Le stelle di Orione, solo saints

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view post Posted on 20/5/2011, 15:28
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
Zakard, facendo di testa sua, finì per colpire un soldato invece del nemico. Le sue urla riuscirono a toccare, anche se per poco, l'animo della Sacerdotessa. Non ebbe però alcun moto di rimprovero per il Cavaliere della Fenice. Era la prima lei a non ascoltare mai gli altri.
Il nemico, quasi gli fosse piaciuto udire la sofferenza dell'uomo, inflisse dolore anche agli altri soldati. Le si storse lo stomaco e le mani le fremettero. Dolce sarebbe stata la sensazione di far saltar via quella testa a pugni.
" È più veloce di me. "
La consapevolezza però non la spaventò. Difficilmente una sfida la spaventava o impensieriva. Ringraziò sempre la sua maschera che nascondeva il sorrisino sadico che le si delineò.
Ascoltò il piano di Marcus, indecisa se fargli presente o meno che all'estremità delle sue catene c'erano delle sfere chiodate che non avrebbero fatto particolarmente bene ai soldati. Si disse poi che il suo maestro si augurava che fosse in grado di muoverle senza ferire. Il suo ego si stava pian piano abituato all'idea che sarebbe sempre stata la spalla di qualcuno ma nonostante tutto era certa che, non sopportando la situazione, avrebbe fatto una qualche cazzata.
" È da me farmi ammazzare per orgoglio. "
Lanciò uno sguardo a Loek. Era già pronto ad agire e lei non voleva essere da meno. Lasciò che il suo cosmo si espandesse, infondendolo nelle catene. In contemporanea col compagno, Elene scagliò le sue catene contro i poveri malcapitati, cercando di prenderne il più possibile senza stringerli troppo o ferirli con le sfere. Ora stava tutto a Marcus.

SPOILER (click to view)
Come per Loek, anche la mia tecnica non ha lo scopo di stritolare ma solamente avvolgere.

SPIRALE DELLA CATENA
Elene si lancia a grande velocità verso il nemico e, una volta arrivata davanti a lui, lancia la sua catena in modo tale che si avvolga attorno al nemico, stritolandolo. Se il nemico non riesce a liberarsi, Elene può disporre di lui come meglio crede.
 
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Kei di Scorpio
view post Posted on 20/5/2011, 15:43




*La pioggia continuava a cadere fitta insozzando ulteriormente il tempio dello scorpione del cielo e rendendone il custode sempre più infuriato.
Kei, scuro inn volto, fu distolto da simile disastro quando sentì nello stesso momento due esplosioni di cosmo.
Una proveniva dalla casa del toro, a significare che Vhan doveva aver ingaggiato battaglia con i pazzi che avevan osato profanare il grande tempio. Un sorriso si dipinse sul volto del cavaliere al pensiero che ben poca cosa sarebbe rimasta di loro dopo lo scontro con le corna del toro.
Da sgomento fu preso quando sentì la seconda esplosione di cosmo. Ben più grande e potente essa proveniva dalle stanze del grande sacerdote.*

§Mi devo essere sbagliato. Nessuno può accedere all'ultimo tempio senza aver attraversato le dodici case ed aver il relativo permesso. Chi può riuscire ad apparire in tal luogo senza alcun problema?!§

*Questo interrogativo pose il saint davanti ad una importante scelta. Rimanere a difesa della sua casa o abbandonarla per correre verso la statua d'Atena. Confidando nelle capacità dei suoi compagni scelse la seconda, lasciando così incustodita l'ottava casa e iniziando una corsa senza fiato sotto una pioggia rossa verso la stanza del grande sacerdote*
 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 20/5/2011, 16:13




LUOGO IGNOTO DEL SAHARA
Una violenta folata di vento toccò il viso di un uomo completamente vestito di nero. Il viso fu leggermente graffiato perchè il vento portava con sè inevitabilmente della sabbia.

Allargando la visuale l'uomo era su una duna di sabbia scrutando l'orizzonte. Gli occhi vitrei quasi senza iridi si chiusero e una mano comprì istantaneamente il viso. Un lembo della sua vesta portò a coprire completamente la testa come i briganti del deserto fanno da secoli.

Poi alzò le mani verso l'orizzonte creando una temposta di sabbia che deflagrò investendo il deserto in direzione del mare...presto sotto forma di scirocco avrebbe investito la Grecia.

Poi la figura si voltò dirigendosi in un principio di foresta lasciando dietro di sè le orme sulla sabbia che immediatamente si richiusero dopo il suo passaggio...

PIAZZA DEL GRANDE TEMPIO ATENE.
Il sangue stava ormai cadendo da tempo..ma ora l'instensità si stava fiacchendo come se gli dei avessero placato la loro ira.

Il rossastro cavaliere sicuro di sè stava al centro del corteo di prigionieri.
Provarono i Saint a reagire e Marcus si avvicinò silenziosamente ma al massimo della velocità possibile.
Stava per lanciare il suo colpo. Il nemico era ancora ignaro.

Infine il fuoco esplose con violenza. L'oscuro cavaliere non fu colto impreparato. Come se fino a quel momento avesse solamente contenuto il suo cosmo, ora lo lasciò deflagrare.

Non solo arrestò il colpo di Marcus come il vento si oppone all'avanzata delle fiamme, ma creò un'onda d'urto che scaraventò tutti i prigionieri in mano sua in tutte le direzioni.
Qualcuno di essi si schianto contro la pietra morendo all'istante, altri invece finirono per colpire qualche cavaliere di Atena, altri dovettero con maestria evitarli per non rimanere colpiti....

Una risata sadica accompagnò la sorte di quagli uomoni sfortunati.

SCALINATA SACRA. SECONDA CASA.
Il fremore scosse la casa del Toro. Incurante dei pericoli o dei danni Vhan avrebbe sacrificato tutto e anche se stesso per arrestare i nemici.

La tecnica del Toro fu tremenda metà della sua postazione fu rasa al suolo e detriti ricoprirono uno degli assalitori, precisamente colui che aveva lanciato il colpo infuocato...
Sfruttando il caos evitarono i detriti e coperti dal caos si avvicinarono a Vhan. Poi improvvisamente lo evitarono proseguendo verso la terza casa.

Il viandante sorrise di gusto, saggiando le potenzialità del Saint. Alzò le braccia al cielo devastando anche l'altra metà della casa del Toro... ora era completamente distrutta... poco male... aveva smesso di piovere...

STANZE DI ATENA.
L'intruso con passi svelti si lasciò indietro i difendenti. Entrò con agilità nelle stanze di Atena.

Con fare sicuro come se conoscesse da sempre quei luoghi si avvicinò all'altare, che in realtà altro non era che un antico contenitore di granito ricoperto da una lastra, anch'essa di granito.

Si avvicinò. Esitò un istante, poi spinse con le mani la lastra di granito liberando alla luce il contenuto.
Un luccichìo colpì gli occhi dell'uomo. Ai suoi occhi, in tutta la sua magnificenza, si presentava lo scudo di Atena.....


SPOILER (click to view)
Prossimo intervento Lunedì


Edited by Virgo - 20/5/2011, 20:21
 
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view post Posted on 20/5/2011, 18:44
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Millenary Saint

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Esiste panorama più triste e cruento di una città ricoperta di sangue? Babel ne dubitava, cosi come probabilmente chiunque in quel momento poteva assistere al medesimo scenario.
Guardò il cielo ove le stelle di Orione brillavano sinistre, cercando di scorgere oltre e invocare l'ira di Zeus affinchè un diluvio purificatore irrompesse per spazzare via il sangue che impregnava Atene tutta.

Quasi ad accogliere il suo appello, la pioggia cadente cominciò a calare d'intensità e al contempo un vento degno del soffio di Eolo cominciò a spirare forte; eppure questi furono futili dettagli rispetto a ciò che in quel preciso istante stava accadendo nella seconda casa del toro: percepì il cosmo di Vhan espandersi a dismisura, culminando con l'atto finale che sancì la distruzione completa del tempio... ma non del nemico. Vide infatti le losche figure uscirne di gran passo per dirigersi verso la casa di gemini. Ma dell'amico Vhan che era rimasto? Domanda inevitabile poiché della seconda casa dello zodiaco ne era rimasta solo una montagna di detriti e un inquietante silenzio.

Quale entità ci attacca tanto da potersi sbarazzare cosi facilmente del cavaliere del Toro? Sebbene non sento più il suo cosmo voglio credere che sia ancora vivo quel bestione, non è vero Vhan?

Nonostante cercasse di essere ottimista, vedere il cumulo di macerie fece insinuare un brutto presentimento in lui, quale la perdita di un valoroso compagno d'arme. Stringendo i denti dalla rabbia, Babel fu quasi intento a lasciare il suo bastione per scendere e andare direttamente incontro al nemico onde vendicare l'apparente disfatta del cavaliere del toro, tuttavia gli bastò rammentare il suo dovere per rientrare nei ranghi e presidiare la propria dimora, soffocando così quel desiderio dettato dall'ardimento di chi era nato per la battaglia.

Come un colosso ignaro delle ingiurie del tempo, il cavaliere del leone si ergeva dinanzi all'atrio d'ingresso della quinta casa, aspettando l'evolversi degli eventi e il momento di diffondere il suo ruggito.
 
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Zakard Ki'Saad
view post Posted on 21/5/2011, 14:25




{ Come può essere? Eppure, sebbene la notte e la pioggia di sangue, non ho colpito a casaccio, ero certo di aver avvertito il cosmo di quella sottospecie di Cavaliere prima di lanciare il colpo. Quindi perchè ho colpito la guardia? }

« pensieri di sconforto per Zakard. Non sapeva che, in realtà, quella fosse la velocità della Luce, 300.000 chilometri percorsi in un secondo, se non addirittura in meno tempo, quindi ad una velocità maggiore. E poi Marcus, ha appena finito di spiegare il suo piano a Zakard stesso ed agli altri due saint armati di catene che, in meno di un batter d'occhio, era già sulla parete ed aveva già scagliato il suo colpo. Come fanno ad avere una velocità così tremendamente paurosa? Come, come fanno? »

" ..... "

« rimane senza parole, consapevole che l'attacco di marcus era stato fermato così come si ferma l'avanzata di un moscerino quando gli si soffia contro. E nemmeno ha il tempo di stupirsi che si vede scaraventati addosso tre delle guardie che erano state scaraventate verso tutte le direzioni, quindi, purtroppo, prima che Loek ed Elene riuscissero a trarli in salvo con le loro catene. L'unica sua speranza è che, oltre quelle tre guardie salvate da Zakard, una finita sul braccio destro, una sul braccio sinistro ed una fermata con il corpo di Zakard, molte delle altre guardie vengano fermate dalle catene dei silver saint. »

" Costui non ha rispetto per la vita, per il creato e per coloro che non possono difendersi. Per chi combatte? A chi è devoto il suo credo? "

« ma le domande, sinonimo di incertezza, lasciarono posto a nuova decisione. Ormai l'ostacolo creato dalle guardie è stato abbattuto da quel cavaliere rosso. Alcune di loro sono appena passate a miglior vita, schiantandosi mortalmente contro le pareti in pietra. Rabbia. Ecco ciò che prova adesso Zakard. Un'ira funesta che non riesce ad arrestare. »

" GRRRR!!! "

« digrigna i denti e stringe i pugni. Ripone le tre guardie, svenute ma ferite non troppo gravemente, sul pavimento ed osserva il cavaliere rosso ed i suoi leccapiedi armati di asce. »

" Bastardo. Dato che sei così rapido, ti conviene usare la tua velocità per fuggire dal campo di battaglia! "

« il suo cosmo arancione-fuoco è come una torcia in quella notte buia. La pioggia di sangue si è diminuita in intensità, fino a smettere del tutto. Zakard avrebbe immediatamente dato agli astri un nuovo motivo per scatenare la furia degli elementi. Che si sarebbe scatenata assieme all'ira di Zakard. Il quale si eleva in un salto talmente alto che farebbe invidia anche ai più tecnologici shuttle. »

" AAALIII DELLAA FENIIICEEEEE!! "

« Marcus voleva che scatenasse l'inferno verso gli avversari? Eccolo accontentato. Una colonna di luce arancione parte dal corpo di Zakard, e sembra finire verso il cielo. E dal globo centrale della colonna, ovvero il corpo di Zakard, partono delle pesanti folate di vento torrido, sul quale scorrono anche particelle tangibili di fiamme. Ben presto, alle folate di vento che viaggia a 220 chilometri orari, ovvero abbastanza forte da sradicare anche alberi dal pavimento, si sarebbero unite, a far danni, anche fulmini precipitati dal cielo, che si abbattono sul pavimento della piazza, distruggendo e sollevando blocchi di marmo dal pavimento, spazzati poi via dal vento distruttivo del colpo di Zakard. Sebbene il colpo è scagliato direttamente verso il gruppo formato da cavaliere rosso e sgherri, anche tutto ciò che vi è nel raggio di duecento metri è compreso nella minaccia del colpo di Zakard, il quale avrebbe anche potuto utilizzare l'attacco della fenice rivolto ad area sottoforma di ciclone di fuoco, ma data la velocità del cavaliere rosso, probabilmente l'avrebbe evitato, salvando anche i suoi sgherri. Quindi non una follia, quella di Zakard, ma una precisa scelta tattica. »
 
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view post Posted on 22/5/2011, 11:17
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Gold Saint di Libra

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**L’indesiderato ospite andava decisamente di fretta , per superare subito la difesa del gold saint aveva escogitato un vile trucco che mise Kambei di fronte ad un aspra scelta .
L’odore acre del loto si diffuse insieme alla nube tossica , creata dal misterioso cavaliere , il quale non curandosi di lui , continuò a dirigersi verso le stanze di Atena.
Kambei si trovò di fronte ad un ardua decisione , da una parte aveva il suo maestro steso esamine per terra e dall’altra un invasore che era quasi giunto ad un luogo che aveva giurato di difendere , che fare dunque? E la nube avanzava , si insinuava fra le sue narici . Virgo il suo maestro lo aveva sottratto alla morte a rischio della sua stessa vita , letteralmente parlando, non poteva abbandonarlo al suo destino al quel gas mefitico anche se una vocina dentro di lui gli diceva che agli avrebbe messo davanti i suoi doveri da cavaliere . Sentimenti contrastanti in un breve lasso di tempo per decidere , non si era mai trovato in una situazione del genere e benché avesse il suo maestro lì a pochi passi non poteva chiedergli consiglio .La mente della Bilancia era ossessionata si chi fosse costui e che legame avesse col loto. La prima immagine che gli venne in mente fu l’India , ma in un secondo momento l’Egitto , in cui esso era usato anche per fare veleni . Il tempo stringeva , così Kambei decise di giocarsi il tutto per tutto e si gettò verso Virgo . **
Merda!
**Escalamò il gold saint che afferrando il gran sacerdote per il collo delle vesti sollevò tutta la sua figura con il braccio destro per poi compiere alla velocità del suono un mirabolante salto in alto , aiutandosi con il tridente d’oro che aveva nella mano sinistra , il quale conficcato nel terreno fungeva da staffa per il salto in avanti , lo scopo del cavaliere era quello di portarsi davanti al losco figuro in modo da sbarrargli nuovamente la strada e sottrarsi all’influsso del gas della dimenticanza del quale purtroppo i due saint erano già vittime.**

SPOILER (click to view)
scusate se ho saltato un turno , sto prerando un esame ^_^
 
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view post Posted on 22/5/2011, 12:01
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Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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Ciò che avvenne di lì a poco ebbe dell'incredibile e nessuno sarebbe mai riuscito a prevedere una reazione tanto potente e repentina da annullare completamente il suo attacco e scagliarlo via, facendolo rotolare al contrario lungo la scalinata che conduceva alle dimore dei Cavalieri di Bronzo per un bel tratto prima che riuscisse a puntellarsi con il suo bastone ed evitare così di ricadere.
Marcus riprese quindi fiato mentre si rialzava: lui e la sua Armatura avevano subito un colpo inatteso ed improvviso, ma per fortuna non era stato abbastanza grave da creare danni ad alcuno dei due. Molto peggio invece era andata agli ostaggi: qualcuno era stato preso ed intercettato dagli altri Cavalieri, ma purtroppo qualccuno si ritrovò a terra in posizioni innaturalmente scomposte, il cui signifcato poteva essere uno solo ed inequivocabile.
*No! Dannazione! Non ce l'ho fatta!* si disse constatando cos'era successo e piangendo dentro di sé le morti che non era riuscito ad evitare: padri, mariti, fratelli, sorelle, figli... per quanto pochi, erano caduti ed andati perduti: come avrebbe fatto ad affrontare le loro famiglie? L'Armatura sembrò rispondergli cosmicamente in un modo che voleva suggerirgli che sicuramente lo avrebbe fatto, ma solo dopo aver scampato il proprio di funerale!
*Hai ragione. Ora più che altro dobbiamo...* Non fece in tempo a finire di rispondere alla propria corazza, che avvenne presto qualcosa che scombinò tutte le intenzioni che si stavano formando.
"No Zakard!"
Fu del tutto inutile: il Cavaliere della Fenice, dopo aver intercettato alcuni dei sopravvissuti, scatenò tutta la propria furia lanciando le Ali della Fenice, mettendo in pericolo tutto e tutti. Forse la collera lo aveva fatto impazzire, ma ormai era troppo tardi per fermarlo e doveva quindi pensare ad elidere le conseguenze che poteva evitare a livello umano.
"Indietro!" urlò ai soldati. "Ritirata! Ritirata nella gola! Si salvi chi può!"
Quindi saltò via, in modo da non farsi coinvolgere nel colpo dell'ex allievo e cercare nei llimiti del possibile di evitare che anche i soldati ne rimanessero travolti.
Più tardi avrebbe dovuto fare quattro chiacchiere con lui e insegnargli qualcosa in fatto di tattica.
Quando tuttavia il vento delle Ali della Fenice fosse arrivato a destinazione, Marcus ne avrebbe approfittato per lanciare il primo colpo che il suo Maestro gli aveva insegnato e avrebbe sfruttato la tecnica della Fenice per ottenere una potenza ancora maggiore... il tutto da una posizione dalla quale avrebbe potuto continuare a difendere i soldati.
Gli altri due Cavalieri d'Argento non avrebbero potuto fare molto, a meno che...
"Loek, preparati ad erigere uno sbarramento. Elene, lancia delle palle chiodate slegate per rendere più letale la tempesta di Zakard!"
Solo allora, preso dalle circostanze, avrebbe unito la sua potenza a quella degli altri Cavalieri, quantomenoper guadagnare un po' di tempo con un attacco più efficace di quanto avrebbe potuto ottenere da solo. Quindi puntò il suo bastone e vi incanalò il proprio cosmo per poi lanciare il suo attacco primario.

CITAZIONE
Pugno di Fuoco
Marcus concentra la sua energia cosmica nei pugni portati indietro all'altezza del cuore e poi portati in avanti, rilasciando due fasci di fuoco ad alta temperatura, sufficiente per causare ustioni di secondo grado e di riscaldare le armature, in quanto i fasci sono a flusso continuo. Questo attacco ha una componente fisica, ma è essenzialmente cosmico e di solito è portato alle massime temperature raggiungibili tramite il suo cosmo.

*Speriamo che funzioni!* si disse Marcus, pronto a difendersi e a difendere e quasi certo che per il nemico anche quell'offensiva non sarebbe stata particolarmente decisiva. C'erano troppe cose che non sapevano e quell'attacco gli era parso troppo avventato... tuttavia era anche un'occasione che non poteva perdere.
 
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view post Posted on 22/5/2011, 13:50
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elene di cerbero
Silver Cloth di Cerberus (Liv. III); Energia Rossa; scheda
Il sangue le impaccava i capelli e le infastidiva gli occhi. Elene però non si soffermò a pensare a questo, soprattutto quando il piano di Marcus fallì miseramente. Il motivo? Ancora terribilmente ignoto. Sembrava che quel nemico volesse sorprenderli sempre e comunque. Molti corpi vennero scaraventati via. Alcuni morirono a contatto con muri e pavimento. Pochi vennero salvati dai cavalieri che riuscirono ad intercettarli. Elene ebbe la prontezza per recuperarne tre, più che altro perché le volarono addosso. Le sbatterono contro violentemente e tutti e quattro rovinarono al suolo. Altri uomini erano rimasti impigliati nelle sue catene ma non era certa delle loro condizioni una volta che comunque finirono a terra. Alzandosi e uscendo da sotto quei corpi li vide respirare e ciò le bastò. Molti altri non ebbero quella fortuna.
Gli occhi inespressivi della sua maschera nascosero quelli di lei colmi di rabbia che puntavano verso il nemico. Questi ebbe pure il coraggio di ridere.
Si guardò attorno, accertandosi delle condizioni dei compagni. Il suo sguardo si posò su Zakard. Sembrava a dir poco adirato ed Elene non poteva che concordare con lui. Le venne voglia di disintegrar quella bestia che aveva ucciso senza ripensamenti, per quanto fosse ben consapevole della disparità di forze. La rabbia in fondo non era mai una buona consigliera. A differenza però di Zakard, lei venne fermata dalle parole del suo maestro. Egli infatti aveva cercato di bloccare il Cavaliere della Fenice, inutilmente. Il suo colpo era drasticamente potente. Rischiava di colpire gente che non centrava nulla, come lo stesso Marcus.
Elene rimase in stand-by, non sapendo come contribuire. Era facile muoversi durante uno scontro 1vs1, dove i tuoi errori li paghi di persona. Nonostante il suo carattere impulsivo, a volte non aveva il coraggio di peggiorare la situazione. Ci pensò il Cavaliere della Fornace a toglierle i dubbi. Le diede precise istruzioni e la ragazza si mosse prontamente, sperando che questa volta tutto andasse bene. O che almeno non andasse male.
Il suo corpo venne invaso dal cosmo che si spinse fino alle catene. Elene prese a ruotare velocemente la sua arma davanti a sé e generò una pioggia di palle chiodate. Ne generò un alto numero poiché, per quanto fossero più difficili da controllare, non avrebbero potuto non seguire la traiettoria dell'attacco della Fenice vista la sua potenza.

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PIOGGIA DI PALLE CHIODATE
Ruotando velocemente a catena davanti a sé, Elene è in grado di generare, tramite il suo cosmo, diverse palle chiodate slegate dalla catena che tenteranno di colpire l'avversario in linea retta o a parabola, a seconda di come deciderà lei. Più sono le sfere generate, più difficile è controllare in modo preciso la loro traiettoria. Una volta colpito il suolo, le sfere svaniscono.
 
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Ramked
view post Posted on 22/5/2011, 15:01




La battaglia infuriava nella Seconda Casa e nelle stanze del Gran Sacerdote qualcosa non quadrava. Molti i quesiti, poche le risposte. Il Cancro, suo malgrado, era finora semplice spettatore degli eventi che in terra di Grecia si stavano consumando. Una nuova minaccia aveva preso corpo e avanzava sempre di più. Il quadro della situazione non era dei migliori, tutto stava lentamente precipitando. Le percezioni d'egli non sbagliavano: il Toro non era riuscito a fermare i nemici, tranne uno, che erano passati oltre e si dirigevano verso la Terza Casa. Chiunque fossero, dovevano possedere una forza notevole se erano riusciti a restare indenni agli attacchi di Vhan. Lo scontro era durato poco, troppo poco. Molte cose non sembravano avere senso, ma erano lì di fronte agli occhi di tutti. Il custode della Quarta Casa ormai era già pronto a ciò che sarebbe accaduto, i nemici non ci avrebbero messo molto ad arrivare. Il Cancro però non era preoccupato, anzi sotto sotto cresceva la voglia di battersi, constatare chi fossero questi avversari, quali fossero le loro intenzioni. Un pensiero fisso continuava a presentarsi nella propria mente: erano troppo pochi per sperare di superare tutte le 12 Case. Sommato a quanto vi era di strano in ciò che aveva poco prima percepito nelle stanze del Gran Sacerdote, ritenne che questi nemici fossero un mezzo e non il fine. Eppure altrettanto insolito era pensare che qualcun altro si trovasse già oltre le 12 Case, senza che venisse notato da nessuno. Ancora e ancora dubbi. Vi era solo una certezza per il cavaliere dorato: la battaglia imminente. Lo Yomotsu era in attesa delle anime altrui e il Cancro era assai desideroso di non farlo aspettare oltre.
 
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Kei di Scorpio
view post Posted on 23/5/2011, 14:39




*Ben presto il cavaliere dello Scorpione arrivò alla soglia della stanza del Grande Sacerdote. Subito capì che c'era qualcosa che non andava. Uno strano profumo che mai aveva sentito in quelle stanze ora aleggiava nell'aria. Un profumo che gli dava una sensazione tutt'altro che piacevole. Coprì col suo mantello le nari e, approfittando della sua resistenza ai veleni, attraversò la casa diretto verso la statua di Athena dove presumeva di trovare il Grande Sacerdote, ma che, per adesso, sentiva circondata da un cosmo enorme ed opprimente*
 
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Vhan L'Arciere Arcano
view post Posted on 23/5/2011, 19:43




Il colpo del sacro toro scosse la terra tutta facendo crollare il soffitto della casa, crollare le colonne ed eruttare la pavimentazione sotto i nemici con un esplosione cosmica che fuoriusciva dallo stesso.

Un cataclisma del genere avrebbe generato dolore e distruzione a qualunque cavaliere lasciandolo o morto stecchito o quantomeno gravemente ferito per via di una nulla presenza di vie d'uscita.
In tutto quel trambusto Vhan riuscì solo a vedere due di quei bastardissimi intrusi che facevano uno slalon in mezzo ai massi che precipitavano dopo l'esplosione, ad una velocità tale che sembravano come immuni ai danni cosmici. I due corsero via da quello che rimase della seconda casa e via dal Toro doro come se non ci fosse un domani, ingannando la morte in quella che sembrava una via senza uscita per loro.

*Maledizione! Come hanno fatto a sopravvivere?? Nessuno avrebbe potuto ignorare così quel colpo!Ehi ma dove sta quell'altro capetto di merda?*

D'un tratto uno stranissimo spostamento di energia provenne da davanti a Vhan, ove a occhio nudo si poteva notare solo una grande massa di polvere e null'altro.
L'ultima metà della casa del Toro era stata colpita da un qualcosa di rapido, probabilmente uno di quei tre che avevano tentato un attacco congiunto oppure il "boss".
Il crollo era imminente e per fortuna Vhan era già in movimento dopo il suo attacco dirigendosi verso la base della scalinata per la terza casa.

Si mise in salvo. La seconda casa del Toro era crollata, l'avamposto caduto, ma il suo cavaliere ancora no. Si guardò intorno quasi incredulo a quello che era successo e che, in parte, aveva contribuito a fare.

Distrutta...la mia piccola è andata completamente in frantumi. E me ne sono scappati pure due. Uno l'ho visto schiacciato sotto i massi...ma ne manca comunque uno..

Parte delle macerie erano sporche di sangue e con sua grande sorpresa anche la scalinata per la casa dei Gemelli. Sembrava quasi che avesse piovuto sangue, eppure Vhan non se ne era minimamente accorto, forse per via del suo risiedere nel cuore della casa e per via degli intrusi giunti praticamente subito.

*Dove cazzo sarà l'altro..uhmm il colpo proveniva da davanti a me, dopo di che è crollata la porzione restante della casa..forse è davanti a me. Non avverto movimenti però..che se ne rimanga lì se tanto gli preme! Devo raggiungere gli altri cavalieri doro e aiutarli!*

Si spinse quindi in una corsa sfrenata verso le case superiori cercando di aiutare i propri compagni

SPOILER (click to view)
Allora allora. Mi sono trovato in difficoltà a scrivere il mio post perchè ho visto ignorati un po di particolari: alcuni particolari del colpo come l'esplosione cosmica anzichè un singolo "cadere o sollevarsi di massi" e la mia fuga verso l'esterno della casa alla scalinata. Se è una cosa voluta allora ok, che vi posso dire. Non essendo specificato però la fine che fa il mio pg nel crollo e tutto, ho fatto che è uscito in tempo dalla casa e sta rincorrendo i due fuggitivi mentre l'altro se ne è rimasto fermo. Se ritenete che sia un problema però troncate la cosa : P
 
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view post Posted on 25/5/2011, 01:51

Cavaliere d'Oro del Capricorno

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*Si stiracchiò, provando un'intensa sensazione di piacere. Le labbra si contrassero in un sorriso beato, poi sbuffò assumendo un'espressione imbronciata.....sentì quasi un brivido di repulsione risalire lungo la schiena al pensiero di dover tornare al lavoro. Avvertì distintamente dei Cosmi superare la Seconda Casa dello Zodiaco e muoversi lungo la scalinata del Grande Tempio, poco male, avrebbero dovuto superare altri Cavalieri d'Oro....probabilmente non sarebbero mai riusciti ad arrivare fino alla Decima Casa.
Si sfilò le pantafole a forme di coniglio, riponendole con cura vicino al divano, poi richiamò la Sacra Armatura del Capricorno bruciando il proprio Cosmo sino al limite estremo; se proprio doveva tornare a lavoro, lo avrebbe fatto platealmente: amava essere al centro dell'attenzione.

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view post Posted on 25/5/2011, 13:42




LUOGO SPERDUTO NEL SAHARA.

La figura ammantata di nero con passi lenti si avvicinava alla boscaglia che miracolosamente combatteva con l'avanzata del deserto segnando il confine tra la vita e la morte.

L'uomo finalmente arrivò alla traccia verde di fronte a lui. Ancora un passo e sarebbe scomparso nella fitta boscaglia. I suoi occhi brillarono.
Una ruga nuova comparve sul suo volto segnato dalla fatica.

Sabbie sacre cancellate il peccato contro il dio Seth.


STANZE DI ATENA.
Gli occhi dell'ignoto personaggio brillarono di cupidigia. Nessuno ormai poteva opporsi. Prese con se il santo scudo e nel momento stesso in cui le sue mani toccarono l'artefatto divinio fu completamente percorso da un fremito di energia.

Cominciò a ridere, quasi istericamente, in reazione del possesso di quell'oggetto importantissimo sia per Atena che per lui stesso.

Fu interrotto improvvisamente perchè due figure ammantate d'oro si presentarono in prossimità della porta d'ingresso a circa 15 metri dal nemico.
I cavalieri di Scorpio e Libra erano immobili, sbigottiti per la scena... mai un nemico aveva osato mettere le mani sullo scudo di Atena...

Stavano per attaccarlo congiuntamente quando tra le crepe del soffitto cominciarono a cadere dei granelli di sabbia...cosa diavolo stava succedendo?

SCALINATA SACRA.
I cavalieri rossi sfuggiti all'attacco stavano ormai sulla via della terza casa, inseguiti dal cavaliere del Toro che si era lasciato alle spalle gli altri assalitori.

Di questi il viandante cominciò con calma olimpica a salire le scale seguendo le orme del sacro Toro, mentre malconcio come pochi il terzo cavaliere nemico cercava di liberarsi dal peso delle rocce che gli erano cadute addosso. Difficilmente avrebbe potuto combattere in quel frangente anche a causa dell'immenso impatto dell'azione del Toro.

Poi improvvisamente i 2 cavalieri fuggiaschi si fermarono. Percepirono una fonte enorme di cosmo semidivino provenire dalle stanze di Atena.
Si guardarono e con un ceno di intesa si arrestarono completamente e attesero tranquillamente un segnale che sarebbe arrivato.
un istante dopo infatti una nube rossastra proveniente probabilmente dall'Africa coprì completamente il grande tempio...e cominciò a rilasciare notevoli quantità di sabbia del deserto...

PIAZZA.
Una carneficina. Letteralmente.
Ma i saint mossi dall'orgoglio e dalla rabbia reagirono. in modo diverso ma lo fecero.
L'istinto della fenice guidò le azioni del gruppo e una serie interminabile di colpi congiunti ricoprirono i nemici che nel frattempo erano leggermente avanzati.
Un vento di fuoco investì completamente il gruppo.

Cinicamente il guerriero rosso si nascose dietro i suoi scagnozzi che investiti dalle ali della fenice, dal fuoco e dalle palle chiodate furono praticamente ridotti in cenere assorbendo però parte del colpo...

Alla fine, inerme, il guerriero rosso incrociò le braccia e concentrando la sua energia sulla sua armatura e cercò di assorbire l'azione dei saint.
Fu trascinato metri indietro lasciando una traccia indelebile sul marmo della piazza fino a sciantarsi contro una roccia e penetrando anche in parte dentro di essa... quando il colpo si arrestò aveva l'armatura quasi inservibile sugli avambracci ormai incandescenti per l'enorme temperatura raggiunta...

Stava per muoversi dalla roccia e reagire quando anch'egli come i suoi compari sulla scalinata percepì il cosmo nelle stanze di Atena. Tirò un sospiro di sollievo...dopodichè cominciò a cadere la sabbia... copiosa.

Come se una enorme clessidra stesse ricoprendo tutto il grande tempio, come se il tempo a disposizione dei saint per risolvere il problema fosse limitato fino alla scomparsa del tempio sotto la sabbia....


SPOILER (click to view)
Prossimo intervento sabato/domenica. Se avete domande postate pure nel topic di iscrizione della quest in bacheca.
Ciao! :)

 
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view post Posted on 25/5/2011, 20:24
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Millenary Saint

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Mentre il nemico sciamava lungo le scalinate, il cavaliere del Leone ormai dava ampi segni di impazienza, tanto che ne nemmeno le marlboro riuscirono più a tenerlo calmo. Fu frustrante per lui, abituato dai tempi delle vestigia del centauro a stare in prima linea, essere ora inerme spettatore degli eventi che avevano già visto la dipartita di un compagno, il cui coraggio indomabile non era bastato per arrestare l'avanzata del nemico.

Tuttavia l'improvvisa percezione di un cosmo estraneo e vasto oltre ogni limite nei pressi del Grande Tempio, allarmò tutti i suoi sensi.. Attraversò la quinta casa sicchè, un battito di ciglia dopo, si trovò all'uscita ove potè visionare la fonte che lo aveva richiamato sottraendolo al presidio dell'entrata. Ebbe ragione a verificare poiché la visuale che gli si prospettava non fece che aggravare ulteriormente la situazione, se non addirittura farla degenerare: una nube rossastra, sospinta da un insolito vento africano, si era posizionata sopra il Grande Tempio, sovrastandolo. E se fino a poco fa pioveva sangue dal cielo, ora rimase allibito nello scorgere della sabbia cadere da quella inquietante nube, quasi a voler fare del tempio un'immensa duna del deserto.

Che diamine sta succedendo? la situazione è fuori controllo! Non posso stare qui a indugiare oltre!

Non fu difficile collegare l'invasione delle dodici case con quella che si era appena manifestata nelle aule del Grande Sacerdote, ancor meno i bizzarri scherzi della natura che imperversavano nei cieli di Atene.. tutto suggeriva facesse parte dello stesso diabolico piano di una mente malvagia e spietata.
Troppi indizi ormai riconducevano l'avvento di quel manipolo di nemici salenti dalla prima casa come un diversivo, al fine di coronare un obiettivo ben più empio, quale profanare le stanze del trono.
Per quanto fosse assurda questa eventualità, Babel sentiva dentro il suo animo che qualcosa di grave era veramente avvenuta mentre lui attendeva il nemico al valico della quinta casa.
Indeciso sul da farsi, il leone d'oro fremeva nell'agire ma nel contempo di optare per la scelta giusta, poiché passi falsi non erano contemplati.
 
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view post Posted on 25/5/2011, 22:52
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Millenary Saint

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Più sostava lo sguardo sulla nube, più capiva come il tempo fosse tiranno.
Molti compagni d''arme in quel momento erano chiamati ad una scelta, quella di Babel prevedeva di entrare in azione poiché il tempo delle titubanze e delle indecisioni era finito. Se avesse potuto si sarebbe sdoppiato per arginare i due fronti ma solo su uno il suo ruggito poteva dirompere, carico di furia battagliera.
Tante case sopra la sua erano più vicine al Grande Tempio e fu per tale motivo che decise quindi di scendere dalla propria per ingaggiare battaglia contro i nemici che si stavano avventurando nella misteriosa dimora di gemini.

Perdonatemi Grande Sacerdote se trasgredirò il vostro ordine...

Così senza sprofondare in troppe congetture, il cavaliere di leo si lasciò alle spalle il proprio bastione, infervorato dall'indole guerriera che lo contraddistingueva già dai primordi al servizio della giustizia. Sognava di battersi li, tra le stesse mura difese dai suoi predecessori, ma era convinto che ogni secondo di futile attesa avvantaggiasse in qualche modo il nemico.
Nel pieno del vigore, Babel scese fino a giungere alla quarta casa. Una volta entrato rallentò la sua frenetica corsa e quando vide il suo custode fece in modo di annunciarsi col suo consueto impeto:

Perdona l'intrusione, Ramked, ma non potevo più stare a guardare mentre il nemico si insedia nei nostri domini. Inoltre... la distruzione della casa del Toro è un oltraggio che va purificato! Sento Vhan reclamare la sua vendetta...

Disse mente nel suo pugno chiuso albergava l'essenza del fulmine che ansimava di essere liberato.
 
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