Alessandria d'Egitto, Isola di Pharos

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.:Oracolo:.
view post Posted on 29/12/2011, 20:38




Il cavaliere della fornace continuò la sua scalata.
Passò con circospezione davanti ai fori aperti nel muro senza però trovare ostacoli.
Evidentemente una volta erano in funzione e avrebbero potuto colpire un eventuale nemico.
Giunse quindi alla sommità del faro. Una stanza vasta e completamente senza pareti, con solo dei pilastri a rettere il tetto e la cupola del faro. Al centro della stanza un pilastro alto circa un metro e mezzo con sulla sommità una teca di vetro che risplendeva di luce accecante, forse causato dal ciò che la teca conteneva.
Un falco appoggiato sul parapetto si voltò verso Marcus fissandolo con insistenza...

Nel frattempo nella cripta il segugio si avventò su Kambei ma solamente per atterrarlo e poi proseguire sulle scalinate risalendo l'interno del faro... fino a raggiungere il cavalieri che con la gigantessa stavano cercando di raggiungere Marcus.. avrebbe aggredito il primo cavaliere che avrebbe incontrato.

Infine il saint del Leone gridò contro il suo avversario con aria di sfida.. la statua si mosse lasciando dietro di sè una scia infuocata che incendiò il fregio che circondava il sepolcro. In particolare si illuminarono le fiere che si trovavano attorno alla figura da cui uscì il segugio... un giaguaro, un leone, un ghepardo e un enorme elefante....

Cosa fai qui comune mortale?

Questa fu la laconica risposta del dio guerriero...

p.s. scusate per il ritardo ma volevo capire se altri avrebbero postato. Comunque gli avversari (il segugio e il dio) sono di una energia elevata rispettivamente nera e divinae non possono essere vinti con la sola forza.
Se avete domande contattatemi :)
 
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view post Posted on 29/12/2011, 22:05
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Millenary Saint

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Il metallo che sbatte sul pavimento... con questo rumore provenire dalle spalle Babel si voltò preoccupato e vide l'amico atterrato dalla bestia assurda che percorse furiosa la scalinata, liberando i due saint dal suo fetore.
Il leone si avvicinò a Kambei e gli protese una mano come sostegno per rialzarsi.

Perlomeno non ti ha sbavato addosso...

Disse all'amico, rivelando il suo sorriso sornione. Tuttavia ebbe di che incupirsi quando l'intera stanza parve tremare al diffondersi nell'aere di un'empia e ultraterrena voce, proferendo una di quelle domande con il quale intendere che la quiete era stata turbata dagli attuali profani ammantati di oro.
Si girò esitante, come se avesse timore di ciò che si sarebbe palesato dianzi al suo unico occhio, eppure sapeva di non poter sottrarsi. Imperioso il dio si fece avanti sfoggiando un cosmo spaventoso e lingue di fiamme serpeggiare al suo passaggio, ma l'imprevedibile custode della quinta casa non si sarebbe lasciato cogliere dallo smarrimento o dalla paura, poiché ci voleva ben altro per scuotere la sua tempra. La sua risposta fu eloquente, forse incauta, presagita da un atteggiarsi superbo nei riguardi di un'essenza divina e non era neanche la prima volta che accadeva... in qualche modo tutto ciò rimembrava la battaglia contro il dio Efesto all'Ojos del Salado.
Pose dunque le mani sui fianchi a segno di insofferenza e con sguardo spavaldo rispose:

E invece per quale motivo un dio ci onora della sua presenza qui nelle viscere della terra? Non dovresti pacerti della tua onnipotenza sul monte Olimpo insieme agli altri dei?

Il ghigno scomparve per far posto ad un'espressione seria, quasi adirata, cosi come la sua postura divenuta decisamente più attenta. Continuò:

Non è certo l'interesse per questo posto a farci venire qui... semmai il recupero dello scudo di Atena che ci è stato sottratto!|
 
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view post Posted on 29/12/2011, 22:57
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A quanto pareva, la minaccia rappresentata da quei fori risiedeva ormai nel passato più che nel presente: nessuno di essi infatti manifestò alcun segno di pericolosità e neppure la sua cortina di fuoco servì a svelare nulla più di una serie di buchi nella pietra più intensa e frequente di un groviera.
Sul finire della scalata, Marcus fu sorpreso da qualche pensiero e da una voce familiare: Alexandra era arrivata fino alla struttura e non aveva esitato a manifestarsi in una maniera a lei congeniale, piuttosto che con la forma mentale che molto probabilmente Iancyu aveva già provveduto ad estendere e spiegare. Il Cavaliere si fermò quando la sentì e sorrise fra sé: non era cambiata affatto!
Poi però tornò serio, chiedendosi cosa avesse spinto la Gigantessa, che era partita per Asgard molti giorni prima, a tornare così rapidamente indietro e proprio nello stesso luogo dove si trovavano lui e molti altri Cavalieri: a rigor di logica, non poteva aver percepito a così grande distanza cosa fosse successo al Grande Tempio e men che meno ancora arrivare fino all'isola di Pharos seguendo le stesse tracce che stavan seguendo loro.
*Alexandra! Non mi aspettavo di rivederti così presto. Era troppo freddo il nord?* chiese con un misto di simpatia e di curiosità interessata. *Spro che gli altri ti abbiano ragguagliato sulla situazione. Se no penso di poterti informare io mentre procedo qui...*
Mentre pensava e indirizzava quelle parole per tramite del Segugio, Marcus arrivò fino alla fine degli scalini e ne informò quindi gli altri. Lì si ricordò di una cosa: *Iancyu, hai più avuto notizie da Elene? Sono un po' preoccupato, non vorrei che le fosse successo qualcosa là sotto. Alexandra, hai visto per caso una ragazza con l'Armatura d'Argento di Cerbero mentre venivi qui? E' scomparsa e nessuno riesce a trovarla...*
Quindi Marcus, che si era liberato della sua cortina di fumo rosso infuocato una volta che era arrivato in cima e non era stato aggredito, né aveva trovato altro genere di accoglienza, si guardò intorno e si ritrovò in un ambiente piuttosto inconsueto.
*Non so neanche se posso chiamare stanza il posto dove sono: quindi ci sono solo il pavimento e il soffitto, distanziati solo da una serie di pilastri... ho l'impressione che se ne crolla anche solo uno, qui viene giù tutto... e quello, cos'è?*
Lo chiese soprattutto a se stesso, notando qualcosa al centro di quel luogo: una teca sollevata di oltre un metro e mezzo dal livello del pavimento da un pilastro e da dentro di essa qualcosa brillava con un'intensità quasi accecante, al punto che non riusciva a capire che cosa vi fosse all'interno.
Ma qualcosa lo fece arrestare dopo aver compiuto pochi passi: un falco si era voltato dal parapetto e stava guardando proprio lui, con un'insistenza che non gli parve naturale, come in fondo di naturale fino a quel momento c'era stato abbastanza poco.
Quindi si fermò, tenendo il bastone ben in vista fuori dal mantello, il cui lembo destro venne scostato con calma e quindi ricambiò lo sguardo di quella bestia e quindi disse: "Il mio nome è Marcus della Fornace e sono un Cavaliere del Grande Tempio. Tu mi capisci? Puoi dirmi chi sei?"
Forse era assurdo quello che stava facendo, ma aveva la profonda sensazione che ignorare quel movimento sarebbe stato un errore.
 
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view post Posted on 5/1/2012, 15:14
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CITAZIONE
IANCYU: " Salve Alexandra, da quanto vedo tu dovresti essere una gigantessa, ho sentito parlare di voi, ma pensavo che foste estinti e inoltre nemici degli uomini. Questo è davvero un incotro strano. Ti ringrazio del tuo aiuto, ci hai levato un bel problema. Comunque io sono Iancyu, sono stato cavaliere d'argento del Segugio, ma dopo aver perso me stesso ho perso anche la mia armatura. Sono ritornato per riprendermi ciò che mi spetta. Ma comunque non parliamo di me, andiamo avanti e sarò felice di andare io in prima linea."

ARC: Salve a te, Alexandra...dalla tua superba figura immagino che tu sia una gigantessa, è un onore conoscerti. Io sono l'aspirante cavaliere della bussola d'argento, Arc Suras. Prima di proseguire vorrei che mi chiarissi un dubbio, da ciò che sò voi giganti non siete esattamente nostri alleati, quindi come mai questo aiuto?

Alexandra ebbe modo di ascoltare le prsentazioni dei due saint lì presenti, un certo Iancyu sembrava che in quella missione stesse cercando qualcosa di più di quel che interessava gli altri ed a lui la gigantessa rispose approfittando per insegnargli qualcosa sui giganti:

"I giganti sono tutti vivi e vegeti, solo che si trovano nelle profondità del Tartaro, solo io sono fuori al momento e sono anche piuttosto piccina, i miei fratelli sono il triplo di me e sì, temo d'essere l'unica a simpatizzare per gli umani."

Poi allungò una mano con l'intento di accarezzare col dito il volto del ragazzo, dicendogli con un sorriso:

"Siete così piccoli e teneri, vi pizzicherei le guance tutto il giorno se non avessi paura di farvi male."

Tanto per chiarire che ai suoi occhi, sia Iancyu che Arc apparivano come dei bambini, a questo proposito, rispose al secondo:

"E grazie del complimento Arc, tu sì che sai come far sentire speciale una ragazza, peccato che tu sia più giovane di me di qualche migliaio di anni..."

E dicendo questo gli accarezzò il mento con un dito, dopodichè disse ai due:

"Vogliamo andare?"

[...]



Dopo che la gigantessa aveva urlato a Marcus, Iancyu le chiese se lo conoscesse e lei gli rispose:

"Oh, sì ma è una lunga storia e non mi và molto di rivangarla...oh già, potevo usare la comunicazione mentale invece di urlargli dietro! "

Si disse dandosi una manata in fronte, a quel punto le arrivò un messaggio mentale da Marcus, il quale le chiedeva cosa ci facesse là sotto e se sapesse che cosa stessero facendo lì tutti quei saint, a quel punto, la gigantessa rispose mentalmente, anche se un pò a fatica visto che non aveva mai usato una centralina umana per comunicare:

*Ok...vediamo se questa roba funziona, mi senti?
Come sapevi che ero ad Asgard?
Mi stavi spiando o che?
Ad ogni modo non ho idea del perchè vi troviate qui, io sono venuta con un cavaliere di Asgard e ci siamo separati, Iside ci ha chiesto aiuto...ce l'ho ancora il telefono che mi ha dato Hankass?... non posso controllare però mi sembra di sentirne la pressione sul seno sinistro...devo decidermi a trovare una borsetta, non posso tenere sempre tutto tra i seni...ma la comunicazione mentale è ancora attiva?
Speriamo di no...*


Gaffe a parte, quando Marcus le chiese di Elene, la gigantessa rispose a malincuore:

*No mi spiace, non ho visto né percepito qualcuno all'infuori di voi a questo piano*

Successivamente seguirono la telecronaca di Marcus e mentre lui si rivolgeva al falco, Alexandra gli chiese mentalmente con una lieve apprensione:

*Cos'è cosa?
Che hai trovato lassù?*


[...]



Dopo qualche tempo, Alexandra si accorse che qualcuno stava arrivando alle loro spalle, le sue percezioni erano ambigue a riguardo, si muoveva molto velocemente ma non sembrava dotato di un aura complessa come quella umana, in ogni caso, doveva fare attenzione e ponendosi all'uscita del cunicolo dal quale erano arrivati, fece in modo da bloccare la strada ad un qualsiasi avversario.
Non voleva che Ark e Iancyu rischiassero di farsi del male, erano giovani ed inesperti, ad ogni modo, la gigantessa chiese telepaticamente al Silver del Segugio:

*Iancyu, c'è qualcuno o qualcosa che stà venendo qui a grande velocità, sei in grado di contattarlo telepaticamente?*

Non era dett che funzionasse, ma tantovaleva provare, in ogni caso, i due adesso erano impossibilitati a tornare indietro acausa dell'ingombro della gigantessa che quando vide arrivare un cane apparve piuttosto sorpresa.
Si trattava di un segugio fiero e di bell'aspetto e la gigantessa si si sciolse in un sorriso, anche se il cnide sembrava del tutto intenzionato ad aggredirla e sembrava possedere un potere fuori del comune, la gigantessa non riuscì a pensare a lui come un nemico, si trattava solo di un cane anche se di straordinario potere.

E così, la gigantessa tese la mano alla belva affinchè gliel'annusasse e quella per tutta risposta le morse il dito medio dell mano sinistra.
La gigantessa fece una smorfia di dolore ma non voleva ancora rispondere all'attacco, date le sue dimensioni,per quanto potente potesse esserequel morso, non era in grado d'infliggerle ferite gravi, idem per gli artigli che potevano a mala-pena farle uscire del sangue con un graffio.
Altri cavalieri forse avrebbero approfittato dello stretto corridoio per inondare la bestiola con del fuoco e farla alla brace, ma Alexandra era una tenerona e non voleva fare del male ad un animale innocente, anche se adesso la mordeva e la graffiava.
Con un tono di giocoso rimprovero disse al cane:

"Ahi!
Vacci piano piccolo, non ho intenzione di farti del male sai?"


Edited by -Ranma- - 10/1/2012, 12:23
 
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view post Posted on 11/1/2012, 18:16
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**Un attimo di smarrimento aveva fatto si che la fiera lo atterrasse per poi disinteressarsi di lui .Kambei sgomento , vide l’animale di pietra andar via , che avesse solo intenzione di capire chi egli fosse?
L’amico Babel gli porse una mano per aiutarlo ad alzarsi per poi rivolgersi al dio fiammeggiante che emerso dalle rocce insieme al suo seguito di bestie feroci .Quegli animali incuriosirono la Bilancia perché non sembravano essere presi a caso , infatti ognuno di loro gli revocava un luogo : il leone la savana,l’Africa ,la regalità , così come il ghepardo l’antico Egitto e i suoi sacerdoti , l’elefante l ‘India, tutti luoghi conquistati da Alessandro il Macedone , un insidiosa idea si avvinghiava nel cervello del cavaliere.
Kambei notò subito l’aria preoccupata e seria di Babel mentre si rivolgeva all’enorme statua , poteva quasi essere interpretata come un area di sfida .Facendo tesoro delle esperienze passate con entità sovrannaturali , mise una mano sulla spalla per tranquillizzare il giovane leone, la cosa più importante era affrontare la questione con il massimo della calma .
Allargando le braccia si diresse verso il gigante con aria serena e tranquilla , le sue intenzioni non erano bellicose e questo doveva trasparire dalla sua faccia.**

Salve a voi , signore di questo faro, le nostre intenzioni , non sono malvagie , veniamo in pace , ma lascia prima che ci presentiamo , io sono Kambei della Bilancia cavaliere di Atena e costui è Babel del Leone , anche lui cavaliere , siamo qui perché un prezioso artefatto ci è stato sottratto , il sacro scudo di Atena e le nostre indagini ci hanno condotto qui , forse voi potete aiutarci ?

**E in segno di rispetto chinò il capo , sperando aver fatto breccia nel cuore di quella cosa , qualora lo avesse e di aver aperto la strada per la diplomazia , altrimenti avrebbe già dovuto pensare alla strada per la fuga**

OT/scusate il ritardo sono stato inghiottito dalle feste di natale XDDDDD\OT
 
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°§Iancyu§°
view post Posted on 12/1/2012, 18:56




I tre si trovavano ancora in fondo alla scalinata mentre ormai Marcus stava per scomparire dalla visuale. Questo all'improvviso, avendo sentito la forte chiamata della gigantessa, la contattò e parlò con lei. Veramente i due si conoscevano, ma non era questo il momento di ascoltare la storia del loro incontro. Il cavaliere della Fornace in seguito si rivolse a Iancyu chiedendo di Elene, ma purtroppo con tutto lo sforzo possibile, il cavaliere del Segugio non era riuscito e non riusciva a localizzarla, nè il suo cosmo, nè i suoi pensieri erano percepibili.
"Aihmè Marcus nulla da fare... Elene è scomparsa e non riesco a percepirla. Nessuno mi dà aggiornamenti, spero che stiano bene e soprattutto lei. Lei se la sa cavare, l'hai addestrata tu non può essere altrimenti. Diamoci da fare..."
Finito di parlare una strana presenza sembrava arrivare alle spalle del trio. Poteva essere qualsiasi cosa, ma nessuno avrebbe mai pensato ad una segugio. Sicuramente non molto amichevole anzi morse e graffio più volte Alexandra la quale però data la sua stazza sembrava non preoccuparsene tanto. Iancyu la guardava e osservava il cane pronto a colpire se c'era bisogno. Riflettava sulla situazione, era strano vedere lì in quel posto dimenticato dal mondo e pieno di pericoli un cane; qualcosa di strano ci doveva essere e propabilmente qualche pericolo era imminente.
"Alexandra io mi allontanerei da lui. Non ti sembra strano vedere in questo luogo un cane e non un semplice cane ma bensì un seguigo adatto alla caccia? Non pensi che qualcuno lo abbia mandato qui? Mi dispiace dirlo ma dobbiamo sbarazzarci di lui e in fretta. O lo fai tu o lo farò io..."
Iancyu alzò leggermente il cosmo e si mise in posizione di attacco aspettando una risposta dalla gigantessa, non voleva agire subito, ma la situazione lo portava a temere quell'animale, animale simbolo della sua stessa armatura che andava ritrovata.
 
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view post Posted on 12/1/2012, 19:24
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Millenary Saint
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Alexandra alle parole di Iancyu si voltò leggermente verso il silver saint e gli disse con un tono più distaccato di quello che aveva usato sino a poco prima, non urlava ma era chiaro che volesse che i due saint ne stessero fuori:

"Stai fermo lì, questa creatura è pericolosa e se tu l'attaccassi, saresti esposto ad una reazione violenta.
Sia tu che Ark non sareste in grado di difendervi, accettate questo fatto e vedete se potete aiutare Marcus piuttosto."


A quel punto, se il segugio si fosse stufato di morderle il braccio ed avesse cominciato ad annusarle una mano, lei avrebbe cercato di fare il passo successivo ed accarezzargli la testa, chiedendogli con un tono dolce:

"Che succede piccolino?"

Col suo corpo bloccava comunque il passaggio al cane ed eventualmente, avrebbe potuto fargli da scudo contro gli attacchi dei due saints.

In oltre un millennio di vita,la gigantessa di cose strane ne aveva viste tante, un segugio dentro ad un faro non era la più strana e lei non credeva che la violenza fosse sempre la migliore delle vie da percorrere.
 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 25/1/2012, 12:28




Sulla sommità del faro la fornace fece una breve presentazione verso l'animale che lo fissava con insistenza...

Un passeggero estraneo alle faccende divine avrebbe etichettato Marcus come un pazzo e degno di essere rinchiuso nei migliori nosocomi...ma invece dopo le parole del saint.... il falco scese sul pavimento e le sue sembianze mutarono rapidamente fino a diventare uguali a quelle del cavaliere che avevano attaccato il grande tempio...

Stolto.. non sapevi che il falco è l'animale più sacro al santo Rah dio fra gli dei dell'Egitto?

Mintaka così aveva rivolto la parola a Marcus e si avvicinava con fare minaccioso al saint presente davanti a lui...

Nel frattempo il segugio sebbene molto più piccolo della gigantessa non si lasciò intimidire... morse in profondità le dita di lei e divincolandosi si avventò contro il successivo saint che era il povero Iancyu provi dell'armatura...poi la bestia esitò...come se volesse scrutare meglio l'avversario che aveva di fronte a lui...per quale motivo?....

Infine nelle pronfondità del faro 2 gold saint fronteggiavano il dio della guerra... entrambi chi più diplomaticamente e chi meno stavano di fronte a lui...alla fine il dio disse...

Come osate rivolgermi la parola...

un gesto fulmineo scagionò un enorme potenza energetica che scaraventò entrambi i saint violentemente contro le pareti della cripta...
 
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view post Posted on 25/1/2012, 19:42
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La reazione del sommo Ares fu prevedibile quanto bellicosa, e non poteva essere il contrario da parte del dio della guerra, di colui che si beava dei massacri perpetuati in suo nome. Di certo una divinità che veniva gloriata sui campi di battaglia tra il sangue di chi giaceva nella polvere, non contemplava affatto pacifici dialoghi, ancor meno verso coloro che nemmeno lo adoravano.

Ma per quanto il leone fosse già da tempo predisposto alla lotta non riuscì a erigere una difesa capace di contrastare la potenza del dio, la quale si riversò su entrambi i saint sbattendoli contro la parete della cripta. L'impatto fui inevitabilmente violento che avrebbe causato fratture un po' su tutto lo scheletro se non fosse stato per le sacre vestigia d'oro. Mentre a fatica si alzava, il custode della quinta casa esternò un lamento soffocato, quasi un borbottio più di disappunto che di dolore, sebbene quest'ultimo fosse tutt'altro che lieve.

Tsk... e allora perchè fa domande se manco vuole che parliamo?

Bisbigliò al compagno di libra conciato nelle medesime condizioni come lui. Sapeva che non ne sarebbero usciti con tarallucci e vino, piuttosto c'era da domandarsi per quale motivo il dio pretendeva risposte se poi gli riteneva colpevoli semplicemente per aver professato verbo.

Almeno adesso sappiamo che la diplomazia non serve...

Disse abbozzando un ghigno come se fosse lieto di intraprendere l'unica e grave strada percorribile, cioè quella del combattimento contro il dio, nonostante essa offrisse loro ben poche vie di scampo; eppure era solo in talune occasioni che l'impeto del leone raggiungeva la sua massima espressione, nonché quando è in gioco la sua vita e quella di chi lo affianca.
Non era avventatezza quella che spinse Babel ai suoi arditi atti, poiché 10 anni di battaglie, sangue e fango, avevano il merito di temprare persino l'animo più turbolento di un uomo, semmai la sua spavalda fierezza era figlia dello spirito guerriero del veterano che tornava in auge e della consapevolezza che l'unico modo per uscirne vivi dalla cripta era annientare il dio dinnanzi.
Il suo sguardo ferino si posò sull'amico e superbo guerriero della bilancia a cui appoggiò una mano sulla spalliera come inno al coraggio e al dovere.

Fa che questo sia il giorno in cui combattiamo fianco a fianco!

Il volto arcigno sfidò quello di Ares per qualche istante, gli ultimi sgoccioli della quiete che preannuncia la tempesta. Impetuoso il suo cosmo s'espanse, per poi prodigarsi in uno scatto di lato spostandosi dal compagno onde non lasciare al nemico bersagli troppo facili e vicini. Attingendo alla massima velocità che poteva vantare, il leone scagliò con la mancina delle sfere lucenti sul pavimento davanti al dio in modo che all'impatto gli abbagliassero la vista , al contempo con la mano destra avrebbe scatenato le zanne del leone accompagnate dal riverbero dei fulmini, scroscianti e potenti come quando il genere umano era inerme spettatore della rabbia di Zeus nei cieli. Era sottointeso su come tale arringa fosse contemplata per attirare verso di sé l'attenzione, affinchè Kambei potesse trarne vantaggio. Fu cosi che il suo pugno proteso sancì il suo castigo, simile ad un fuoco sacro che libera il mondo dagli impuri.


LIGHTNING PLASMA!



CITAZIONE
- Controllo del Fulmine – [abilità personale]
Il cavaliere d'oro detiene il dominio dell'elettricità, consentendoli di esercitarla in qualunque forma e modo, indi per cui anche le sue tecniche ne sono intrise.
116ra

CITAZIONE
- Lightning Plasma – Zanne del Leone- [offensiva]
Gli artigli del leone si avventano sul nemico. Trattasi di una tecnica che si riversa su una vasta area. Dalla mano protesa in avanti si genera una fitta rete di raggi luminosi con lo scopo letale di intrappolare e colpire i nemici da più direzioni, dilaniandoli.
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view post Posted on 26/1/2012, 22:52
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Qualcuno che non avesse vissuto le stesse esperienze di Marcus nelle ultime ore non avrebbe neanche potuto lontanamente ammettere la possibilità che il falco non fosse nulla più che un falco e, per quanto messo in soggezione, sarebbe andato avanti. Lui stesso, se non avesse avuto a che fare con Khalì fin dai primi giorni del suo servizio presso il Grande Tempio e non avesse visto le cose più strane ed inimmaginabili al mondo, probabilmente si sarebbe comportato in quel modo sciocco ed avventato. Anzi, probabilmente lo avrebbe fatto se non avesse avuto al suo fianco l'Armatura della Fornace, con tutto ciò che essa rappresentava ed era.
E dopo pochi istanti il falco scese a terra e si trasformò: quella reazione non lo sorprese come non lo avrebbe sorpreso il fatto di sentirlo parlare. Quello che invece lo lasciò leggermente sconcertato fu scoprire chi si celasse dietro quella forma animale: Mintaka Orionis, lo stesso misterioso guerriero che aveva attaccato la piazza del Grande Tempio e aveva provocato delle vittime fra i soldati! Che dovesse rivederlo era chiaro e se lo aspettava, ma di certo non pensava che si presentasse a lui, per sua stessa ammissione, sotto le spoglie dell'animale sacro di Rah.
Tuttavia Marcus non si mosse, assunse solo un'espressione più dura e consapevole prima di rispondere: "Veramente pensavo che fosse l'animale sacro di Horus, oltre che dei faraoni dopo l'unione delle Due Terre... ma forse i miei studi passati non sono stati così approfonditi come il luogo e l'occasione richiederebbero." ammise, lasciando un'ipotesi dubitativa nella quale non credeva davvero. "Credo tuttavia che sia il caso di parlare di qualcos'altro... perché altrimenti non avresti detto una sola parola che ci mobilitasse tutti in questo posto, benché solo io sia arrivato di fronte a te. Vorrei capire perché..."
E non c'era un solo perché a cui Macus si stesse riferendo. Marcus era pronto ad una risposta diplomatica, ma l'Armatura era pronta anche ad una reazione ostile.
 
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view post Posted on 4/2/2012, 15:52
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**Il guerriero-dio mal prese le sue parole , anzi sembrò non ascoltarle affatto e furiosamente con un gesto quasi non curante scaraventò via i due cavalieri d’oro facendoli sbattere contro la parete del sotterraneo .
La statua era fatta di puro potere divino , di certo sarebbe statuo arduo o impossibile sconfiggerlo, ma tale prospettiva sembrò non essere passata per il cervello del suo amico .Infatti il giovane leone era passato immediatamente al contrattocco , con un attacco diretto e la stanza si riempì di fasci di luce. La diplomazia non aveva sortito nessun’effetto , così come le due forze congiunte avrebbero portato ad un unico risultato : la sconfitta.
Kamebi decisamente non aveva voglia di un altro viaggio nel regno dei morti e fece una cosa che si sarebbe mai sognato di dire , che sicuramente il suo vecchio io , prima delle vicende di Atlantide non avrebbe mai detto. In Babel rivedeva se stesso di non molto tempo fa , spavaldo e impavido , pronto ad usare il suo cosmo come zanne e artigli , ma ciò andava bene per un leone , non per una bilancia , simbolo per eccellenza dell’equilibrio e del buon senso o forse molto più semplicemente , lo spettro della morte lo terrorizzava?**

Scappiamo , lascialo perdere e muoviti !saliamo le scale

**Lesto il cavaliere d’oro raccolse il suo cosmo nella mano destra , creando una piccola sfera di cosmo dai fiammeggianti bagliori aurei ,risplendeva nella sua mano emanando riflessi sull’armatura tanto da illuminare anche il pavimento impolverato con rabbia alla velocità del suono, la lanciò non verso la divinità , ma verso il soffitto che la sovrastava per fargliela rovinare addosso e guadagnare un po’ di tempo per risalire le scale del faro.
Kambei sapeva di aver minato la sua figura a gli occhi del leone, ma sperava così di slavargli la vita e c’era una missione da compiere , ritrovare a tutti i costi lo scudo di Atena vilmente trafugato , non giocare con le divinità .**

Spero che un giorno capirai questo mio gesto Babel….

**Pensò fra se e se mentre correva verso le scale che lo avevano condotto là , sperando che il compagno cavaliere avesse colto il senso del suo gesto e delle sue parole e che il buon senso avesse contagiato pure lui.**
 
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view post Posted on 4/2/2012, 21:58
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Tra il tuonare dei fulmini e lo sferzare degli artigli, una triste parola giunse all'orecchio di Babel, una di quelle che la sua ragione non era in grado di assimilare, special modo se pronunciata da un valoroso compagno d'arme.
Scappare... questo era l'invito che invano il cavaliere di libra avanzava, probabilmente già certo che non sarebbe stato accolto favorevolmente dall'ardimentoso guerriero di Corinto, noto per la sua riluttanza nell'abbandonare il campo anche quando la situazione è disperata.
Sentì il passo di Kambei allontanarsi verso la scalinata mentre un bagliore di luce irradiava la stanza sopra la sua testa, forse l'attimo fuggente che di proposito il leone non colse, per ergersi invece contro il dio e se necessario immolarsi affinchè l'amico potesse salvarsi, come Apellos aveva fatto nei suoi confronti. In quell'istante gli pareva di rivivere quei momenti, quei ricordi che a lungo lo tormentavano, un fardello cui Babel sentiva la necessità di liberarsi onde mostrare all'amico di un tempo che era valso il suo sacrificio, motivo per il quale questa volta voleva essere dalla parte giusta.

Non ti seguirò, Kambei. Non possiamo rifuggire dalla furia che noi stessi abbiamo scatenato. Recupera ciò che è stato perduto e vivi con onore... ora va e non ti voltare!

Volse il capo offrendo così il truce profilo del suo volto a Kambei, quella priva di un occhio, ma illuminata dal sorriso di chi non ha pentimenti o riserva rancore. Non espresse parole, non aveva il tempo d'altronde poiché Ares era lì ad attenderlo per un improcrastinabile appuntamento, tuttavia quel sorriso significava più di ogni altra cosa: la loro amicizia sarebbe perdurata nel tempo, in questa vita o nell'altra.
Nessuna morte è vanagloriosa se servita a preservare la vita degli altri. Questo era il suo giuramento: il leone avrebbe avuto la sua vittima, a qualunque costo.

Interpose la sua aurea figura tra la scalinata e il nemico. Il pugno ancora proteso come una lancia spartana scatenava le zanne leonine, roboante il suo ruggito echeggiò nella stanza, impavido e possente, con cui gloriare gli dei della battaglia.

semplicemente continuo ad attaccare con la tecncia e la stategia descritta nel mio post precedente a questo ^^
e pace all'anima mia
 
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view post Posted on 8/2/2012, 21:27
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Le onde d'urto generate dal potere del dio che si trovava sotto i loro piedi e la cui ira si abbattè impietosa sui gold saints, crearono delle ripercussioni anche ai piani superiori ed il destino voleva che l'antico corridoio in cui si trovavano Alexandra ed il segugio avesse il soffitto lesionato.

Questo dettaglio andò ad interrompere lo stallo che manteneva il canide e la gigantessa fermi ai loro posti, l'uno cercando uno spiraglio inesistente per superare l'ostacolo del corpo muscoloso dell'antica creatura e l'altra cercando di fare breccia nel cuore dell'animale.
L'interruzione venne sotto forma di un piccolo crollo i cui calcinacci rischiavano di abbattersi sul segugio ed istintivamente, Alexandra allentò le maglie del suo posto di blocco per alzarsi un poco ed intercettare le macerie che si'infransero senza conseguenze particolari sul poderoso avambraccio avvolto nella robusta armatura che nel corso delle ere aveva resistito a ben altri impatti.

Ma ecco che il segugio la oltrepassò sfruttando quella distrazione e portarsi di fronte al saint del medesimo segno, il primo pensiero di Alexandra fù di girarsi e placcare l'animale buttandosi su di esso, se era vero che per lei non rappresentasse una minaccia particolare, non si poteva dire los tesso per i due inesperti saints alle sue spalle.

Ma all'arrestarsi della corsa dell'animale, la gigantessa decise di trattenersi, possibile che il ragazzo ed il segugio stessero avendo una conversazione telepatica?
Al pensiero Alexandra provò un lieve moto di stizza, lei era stata gentile con quell'animale difendendolo anche dalle macerie e quello lo ringraziava mordendola, per il ragazzo che al contrario avrebbe voluto ucciderlo a vista invece si prendeva la briga d'ascoltarlo prima di saltargli al collo.

Probabilmente era vero che il cane fosse il miglior amico dell'uomo, ma per i giganti di migliori amici fatti su misura pareva che non ve ne fosse manco uno, come se davvero fossero nati solo per accumulare odio e sfogare il proprio rancore sui più deboli.
Mai come in quel momento s'accorse della terribile solitudine della sua esistenza nella quale le era precluso qualsiasi contatto coi fratelli, ma non c'era tempo da perdere in quei pensieri, il segugio non era detto che non attaccasse i saints e poi c'era la fonte di quel forte urto, all'orizzonte non si prospettava nulla di buono.
 
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°§Iancyu§°
view post Posted on 8/2/2012, 23:36




Alexandra sembrava voler difendere a tutti i costi il segugio mentre Iancyu era dell'idea che dovesse essere ucciso. L'animale bloccato dall'enorme figura le morse con violenza il dito per poi passarle tra le gambe in un piccolo spiraglio che Alexandra aveva creato alzandosi leggermente per proteggere il canide da alcune macerie che stavano cadendo in seguito ad una forte scossa che sembrava provenire da sotto i cavalieri. Il segugio così libero si scaglio verso Iancyu il quale cominciò a caricare il pugno di cosmo pronto per difendersi, ma sembrò inutile. Con stupore del cavaliere l'animale si fermo davanti a lui, placò la sua rabbia e cominciò a fissarlo dritto negli occhi con una grande intensità. Iancyu sopreso rilasciò il cosmo chiamato e fissò anche lui l'animale. I due si scambiavano gli sguardi, i loro occhi sembravano comunicare qualcosa che solo loro percepivano. Il cavaliere d'argento vedeva in lui un non so che di familiare e anche le sensazioni che esso gli trasmetteva erano tali. Poteva giocarsi tutto sul fatto che l'animale in questione era un segugio e che le stelle protettrici del Saint rappresentavano tale essere? Iancyu non sapeva cosa fare se non provare a parlare all'animale anche perchè il lui sorse un dubbio, quel cane poteva essere ciò che egli cercava e che sapeva che avrebbe ritorvato lì. Si rivolse allora a lui con parole che quasi gli uscirono spontanee mentre i due compagni lo fissavano incuriositi.
" O, selvaggia creatura, tu mi conosci? Tu rappresenti tutto quello che io sono e sono stato, il mio carattere rispecchia il tuo, quell' irrequietezza propia solo di un animale da caccia come te, quel desiderio di libertà, ma anche quella grande fedeltà che ti lega al padrone o nel mio caso ad una Dea. Sei tu ciò che ho perso? La parte di me di cui sono stato privato?"
Iancyu nel proferire tali parole si piegò sulle gambe in modo da abbassarsi e avvicinò lentamente la sua mano verso il suo interlocutore per toccarlo... senza provare più odio per lui. Ogni parola ed ogni suo gesto erano spontanei e nasceva in lui da quello scambio di sguardi, sentiva che qualcosa lo legava alla selvaggia fiera, sentiva che forse non era più un nemico.
 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 11/2/2012, 23:23




Ad Alessandria si stavano tirando le somme. La fornace era giunto alla sommità e stava affrontando un leccapiedi di un dio maligno e infame che aveva osato condurre le sue forze contro Atena…

Mintaka rispose subito e seccamente.

Horus? Ahahah non esiste più… e anche il sommo Rah ormai è al servizio di Seth…


Non lasciò rispondere Marcus e lo attaccò.
Aprì la mano lasciando che innumerevoli saette si dirigessero verso del saint…


Più in basso, anche il sacro leone se la stava vedendo male… era stato lasciato solo da Kambel e doveva affrontare da solo il dio della guerra…qualcosa tuttavia non tornava.. perché mai il dio della guerra avrebbe dovuto attaccare Atena senza preavviso? E perché se erano dei egizi coloro che avevano attaccato il tempio ora invece era di fronte al dio Marte?


Intanto aveva lanciato il suo sacro colpo verso il nemico, la solita potenza inaudita del leone che misero in grande difficoltà il dio nemico…egli fu sbalzato all’indietro sbattendo violentemente contro il sarcofago di pietra…riuscì però a sopravvivere perché era riuscito a mettere tra sé e il sacro leone uno scudo finemente decorato… lo scudo di Atena!!!

Il nemico perse però le sue apparenti sembianze… non c’era più il dio Marte, ma un dio con sembianze egizie con ascia e arco.. digrignando i denti si rialzò pieno di rabbia. Poi prese con sé il suo arco e una freccia di fuoco che creò nelle sue mani… poi mirò scossando la freccia verso la gamba destra del saint di fronte a lui…

Quanto è vero che sono il dio Montu della guerra ti finirò pezzo dopo pezzo facendoti soffrire fino all’ultimo secondo della tua inutile vita.

Assorbirò tutta la tua paura e prenderò forza dal tuo terrore…




Al centro della torre invece i saint con la gigantessa se la stavano cavando meglio…
lo strano canide aveva smesso si ringhiare e si era quasi sottomesso a Iancyu…appena il saint gli tocco il capo per accarezzarlo, il cane ebbe un fremito si illuminò di una luce accecante. Per un attimo tutto ebbero difficoltà a vedere intorno a loro, ma appena la luce si affievolì, fu chiara a tutti la scena di fronte a loro.

Al posto del cane ora c’era la sacra armatura del segugio, tanto ricercata dallo stesso Iancyu e ora finalmente di fronte a lui.

Ai piedi dell’armatura due strani medaglioni…su uno era scritto Phobos e su l’altro Deimos…erano gli dei rispettivamente della paura e del terrore che provoca la guerra… ma come bisognava utilizzarli e perché erano lì?

Forse il segugio era veramente quello miticamente associato ad Ares e per qualche motivo imprigionato lì…


SPOILER (click to view)
Con i medaglioni potete risolvere delle situazioni intricate :) buon gioco..

 
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111 replies since 21/6/2011, 07:55   1561 views
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