I cavalieri nella gola non riuscirono ad avere ragione dell'avversario e non approfittarono del vantaggio che avevano forse inconsapevolmente ottenuto: Kain, nonostante l'invito di Iancyu, non si mosse dalla propria posizione sopraelevata, mentre Loek, anziché incidere ancora nell'unico punto veramente danneggiato del nemico, tornò a cercare di stritolarlo. E il Segugio caricò di cosmo un pugno, senza arrivare a fare nulla di definitivo e di risoluto. Forse era stato troppo cauto o semplicemente indeciso, ma fatto stava che il nemico sconosciuto si riprese e, con un improvviso impulso cosmico e intensi bagliori bluastri provenienti dal gioiello, riuscì a forzare la stretta di Loek. Notevole fu però il fatto che qualcosa sembrava uscire dalle crepe, una sorta di gas o di fluido cosmico dello stesso colore della luce emanata dal gioiello... cosa poteva voler dire?
Non c'era molto tempo per chiederselo: mentre le catene d'argento cadevano a terra, intatte, ma impotenti, il nemico si slanciò contro il Cavaliere d'Argento più vicino, usando qualcosa di diverso: non la solita scia bianca a forma di serpente, ma semplicemente la mano stesa in avanti per cercare di afferrare il Segugio al fianco destro. Il tutto era reso ancora più pericoloso dal fatto che non solo il nemico aveva accelerato improvvisamente, ma anche per il fatto che le unghie della mano destra si erano allungate, assumendo la forma di pericolosi artigli... o di fameliche zanne.
Al Cimitero la situazione sembrava maggiormente sotto controllo quando Seiya e Violet arrivarono dietro la duplice falange di uomini e donne coinvolti nello scontro con i non morti più semplici.
Vhan riuscì a sfruttare il proprio potere cosmico contro il Dragone e quest'ultimo, ancora ferito e incapace di riprendersi, non poté fare altro che farsi scagliare in aria dalla tecnica del Cavaliere d'Argento e ricadare di testa, impattando violentemente al suolo. Ma, incredibile a dirsi, ancora la battaglia non era finita. A fatica il nemico si rialzò e dalla pietra triangolare posta sull'elmo, rimasto miracolosamente integro, provenivano bagliori forse più intensi di prima... e anche qualcos'altro, una sorta di fluido azzurrognolo che fluiva fuori dalle crepe causate dall'impatto...
Ma qualsiasi cosa fosse, sembrò potenziare il nemico! La sua mano, prima quasi completamente distrutta, tornò integra come prima, anche se altrettanto non si poteva dire del pugno dell'Armatura. E per giunta anche il suo cosmo ne venne ulteriormente rinvigorito, raggiungendo nuovi picchi di potenza. Strano a dirsi, a praticamente tre metri di distanza da Vhan il non morto iniziò la stessa sequenza d'attacco di prima, ma si mosse in maniera diversa... stava usando il semplice Colpo del Drago Nascente e dalla posa di combattimento, chiunque avesse avuto un livello adeguato avrebbe potuto constatare che quello fosse un montante, diretto probabilmente al mento dell'Eracle.
Poco distante, il contrattacco di Elene fu estremamente efficace e, mentre una decina di palle chiodate si scontrava con la decina di punte dell'Andromeda non morto, altre palle incatenate volarono verso il nemico. Quest'ultimo mosse la catena di difesa, che andò a formare una serie di maglie intrecciate del tutto analoga ad una rete capace di fermare tutte le sfere della Sacerdotessa di Cerbero... tutte tranne una, che andò a centrare in pieno il gioiello in mezzo alla fronte, crepandolo e scatenando le urla dell'essere che indossava l'Armatura di Bronzo... urla che non erano di dolore, quanto più di spaventosa e angosciante disperazione.
Dalle varie incrinature cominciò ad uscire una sorta di gas cosmico bluastro che si disperdeva nell'ambiente attorno alla figura nemica, costretta ad indietreggiare ancora di un buon mezzo metro dal colpo subito. Come stava succedendo poco lontano al nemico di Vhan, quella strana sostanza bluastra andò a stimolare più direttamente il cosmo dell'avversario, stimolandone l'intensità. Liberatosi facilmente dell'unica catena che era arrivata fino a lui, il nemico richiamò entrambe le proprie armi e le fece intrecciare fra loro prima di avvolgerle in un insolito cosmo del colore analogo a quello della pietra e si verificò un'insolita trasformazione: entrambe le parti sembrarono unirsi e fondersi tra loro, creando un'unica catena di dimensioni maggiori e dalla punta triangolare insolitamente grande e probabilmente più penetrante di un cuneo... che scagliò direttamente contro la fontanella della ragazza!
Tuttavia la situazione non era ancora finita: Seiya e Violet, dalla loro posizione "riparata" poterono vedere tutto quello che stava succedendo e anche una terza figura: molto più in basso, quasi relegato sullo sfondo, una figura in manto e cappa più neri della notte circostante lanciò un'altra pietra triangolare blu in avanti in direzione di un'altra tomba... la cui lapide, in caratteri greci antichi, recitava semplicemente "Pavone". La pietra penetrò rapidamente nel terreno e poco dopo da esso sorse un terzo non morto, indossante proprio le vestigia d'argento di quello che un tempo era il compagno del Loto... e quasi a farlo apposta, indicò proprio Violet con un gesto di sfida, forse alla pari.
CITAZIONE
Angolo di Narrazione
Iancyu è attaccato da un nemico che adesso si muove ad energia rossa, ma che, se andasse a segno, infliggerebbe un danno da energia blu e uno supplementare che sarà rivelato solo nel caso di successo. Loek e Kain posso però cercare di interferire con l'azione, contando comuqnue che Kain è il più distante di tutti e le catene di Cefeo non possono reagire con la stessa velocità del nemico.
Vhan sta per subire un montante da un nemico più resistente del previsto. La sua velocità non cambia da quella di prima, cioé da energia rossa, ma il danno sarebbe quello tipico di un'energia blu; Elene ha una situazione analoga: il nemico si muove ancora alla stessa velocità, ma il suo attacco infliggerebbe danni pari ad un'energia rossa.
Il neorisorto Pavone è comprensibilmente ad energia blu e come tale è affrontabile solo da due persone. Violet ha la possibilità di scegliere se accogliere la sfida o meno, mentre Seiya ha la facoltà di intervenire a favore di Vhan o di Elene oppure cercare di andare dal misterioso figuro, ignorando completamente quindi il Pavone.
Turni liberi.
Prossimo intervento fra 3 giorni.