La situazione cominciava ad essere confusionaria tanto da divenire anche fastidiosa per certi versi. Quella maledetta donna che doveva rispondere al nome di Morgana era il perfetto mix tra l'insopportabile e il pericoloso.
La sua perversione non aveva limiti ed il tutto era palesato dall'insistere della stessa nell'attaccare Elene la quale in braccio aveva un bambino di qualche mese. Chi farebbe mai una cosa del genere se non uno specter o deviato mentale?
Il suo primo attacco risultò nullo grazie alla manovra di Elene di Cerbero, la quale riuscì a difendere la creaturina che aveva in braccio, rendendola abbastanza sfiancata nel combattimento oltretutto.
Non era certo stata presa bene la cosa visti gli sproloqui tanto da effettuare subito un ennesimo attacco nei confronti di Elene. Sostanzialmente effettuò un acrobazia in verticale in perfetta linea retta sulla testa della sacerdotessa di Atena. Un attacco portato in quel modo potrebbe essere assai letale se chi lo porta è agile....ed era decisamente quel caso.
La reazione dei cavalieri non si fece attendere, tanto che Loek mobilitò le sue catene a difesa nei confronti di Elene, ricoprendola quasi completamente. Allo stesso tempo si mobilitò per un attacco nei confronti della "mangusta", cosa che probabilmente l'avrebbe potuta distrarre e magari fatta cadere rovinosamente a terra.
Il momento dell'attacco era quello, non doveva assolutamente attendere oltre.
Vhan concentrò nel suo pugno destro, il migliore, più cosmo che poteva in modo da poter dirigere nei confronti di quella maledetta e subdola, tutto il suo potere. Essendo in aria e a testa in giù c'erano alte probabilità che la tempesta di vento scatenata assieme al colpo del Great Storm l'avrebbe travolta via.
Sferrò il pugno verso di essa non appena tutto il cosmo si sarebbe condensato come si deve....peccato picchiare una donna, però quella era una donna stronza.
- Great Storm (Offensivo): Il cavaliere concentra il suo cosmo sul suo pugno, che diretto poi verso l'avversario, scatenerebbe una tremenda tempesta di vento che, successivamente al colpo ricevuto, scaglierebbe via l'avversario. La sostanza di questo colpo è di allontanare l'avversario anche se riesce a resistere o a parare il pugno.