CITAZIONE
IANCYU: " Salve Alexandra, da quanto vedo tu dovresti essere una gigantessa, ho sentito parlare di voi, ma pensavo che foste estinti e inoltre nemici degli uomini. Questo è davvero un incotro strano. Ti ringrazio del tuo aiuto, ci hai levato un bel problema. Comunque io sono Iancyu, sono stato cavaliere d'argento del Segugio, ma dopo aver perso me stesso ho perso anche la mia armatura. Sono ritornato per riprendermi ciò che mi spetta. Ma comunque non parliamo di me, andiamo avanti e sarò felice di andare io in prima linea."
ARC: Salve a te, Alexandra...dalla tua superba figura immagino che tu sia una gigantessa, è un onore conoscerti. Io sono l'aspirante cavaliere della bussola d'argento, Arc Suras. Prima di proseguire vorrei che mi chiarissi un dubbio, da ciò che sò voi giganti non siete esattamente nostri alleati, quindi come mai questo aiuto?
Alexandra ebbe modo di ascoltare le prsentazioni dei due saint lì presenti, un certo Iancyu sembrava che in quella missione stesse cercando qualcosa di più di quel che interessava gli altri ed a lui la gigantessa rispose approfittando per insegnargli qualcosa sui giganti:
"I giganti sono tutti vivi e vegeti, solo che si trovano nelle profondità del Tartaro, solo io sono fuori al momento e sono anche piuttosto piccina, i miei fratelli sono il triplo di me e sì, temo d'essere l'unica a simpatizzare per gli umani."Poi allungò una mano con l'intento di accarezzare col dito il volto del ragazzo, dicendogli con un sorriso:
"Siete così piccoli e teneri, vi pizzicherei le guance tutto il giorno se non avessi paura di farvi male."Tanto per chiarire che ai suoi occhi, sia Iancyu che Arc apparivano come dei bambini, a questo proposito, rispose al secondo:
"E grazie del complimento Arc, tu sì che sai come far sentire speciale una ragazza, peccato che tu sia più giovane di me di qualche migliaio di anni..."E dicendo questo gli accarezzò il mento con un dito, dopodichè disse ai due:
"Vogliamo andare?"[...]
Dopo che la gigantessa aveva urlato a Marcus, Iancyu le chiese se lo conoscesse e lei gli rispose:
"Oh, sì ma è una lunga storia e non mi và molto di rivangarla...oh già, potevo usare la comunicazione mentale invece di urlargli dietro! "Si disse dandosi una manata in fronte, a quel punto le arrivò un messaggio mentale da Marcus, il quale le chiedeva cosa ci facesse là sotto e se sapesse che cosa stessero facendo lì tutti quei saint, a quel punto, la gigantessa rispose mentalmente, anche se un pò a fatica visto che non aveva mai usato una centralina umana per comunicare:
*Ok...vediamo se questa roba funziona, mi senti?
Come sapevi che ero ad Asgard?
Mi stavi spiando o che?
Ad ogni modo non ho idea del perchè vi troviate qui, io sono venuta con un cavaliere di Asgard e ci siamo separati, Iside ci ha chiesto aiuto...ce l'ho ancora il telefono che mi ha dato Hankass?... non posso controllare però mi sembra di sentirne la pressione sul seno sinistro...devo decidermi a trovare una borsetta, non posso tenere sempre tutto tra i seni...ma la comunicazione mentale è ancora attiva?
Speriamo di no...*Gaffe a parte, quando Marcus le chiese di Elene, la gigantessa rispose a malincuore:
*No mi spiace, non ho visto né percepito qualcuno all'infuori di voi a questo piano*Successivamente seguirono la telecronaca di Marcus e mentre lui si rivolgeva al falco, Alexandra gli chiese mentalmente con una lieve apprensione:
*Cos'è cosa?
Che hai trovato lassù?*[...]
Dopo qualche tempo, Alexandra si accorse che qualcuno stava arrivando alle loro spalle, le sue percezioni erano ambigue a riguardo, si muoveva molto velocemente ma non sembrava dotato di un aura complessa come quella umana, in ogni caso, doveva fare attenzione e ponendosi all'uscita del cunicolo dal quale erano arrivati, fece in modo da bloccare la strada ad un qualsiasi avversario.
Non voleva che Ark e Iancyu rischiassero di farsi del male, erano giovani ed inesperti, ad ogni modo, la gigantessa chiese telepaticamente al Silver del Segugio:
*Iancyu, c'è qualcuno o qualcosa che stà venendo qui a grande velocità, sei in grado di contattarlo telepaticamente?*Non era dett che funzionasse, ma tantovaleva provare, in ogni caso, i due adesso erano impossibilitati a tornare indietro acausa dell'ingombro della gigantessa che quando vide arrivare un cane apparve piuttosto sorpresa.
Si trattava di un segugio fiero e di bell'aspetto e la gigantessa si si sciolse in un sorriso, anche se il cnide sembrava del tutto intenzionato ad aggredirla e sembrava possedere un potere fuori del comune, la gigantessa non riuscì a pensare a lui come un nemico, si trattava solo di un cane anche se di straordinario potere.
E così, la gigantessa tese la mano alla belva affinchè gliel'annusasse e quella per tutta risposta le morse il dito medio dell mano sinistra.
La gigantessa fece una smorfia di dolore ma non voleva ancora rispondere all'attacco, date le sue dimensioni,per quanto potente potesse esserequel morso, non era in grado d'infliggerle ferite gravi, idem per gli artigli che potevano a mala-pena farle uscire del sangue con un graffio.
Altri cavalieri forse avrebbero approfittato dello stretto corridoio per inondare la bestiola con del fuoco e farla alla brace, ma Alexandra era una tenerona e non voleva fare del male ad un animale innocente, anche se adesso la mordeva e la graffiava.
Con un tono di giocoso rimprovero disse al cane:
"Ahi!
Vacci piano piccolo, non ho intenzione di farti del male sai?"Edited by -Ranma- - 10/1/2012, 12:23