Che Marcus fosse di livello superiore a loro, questo era innegabile, essendo un cavaliere di provata esperienza sapeva studiare molto bene i comportamenti o le strategie dei suoi avversari, e non mise che un istante a inquadrare gli attacchi dei suoi allievi, andando a schivarli con estrema facilità.
Ciò che Kael'thas doveva migliorare come aveva appena detto Marcus, era la mira, gli attacchi erano eseguiti con volontà e dedita costanza, ma ciò che bisognava rendere più efficace era la fase conclusiva.
Di certo il fatto che non fosse preciso non abbatteva il ragazzo, infondo era li da poco, ed essere già riuscito a infondere la sua volontà nelle catene era un risultato già di per se eccelso, bastava solo fare un pò di pratica, e anche dove peccava sarebbe progressivamente migliorato.
Adesso bisognava eseguire un attacco ben più studiato, un attacco che avrebbe dato la sensazione di colpire ma che in realtà avrebbe solo portato l'avversario, cioè Marcus, a cadere nel tranello, ovvero eseguire una buona finta.
Ma come fare? una finta sola di certo non avrebbe fatto cadere Marcus in confusione, mettendolo in difficoltà e quindi avere buone possibilità di colpirlo, e allora che fare? come orientarsi.
Senza stare troppo a pensare e rimanere con le mani in mano, Kael'thas diede uno strattone alla catena conficcata nel terreno facendola ritornare indietro e afferrandola con la mano sinistra, non doveva dimostrare insicurezza, doveva essere sicuro di ciò che faceva, quindi cominciò a richiamare il cosmo, così da ricoprire il suo corpo con quella patina rosea che ormai lo contraddistingueva.
Portò la mano davanti al suo viso con la quale aveva in mano la catena di attacco, tenendola saldamente in mano si concentrò a finchè le sue energie cosmiche venissero immesse nell'attrezzo, così da dare la spinta giusta alla sua arma.
Dopo qualche frazione di secondo, anche la catena venne irrorata della luce rosea, significativa illuminazione della catena che dava per eseguita anche la procedura di immissione del cosmo nell'arma.
Lasciò lentamente cadere la catena a terra mentre quest'ultima strisciava all'interno della sua mano, facendo si che la lunghezza fosse esatta per far si che il lancio fosse abbastanza efficace.
Alzando successivamente il braccio eseguì un colpo a frusta, mandando la catena in direzione del petto di Marcus, ma prima che questa arrivasse all'obiettivo, venne strattonata e riportata indietro.
CITAZIONE
Attacco Fantoccio: Potente tecnica offensiva del Bronze Saint, egli utilizza le potenti catene di Andromeda in questo attacco. Questo attacco è uno dei più usati dal Athena Saint. Consiste nel lanciare le catene contro l'avversario a gran velocità in continui attacchi ripetuti, fino a che non si avrà l'illusione che le catene si stiano moltiplicando e attaccando da più parti.
E' una tecnica di disorientamento, che tenta di non dare punti di riferimento per avere maggiori possibilità di riuscita nei colpi.
Cominciò ad aumentare la velocità di esecuzione lanciando più volte la catena in vari punti, senza che quest'ultima colpisse Marcus, ma che desse l'effetto di moltiplicarsi.
La velocità aumentò sempre più, ormai non vi era solo una catena, ma decine, che puntavano in vari punti differenti, adesso vi erano delle catene che miravano alla spalla, altre che miravano alle gambe, altre ancora alla testa, al torace, quale mai sarebbe stata la catena originaria?
Questo Marcus non lo poteva sapere, a meno che non fosse provvisto di una vista sovrumana, mentre Kael'thas continuava a eseguire diverse ripetute col braccio, lanciando altri colpi, finchè la catena non avrebbe eseguito il colpo deciso all'altezza del petto del Cavaliere della Fornace.
Chiedo perdono per il ritardo, ma ho avuto problemi all'università, scusate ancora