Nè il ragazzo dalla carnagione diafana, nè Shaija furono in grado di dare ad Alexandra informazioni rilevanti riguardo alla faccenda di Iside, riflettendo sul da farsi, la gigantessa si disse che sarebbe dovuta avanzare alla ricerca di Marcus che forse avrebbe saputo dirle qualcosa di più.
Ma Alexandra non ebbe nemmeno il tempo di muoversi verso lo stretto cunicolo prima che un altro saint entrasse in scena, aldilà della sorpresa per averlo visto apparire praticamente dal nulla, la gigantessa rimase ancor più sconcertata nel vedere che il nuovo arrivato non avessebattuto ciglio nel trovarsi di fronte una donna alta 4 metri.
Forse i gold saint erano dotati di un gran sangue freddo, oppure quel particolare gold saint aveva già avuto a che fare con i suoi fratelli, un lusso che sino a quelmomento non le era stato concesso a prescindere da quanto cercasse, ma ciò che egli fece la sorprese più del teletrasporto.
Difatti quel saint prese a dare ordini non solo a Shaija ed al ragazzo con la bronze cloth della fenice, ma anche alla gigantessa che non apparteneva nemmeno al suo schieramento, in effetti lei non era schierata proprio con nessuno e per quanto non considerasse gli umani delle formiche da schiacciare, doveva ammettere che essere apostrofata a quel modo l'indispettiva non poco, tanto che poggiò una mano sulla spalla di Kambei per fare in modo che si voltasse verso di lei e gli rispose con un tono leggermente alterato:
"Hey!
Senti un pò gold saint della bilancia, nemmeno ti presenti e subito cominci a darmi ordini come se io fossi la tua serva?
Sono in vita da millenni eppure è la prima volta che mi capita una cosa del genere, sappi quindi che non ho intenzione di starmene qui con le mani in mano per obbedirti e di conseguenza scenderò anch'io in quel cunicolo."Naturalmente, avrebbe lasciato che fossero i saint a procedere per primi all'interno di quel passaggio per evitare di rallentarli.
Il cunicolo fortunatamente era abbastana ampio per consentirle di passare, ma avrebbe dovuto farlo stando chinata e sicuramente, in alcuni tratti avrebbe dovuto gattonare...altro motivo per il quale non avrebbe voluto avere qualcuno dietro di lei, sarebbe stato imbarazzante visto che solo un velo avrebbe protetto le sue parti intime da sguardi indiscreti.
[...]
Entrata nel tunnel Alexandra perse rapidamente le tracce di Kambei che si inoltrò rapido nei cunicoli oscuri, chinata o a gattoni che fosse, la gigantessa concentrò una minima parte dei suoi poteri nel palmo della mano per creare una piccola fiamma azzurra che illuminò il passaggio, trovandosi di fronte ad un bivio non si soffermò a leggere le indicazioni, ma si concentrò per individuare Marcus, con sua sorpresa, c'erano già due cavalieri in quella direzione.
Per un momento si chiese se non avesse fatto male ad abbandonare Hankass, per venire in soccorso di Iside stava cercando indizi lì ma era chiaro che ci fossero fin troppi cavalieri in quel punto e probabilmente, la sua presenza rischiava d'essere più un ingombro che altro.
Per un momento prese la sfera che aveva ricevuto dall'asgardiano, chiedendosi se potesse darle un qualche segno, dopodichè, proseguì verso Marcus dicendosi che se dopo aver parlato con lui non avesse ancora saputo cosa fare, le sarebbe convenuto tornare dal god warrior e prestargli aiuto, la presenza dei Saint in quei territori era segno che comunque stesse accadendo qualcosa su vasta scala, forse non era stata trafugata solo la spada di Odino.
Procedendo a gattoni per le scale, Alexandra giunse da Arc e Iancyu che erano fermi di fronte ad un'area priva di pavimento e con numerose teste di leone appese alle pareti, il loro scopo era ignoto, tuttavia la gigantessa immaginò che Marcus fosse passato da lì e di conseguenza, avrebbero dovuto farcela anche loro, così si rivose ai due saint dicendo loro:
"Salve ragazzi, serve una mano?
Forse posso aiutarvi, datemi un momento per controllare una cosa."Poggiando l'orecchio a terra la gigantessa provò a sentire il respiro di sua madre, se da lì fosse stata in grado di comunicare con Gea, la gigantessa avrebbe potuto sfruttare il proprio cosmo per far innalzare una formazione rocciosa che consentisse loro di attraversare la voragine in tutta tranquillità.
SE fosse stata in grado di appellarsi a Gea, Alexandra avrebbe detto ad Arc e Iancyu mentre sollevava una mano:
"Ok, tenetevi forte."E poggiandola a terra avrebbe proiettato il suo cosmo nelle profondità della Terra per raggiungere il magma e causare il sollevamento di una roccia capace di riempire la voragine tramite un getto di lava.
Avrebbe richiesto più energie del solito, ma un ponte era l'opzione più sicura, se solo non fosse stata così stretta avrebbe potuto saltare piuttosto facilmente, non si trattava di una grande distanza rispetto alle sue dimensioni.
CITAZIONE
Muro Lavico: Proiettando il proprio cosmo nel terreno, Alexandra è capace di sollevare, tramite un getto di lava, un blocco di terra incredibilmente solido, in grado di resistere a colpi di notevole potenza (Cosmica o fisica) e che proteggerà da un singolo lato la gigantessa o qualcuno a lei vicino.
Su alcuni terreni, come in alta montagna o nel deserto, il colpo potrebbe rivelarsi poco efficace o addirittura inutile.
Se tutto fosse andato per il meglio, avrebbe detto con un sorriso a Iancyu ed Arc:
"Problema risolto...io sono Alexandra, voi invece siete..?"La presa di Alexandra sul pg di Aiolia è delicata, non lo stà stoppando ma le occorre solo per evitare che se ne scappi subito via visto che m'è sembrato andasse molto di fretta. Xd