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Silver Cloth di Cerbero (Liv. III); Energia Rossa - ELENE Due dei serpenti dell'isterica nemica la colpirono ai fianchi, anche se di striscio. Abbastanza, insomma, per infastidire abbondantemente la Sacerdotessa. Per fortuna (dei nervi di Elene) il suo attacco aveva avuto gli effetti sperati e la donna dotata di catene di Andromeda non solo era riuscita a non colpire Vhan o Loek ma era anche stata balzata all'indietro. Questo le diede tempo sufficiente per lanciare una palla chiodata verso la parte alta del crostone roccioso e servirsene per salire fino al livello della nemica. Nemica in stato ancora più isterico di prima, a quanto pareva. Se l'era presa perché le aveva incrinato i gambali? Povera piccola... E poi "puttana mascherata"? Che era, parente di Zorro ora?Elene aveva sulla punta della lingua tante risposte adeguate e assolutamente irritanti da dare alla nemica ma non ebbe il tempo per recitargliele tutte. Meglio prima difendersi e poi nel caso prenderla per il culo. Tenendo nella mano destra l'estremità della catena, lanciò in avanti la palla chiodata con un colpo estremamente violento. Non appena il colpo fu lanciato, una decina di palle chiodate, legate ognuna a una catena, vennero sparate nella direzione della nemica, pronte a scontrarsi con i sette serpenti. Visto il numero superiore di catene, la Sacerdotessa sperava ci centrare la donna con almeno tre palle, dirette genericamente sul petto della nemica (zona più ampia del corpo umano) SPOILER (click to view) PUGNO DELLA TEMPESTA CHIODATA Elene lancia con un pugno una gran quantità di palle chiodate, legate ognuna ad una catena, in grado di ferire l'avversario con danni contundenti e da lacerazione o di incatenargli varie parti del corpo. A differenza della "Sensazione di tempesta", questa volta il colpo e reale e, utilizzato dopo la tecnica sopracitata, va il più delle volte a segno, essendo il nemico convinto che le sfere siano di nuovo un'illusione. A differenza della Pioggia di palle chiodate, le palle non svaniscono appena hanno toccato terra, permettendo a Elene di sfruttare le catene alle quali sono attaccate per impedire al nemico di uscire dalla "gabbia" venutasi a formare attorno a lui (se è riuscito a non farsi colpire da nessuna palla). La gabbia serve a rendere difficoltosa la fuga al nemico, dando la possibilità a Elene di attaccarlo senza doverlo rincorrere. |