Le stelle di Orione, solo saints

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Kei di Scorpio
view post Posted on 15/6/2011, 20:30




*narrato*
-parlato-

Scusa Ramked ho interpretato male il tuo post, spero non ci sian problemi.


*La reazione di Ramked fu del tutto naturale, quella che lo stesso Kei si aspettava. Senza parole, senza riuscire a capacitarsi in un primo momento dell'accaduto e dopo solo un moto di rabbia e frustrazione.
Il cavaliere dello Scorpione, nel frattempo, si accingeva a portare i compagni feriti verso la casa del Capricorno ove sperava di ricevere maggiori cure. Pochi passi Kei fece prima di essere fermato perentoriamente dal Cancro. Questi suggerì una altra soluzione ovvero lasciare il Grande Sacerdote e Kambei in quel luogo sotto le proprie cure e dare a Kei il compito di avvisare gli altri gold saints di ciò che era avvenuto.
Kei guardò con attenzione la casa del Grande Sacerdote ampiamente malmessa dopo il combattimento lì avvenuto chiedendosi se i due feriti potessero davvero trovare soccorso, ma data la sicurezza letta negli occhi di Ramked decise di approvare il piano del compagno di casta*

-Essia. Lascerò costoro alle tue cure e mi prodigherò ad avvisare gli altri. Non credo ci saranno nuovi attacchi, ma fai attenzione, non si può mai sapere. Ora vado, tornerò presto con gli altri cavalieri-

*Proferite queste ultime parole, scambiato un cenno di intesa col compagno, Kei iniziò la sua veloce discesa lungo la scalinata che porta alla statua della Dea. Le case dei Pesci e dell'Acquario eran vuote, il primo cavaliere che avrebbe incontrato sarebbe stato Shiar, gold saint del Capricorno*
 
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~ Shaija del Sagittario ~
view post Posted on 18/6/2011, 11:24




Il Cavaliere d’Oro del Sagittario sino a quel momento aveva visto da lontano la scena dei combattimenti e seguiva l’evolversi delle vicende, ma ora era giunto il momento di palesare la sua presenza, tuttavia riteneva ancora necessario non far sapere a tutti di essere lì, con loro, a poterli aiutare nel momento opportuno.
L’unico di cui poteva fidarsi era il Cavaliere della Fornace, Marcus, con il quale aveva già combattuto insieme contro Calì.
Decise di avvisarlo.

Marcus…sono Shaija del Sagittario.
Sono ora davanti alla Casa del Toro, quando riterrai opportuno puoi farmi un cenno e sarò lì con voi subito.


 
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L o e k
view post Posted on 19/6/2011, 14:07




Loek sopraggiunse poco più tardi dei suoi compagni lungo le dodici la prima delle dodici caseche conducevano al Grande Tempio, dimora del Gran Sacerdote.
Il Moro non poteva che ripensare a quanto stava accadendo...
E mentre era accompagnato da pensieri riguardanti l'ipotetico scopo della visita dei loro nemici, colmo di sopresa, trovò la casa del Toro completamente distrutta.

Si sussurrava che Vhan, compagno al Grande Tempio che fino a poco tempo prima indossava le vestigia di eracle, adesso indossasse quelle del Toro...
Non poté che tirare un sospiro di sollievo nel vederlo stare bene; Riallacciandosi con quanto detto dal maestro Marcus, Loek fece un passò avanti, presentandosi al cavaliere del Leone.

«Il mio nome è Loek, cavaliere di Cefeo.»

Disse rivolto al Leone dorato, per rivolgersi a Vhan con in volto un'espressione sollevata se non radiosa, secondo i suoi standard...

«Non ho parole per descrivere la gioia per la tua salute, ma purtroppo non abbiamo molto tempo e dobbiamo risalire le case per raggiungere il Gran Sacerdote.»

Era chiaro che l'iniziale timore sulla sorte di Vhan era stata placata, ma era fuori dubbio che non si poteva perdere tempo con convenevoli quando il tempo Tiranno, scandito dalla sabbia che calava dal cielo, non faceva che sottintendere un pericolo tangibile che non lasciava scampo alla coscienza del moro.

Déa, illuminaci per meglio servirti.


Muta preghiera che si aspettava verbale risposta.

 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 20/6/2011, 22:35




Seconda casa.

Il grupppo di cavalieri si addentrò nella scalinata ad eccezione della Fenice che proseguì per la sua strada, com'era daltronde suo costume..

Alla seconda casa i due cavalieri d'oro presenti se la stavano vedendo con un intruso rimasto invischiato nelle macerie...

Il Leone aveva infatti tirato fuori un cavaliere dalla armatura scintillante... era uno dei guerrieri che aveva attaccato Vhan poco prima... era semisvenuto e certamente la tecnica utilizzata da Babel non contribuiva a renderlo molto vigile...

Scalinata.


Un secondo gruppetto di cavalieri d'oro si era riunito nella scalinata. Il grande sacerdote era debole per l'attacco ricevuto ma stava già riprendendosi ed era tornato quasi vigile.
Notò intorno a se diversi cavalieri d'oro ma con orrore ricordò quello che aveva percepito benchè svenuto.
Lo scudo di Atena era stato sottratto e bisognava recuperarlo...
 
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view post Posted on 20/6/2011, 22:42
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Virtus et Aequaminitas

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Il sacerdote era stato trasportato dai fedeli cavalieri, aveva corso un grave pericolo ma era vivo.
Forse non lo era perchè era un cavaliere comunque dotato di energia elevata, ma semplicemente perchè l'assalitore non avevaintenzione di ucciderlo.

In pratica era vivo per caso. Il pericolo ancora incombeva al grande tempio, perchè un prezioso e potente tesoro era stato sottratto, come aveva potuto percepire essendo semisvenuto ma con un minimo di coscienza.

Kambel aveva rischiato la vita per salvarlo, molti erano preoccupati per la situazione e per la sabbia che cadeva copiosa scandendo il tempo che passava.
Il pericolo però non era al grande tempio ma altrove!

Atene era ormai sicura, anche se potenziali attacchi erano possibili.
Con le poche forze che gli rimanevano parlò ai cavalieri che erano con lui..


Fratelli. Dovete assolutamente recuperare lo scudo perchè rende il nostro nemico quasi invincibile. Forse anche se recuperate lo scudo la sabbia continuerà a cadere.
QUindi oltre che lo scudo dovrete capire chi è veramente il nostro nemico. Andate e dividetevi lasciate che qualcuno resti comunque a presidio del tempio ma mandate i più valorosi a recuperare lo scudo di Atena...


Dette queste parole si fermò per riprendere fiato...ma si staccò dalla presa dei cavalieri d'oro con lui, avrebbe continuato a camminare da solo...
 
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view post Posted on 21/6/2011, 06:18
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Millenary Saint

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La forza bruta del Leone fece si che l'individuo sepolto emerse dalle macerie, rivelando un'armatura mai vista e per il quale era impossibile decifrarne una casta di appartenenza. Ad ogni modo si trattava di uno dei ceffi che si era inoltrato con tanta sconsideratezza nella casa del Toro e che ora si accingeva a pagare pegno per la sua presunzione.

Ancora incosciente, ma vivo, fu facile per Babel prenderlo dal bavero e alzarlo di peso. Il suo truce sguardo osservò con aria indagatrice quello dormiente altrui, quasi a volerlo già sottoporre ad un interrogatorio.

Dormi pure.. per adesso.

Preferì invece attendere, auspicando che la preda potesse rinvenire di lì a poco.
Afferrò quindi la sagoma inerme e se la caricò sulle spalle come un sacco di patate, poi si girò verso i cavalieri giunti a cui accennò una parvenza di saluto e nient'altro, poiché quando si era consapevoli che il tempo era tiranno era inutile dilungarsi in troppe parole.

Portiamolo al Grande Tempio... il Grande sacerdote deciderà della sua sorte.

Disse cercando nei volti dei compagni, in particolare in quello di Vhan, l'assenso a tale proposta.
 
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view post Posted on 23/6/2011, 21:08
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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Mentre Loek si presentava, il Leone sembrò non badare molto al Cavaliere d'Argento, concentrato com'era sul "fardello" di cui si era fatto carico. inoltre era abituato al comportamento che generalmente tenevano i Cavalieri d'Oro, salvo eccezioni... e una di esse si presentò alle soglie della sua mente: si trattava di Shaija, il quale comunicò direttamente con lui, senza farsi sentire da nessun altro: il solo fatto che nessuno avesse fatto cenno ad una benché minima reazione alle parole del Sagittario indicava il mezzo a cui aveva fatto ricorso.
Marcus cercò di contenere la sorpresa per quella mossa: ormai conosceva da tempo quel Cavaliere e sapeva che le vecchie abitudini da Fenice erano dure a morire... ma non per questo poteva dirsi immune all'effetto che certe trovate continuavano a suscitare in lui. Ad ogni modo, Marcus decise di replicare allo stesso modo o almeno di provarci, sfruttando il fatto che un canale telepatico era stato aperto verso di lui.
*Shaija, la situazione è quella che puoi vedere, dovunque tu sia. Non so ancora dirti niente, perché devo ancora incontrare il Grande Sacerdote, ma ho motivo di credere che il mio allievo Zakard si sia avventurato in avanscoperta recandosi verso Alessandria d'Egitto... o al suo faro, quantomeno. Le ultime parole di Mintaka Orionis mi lasciano pensare che sia quella la sua destinazione e quindi il luogo dove andare a cercare i fuggitivi.*
Quindi si rivolse a Babel e, per converso, agli altri presenti, parlando con la sua voce normale: "Bene. Dobbiamo vedere il Grande Sacerdote, riferirgli gli eventi della piazza e riorganizzarci."
Continuò subito dopo a pensare una risposta per Shaija: *Cercherò di incontrare Virgo, se gli altri Cavalieri d'Oro me lo permetteranno... Tuttavia sono preoccupato per Zakard. Forse sarebbe meglio che tu lo raggiungessi e gli dessi manforte: l'ho addestrato bene, ma Mintaka Orionis è troppo potente per lui.*
Se gli altri si fossero mossi, avrebbe cominciato anche lui la risalita fino alle stanze del Grande Sacerdote, in attesa, in ogni caso, di una risposta telepatica da parte del Sagittario... ammesso che i suoi pensieri venissero recepiti in qualche modo da Shaija!
 
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~ Shaija del Sagittario ~
view post Posted on 26/6/2011, 11:13




Le parole di Marcus erano quelle di un uomo preoccupato, anche se il Cavaliere della Fornace non era tipo da mostrare facilmente i propri sentimenti.
Zakard non era solo un suo allievo, ma era un compagno di battaglia con cui aveva già combattuto battaglie fianco a fianco, Shaija capiva quel sentimento e quelle sensazioni, anche lui aveva avuto degli amici per cui avrebbe rischiato la pelle senza pensarci due volte.
Gli tornarono in mente Arles, Luxor, Daemia, Saga, Deimos, Ba, lo stesso Sommo Mu.
Tutta gente che in quel momento non c’era, chi perché era sparito nel nulla, chi perché era morto in battaglia.
Shaija per un attimo si sentì profondamente solo, ora lontano da quel sentirsi coinvolto dalla battaglia per salvare degli amici, ma quel sentirsi alieno venne scosso subito dalla sua freddezza.
La sua nuova famiglia, i suoi nuovi fratelli erano proprio quelli che stavano combattendo e che lui non aveva aiutato durante l’ultima battaglia, non erano loro a mancare, ma lui.
Il fatto che Shaija si fosse messo in disparte in attesa di capire gli eventi, era segno evidente di un disagio interiore.

Infine accettò la richiesta di Marcus, non per altro perché voleva combattere affianco a colui che l’aveva “sostituito”, le restie stelle della Fenice avevano riconosciuto in Zakard l’ardore che Shaija aveva mostrato quando era tornato nel Santuario?
A quel ragazzo si palesava un percorso permeato da sofferenze e solitudine?

Come per Marcus, Shaija raggiunse con la telepatia il Cavaliere dell’araba Fenice.

Zakard.
Sono Shaija del Sagittario, giungerò in tuo supporto.


 
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view post Posted on 28/6/2011, 14:28
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Just fear me, love me, do as I say, and I will be your SLAVE.
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Ecco, in quel momento le venne l'impulso di darsi ai nemici, magari si dimostravano meno scassacazzi. A differenza delle sue previsioni, il Cavaliere del Leone si dimostrò esattamente come tutti gli altri Cavalieri d'Oro, ad eccezione di Vhan, che la ragazza aveva incontrato: borioso. Alla sua occhiata gelida rispose con una linguaccia che purtroppo lui non poté vedere. La maschera aveva anche lati negativi.
Il suo sguardo si mosse poi verso il tizio semisvenuto che il Leone aveva tirato fuori dalle macerie.
« Simba, ridotto così è difficile interrogarlo. »
Infatti era indispensabile cavar di bocca al cavaliere nemico più informazioni possibili e il prima possibile. Di tutt'altro avviso sembrava essere il leoncino. Visto che lei sembrava non aver voce in capitolo chiuse il discorso con una alzata di spalle.
" Massì, portiamolo in casa base. "
Avrebbe seguito il gruppo, visto che Marcus si diceva incline a seguire l'idea del Cavaliere con criniera. Diede uno sguardo a Vhan e a Loek per vedere le loro reazioni.

 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 3/7/2011, 20:37




Il dado ormai era tratto.
Ben due cavalieri già si erano diretti ad Alessandria d'Egitto, dove quasi sicuramente avrebbero trovato la causa della loro malasorte.

Prima la fenice e ora il sagittario avevano lasciato il tempio.

Ad Atene invece i cavalieri del Toro e del Leone avevano catturato un cavaliere nemico che era ancora semisvenuto nelle loro mani.

Decisero di portarlo al grande sacerdote che li aspettava nelle sue stanze. Il "comitato" a piccoli passi salì la scalinata e alla fine si trovò al cospetto di Virgo che da poco si era ristabilito dall'attacco.

Bisognava fare in fretta anche per non lasciare da soli i cavalieri ad Alessandria.

SPOILER (click to view)
Shaija ora puoi postare ad Alessandria.
Tutti gli altri a piacere davanti al grande sacerdote :)
 
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view post Posted on 3/7/2011, 22:09
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Millenary Saint

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A discapito della sua età, il peso sostenuto da Babel non pareva rallentarne il passo verso la sommità del Grande Tempio, anzi: senza dubbio era un motivo in più per raggiungere quanto prima le stanze del Grande Sacerdote.
Il prigioniero che recava sulle spalle gemeva, senza sapere di come sarebbe stato meglio per lui valicare la soglia dell'Oltretomba quando ancora ansimava tra le macerie piuttosto che finire in balia della rivalsa dei cavalieri di Grecia.

Nell'avanzare non si stupì di trovare le case dello zodiaco incustodite poiché gli infausti eventi ormai avevano costretto a mobilitare tutte le schiere con cavalieri che partivano in varie direzioni. Ardeva in Babel il desiderio di raggiungere e affiancare i propri compagni qualunque fosse stato l'esito finale, giacchè non aveva dimenticato la codardia con il quale nemico era fuggito rifiutando lo scontro. Nella testa risuonavano ancora le loro gutturali strida provocatorie con cui si erano liberati in volo, facendosi beffe dei cavalieri del Grande Tempio, specialmente di Babel reo di non essere riuscito a fermarli in tempo.
Tra i tanti dubbi e il mistero che ammantava la vicenda, era comunque felice dei compagni che lo seguivano con incalzante foga, motivati anch'essi dalla determinazione di chi è conscio del proprio dovere.

L'ultimo tratto che divideva loro dal Grande Tempio fu un poco più lento per via della sabbia che giaceva ricopriva per interezza il pavimento roccioso , tuttavia nulla poteva scalfire la sontuosità di un vetusto edificio come quello che si prospettava davanti al suo unico occhio sopravvissuto. Il cavaliere del Leone si fermò per un istante a contemplare lasciando che un velo di serenità trasparisse sul suo volto solcato dalle battaglie.

Ci siamo!

Commentò ad alta voce come a voler spronare se stesso e gli altri per l'ultimo scatto.
Finalmente intravide il portone d'ebano che accedeva alla corte dell'autorità massima, del portavoce della dea. Vi entrò con passo lento ma risoluto onde placare la sua irruenza, inchinò il capo in segno di riverenza per poi gettare a terra con sdegno il prigioniero. In tal modo potè inchinarsi sulle ginocchia e proferire:

Grande Sacerdote, perdonate se portiamo indegne presenze al vostro cospetto...

Disse perforando con uno sguardo truce il prigioniero. Poi continuò:

Abbiamo rinvenuto questa carogna tra le rovine della casa del Toro affinchè possiate interrogarlo e sentenziare la sua sorte. Non sono riuscito a impedire la fuga degli altri invasori... per cancellare questa onta vorrei essere inviato laddove il nemico si nasconde.

Puntò un dito accusatore verso la sagoma inerte a terra e verbi rabbiosi proruppero dalla sua bocca.

E sono sicuro che costui rivelerà il necessario!
 
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Ramked
view post Posted on 5/7/2011, 10:59




Il Grande Sacerdote stava pian piano riprendendo le forze, tuttavia il corpo d'egli risentiva ancora in grande misura di quanto accadutogli, restando assai debole. Mentre il Cancro, che lo sosteneva aiutandolo a reggersi, lo portava nelle stanze private d'egli quest'ultimo iniziò a proferir parola, esprimendo il suo disappunto per il furto del sacro Scudo e soprattutto la sua preoccupazione per l'immediato futuro. La volontà sua era, comprensibilmente, quella di organizzare il recupero del manufatto mandando i Cavalieri più valorosi a tale scopo, con gli altri a difesa del Grande Tempio. Ramked fu l'unico a sentire quelle parole, non essendo ancora giunto nessuno degli altri suoi compagni di casta, così volle cercare di tranquillizzare il Grande Sacerdote, mentre lo aiutava a stendersi sul suo giaciglio.

"Signore, ci stiamo già attivando in tal senso. Non si preoccupi, lo scudo di Athena verrà recuperato. Nel frattempo cerchi di riposarsi, lei ci serve al pieno delle forze. Intanto, mi occuperò io di chi arriverà".

Dopo aver terminato di parlare, il custode della Quarta Casa lo lasciò nelle stanze e uscì. Era in procinto di recarsi da Kambei, ancora steso sul pavimento, quando si accorse dell'arrivo del Leone. Quest'ultimo voleva avere udienza dal Grande Sacerdote ma il Cancro glielo impedì.

"Aspetta Babel, il Grande Sacerdote adesso è nelle sue stanze e ha bisogno di riposo. Fino a quando non recupererà le sue energie sarà meglio non disturbarlo. Nel frattempo dovremo cavarcela da soli".

Ramked notò poi che Babel aveva portato con sé un individuo piuttosto malconcio, sulla cui figura spiccavano alcuni resti di una corazza cremisi.

"E' uno dei nemici che avevano percorso la Scalinata, giusto?"

Non volle nemmeno sentire l'eventuale risposta, tanto era sicuro del suo ragionamento. Successivamente, quando udì la richiesta del Leone di essere inviato a recuperare lo Scudo, il Cancro replicò con decisione.

"Su questo punto il Grande Sacerdote è stato chiaro: qualcuno deve andare ma altri devono restare qui a proteggere il Grande Tempio. Questo dobbiamo deciderlo insieme agli altri Cavalieri d'Oro, quando arriveranno qui. Ho già mandato Kei dello Scorpione a chiamarli, ma forse è meglio che lo faccia anche tu visto che il tempo stringe. Nel frattempo, mi occuperò personalmente del prigioniero... Prima di andare però vedi come sta Kambei, è disteso lì vicino."







Prima di procedere con l'interrogatorio del prigioniero, preferirei avere il via libera dal QM
 
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°§Iancyu§°
view post Posted on 5/7/2011, 20:55




Continuo dell' Addestramento

Mentre Iancyu scagliava il suo vortice d'argento contro il maestro, una grande luce accecante lo investi e tutto intorno a lui svanì. Sentiva freddo, come se si trovasse in Siberia, ma dopo pochi secondi ecco che tutto intorno a lui ritornò chiaro. Stranamente il giovane non era più sulla riva del fiume dove si stava addestrando, non c'erano più alberi, ora si trovava in un luogo chiuso circondato da colonne. Il silver del segugio si stropicciò gli occhi e si guardò in torno. Riconosceva quel posto, era già stato lì, quelle erano le stanze ove risiedeva il Gran Sacerdote che da non molto tempo era il suo maestro, che ora era lì seduto sul suo trono, ma stavolta era lui in carne ed ossa e non un illusione. A quanto pare era stato teletrasportato lì in qualche modo. C'erano altri cavalieri nella sala, due cavalieri che Iancyu conosceva ma che aveva visto in vesti diverse, Ramked e Babel che rispettivamente ora erano i cavalieri d'oro del cancro e del leone a quanto si poteva notare dalle armature. Il giovane immediatamente si inchinò davanti al maestro e ai due cavalieri.
" Salve a voi cavalieri d'oro e a lei Maestro, sono tornato!? Come mai mi avete portato qui? Cosa sta succede? Il mio addestramento non è finito..."
Sicuramente era stato Virgo a portare l'allievo lì al Grande Tempio, ma per quale motivo? Inoltre il giovane non aveva armatura, qual'ora avesse dovuto combattere cosa lo avrebbe protetto? Dov'era la sua sacra armatura? Questo dubbio andava tolto...
" Forse è arrivata l'ora di combattere? E dov'è in tutto questo la ma armatura?"
Forse il giovane non era ancora degno di reindossare le sue vestigia dopo tutto quel tempo, e il suo potere e il suo cosmo ancora non erano come quello di una volta, ma non si sarebbe mai tirato indietro se c'era da combattere. Intanto altri cosmi oltre a quelli dei presenti erano percepibili, altri cavalieri stavano giungendo...

Edited by °§Iancyu§° - 5/7/2011, 22:23
 
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view post Posted on 6/7/2011, 13:38
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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Alla fine, bene o male, tutti i Cavalieri presenti si incamminarono dalla Seconda Casa per dirigersi verso il Grande Sacerdote. Marcus, dopo aver visto la poca considerazione che Loek stava ricevendo ed aver riso sotto i baffi per le “osservazioni” di Elene al del Cavaliere del Leone, non sentì alcuna risposta da parte di Shaija, ma ciò non lo stupì più di tanto: anche quando era Cavaliere della Fenice e si faceva chiamare Shiya era un tipo decisamente particolare e ogni tanto le sue risposte erano altrettanto particolari. Ma in quelle circostanze il silenzio poteva significare una cosa sola: il Sagittario si era avventurato alla volta di Alessandria, acconsentendo molto implicitamente alla richiesta della Fornace.
*Almeno Zakard avrà un minimo di rinforzo* si disse mentre continuava a scalare le Dodici Case, una più tristemente vuota dell’altra. *Possibile che qui al Grande Tempio ci siano stati solo Vhan e Babel tra i Cavalieri d’Oro?* avrebbe voluto chiedere. Tuttavia decise di non farlo e l’unica risposta che ottenne fu una sensazione trasmessagli dalla sua Armatura, la quale voleva escludere quella possibilità, ma non ci riusciva pienamente, dato soprattutto ciò che era successo in piazza.
Alla fine però arrivarono tutti bene o male fino al Grande Sacerdote e dagli altri Cavalieri d’Oro. Di tutti, a parte quella di Shaija, notò l’assenza di Shion di Aries e Nicholas di Gemini, Cavalieri che conosceva di persona e che gli erano sempre parsi piuttosto abili e ragionevoli. Probabilmente la loro assenza era stata determinante nello svolgersi degli eventi… Marcus vide anche Kambei di Libra, che sembrava aver passato a propria volta un brutto quarto d’ora, insieme a Kei, novello Cavaliere di Scorpio, e Ramked di Cancer. L’ultima volta che l’aveva incontrato, aveva cambiato i propri poteri rispetto alla precedente Armatura del Triangolo, ma non l’atteggiamento da superiore che aveva mostrato e che a nulla gli era servito, se non a rendersi inviso al Cavaliere della Fornace. Chissà se in quel periodo era cambiato o era rimasto lo stesso?
Lo avrebbe visto tra pochi istanti: vedendo e sentendo che il Grande Sacerdote ancora non si era ripreso da qualcosa che ignorava, Marcus si avvicinò proprio al Cancro, che sembrava essere in qualche modo in capo alla situazione e disse: "Ramked di Cancer, devo parlare con il Grande Sacerdote. Io e i Cavalier d'Argento rechiamo gravi notizie dalla piazza: il Grande Tempio è stato attaccato da tutte le direzioni e purtroppo ci sono state delle vittime tra i soldati."
 
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Vhan L'Arciere Arcano
view post Posted on 6/7/2011, 23:00




La situazione non era amorevole considerando che la casa che tuttora presiedo fu rasa al suolo, un po da me e un po dagli invasori, e un furto era stato fatto nel santuario di Atena. Se non altro io e Babel del Leone avevamo un ostaggio, eh si! Ero riuscito a stendere uno di quei maledetti cavalieri misteriosi e presto si sarebbe sottoposto al giudizio del Grande Sacerdote stesso....non aveva scampo.

Dai Elene, Marcus, Loek seguiteci alle sale del Grande Sacerdote. Evitiamo qualsiasi tipo di fuga da parte di questo schifoso, siate guardinghi. Anche se messo male possiamo aspettarci di tutto da chi ha attaccato Atene così impunemente. Andiamo Babel, faccio strada.


La scalata verso la cima proseguiva tranquilla, probabilmente il nemico si era ritirato completamente senza lasciare nemmeno una sorta di esploratore. Ricordo quanto buia fosse quella giornata per via della sabbia che era piovuta in tutta la sacra scalinata, un classico fenomeno soprannaturale manifestato da chissà chi. Una cosa era certa però, era andato tutto a nostro favore in quanto sapevamo che ne erano spaventati viste le urla.

Le dodici case erano tutte spaventosamente vuote, quasi fossero state deserte da anni, eppure il nemico non aveva raggiunto nemmeno la terza casa. Mi chiesi se i miei parigrado si trovassero tutti nelle sale del Grande sacerdote a raccolta per pianificare un contrattacco. L'unico pensiero che mi venne in quell'istante era però solo quello di portare il prigioniero vivo e "incolume", se così è concesso dire, in presenza del Grande Sacerdote.

*Neo cavaliere doro e già mi trovo a fronteggiare nemici potentissimi. Avrei potuto rimetterci la vita oggi se non era per quella sabbia che è piovuta. Non a bene così, devo diventare più forte di quanto non sia già!*

Frustrarmi è sempre stato nelle mie abitudini, mi ha sempre dato una motivazione in più per migliorare ed è anche grazie a quello che sono diventato cavaliere doro.

Giungemmo innanzi alle sale del Grande Sacerdote con l'ostaggio ancora nelle nostre mani. Altri cavalieri doro erano intorno a quell'autorità di Atene tutta come per accudirlo dopo quell'attacco inaspettato. Era decisamente provato, come se qualcosa avesse colpito addirittura lui, cosa che fino al giorno prima nessuno avrebbe mai pensato.

Quindi sia Babel che Vhan si fecero avanti prendendo la parola:

Mio signore, lieto di vedere che stiate ancora bene. L'attacco è stato retto come più si poteva alla base delle dodici case ma ahimè la casa da me presidiata è ormai rasa al suolo...anche per colpa mia. Ma io e Babel del Leone abbiamo deciso di rallentarne la salita per permettere ai nostri compagni delle case più in alto di accorrere qui. Erano quattro compreso questo tizio che sono riuscito a spedirlo quasi nell'Ade, credo che lo si potrebbe interrogare.

Sentì poi l'intervento di Babel riguardo il partire verso Alessandria:

CITAZIONE
per cancellare questa onta vorrei essere inviato laddove il nemico si nasconde.

Mi accodo mio signore. La mia casa non esiste più ormai e i miei tentativi di fermarli erano quasi vani. Ci permetta di raggiungere gli altri per aiutarli, non la deluderemo stavolta!

Mi volsi poi verso Ramked del Cancro e con fare sicuro dissi:

Non ho intenzione di cedere il prigioniero a nessuno se non al Grande Sacerdote. Tanto meno a chi ha deciso di attraversare otto case invece di rallentare con me la scalata nemica, cosa che invece ha fatto Babel dalla quinta...ora se permetti intendo ascoltare solo le parole del Grande Sacerdote stesso.

Non digerii affatto la scelta che fece Ramked del Cancro. Il fuggire dal nemico per un cavaliere doro lo trovo indecente anche se questo significhi il metter piede nelle sale del Grande Sacedote è sempre stata una cosa che non ho mai digerito.
 
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107 replies since 8/5/2011, 12:06   1725 views
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