Alessandria d'Egitto, Isola di Pharos

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Arx
view post Posted on 27/4/2012, 16:33




A passo leggero e rapido, diretto alla sua massima velocità verso il cosmo del cavaliere alleato, oramai senza robe che lo copriva il sole caldo lentamente riscaldava la bianca pelle che sporgeva dalle leggere vesti. Arc percepiva Iancyu e cercava di colmare la distanza accumulata, dopo un pò di tempo cominciò a distinguere i contorni del Grande Tempio che si stagliava su di uno stupendo cielo azzurro; la città era vicina, e anche la loro meta sembrava a portata di mano, Arc pur rimanendo concentrato nella missione affidatagli, pensava anche alla gioia di rivedere il suo maestro dopo tanto tempo. Ad un tratto non percepì più il cosmo di Iancyu, ma la cosa non lo sorprendeva.

°...immagino abbia azzerato il suo cosmo per non destare attenzioni non desiderate, molto scaltro, lo troverò dall'alto...°

Detto ciò con una serie di balzi arrivò su un alto tetto di una abitazione, lì leggiadro e silenzioso cominciò ad andare in direzione del Grande Tempio saltando sui vicini tetti, cercando di scorgere il cavaliere amico.

"...chissà dove si sarà cacciato, speriamo vada tutto liscio..."



Pensato - Parlato
 
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view post Posted on 28/4/2012, 11:54
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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Alexandra non venne granché consolata dalle sue parole e continuò ad essere amareggiata da quella situazione... e né lui né la sua Armatura potevano biasimarla: in fondo era un mezzo fallimento quella missione e sebbene i Cavalieri d'Oro avessero recuperato ciò che i nemici avevano sanguinosamente rubato al Grande Tempio, non avevano più informazioni di prima.
Purtroppo però la situazione era destinata a non migliorare: a gettare un'ulteriore ombra sulla questione, ci pensò la Gigantessa, che con una domanda rese edotti tutti i presenti di una situazione particolare ed inquietante, che fece reagire il Cavaleire della Fornace e lo fece voltare nuovamente verso l'amica.
"Cosa? Anche i Cavalieri di Asgard sono stati attaccati?"
Marcus decise quindi di non tacere tutto ciò che sapeva sulla situazione: esrdì dicendo che avrebbe preferito parlarne con maggior calma, ma espose nei particolari l'attacco da parte di Mintaka Orionis, ciò che era avvenuto al Grande Tempio e ciò che li aveva portati lì. Non temeva la reazione da parte degli altri Cavalieri d'Oro: aveva già esternato il fatto che lei fosse un'amica e quindi tacerle la verità sarebbe stato uno stupido atto di una sfiducia immeritata, anche e soprattutto perché anche lei era pienamente coinvolta in quella situazione ed era bene che sapesse tutto. E se gli altri due avessero avuto qualcosa da ridire, avrebbero potuto pure farlo: giustizia imponeva altrimenti.
"Ad Asgard invece cos'è successo, Alexandra? Il fatto che anche i nostri amici al nord abbiano subito un attacco complica di netto la situazione..."
Cercare di capire cosafosse successo passava infatti, secondo Marcus, dalla comprensione anche di quel quadro lontano e spiacevole, ma evidentemente collegato: altrimenti perché Iside, una divinità egizia, avrebbe mandato un messaggio fino nelle antitetiche terre di Asgard?
 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 28/4/2012, 19:45




L'epilogo era giunto.
I saint e la gigantessa erano da soli sulla sommità del faro.

Gli unici che avevano abbandonato la brigata erano Iancyu e Arc per riportare ad Atene lo scudo...

Il cavaliere della fornace aveva appena curato la maggior parte delle ferite della gigantessa quando la perla che aveva appena raccolto cominciò a brillare forse attivata dal cosmo del saint.

Brillò di un azzurro intenso completando quasi miracolosamente la guarigione dei feriti presenti sul faro...poi affondo nell'armatura della fornace disgregando il metallo e fissandosi saldamente sull'armatura... da quel punto cominciò un fremito che percorse tutto il corpo di Marcus...

Al passaggio l'armatura stessa cominciò a brillare come se fosse in quel momento fusa e rifatta con una nuova forza, resistenza ed energia.
Quando questa energia raggiunse le mani attivò anche il gioiello che Marcus aveva in mano... era una sorta di medaglia.. da una parte c'era l'effigie di un falco, dall'altra un occhio stilizzato...

Il gioiello cominciò a scaldarsi nelle mani della Fornace fino a fondersi con i bracciali della sua armatura...

Anche Babel del leone che stava osservando la scena sbigottito provò la stessa sensazione... anche lui infatti aveva trovato uno strano manufatto e anch'esso stava disintegrandosi a contatto con l'armatura d'oro e con l'energia leonina...

Quando tutto fu finito i due erano ansimanti a terra quasi sfiniti.. giusto il tempo di riprendersi quando un falco atterrò sul corpo straziato di Mintaka...

All'inizio la presenza del pennuto produsse cuoriosità, che divenne stupore quando il falco cominciò a parlare...


Non stupitevi... io sono un messaggero di Rah e di Osiride. I miei padroni sono stati improgionati dal dio del male. la stessa Iside si tiene nascosta per tenersi lontana dal pericolo. Solo voi potete affrontarlo, altrimenti tutto il mondo sarà coperto da uno strato di sabbia.. come il vostro grande tempio...

E' ancora molto potente è ancora non siete in grado di affrontarlo.. ma per ora.. dovete cercare di recuperare gli artefatti dispersi nel mondo e nell'Egitto.. ogni artefatto vi darà un potere particolare che in seguito vi permetterà di sconfiggere il male...

Non so con precisione dove si trovino tutti questi oggetti... so solo che il più vicino a voi è a Memphis pochi chilometri da qui, posso avvertire la sua presenza chiaramente, e che non siete i soli alla ricerca degli artefatti.. e costoro non è detto che siano dalla stessa vostra parte...


Infine il falco non volò via, semplicemente si trasformò in polvere e si sbriciolò...

SPOILER (click to view)
Riassunto.
la perla ha rigenerato tutti e ha prodotto un livello in più nella armatura della fornace
L'occhio di Rah ha datto una nuova caratteristica a Marcus. La possibilità di prevedere una volta sola a scontro quello che farà l'avversario.
L'amuleto di Babel è di Enio che era noto anche per il suo mitico urlo di guerra. Associando questo urlo di guerra con il ruggito del leone Babel può paralizzare o dimezzare le difese dell'avversario una sola volta a scontro.

Vi ricordo che tali miglioramenti non sono solo per questa quest ma se concordati (magari con qualche piccola modifica) possono essere utilizzati per sempre con il pg.

Infine: dichiarate cossa volete fare ora e apriremo un topic apposito per i saint.
Iancyu e Arx forse è il caso che postate al grande tempio.. qui è fuori luogo ;)
 
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view post Posted on 29/4/2012, 04:09
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Millenary Saint

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pensato
parlato

Mentre il conciliabolo tra i presenti andava avanti, anche troppo secondo i suoi gusti, Babel fu testimone di un evento prodigioso che dava spazio a nuovi quesiti, le cui risposte si perdevano nell'ignoto. Dapprima fu lieto di constatare la sua totale guarigione riuscendo a muovere a suo agio la gamba trafitta. Ora, solo una cicatrice e il sangue rappreso rimarcavano la ferita che tanti problemi gli aveva causato. Se non altro poteva stare in piedi con le sue gambe senza abusare della pazienza di Kambei come sostegno. Eppure, ben altre sorprese si materializzarono e per il quale lui non potè fare nulla, come un puzzle che si compone misteriosamente da solo: il medaglione che aveva conquistato alla cripta non fu più parte a se stante, bensì si infuse nel pettorale della sua armatura dorata donandole un che di quasi regale. Sfinito cadde a terra per un periodo incalcolabile,ma quando si riprese nuova linfa scorreva nelle sue vene sicchè una luminescenza permeava la sua intera figura, mentre il suo corpo fu scosso da un fremito.
E solo in quel momento si rese conto di quanto fosse stata vuota la sua anima fino ad allora, ricolmata adesso di un fervore battagliero, quasi belluino, che a stento cercava di trattenere.
Le zanne aguzze del leone, ora rigenerate, testimoniarono il suo desiderio di caccia, non tanto per la dea, bensì per soddisfare il proprio istinto. Ed era eloquente notare come il tutto fosse accentuato dalla sua espressione spavalda e temeraria, simile ad un leone che mette in mostra i propri denti acuminati e sfoggia la folta criniera come simulacro di maestà.

Nel frattempo un falco apparse dal nulla adagiandosi sul corpo martoriato della gigantessa. Per quanto fosse inaspettato proferì parole che esigevano un'acuta riflessione prima di agire. Ad ogni modo prese la sua scelta e la esternò ai compagni:

Voglio credere che questo pennuto abbia ragione. Basta poco per raggiungere Memphis, eppure...

Il suo sguardo volse in alto quasi nell'intento di interpretare il cielo plumbeo che li sovrastava.

... possiamo davvero fidarci del messaggero di un nemico? Mi recherò a Memphis e non pretendo di essere seguito poichè il mio potrebbe essere un viaggio infruttuoso. Piuttosto sono in ansia per il giovane segugio...

Con ciò lanciava un monito agli alleati, auspicando che almeno uno di loro potesse raggiungere Iancu e darli manforte in caso di pericoli, i quali erano sempre in agguato quando si custodisce una reliquia tanto preziosa.
Non si guardò le spalle per vedere se qualcuno lo stesse accompagnando giacchè lui si era già messo in viaggio, peregrinando ancora una volta in una terra a lui sconosciuta.
 
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view post Posted on 30/4/2012, 23:27
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La discussione si stava protraendo, ma qualcosa la interruppe all'improvviso: la perla che aveva recuperato dal cadavere carbonizzato di Mintaka Orionis cominciò a brillare di una luce blu in maniera intensa e per certi versi rasserenante, donando forza vitale a tutti i presenti, compreso lui, che venne rinfrancato dalla fatica dell'uso intenso che aveva fatto del proprio cosmo e del sangue che aveva versato sui fini frammenti dell'Armatura della Fenice... ma poi la luminosità del gioiello si concentrò sull'Armaturadella Fornace, andando a creare un flusso di energia di natura sconosciuta, che scombussolò completamente la sensibilità della corazza stessa, la quale era palesemente disorientata da ciò che stava avvenendo.
Quasi contemporaneamente a ciò, anche l'oggetto che il nemico aveva protetto tanto strenuamente sembrò attivarsi: in mano aveva una medaglia raffigurante su una faccia un falco e sull'altra una sorta di occhio stilizzato secondo il tipico stile egizio. Quella medaglia tutto ad un tratto prese ad inserirsi e a fondersi con l'essenza fisica stessa della sua Armatura, sconvolgendo però allo stesso tempo anche lo stesso Cavaliere, scosso fin quasi nelle sue stesse fondamenta. Gli sembrò di perdere i sensi, mentre una luce che non proveniva dai cimeli egizi gli offuscava la vista e tutti gli altri sensi e il suo spirito subiva una qualche sorta di cambiamento, come se qualcuno gli stesse rimodellando in qualche modo una parte della sua coscienza e quella della sua Armatura, arrivando addirittura a fonderle in qualche maniera sconosciuta, ma profonda, spirituale ed innegabilmente... reale.
Quando infine la luce si levò, Marcus si ritrovò inginocchiato a terra ad ansimare carponi. Man mano il suo battito cardiaco arrivò a regolarizzarsi e con esso, il Cavaliere e l'Armatura della Fornace tornarono lentamente in sé: erano ancora loro, ancora divisi nei corpi e nelle coscienze. Ma in qualche modo erano anche diventati... diversi da prima, come se... come se in qualche modo il mondo potesse essere conosciuto in anticipo.
*Ma cosa... cos'è successo? Cos'è questa sensazione stranissima? E'... disorientante!*
Anche l'Armatura era spiazzata e sconvolta e non seppe dare risposta a Marcus, ma nel frattempo era anch'essa in qualche modo cambiata: percepiva la stessa sensazione disorientante del suo Cavaliere e allo stesso tempo non si sentiva più esattamente se stessa: era come divenuta più carica di energia, più piena, in un certo senso più consistente! Eppure la sua forma fisica non sembrava essere stata mutata...

Ma a quanto pareva, non erano stati neppure gli unici protagonisti di qualche evento inspiegabile: anche Babel del Leone e la sua Armatura erano stati travolti dagli eventi e ne erano riemersi con un nuovo fregio sul pettorale dell'Armatura d'Oro. Era successo qualcosa anche a loro, non poteva essere altrimenti.
Ma prima che potesse accertarsene o anche solo aprire bocca, comparve un altro falco, il quale esternò a tutti i presenti di essere un messaggero di Ra e Osiride, prigionieri del dio del male egizio. Il messaggero li illuminò sulla sorte di Iside, cosa che spinse Marcus a guardare Alexandra con un'occhiata significativa, come a dirle che ciò rispondeva alla sua domanda di prima, e su ciò che avrebbero dovuto fare dopo.
Il primo a reagire, ancora una volta con una certa offensiva diffidenza, fu Babel del Leone, il quale, pur non essendo fiducioso nel messaggero, decise di recarsi ugualmente a Memphis. Marcus decise di prendere la parola, rialzandosi con l'aiuto del bastone.
"Mintaka Orionis ha già cercato di ingannarmi assumendo una forma simile e sarebbe sciocco da parte di qualsiasi nemico con un minimo di buon senso cercare di ripetere l'inganno con me presente. Io mi fido del messaggero" e si rivolse quindi al falco. "Farò come dite e mi recherò anch'io a Memphis. Vi ringrazio per averci portato il messaggio. Ma nel frattempo potreste dirci anche qualcosa di più su ciò che è avvenuto? Siamo venuti qui cercando risposte, ma finora sono troppo poche..."
Poi, prima di ricevere risposta, si voltò verso Alexandra e le disse ancora: "Lo stesso vale per te, amica mia: spero che continueremo assieme questo viaggio e che nel frattempo tu ci illumini su ciò che è avvenuto ad Asgard. Ma nel frattempo, se può essere d'aiuto..."
Prima di essere fermato, Marcus si incise di nuovo una parte scoperta e versò il sangue che la perla di Orione gli aveva restituito sui resti dell'Armatura di Alexandra. Non sapeva se quel gesto avrebbe permesso a quella corazza così diversa di riacquisire della forza, ma se avesse potuto contribuire in quel modo, ne sarebbe valsa la pena. Tuttavia avrebbe fermato l'emorragia con il proprio cosmo prima di rischiare troppo e di sfidare la sorte... cosa che non lo aveva mai visto vincitore, purtroppo.
 
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view post Posted on 1/5/2012, 11:30
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Gold Saint di Libra

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**Marcus mostrò la perla ai compagni saint e improvvisamente essa inizio a brillare di luce propria e immediatamente le ferite di tutta la compagni furono risanate , poi qualcosa di strano accadde , quella stessa gemma si fuse all’armatura di Marcus , facendone tremare anche il proprietario , nello stesso istante , la stessa cosa accadde a Babel e la gemma entrò a far parte dell’armatura del Leone.
Tutto sotto lo sguardo incredulo di Kambei , il quale dapprima aveva pensato di trattasse di un vendetta postuma dei suoi nemici , invece a giudicare da come i cosmi dei suoi due amici erano cambiati , essi avevano donato loro un nuovo potere , fu allora che si accorse del falco alle sue spalle , era piccolo ed esile , dalla forma affusolata a dalla testa azzurra e con un occhio fissava tutti .Kambei fisso a lungo lo sguardo dello strano volatile , gettandosi nei suoi occhi rimanendone come rapito , la profondità di quelle pupille era tale da fargli sembrare di cadere in un vortice di cristalli bluastri verso un mondo di oscurità.
Alla prima parola del falco, ebbe un sussulto , in un attimo fu catapultato di nuovo nella realtà , sbattendo velocemente le palpebre riuscì a seguire il discorso che il volatile stava facendo .Tutta la faccenda aveva qualcosa che non quadrava, perché chiedere aiuto ad un'altra divinità? Perché il misterioso nemico, nonostante avesse dalla sua il potere di un dio come Osiride , bramasse lo scuso della ? A che pro ricoprire il mondo di sabbia? Per avere un unico grande deserto?Forse le risposte che cercava si trovavano proprio a Memphis .**

La profondità e la purezza di quegli occhi mi spingono a voler credere alla sua storia , se lui riesce a sentire la presenza di questo artefatto, sicuramente anche i nostri nemici ci riusciranno , meglio muoversi in gruppo , una volta giunti in città ci divideremo per cercare indizi

**Ciò che Kambei ignorava era che Memphis, non era un villaggio o un paese , ma un sito archeologico , vicino le rovine di Saqquara .L’ordine appena impartito a tutti i Saint era rivolto anche a Babel , il quale spinto dal suo impeto leonino , già si era messo in marcia .**

Cercate di tenere i sensi allerti lungo la strada , probabilmente il nemico vorrà attaccarci di notte

**La Bilancia parlava in modo prudente data la notevole forza che i loro nemici avevano gli dava molta preoccupazione , fu allora che cominciò a sentire il peso delle sue armi e di tutto il cloth addosso , esso cominciò a diventare scomodo , ai minimi movimenti le giunture gli pizzicavano la carne .**

Capisco armatura della Bialncia , senti incertezza nel mio cuore e tu non vuoi proteggere chi non ha fiducia in se stessi? Non è così?

**Kambei espanse il suo cosmo **

Hai ragione , con te al mio fianco e Athena dall’altro non ho nulla temere , lascia che sia il mio cuore a guidarci

**L’armatura torno ad essere leggera sicura di aver fatto rinsanire il suo cavaliere , come un antico maestro dell’era mitologica che bacchetta il suo giovane studente , rimettendolo nei ranghi.**

Gente! Non lo facciamo per Osiride, non lo facciamo per Iside , lo facciamo per impedire che il mondo venga sommerso dalla sabbia senza un valido , finchè ci saremo noi non dobbiamo permettere ad esseri come Mintaka o Montu di fare i loro porci comodi! Se siete con me, andiamo!!!

**Detto questo con una foga e sicurezza di se si mise in marcia verso la meta , deciso più che mai a mettere la parola fine a questa storia intanto davanti a lui il deserto accarezzato da un vento incandescente , forse era il caso di correre.**
 
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view post Posted on 6/5/2012, 21:00
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Millenary Saint
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Alexandra rispose stancamente a Marcus, non le andava di rievocare nel dettaglio gli avvenimenti legati al furto della spada di Odino ed ora aveva anche perso la possibilità di contattare Hankass, qualunque cosa stesse facendo, l'aveva comunque lasciato solo per aiutare Iside ma a quanto pareva, non era finita che in una contesa simile a quella dei god warriors, tutavia, i saints erano numerosi ed Hankass avrebbe sicuramente saputo far uso del suo aiuto.

Certo, erano comunque meno di quando non fossero arrivati, Alexandra non sapva che una giovane saint si fosse prsa in quelle mura e chissà, forse anche i suoi compagni l'avevano dimenticata del tutto, presi dai recenti avvenimenti.
Con questi pensieri, Alexandra disse:

"I guerrieri di Asgard hanno come voi perso un improtante oggetto, uno di loro è qui per recuperarlo e forse dovrei cercarlo ed aiutarlo se non sapete dirmi nulla su Iside..."

Ma ecco che all'improvviso qualcosa cambiò in tutti, partendo da alcuni degli strani artefatti trovati in giro per il faro, i quali emisero una luce abbagliante ma anche rigenerante, non feriva gli occhi ma sembrò avvolgere Alexandra e medicare non solo le ferite del corpo, ma anche quelle del cuore.

Per qualche istante, tutti i dubbi interiori della gigantessa si placarono, ma purtroppo, quella sensazione di pace scomparve in fretta e lasciò il psoto alla consideraione che la sua armatura, al contrario di quelle di alcuni saints, non era stata rigenerata, un'ulteriore distanza tra loro.

Alexandra ebbe appena il tempo di riprendersi dalla sorpresa prima che un nuovo incontro desse loro un indizio interessante, seppure il fatto che quel falco avesse deciso d'andare a posarsi sulle ceneri di Mintaka non fosse lodevole, si capiva dalla roccia annerita e dai resti di metallo fuso.

La gigantessa rimase sorpresa nell'ascoltare quelle informazioni e rimase di sasso nel vedere il falco ridursi in cenere al completamento della sua missione, sembrava quasi un brutto presagio, in ogni caso, decise d'alzarsi lentamente mentre rielaborava le informazioni ricevute.

Alexandra si sentì rivolgere la parola da Marcus e rispose distrattamente perdendo il filo dei propri pensieri:

"...Sì, verrò con voi...preferisco i prati alla sabbia ed inoltre, ora ho un indizio su come aiutare Iside."

Come poi quest'ultima non le avesse subito detto cosa fare col primo messaggio le risultava difficile capirlo, di certo non condivideva l'entusiasmo di Kambei, troppo arrogante e spaccone nonostante il suo rango glielo consentisse.
Alexandra non voleva avere sulla coscenza altri avversari, la sua determinazione accrebbe il suo cosmo, questa volta sarebbe riuscita a salvare tutti, anche senza armatura, o a costo della sua vita.
 
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