Nella gola Loek riuscì ad acchiappare al volo un sorpreso Unicorno, il quale ancora non sapeva di essere stato salvato per un pelo da una morte ingloriosa: l'avversario infatti si riprese di lì a poco e si voltò, giusto per affrontare l'offensiva di Gemini. Alcuni dei suoi colpi si riversarono sull'Armatura incrinandola lievemente, ma altri raggiunsero la meta e riuscirono finalmente a distruggere il gioiello.
Mentre Loek e Kain si ritiravano, tutti i Cavalieri poterono vedere il corpo dell'avversario scomporsi in una sorta di polvere bluastra, fino a scoppiare in un tripudio di scintille azzurre. L'armatura bianca si ricompose nella forma di un cobra, sembrò sibilare minacciosa all'indirizzo del Cavaliere dei Gemelli, ma poi si voltò e strisciò via alla velocità della luce, prima che qualcuno potesse reagire in alcun modo.
La battaglia sembrava vinta e il Cavaliere dei Pesci poté avvicinarsi a Iancyu, mentre l'altro Cavaliere d'Argento e quello di Bronzo lasciavano la gola. Tuttavia l'eventuale gioia si sarebbe spenta ben presto: Edward Cavendish non fece infatti in tempo a fare niente per assistere il ferito, che nel frattempo le alte pareti di roccia erano diventate un colonnato decadente e il cielo si era tinto di rosso, mentre nuvole sanguigne venivano mosse da un vento originato da chissaddove. Come se non bastasse, davanti a loro si ersero alcune croci, su cui erano appesi gli uomini del Grande Tempio che nonostante tutto erano riusciti a sopravvivere all'avanzata del mostruoso cobra bianco. I loro lamenti erano strazianti per qualsiasi cuore sensibile, più ancora della vista delle croci a cui erano stati inchiodati... ma nulla poteva superare la tremenda vista dei grossi pali che si stavano ergendo dietro di esse a oscena ostentazione delle vittime di quel massacro rimasto senza un motivo.
E sui resti della frana causata tempo prima da Kain dell'Unicorno, salì lentamente ma inesorabilmente, l'Armatura di Gemini. Non era una Surplice violacea, ma una vuota Armatura Nera, una copia perfetta della corazza indosso al Cavaliere dello stesso segno, che si ergeva di a malapena un metro su tutti gli altri presenti.
"
Hai sconfitto il nemico..." disse l'Armatura con la stessa voce di Shion, con tono però sarcastico. "
Ma quanto ha richiesto la tua vittoria? Perché hai pagato questo tributo di sangue? Perché non ci hai ascoltati, quando ti imploravamo di abbandonare quell'insulso comizio di sordi idioti e di scendere a difendere la terra?"
Nel frattempo la situazione al cimitero era altalenante: i morti se n'erano tutti andati, cercando probabilmente di riversarsi nella piazza. Il campo era ormai libero.
Violet riuscì a difendersi bene dal semplice attacco del Pavone e subito dopo riuscì a contrattaccare. Tuttavia l'avversario creò due semicerchi con le braccia e dinnanzi a sé comparve un cerchio perfetto formato in apparenza da piume di pavone, sulle quali l'offensiva di Violet andò ad infrangersi.
Subito dopo, l'avversario mosse un'altra volta le braccia, mentre dietro di esse si materializzavano altre piume. Non c'era alcun dubbio, quella che stava per scagliare addosso a Violet era la mossa principe dei detentori di quell'Armatura, lanciandosi in un feroce corpo a corpo.
Lo Scorpione invece cessò le proprie Onde e puntò il dito indice della mano destra contro Ramked. L'unghia si allungò e divenne rossa e dalla stessa subito dopo dipartirono 5 raggi scalratti, quattro diretti ognuno verso un punto scoperto degli arti del Cancro e l'ultimo direttamente in mezzo ai suoi occhi. Doveva difendersi e senza contare sull'aiuto di Vhan o di Elene, ancora presi nella morsa del defunto e comunque troppo lenti per poter intervenire in qualsiasi maniera concreta.
Più avanti, Seiya vide il proprio nemico divenire polvere poco prima che il suo Fulmine arrivasse ad impattare contro di esso. Poco dopo arrivarono anche i raggi di Virgo, che crearono un bel cratere, ma non fecero null'altro di tangibile.
Il nemico ricomparve quattro metri dietro il Cavaliere di Bronzo e concretizzò una sfera rossa dal nucleo bianco, che scagliò direttamente sotto la protezione della schiena di Seiya, in modo che se anche quest'ultimo si fosse voltato, il colpo sarebbe andato a colpire la parte destra dell'addome, se non avesse opposto una valida resistenza. E se il colpo fosse andato a segno, il Cavaliere avrebbe perso addirittura un terzo del suo sangue. Un colpo micidiale, per quanto nel suo stato attuale non avrebbe di certo ucciso Seiya.
Giunti in piazza, Loek e Kain poterono assistere ad uno spettacolo inverosimile, eppure indicibilmente reale: solo pochi soldati sorvegliavano l'ingresso della gola... pochi rispetto a quelli che stavano combattendo a ovest della piazza contro un'orda apparentemente infinita di non morti. Per lorofortuna, i soldati vivi erano assistiti, coaudivati e coordinati dal Cavaliere della Fornace, il quale lanciava diverse scie di fuoco dal suo bastone. Ma nonostante questo, i morti sembravano non finire mai...
CITAZIONE
Angolo di Narrazione
Ecco il significato dell'allarme: i non morti sono ormai alle porte della piazza e basta un errore di uno qualsiasi dei Cavalieri presenti nella piazza per far precipitare la situazione.
Nel frattempo gli altri hanno libertà di azione. Elene è riuscita parzialmente a liberarsi dalla morsa delle Onde di Scorpio, ma non è ancora del tutto libera, mentre a Iancyu restano 2 turni di vita se non riesce a farsi curare.
Turni liberi, prossimo intervento fra 3 giorni.