| Il Cavaliere della Fornace continuò il suo cammino solitario, presto raggiunto da Inacyu, il quale si mostrò ragionevole di fronte alle sue parole e decise di fermarsi. A detta sua, quella decisione gli avrebbe permesso anche di riuscire a concentarsi maggiormente sul suo compito e di riuscire così a mantenere al meglio il contatto telepatico con tutti gli altri. *Bene Iancyu. Mi affido a te, come Teseo si era affidato al filo di Arianna* rispose senza parlare. Il cammino non rivelò pericoli od ostacoli di sorta, ma la marcia del Cavaliere di Bronzo venne sconvolta all'improvviso da un'altra notizia proveniente sempre da Iancyu: a quanto pareva, Elene era semplicemente sparita e il Segugio non riusciva a trovarla. Quella consapevolezza fece arrestare Marcus immediatamente e fu colto altrettanto rapidamente da una grande preoccupazione per la Sacerdotessa di Cerbero: nonostante la precauzione del contatto mentale che aveva fatto adottare a Iancyu, Elene era stata inghiottita dal nulla, senza che nessuno capisse o si accorgesse di niente. Altrettanto forte fu la tentazione di abbandonare tutto e tornare indietro a cercarla e l'ipotesi lo accarezzò per diversi istanti. Iancyu avrebbe probabilmente sentito per primo le emozioni e le preoccupazioni del Cavaleire della Fornace che si scontravano abbastanza veementemente contro il suo senso del dovere e la sua consapevolezza di dover andare avanti nonostante tutto... Alla fine, la sua interiorità riuscì in qualche modo a raggiungere un equilibrio e una decisione, per quanto non profondamente sentita: *Iancyu, se qualcuno non mi sta ancora seguendo, mandalo per favore a cercare Elene. Io non credo di poter tornare indietro ora e allo stesso tempo non possiamo permetterci di perderla in questo modo senza fare niente!* Dal tono e dall'intensità dei suoi pensieri si sarebbe potuto desumere anche qualcos'altro: qualcuno avrebbe forse detto che Marcus non si fidava degli altri, ma a leggere bene le fumature, si sarebbe capito che in realtà non voleva semplicemente mettere a rischio la vita degli altri e avrebbe preferito rischiar in prima persona... e che il suo dovere di proseguire gli stava costando non poco.
Alla fine, tornato relativamente calmo, il Cavaliere raggiunse un nuovo corridoio, ma il suo cosmo illuminò una peculiarità piuttosto inconsueta e per certi versi preoccupante: praticamente tutta la pavimentazione era costituita da tre file parallele di grosse piastre, ognuna recante una lettera greca. Il senso di quella stranezza fu chiaro al Cavaliere: si trattava di seguire una chiave precisa, unica ed univoca, che avrebbe permesso a chiunque attraversasse il corridoio di arrivare dall'altro capo senza subire conseguenze spiacevoli. Con il suo cosmo, avrebbe forse potuto risolvere la questione in una maniera "laterale", ovvero saltare su due piedi l'ostacolo nella sua interezza o aggirarlo correndo su una parete. *Ma ho la sensazione che farlo sarebbe davvero una pessima idea...* Continuò a riflettere un po' su quella situazione e, quando pensò di averla trovata, cercò di nuovo di contattare il Cavaliere del Segugio: *Iancyu, se qualcuno mi sta seguendo attraverso il corridoio, fallo fermare: qui c'è un nuovo enigma, una serie di piastre con delle lettere. Credo che si riferiscano ancora al "salvatore Lagide" ovvero come hai detto prima a Tolomeo... immagino che si tatti di Tolomeo I Sotere, il fratellastro di Alessandro Magno. Proverò a seguire il nome Sotere, ti saprò dire presto se ho ragione o meno...* Tratto quindi un respiro profondo e senza aspettare risposta, Marcus mise piede sulla casella centrale della prima riga, quella con la sigma. Se non fosse successo niente, si sarebbe mosso in diagonale in direzione della omicron e da lì, con la stessa cautela, sarebbe proseguito diritto verso la tau; di lì ancora sarebbe tornato in mezzo attraversando la casella della epsilon della fila successiva, prima di tornare di lato attraverso la rho. Se fosse rimasto ancora incolume, avrebbe poi compiuto il passo finale dritto di fronte a sé verso la eta conclusiva e così dall'altra parte del corridoio, dopo aver formato il nome di Sotere. E se la sua idea si fosse rivelata tanto fallimentare da far scattare una trappola, avrebbe semplicemente cercato di sopravvivere e, se possibile, di arrivare dall'altra parte del corridoio.
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