anche il dio potesse udirlo. Invero il leone dubitava che i messaggi telepatici tra uomini fossero in grado di eludere una divinità, come due stupidi che volevano farsi gioco di un'intelligenza suprema.

Si liberò dall'abbraccio del giovane segugio e con estremo sforzo, seppur mascherato dal suo truce sguardo, si rialzò in piedi infervorato da un rinnovato spirito guerriero. Piantò con prepotenza i piedi sul pavimento con uno schiocco metallico che echeggiò per qualche istante, facendo così delle gambe martoriate e rigide le colonne portanti su cui poteva innalzarsi la sua possente figura, simile ad un leone con le zanne spezzate ma dalle fauci ancora ringhianti e assetate di sangue.

E' ora di sguainare le armi di libra...
 
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111 replies since 21/6/2011, 07:55   1561 views
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