Le stelle di Orione, solo saints

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Zakard Ki'Saad
view post Posted on 26/5/2011, 02:24




« Le ali della fenice, lasciando terra bruciata, pavimento ed arredo della piazza quasi completamente distrutti, hano lasciato un duro segno nel loro passaggio. L'intrusione al suo colpo di Marcus e di Elene, sebbene probabilmente siano probabilmente serviti ad aumentare le possibilità del tentativo - riuscito, tra l'altro - di Zakard stesso nello spazzare via Cavaliere rosso e sgherri, ha tuttavia colpito l'orgoglio di Zakard che, leggermente spossato dalla potenza cosmica utilizzata nel colpo, ricade al suolo poggiandosi su entrambi i piedi e, riprendendo fiato, sentenzia pacato: »

" Maestro. E voi, sacerdotessa guerriera "

« proferisce, non conoscendo Elene del Cerbero, appellandola quindi in maniera più generica »

" Sebbene il nemico fosse in maggioranza rispetto al sottoscritto, c'era per forza il bisogno di intervenire? Credete che io sia un incapace? Perchè invece non risparmiate le forze per costui? "

« inutile che egli specifichi meglio di chi stia parlando. Il cavaliere rosso, che è penetrato di qualche manciata di centimetri in una colonna di pietra, lasciando una nicchia con la sua forma, qualcosa che ricorda molto Tazmania. Tuttavia, bracciali della sua armatura esclusi, che erano incandescenti e pieni di crepe, sembra che se l'abbia fatta franca ancora una volta. »

{ Che siano ordunque codesti i miei limiti? Ho trovato un avversario più forte di Phoenix? Ma come faccio a saperlo, dato che la sacerdotessa ed il maestro si sono intromessi nel mio colpo? Chi ha ridotto in incandescenza ed in brandelli la sua armatura? Io o loro due? }

« il dubbio lacinante stava crescendo nella mente del giovane saint, il quale sembrava, ormai, infischiarsene del grande tempio, del cavaliere rosso e della minaccia che incombeva su Atene, e forse sull'intero pianeta. Ed ecco, adesso, la sabbia. La sabbia? Si, è sabbia, non c'è dubbio. Chi meglio di Zakard, che ha origini sud-africane, può conoscere meglio la sabbia? Si, ma cosa diamine importa a lui, che ormai ha preso questo avvenimento come una sfida con se stesso? »

" ...... "

« un mugolio silenzioso che si perpetua per qualche istante fuoriesce dall'ugola di Zakard, che permane ora a labbra chiuse. Ed ecco che, quindi, quasi come fosse un miracolo, la sua armatura sembra reagire. Reagisce ai sentimenti di Zakard, il quale, adesso, sembra...no, non sta sognando. Queste sono le parole di un saint che Zakard non ha mai avuto l'onore di conoscere: Ikki. »

Cavaliere. Non so se mi conosci o se hai mai sentito parlare di me. Io sono Ikki, il primo saint ad aver indossato l'armatura della fenice. Anch'io, come te, all'inizio ero mosso dall'orgoglio e dal fervore di voler essere a tutti i costi il più forte di tutti. Ma Seiya e gli altri cavalieri mi hanno fatto capire che sbagliavo. Per colpa della mia boria stavo perdendo tutto. L'affetto, l'amicizia, e soprattutto la fede in Athena, ovvero le uniche cose per le quali valga veramente la pena combattere. Per cui, sebbene noi possessori delle vestigia della fenice sembriamo assomigliarci molto, ti prego di non commettere il mio stesso errore. L'amicizia è una cosa sacra. Riponi il tuo orgoglio e non combattere esclusivamente per te stesso. Che Athena ti protegga, giovane cavaliere. E così farà la fenice che è in te.



" .... "

« la voce di Ikki, che ha parlato direttamente al cuore di Zakard, svanisce lentamente così come svanisce anche il cosmo che, per gli istanti in cui il fenomeno di è presentato, ha invaso la corazza della fenice. »

« sorride, Zakard. E gli luccicano anche un po' gli occhi, per l'emozione »

" Vi chiedo di perdonarmi, Marcus, ed anche voi, sacerdotessa. Mi sono lasciato trasportare dall'orgoglio. "

« la sua mano destra, dapprima chiuso a pugno per l'ira, adesso lentamente si riapre. Così come i muscoli, dapprima tesi, adesso sono rilassati. Adesso che ha la mente più lucida, si rivolge al suo maestro, che sicuramente ha più esperienza del giovane saint, in campo di battaglia. »

" Marcus. Mi fido di voi. Dite voi cosa si potrebbe fare adesso. Bisogna escogitare bene cosa fare. Ed in fretta, dato che sta cadendo tanta di quella sabbia... "

« ed infatti, sul pavimento marmoreo della piazza iniziano già a comparire delle zolle di sabbia »

" ...che sembra quasi che siamo finiti all'interno di una clessidra. "

« Prima la pioggia di sangue. Adesso la pioggia di sabbia. Ma che diamine sta succedendo? »
 
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Ramked
view post Posted on 27/5/2011, 17:03




Erano sempre più vicini. I nemici si appropinquavano a grandi passi, erano ormai in procinto di varcare la soglia della Terza Casa. Il Cancro, fermo all'ingresso della propria dimora, era ancora in trepidante attesa di dare le sculacciate a quei bambini cattivi. Mentre rifletteva su questo, però, udì un rumore di corazza dorata provenire dalla scalinata che portava alla Quinta Casa. Era il cavaliere del Leone che si era apprestato a raggiungere Ramked. Quest'ultimo andò velocemente verso di lui, che era ormai già entrato, il quale si presentò palesando un animo impulsivo e veemente. Atteggiamento non inusuale per il Leone, con il quale aveva già avuto modo di avere a che fare, dunque Ramked non si sorprese. Tuttavia, egli decise di replicare cercando di farlo ragionare.

"Babel, la vendetta è nemica della vera giustizia, dunque è un sentimento dal quale bisogna guardarsi. E' perfettamente comprensibile, ma non lasciarti sopraffare da essa, se non vuoi che siano i tuoi sentimenti a prevalere sulla tua ragione..."

Un momento di pausa, per poi tornare a proferire parola.

"I nemici si stanno avvicinando alla Quarta Casa, la mia dimora, che io difendo. Lo farò da solo, senza l'aiuto di nessuno".

All'improvviso, ecco che un Cosmo d'immani proporzioni divampò dalle stanze d'Athena, che il Cancro percepì all'istante. In quell'istante, un lungo brivido gli percorse la schiena. Si trattava di un cosmo ostile, proprio nel cuore del Grande Tempio. Contemporaneamente, egli vide che dal cielo cominciava a cadere sabbia.

°Dev'essere tutto collegato...°

Ramked cominciò ad essere profondamente turbato e spaventato. La situazione era diventata critica, contando anche che il cosmo del Grande Sacerdote, pur essendo presente, non ardeva.

"Hai sentito anche tu, vero? Il Grande Tempio è minacciato! Presto, corriamo nelle stanze di Athena, subito!"

Detto ciò, senza nemmeno attendere la reazione del Leone, il Cancro corse preoccupatissimo verso il Grande Tempio. Kambei e Kei si trovavano già lì, ma, se egli aveva visto giusto, avrebbero avuto bisogno di aiuto e in fretta.
 
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view post Posted on 27/5/2011, 18:05
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Millenary Saint

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Facendo leva sull'orgoglio tipico di un cavaliere elitario, Ramked rifiutò il sostegno offertogli dal leone, ostentando caparbietà nel difendere da solo il proprio bastione. Tuttavia le sue parole vennero travisate perchè Babel non era sceso per mancanza di fiducia nel compagno, piuttosto riteneva più saggio unire le forze contro un nemico che aveva sopraffatto tanto facilmente il cavaliere della seconda casa.

L'espandersi però del cosmo alieno sulla sommità del Grande Tempio, già percepito dallo stesso Babel, suscitò in Ramked un'apprensione tale da indurlo ad abbandonare la propria dimora.

Si lo sento pure io, cavaliere, ed è inquietante ma non è necessario che anche tu vada: già altri cavalieri si apprestano a raggiungere il Grande Tempio. Abbandonando questa casa lascerai Vhan al proprio destino!

Era troppo tardi... i passi del custode della quarta casa erano sempre più lontani, lasciando infine Babel da solo e nel silenzio.

...ma io non lo farò!

Intraprese quindi la direzione opposta a quella di Ramked volgendo la sua prossima meta alla casa di gemini. Ogni passo lo avvicinava al nemico e sentiva di non potersi sottrarre a quell'appuntamento improcrastinabile dettatoli dalla sorte. Probabilmente si sarebbe gettato allo sbaraglio, ma per soccorrere un compagno non aveva importanza il numero e l'entità del nemico...semplicemente dove era.
 
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view post Posted on 28/5/2011, 22:05
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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La potenza del triplice attacco combinato dei Cavalieri di Bronzo ed Argento a seguito della crudeltà dei nemici e della rabbiosa avventatezza di Zakard portò ad un risultato utile: il nemico, che aveva crudelmente rinunciato alla propria difesa, riscorse ancora più cinicamente ad una second, costituta dai propri sgherri, che vennero eliminati con facilità devastante prima di infierire sull'armatura dell'avversario in rosso. Tuttavia quella manovra lo salvò: prima di tutto venne risospinto indietro, poi finì dentro una roccia incurvandola e infine venne tempestato dal fuoco in una maniera tale che la sua armatura rossa iniziò a sciogliersi.
Lo spettacolo che riemerse dalla tempesta chiodata di fuoco fu a dir poco impressionante e la stessa Armatura della Fornace non ne rimase indifferente, tanto che sembrò chiedersi se a parti inverse sarebbe riuscita a resistere ad un simile attacco e a difendere il suo Cavaliere.
*Non credo che vorrei saperlo* le rispose quest'ultimo alquanto preoccupato dal quesito e stupito a propria volta dal potere che era riuscito a scatenare insieme con gli altri.
Una volta terminata l'offensiva, Zakard ebbe un moto di rabbia ingiustificato, ma dalle sue parole trasparve chiaramente il fatto che volesse avere a che fare da solo con tutto il mondo. Il Cavaliere della Fornace si chiese che cosa fosse preso al suo ex allievo della Fenice e stava per replicargli un rimprovero piuttosto severo, quando si rese conto che stava accandendo qualcosa tra lui e la sua Armatura. Non sapeva che cosa stesse accadendo, ma probabilmente era qualcosa che avveniva molto più di frequente tra lui e la sua Armatura, quindi lasciò semplicemente che accadesse... mentre nel frattempo cominciò addirittura a piovere sabbia!
*Prima una pioggia di sangue, ora una tempesta di sabbia dopo un terremoto alle Dodici Case! Ma che sta succedendo qui?*
La sua corazza era confusa quanto lui, ma a nessuno dei due sfuggì l'espressione di sollievo che era comparsa sul viso del nemico: evidentemente lui sapeva qualcosa al riguardo e probabilmente stava aspettando proprio quell'evento di cui loro non sapevano nulla.
Almeno ci fu una buona notizia: Zakard riuscì a recuperare il controllo di sé e si scusò con lui ed Elene per le proprie parole cariche di orgoglio... cariche di stupidità, ma almeno Zakard sembrava averlo capito. Poi l'allievo rimise tutto nelle sue mani, lasciando che fosse lui a decidere cosa fare in fretta, osservando come sembrassero essere a corto di tempo, come se fossero finiti in una clessidra. Se così era, erano finiti nel lato sbagliato della clessidra.
"Hai ragione e non mi piace avere fretta... ma non possiamo fare nulla, se non capire che cosa sta succedendo!"
Quindi si rivolse a Loek e gli disse sottovoce: "Cercherò di distrarre il nemico: tu cerca di intrappolarlo tra le spiere delle tue catene, ma non ucciderlo: sembra sapere qualcosa e dobbiamo scoprirlo anche noi." Soggiunse agli altri due: "Agevolate la sua manovra!"
Fu allora il turno del nemico, che aveva tutto tranne che una buona ragione per essere rasserenato. "Non sei più in condizioni di combattere dopo il male che hai fatto. Chi sei tu? Perché e in nome di chi hai attaccato il Grande Tempio e hai ucciso i nostri soldati?"
Sperava di aver dato abbastanza tempo a Loek e agli altri per escogitare un modo di intrappolare il nemico e poterlo interrogare più approfonditamente.
 
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Kei di Scorpio
view post Posted on 29/5/2011, 10:00




SPOILER (click to view)
*narrato*
§pensato§
-parlato-


*Kei ansimando arrivò, infine, alla soglia della casa del Grande Sacerdote posto ove venivan anche custoditi i più preziosi artefatti appartenenti alla Dea. Senza indugiare ulteriormente entrò attirato da un cosmo chiaramente avverso che doveva essere fermato.
Innanzi a se scorse la luce dorata dell'armatura della Bilancia, segno che non solo lui aveva reagito a quella sinistra sensazione.
Kambei, gold saint di Libra, era già la. Kei non fece in tempo a salutare il compagno che si trovò a mirare sbigottito una scena che a memoria d'uomo mai era già avvenuta. Mani nemiche avevan preso cupidamente il prezioso scudo d'Athena tenendolo in mano come un trofeo e ridendo per il risultato raggiunto.
Bastò una occhiata al gold al suo fianco e Kei iniziò a bruciare il suo cosmo, avrebbe combattuto con tutte le sue forze pur di recuperare quell'oggetto sacro ora nelle mani del nemico.
Pochissimo tempo era passato da quando il dorato cosmo dello scorpione aveva iniziato a convogliare nelle sue mani che uno strano ticchettio sulla sua armatura attirò l'attenzione di Kei.
Il cavaliere si voltò a guardare la sua spalla destra pensando che un pezzo di intonaco fosse caduto dal soffitto, ma vide, cosa curiosa, cadere con continuità un sottile filo formato da granelli di sabbia.*

§Ma che cavolo sta accadendo, prima il sangue ora la sabbia!§

*Alzò la testa verso l'alto e s'accorse che crepe si stavan formando sul soffitto dalle quali iniziava a scendere sempre con più insistenza la sabbia. Giratosi immediatamente verso l'amico iniziò a parlare*

-Kambei forse è meglio se guardi in alto, credo che ben presto dovremo far attenzione a non essere travolti...-
 
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L o e k
view post Posted on 29/5/2011, 12:57




Nessun cenno, espressione o movimento che potesse narrare la sua intesa con il maestro Fornace. Solo una immutabile immobilità del corpo, subito seguita da costante cosmo che veniva incanalato entro le proprie catene per poterne mantenere il controllo, poteva esser percepito dai presenti.
Nulla di anormale se si considera che quello era l'unica manbiera per controllare le preziose armi legate alla propria cloth; ragion per cui tutto sembrava quieto sotto la pioggia di sabbia che seguiva quella di sangue, creando un impasto disgustoso ai sensi.

Esse si mossero soppiatte lungo il sentiero fino a tentare di trovarsi il più vicino possibile dal nemico scarlatto.
Lo avrebbe assalito su due fronti divisi alle spalle e lungo il fianco cosi da costringere il nemico ignoto a corrergli incontro qualora avesse optato per la fuga.
In quel momento Loek generò una esplosione che diede vita all'attacco atto a ridurre all'immobilità più totale l'avversario.
Una statua di sabbia impastata con il sangue... ironico, ma l'armatura dello straniero teneva proprio il colore del liquido vitale.

Chissà che questo non sia il volere di Atena.
A noi non è concesso sapere; solo Servire!


Determinato, allungò le catene irrobustendole con il cosmo in esse infuso tentando di aggrovigliare la maglie intorno al corpo del nemico e costringerlo al suolo senza scampo alcuno.


SPOILER (click to view)
Stritolatore cosmico
La catena si allunga in direzione degli avversi. In essa è presente un enorme quantità di cosmo, tantoché coloro che ne rimangono bloccati rischiano di spezzarsi sotto le spire metalliche della catena stessa che per motivo alcuno – tranne una diretta manovra del loro padrone o intervento del nemico con un consumo adeguato- lascerebbero la presa. Questa tecnica è possibile usarla anche per afferrare obiettivi a distanza.
 
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view post Posted on 30/5/2011, 06:47
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Gold Saint di Libra

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**Il salto di Kambei termino in prossimità delle scalinata che porta alla statua di Atena mentre il suo avversario brandiva già lo scudo sacro della dea .**
La situazione si fa pesante , brandisce lo scudo di Atena e l’unico che ha abbastanza potere per fermarlo è privo di sensi fra le mie braccia , che posso fare?
**Virgo era ancora svenuto , ancora no0n riusciva a capacitarsi di come uno del suo livello , il più vicino agli dei , si fosse fatto sopraffare così facilmente. All’improvviso avvertì un cosmo amico , un cavaliere d’oro aveva risposto all’allarme ed era giunto per dargli man forte : Kei di Scorpio.
Kambei poggiò per terra il Gran Sacerdote , dopo aver fatto un sorriso di intesa a Kei , e cominciò dare dei buffetti sul viso di Virgo per farlo riprendere così sarebbero stati in tre a fronteggiare l’invasore , il quale non aveva sputato una parola da quando era lì .**
Insomma maestro ti vuoi svegliare! Meglio dargli schiaffi più forti…
**La sua mano fu fermata dall’ osservazione di Kei , effettivamente c’era qualcosa che cominciava a cadere sulle spalle del cavaliere di Libra , granelli di sabbia scendevano come neve sempre di più , la situazione si faceva più critica. Kambei si fermò un attimo , come impietrito si accorse di essere ad un altro punto di svolta , prese un'altra decisione , stavotla più drastica.Posò le spoglie del suo mastro vicino ad una colonna e poi si alzò in piedi.**
Kei prendi tempo mi è venuta un idea
** Detto questo chiuse gli occhi ed iniziò ad accumulare cosmo , sempre di più, sempre più in fretta, cosa aveva in mente KAmabei?.**


 
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view post Posted on 30/5/2011, 11:50
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
" E dopo il sangue la sabbia. E le locuste quando? "
Il loro contrattacco era andato abbastanza a segno. Avevano letteralmente disintegrato i compagni del cavaliere rosso, lasciando lui senza protezioni sulle braccia. In quel momento Zakard mostrò quando orgoglioso fosse nel suo volersi misurare col cavaliere praticamente da solo e sebbene da un lato Elene lo capisse perfettamente (lei era identica) era pronta a rispondergli con improperi poco simpatici. Per fortuna del Cavaliere della Fenice non ce ne fu bisogno perché fu lui stesso a scusarsi.
Marcus impartì a lei e a Zakard di "agevolare la manovra di Loek".
" Eh, come? Faceva schifo dirlo? Che vuol dire "agevolare"? "
Voltò lo sguardo verso Loek, conscia che nessuno l'avrebbe vista farlo per via della maschera. Se dovevano aiutare lui avrebbe dovuto capire le sue intenzioni. Sembrava voler stringere il cavaliere agguantandolo con le catene da dietro. Come diavolo gli dava una mano? Forse quel che poteva fare era intervenire in caso di fallimento di Loek. Infondo entrambi usavano catene e se il colpo dell'etiope fosse stato schivato decise che avrebbe cercato di agguantare il cavaliere rosso lei stessa. Si mosse quindi di qualche rapido passo verso il nemico, per fargli concentrare l'attenzione su di sé e impedirgli di avvertire i movimenti delle catene di Loek. Prese a far roteare sopra la sua testa la catena e attese l'esito dell'attacco del compagno prima di proseguire.
« Ferma questo, stronzo. »

 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 30/5/2011, 23:09




STANZE DI ATENA.

La clessidra cosmica cominciava a scorrere e la sabbia a ricoprire il grande tempio. I saint d'oro avevano capito forse tardi il pericolo.

Si stavano radunando nelle stanze di Atena ma non tutti. Kambel nonostante le parole dello Scorpione non esitò un attimo e concentrò il suo cosmo.

La sabbia cadendo sulla sua armatura si scioglieva e colava giù dalla stessa fino a toccare terra goccia dopo goccia...in pochi istanti formò piccole stalagmiti che sembravano avere una intensa tenacia tanto da intrappolare quasi il saint di Libra.

L'oscuro nemico alzò lo scudo che esplose con un enorme fragore energetico...nello stesso tempo egli emise un grido simile ad un possente falco e scomparve alla loro vista assieme allo scudo...

L'esplosione coinvolse Kambel che era quasi impossibilitato a muoversi e il cavaliere dello Scorpione... ora prima ancora di recuperare il maltolto era necessario salvarsi...

Lo stesso Virgo caduto a terra stava per risvegliarsi..solo per verificare il baratro che gli si apprestava.


SCALINATA SACRA.

La sabbia scivolava giù scendendo in direzione della piazza e della prima casa. Un grido proveniente della stanze di Atena ruppe gli indugi. I nemici innaturalmente fermi in attesa gridarono anche loro di rimando e assieme al viandante scomparvero dalle 12 case.

La loro missione o almeno la prima parte era stata compiuta...bisognava ora andar via da un luogo senza ormai valore per loro.

Solo un cavaliere nemico ancora frastornato dal colpo del sacro Toro non seguì l'esempio dei colleghi e rimase nelle macerie della seconda casa...

PIAZZA

La piazza ai piedi del monte sacro ad Atena era ormai invasa dalla sabbia, cadeva copiosa...si sarebbe mai fermata?

I saint preparavano il contrattacco e tentarono anche un attacco, quando il cavaliere della fornace interrogò il nemico, con lo scopo si avere informazioni ma anche di distrarlo....

ahahah Ti dirò solamente che io sono il cavaliere sacro Mintaka Orionis. Il più potente dei custodi dell'alto e basso regno.

Abbiamo ormai ciò che cercavamo e verremo forse a prendere ciò che resta comprese le vostre vite.. ma non ora.

Come una clessidra la sabbia coprirà il vostro tempio. Quando avrà raggiunto la sommità i tempi si compiranno e il nostro dominio non avrà più limiti...

Ora torno là dove "si staglia nel cielo una torre che si vede a distanza infinita. In piena notte il marinaio vedrà il grande fuoco che arde alla sua sommità"


In quell'istante si udirono due grida.. il primo provenire dalle stanze di Atena e il secondo dalla scalinata sacra...poi evitando i colpi dei saint che erano intervenuti, il cavaliere saltò in aria e sparì lasciando di stucco i presenti.


SPOILER (click to view)
Purtroppo signori hanno rubato lo scudo di Atena. Bisogna recuperarlo e andare dove suggerisce il nemico che ha parlato.
La frase in virgolettato è presa da un'opera di Posidippo. A voi capire di che luogo parla.
Individuato il luogo dovrete decidere come organizzarvi. Chi a recuperare lo scudo e chi a difendere il tempio oppure lasciare il tempio incustodito...insomma post libero oganizzazione libera :)
Ora si comincia sul serio!!! Prossimo intervento Venerdì se postate tutti anche prima. Se avete domande domandate!
 
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view post Posted on 31/5/2011, 18:21
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Millenary Saint

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Come un leone all'apice della carica, Babel entrò nella terza casa di gemini, che trovò incredibilmente vuota. Il rumore dei suoi celeri passi echeggiò tra le colonne senza trovare segno alcuno della presenza del custode, aggiungendo un altro mistero privo di risposta su quella imprevedibile assenza. Come mai in quel momento di assoluto allarme due tra i cavalieri d'oro più potenti, quali gemelli e ariete, non erano presenti?
Dubbi che rimasero tali, poiché il leone aveva un chiaro obiettivo da perseguire: fermare il nemico ed aiutare il cavaliere del toro, di cui non aveva certezza ne della sua morte ne della sua sopravvivenza.

Appena uscito dalla terza casa vide i tre nemici fermi come statue, stranamente in attesa. Il suo pugno colmo di tuono e rabbia fu pronto a colpire con la forza di un maglio, eppure delle strida inquietanti provenire dalle aule del Grande Tempio parvero spezzare il cielo, cogliendo inevitabilmente l'attenzione di chi riusciva a udirle. Come assoggettati da tale gelido richiamo, le tre figure misteriose scomparvero lasciando a Babel la frustrazione di non essere riuscito a fermarli.
Sfogò la sua rabbia liberando l'energia racchiusa nel suo pugno sicchè fulmini lucenti si liberarono verso il cielo rimbombando impetuosi simile al fragore dei tuoni tra i picchi, udibili ben oltre i confini delle 12 case, forse perfino ai fuggiaschi ignari di quale collera avevano scatenato.

Fuggite pure, vigliacchi, la mia ira vi raggiungerà comunque!

Tuttavia ebbe modo di rasserenarsi quando vide Vhan sopraggiungere. Il volto corrugato assunse lineamenti più rilassati, accentuati da un sorriso sospirato nel vedere le proprie speranze avverarsi. Gli appoggiò ambedue le mani sulle spalliere e disse:

Sono felice di vederti, sapevo che ci voleva ben altro per scalfire una pellaccia dura come la tua. Comunque sia...

Posò lo sguardo oltre le spalle di Vhan soffermandosi sulla casa del toro ridotta in macerie:

...temo tu debba comprare un nuovo trono di marmo.

Cercò di risollevare gli animi nonostante la disfatta che aveva visto il nemico invadere la Grecia e restare impunito. Poi la sua espressione divenne seria rammentando i foschi eventi che gravavano sul Grande Tempio:

I conti non tornano: ne ho visti quattro prima di entrare nella tua casa e ora ne ho contati tre di loro. Può darsi che uno sia ancora sotto le macerie... se così fosse penso sia interessante ciò che avrà da dire!

Disse mutando il suo sorriso in un ghigno che anelava l'impazienza di mettere le mani sul presunto sopravvissuto.
 
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Vhan L'Arciere Arcano
view post Posted on 1/6/2011, 00:05




L'inseguimento da parte del cavaliere del Toro contro i due che avevano osato aggirarlo per continuare la corsa delle dodici case continuava senza sosta e con così tanta tenacia che tutte quelle scale sembravano non esserci.

La casa del Toro era ormai un cumulo di macerie. Un sacrificio che aveva portato a relativi risultati dato che in quel preciso istante si stava effettuando un inseguimento a coloro che probabilmente non si sentivano in grado di affrontare il sacro Toro, seppur in superiorità numerica.
Il sangue colava a cascate sulle scalinate delle dodici case, come se il firmamento stesso sia stato ferito a morte da una sorta di lama astrale.
Ma non era l'unico evento meteorologico anormale dato che di li a poco cominciò a venir giù anche della sabbia, come se un potente uragano stesse alzando la sabbia del Nord Africa per poi spargerla in Europa meridionale.

I due fuggitivi innanzi a Vhan si fermarono improvvisamente, come se qualcosa di spaventoso a loro conosciuto si fosse manifestato. Sabbia e sangue cominciarono a mischiarsi tra di loro creando una pappa densa, come se fosse sangue coagulato. Immagine a dir poco stomachevole, dato che si stava anche nel bel mezzo di un attacco da parte di chissà chi.

Lo sguardo di Vhan si rivolse verso la terza casa ove uscì una persona abbastanza inaspettata: Babel del Leone!
Pronto a colpire gli invasori con un suo attacco folgorante, si verificò invece una cosa inaspettata. Un urlo giunse dalle stanze di Atena, come se vi fosse un possente rapace che stesse soffrendo urlando in preda al dolore e panico. I due fuggitivi urlarono disperati allo stesso modo per poi scomparire assieme anche a quel viandante che aveva contribuito al crollo della seconda casa dello zodiaco.

Lo sfogo del cavaliere del Leone fu immediato, tanto da scatenare un innaturale tempesta di fulmini destinata a coloro che si erano appena volatilizzati. Il volto del quinto cavaliere sembrava però sollevato, probabilmente nel vedere Vhan vivo e vegeto e a giudicare dal fiatone era probabile che vi si era precipitato dalla quinta casa subito dopo aver assistito al crollo della casa del Toro.

Ma certo, io non mi faccio uccidere senza aver scatenato un vero putiferio. Eppure uno di loro mostrava un innaturale sicurezza in ciò che faceva, dato che i tre buffoni uscirono dall'ombra solo dopo che lui varcò la soglia di casa mia.

Si voltò verso quello che sembrava ormai solo un cumulo di macerie per poi rispondere:

Si, temo che dovrò comprare anche qualche cosa di più del mio trono di marmo. Buttarmi giù da solo la mia stessa casa non è stato forse il modo migliore, ma uno di loro aveva già cominciato ad abbattere le colonne per cui h otentato di salvarne almeno metà. Con ovvi scarsi risultati..Si ti do ragione, ne manca uno all'appello ma posso dirti che si trova sotto le macerie. Ha subito il mio Titan's Nova quasi in pieno per cui sarà come minimo sdraiato dal dolore. Se vuoi la mia, direi di andare là, dargli una ripassata e portarlo dal Grande Sacerdote per interrogarlo. Dai andiamo!

 
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view post Posted on 1/6/2011, 06:27
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Millenary Saint

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Lo scenario che si stagliò davanti a loro fu piuttosto arduo da sopportare: della maestosa casa del toro non era rimasto altro che cumuli di rovine cosparse in un mare di sangue.
Anche se non lo esternava, era sicuro che Vhan stesse soffrendo nel vedere il proprio tempio in simili condizioni e lui su tutti era quello che non avrebbe dimenticato un tale affronto. Glielo sentiva nell'animo lo spirito di rivalsa con cui avrebbe tentato di placare il suo orgoglio ferito.
Tale sentimento era condiviso dallo stesso Babel, acheo protettore delle umane genti, che in egual modo pativa nel vedere la propria terra e i compatrioti essere vittime di tanto devasto.
Presto il nemico avrebbe avuto di cui pentirsi nell'aver scatenato la furia di due simil veterani.

Posò uno sguardo furente laddove i fuggiaschi erano spariti verso un ignoto orizzonte e a loro rivolse un gelido pensiero, una promessa scolpita nel tempo:

Fuggire non vi salverà!

Tornò sul presente, i suoi occhi visionarono di nuovo il campo di detriti apparentemente infinito. Aprì le braccia in segno di rassegnazione cercando con quel gesto di evitare che si finisse nello sconforto più profondo.

L'hai combinata grossa, Vhan... Saremo fortunati se troveremo un solo dito di quello sciagurato. Forza, diamoci da fare!

Diede un pugno intriso di cosmo sul terreno, la cui onda d'urto provocata sollevò delle macerie per qualche metro.
La ricerca era iniziata.
 
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view post Posted on 1/6/2011, 21:23
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Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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Quell'inverosimile miscuglio vischioso di sangue e sabbia stava cominciando a diventare consistente e ad appiccicarsi un po' ovunque, soprattutto sul corpo e sull'Armatura del Cavaliere e verosimilmente non solo sul suo, creandogli un forte disagio. Presto sarebbe stato troppo disagevole continuare a combattere in quelle condizioni: dovevano catturarlo e scoprire tutto quello che potevano prima che la situazione degenerasse al punto tale da impedire loro qualsiasi mossa.
Tuttavia ancora una volta la sfortuna andò ad interferire con i loro piani: il nemico infatti non fece altro che pronunciare alcune frasi enigmatiche e sparire prima che le catene di Loek ed Elene potessero arrivare a lui e Zakard potesse cominciare a muoversi per agevolare i loro colpi.
*Ma che diavolo? Mintaka Orionis? Chi diavolo sarebbe costui?* si chiese una volta che l'altro era semplicemente scomparso. Troppe domandestavano affollando la mente del Cavaliere di Bronzo, il quale si trovava pressato anche da problemi più urgenti: le sabbie stavano invadendo tutto il tempio e non sembravano volersi fermare... e smaltirle non sarebbe stato affatto semplice, sia per la consistenza che aveva assunto insieme al sangue sia perché non c'era un posto dove sgombrarla al contrario dell'acqua o di altri liquidi. E poi doveva ancora scoprire molte cose.
"Soldati! Cessato allarme! Mantenete la popolazione al sicuro nella gola, lontano dalla sabbia e cercate di smaltirla lontano dalle abitazioni. Cercate di buttarla fuori dal Grande Tempio!" ordinò a gran voce.
Subito dopo si rivolse agli altri Cavalieri che avevano combattuto con lui nella piazza: "Qui ormai non c'è più niente da fare... al massimo possiamo cercare di organizzare i funerali dei caduti una volta che la sabbia avrà finito di cadere. Allontaniamoci per ora. Saliamo fino alle Dodici Case: dobbiamo parlare con il Grande Sacerdote, riferirgli gli eventi della piazza e riorganizzarci. Seguitemi."
Quindi Marcus, liberandosi quanto più possibile della sabbia, cominciò a risalire le scale che lo avrebbero condotto fino alle dimore dei Cavalieri d'Oro, sperando che anche gli altri lo seguissero.
 
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L o e k
view post Posted on 3/6/2011, 10:16




Svanì senza lasciare traccia proprio quando le sue spire argentate si stavano per chiudere intorno ai contorni della sua figura: Mintaka Orionis...

Questo è il nome di colui che ha osato levar offesa al Grande Tempio... E' il nome a cui toglierò la vita durante il nostro prossimo incontro, lo Giuro.

Sangue colava copioso dal cielo bagnando le terre di Grecia; saziando la terra con il vermiglio liquido che pareva quasi un veleno che avrebbe corrotto la carne, il cielo e l'anima... proprio come coloro che avevano perso la vita quella notte.
Troppe vittime che venivano sepolte sotto la sabbia che rischiava di sommergere ogni cosa, calando come un sudario sulla città devota ad Atena.
Tormentato da nefasti pensieri, Loek, si limitò a concedere solo un cenno del capo alle parole del maestro Fornace.
Sapeva che bisognava rapportare quanto accaduto a tutti i cavalieri d'Oro e al Gran Sacerdote.
Lui avrebbe scelto il cammino più giusto e retto per il bene del Grande Tempio e del mondo...

...Poiché il mondo con la sua stirpe umana tutta, sono oggetto di amore da parte della Déa che servo... lei che sempre con giustiuzia e sapienza ricopre il capo di noi infimi mortali.

 
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view post Posted on 5/6/2011, 11:22
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Gold Saint di Libra

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**Troppo lento , Kambei fu troppo lento ad accumulare il suo cosmo che il misterioso aggressore fece la sua mossa. Il cavaliere d’oro era bloccato nella morsa vitrea che egli stesso aveva creato accumulando energia . Libra aveva le gambe bloccate.
Il misterioso cavaliere ottenuto ciò per cui era venuto , scomparve in un enorme esplosione che coinvolse lo spiazzale circostante .Non v’era via di fuga per Kambei , non aveva tempo per pensare , la furia distruttice dell’esplosione l’avrebbe preso in pieno rispedendolo nel regno dei morti probabilmente . L’istinto prese il sopravvento e avvicinandosi alla velocità della luce creò un semi globo difensivo che ricordava il guscio di una tartaruga , in questo globo cercò di incorporare il vicino Kei e il gran sacerdote ancora svenuto .**

Genbu’s shield!!!!!!

**La forza dell’impatto fu pari a quella di una bomba al grappolo , tutto attorno a lui si riempì di fumo , Kambei usò tutto il cosmo che aveva accumulato fin ora spremendosi come un limone maturo inspessendo ancor di più la barriera che si frantumava in varie parti , la salvaguardia del suo maestro dipendeva da lui ! **

Merda!Merda!Merda!

**La barriera resse ma il cavaliere della Bilancia esausto si lasciò cadere all’indietro con le gambe ancora bloccate nel vetro e svenne perdendo i sensi , per poter fronteggiare in poco tempo quell’esplosione aveva dato fondo a tutte le sue energie , ma si sentiva soddisfatto , in fondo aveva pagato per la sua grave mancanza , aveva permesso che il sacro artefatto fosse rubato senza che abbia potuto far nulla , in tal modo sentiva di aver riparato almeno in parte al torto.**

Genbu’s shield (scudo della tartaruga nera) (difesa)

Usando il cosmo , crea una barriera sferica attorno al suo corpo in grado i parare sia gli attacchi fisici che energetici scagliati dal nemico
 
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