Posts written by poeta

view post Posted: 19/4/2010, 23:48 [Guerra Sacra] Coprifuoco! - ~ Ai piedi del Monte Sacro
Elene di Cerbero
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Sembrava andare tutto per il verso giusto. Troppo. Le sue sfere riuscirono a fermare l'attacco di Andromeda defunto e a colpirlo (anche se solo una centrò davvero il bersaglio). Il gioiello sulla fronte del nemico si crepò (il che significava comunque che era fatto di un materiale resistente, altrimenti sarebbe andato in frantumi) e il cavaliere non-morto gridò disperatamente. Elene non pensava di avergli fatto molto male quindi rimase un po' interdetta da quella reazione. Di scatto richiamò a sé la catena, tornata ormai a essere una sola. I suoi occhi studiarono uno strano fenomeno: dalle varie incrinature usciva una specie di gas di colore blu che attorniava ormai la figura nemica. Più strana ancora fu però la trasformazione che subì la catena di Andromeda. Le sue estremità di fusero, probabilmente grazie a quel gas cosmico. Elene non ebbe però il tempo di pensare a lungo a quel particolare che l'arma nemica sfrecciò rapidamente verso di lei, mirando al suo collo. Non era difficile immaginare che se avesse centrato il bersaglio la testa della sacerdotessa sarebbe volata ben distante dal corpo. Senza pensare, Elena portò sopra la propria testa il braccio destro e prese a far roteare la catena di Cerbero.

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Vortice della catena
Elene facendo ruotare velocemente la catena sopra la propria testa crea uno spostamento d'aria attorno a sé abbastanza intenso da deviare attacchi fisici e tenere a distanza gli avversari, i quali possono però arrivare a lei con un ulteriore sforzo. Lo spostamento d'aria è meramente fisico e non ha alcuna influenza elementale.

La punta della catena di Andromeda ebbe in principio degli sbandamenti, finendo in fine per sbagliar la traiettoria e superar così la sacerdotessa alla sua sinistra. Approfittando della cosa, la Silver Saint sfruttò il movimento circolatorio della catena per sferrare un potente attacco contro il nemico.
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Sferzata devastante
Caricando il cosmo nella palla chiodata durante la rotazione della catena sopra la propria testa, Elene carica l'arma di una potenza superiore al normale, in modo da generare un impatto normalmente impossibile. Si tratta di un colpo cosmico.

Non c'erano dubbi sul fatto che la pietra azzurra era il punto a cui mirare. Certo, con la sua rottura aveva dato maggior potere al non-morto ma qualcosa le diceva che così doveva procedere.
" Sei sicura di quel che fai? "
" Raramente "

view post Posted: 15/4/2010, 23:37 [Guerra Sacra] Coprifuoco! - ~ Ai piedi del Monte Sacro
Elene di Cerbero
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Quanta soddisfazione poteva dare veder un proprio colpo andare perfettamente a segno? Elene non avrebbe saputo dirlo ma era certa che fosse tanta. Peccato che il nemico, in quanto non-morto, non avesse avvertito appieno il dolore che poteva scaturire da una palla chiodata dritta sui maroni. Aveva comunque ottenuto che si formassero delle crepe sulla sua armatura e che il cavaliere indietreggiasse. Non fu del tutto certa però di ciò che fece il nemico. Si era forse coperto il gioiello che portava sulla fronte, quel triangolo con la punta verso il basso? Oppure si era solo difeso la testa? Avrebbe già avuto più senso. Magari era una parte sensibile. Beh, una palla chiodata in pieno viso avrebbe fatto male a chiunque, non solo a un non-morto in effetti. Beh, sarebbe stato interessante provare per vedere i risultati e il cavaliere d'Andromeda defunto le diede subito un pretesto per provarci. Evidentemente un po' incazzato per i gioielli martoriati, il non-morto lanciò contro Elene una, due, tre... dieci catene, mirando a zone più che vitali. Voleva essere proprio sicuro di ucciderla, decisamente. Chissà, forse sarebbe stato più saggio prima difendersi e poi, una volta scampato il pericolo, attaccare con testa e ragionamento. Elene non era fatta per tattiche del genere perciò puntò a qualcosa di più rapido. Ripetendo l'azione di prima, la giovane sacerdotessa prese tra le dita l'estremità della catena e lanciò un potente pugno in direzione del nemico.

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Pugno della tempesta chiodata
Elene lancia con un pugno una gran quantità di palle chiodate, legate ognuna ad una catena, in grado di ferire l'avversario con danni contundenti e da lacerazione o di incatenargli varie parti del corpo. A differenza della "Sensazione di tempesta", questa volta il colpo e reale e, utilizzato dopo la tecnica sopracitata, va il più delle volte a segno, essendo il nemico convinto che le sfere siano di nuovo un'illusione.
A differenza della Pioggia di palle chiodate, le palle non svaniscono appena hanno toccato terra, permettendo a Elene di sfruttare le catene alle quali sono attaccate per impedire al nemico di uscire dalla "gabbia" venutasi a formare attorno a lui (se è riuscito a non farsi colpire da nessuna palla). La gabbia serve a rendere difficoltosa la fuga al nemico, dando la possibilità a Elene di attaccarlo senza doverlo rincorrere.

Che il fatto di ripetere una tecnica pressoché simile a quella precedente, differente per il semplice fatto che non era illusoria, potesse in qualche modo confondere il nemico non toccasse minimamente il cervello di Elene era ovvio.
" Come fai a essere ancora viva...? "
" Classe... "

La maggior parte delle sfere chiodate di Elene intercettò e bloccò l'avanzare delle dieci punte, mentre le altre puntarono direttamente al nemico, senza sprecare quindi l'opportunità che le dava quell'attacco. Insomma, Andromeda defunto stava per ricevere in pieno volto due sfere, mentre altre due miravano al suo petto e una quinta viaggiava verso i tuoi già tumefatti gioielli (più che altro perché lì l'armatura era già incrinata).
Intanto il cavaliere d'Ercole si stava proprio sfogando sul Dragone defunto. Era ancora più "rissa da bar" di Elene quel cavaliere... Sarebbe stato interessante fermarsi per poterlo ammirare in quella cosmica scazzottata.

view post Posted: 10/4/2010, 10:50 [Guerra Sacra] Coprifuoco! - ~ Ai piedi del Monte Sacro
Elene di Cerbero
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« Figlio di puttana! »
Parole poco degne di una Sacerdotessa ma in fondo erano più che comprensibili. Quell'Andromeda aveva appena trapassato un uomo e le aveva quasi ferito il braccio solo per sfidarla. Ok, non avrebbe dovuto dare altre dimostrazioni di stronzaggine per ottenere l'attenzione della diciassettenne.
Elene comunque non era l'unica su di giri per quel che era accaduto. Il cavaliere di Ercole al suo fianco dimostrava la sua ira, forse più della stessa ragazza, il cui viso era mascherato. Lo osservò mentre furioso si faceva largo tra i soldati per andare diretto contro il Dragone.
« Catena contro catena, quindi » disse, accettando il fatto che Andromeda sarebbe stato il suo avversario. Con passo rapido ed emozionato, come quello di una scolara in gita scolastica al suo museo preferito, Elene oltrepassò il muro di soldati e si concentrò sul nemico. Tra le mani aveva intanto preso a stringere le estremità della sua catena. Le sfere chiodate ondeggiavano appena a ogni suo passo.
" Non farti ammazzare "
" Sì, era tra le dieci cose che volevo fare oggi "

Il corpo della ragazza prese a emanare luce propria, di colore verde scuro che contraddistingueva la sua armatura. Faceva forse un po' a pugni con l'azzurro dei suoi capelli ma non era cosa che poteva interessare a una come Elene. Diede un ultimo sguardo a Ercole, realizzando che tra i due cavalieri d'argento era lui il più potente. Se la sarebbe probabilmente cavata meglio di lei, ma la stessa Elene avrebbe venduto cara la pelle.
Senza un preavviso o qualche parola di sfida, la ragazza strinse tra le dita della mano destra la catena e lanciò un pugno in direzione di Andromeda.

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Sensazione di tempesta
Elene dà l'impressione di lanciare con un pugno una gran quantità di palle chiodate, stavolta legate ognuna ad una catena, che nascondono quella originale, rendendo difficile al nemico comprendere da che parte essa arrivi. Essendo questa un'illusione, il numero di palle potrà essere molto alto e saranno facilmente controllabili.

Nonostante stesse fondamentalmente fendendo l'aria, la Silver Saint di Cerbero aveva messo tutta la sua rabbia in quel pugno, come se fosse fisicamente diretto al nemico. La vera catena stava sfrecciando a gran velocità verso il basso ventre di Andromeda. Per aver più speranze di prenderlo sarebbe stato meglio mirare a una zona più larga, come il petto, ma se quel cadavere ambulante conservava un po' di intelligenza sarebbe stato il primo posto a cui avrebbe pensato. Sempre se avesse compreso subito che si trattava di pura illusione.

view post Posted: 6/4/2010, 18:47 [Guerra Sacra] Coprifuoco! - ~ Ai piedi del Monte Sacro
Elene di Cerbero
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Impedire che qualsiasi intruso si avvicini alle Dodici Case... wow. In cinque. Non si poteva chiedere di più. Oh beh, almeno si sarebbe divertita senza diventare matta per avere il proprio "momento di gloria".
Il suo maestro non fece in tempo a dire anche a lei quale fosse il suo compito che qualcosa stava già andando storto. Che stava succedendo? Chi stava urlando?
" Telepatia... non lo saprai quindi "
" Cazzo... "

Non avere le capacità per capire come si stavano svolgendo i fatti la mise di malumore davvero velocemente. Sarebbe voluta salire anche lei con gli altri due cavalieri per capire ma Marcus non aveva minimamente accennato a lei. Beh, poteva benissimo fare di testa sua e togliersi comunque lo sfizio.
" Non farlo... "
" Ma sei un Cerbero o un Grillo Parlante? "

Una persona normale avrebbe cominciato a preoccuparsi seriamente della propria schizofrenia ma Elene non era una persona normale. Rimase quindi a guardare Iancyu e Kain risalire la gola. Nulla, non dissero nulla. Ma non pensavano a quei poveri cavalieri senza telepatia? La ragazza digrignò denti e dovette ringraziare la maschera se non si vide.
Volto il capo verso il Cavaliere della Fornace quando diede istruzioni a Loek. Ma che, scherziamo? Si stava dimenticando di lei di nuovo? Cos'era, cavalleria non richiesta o mancanza di fiducia?
Stava già per protestare (sonoramente ed ad alta voce) quando un allarme risuonò ad ovest. Altri problemi. Alleluia. Finalmente anche lei aveva qualcosa da fare.
« Agli ordini... » disse con tono canzonatorio, scattando però immediatamente verso la direzione indicata, senza controllare che Vhan la stesse seguendo.
Giunse rapidamente nel cimitero dei Cavalieri. Un luogo triste, anche solo per aspetto. Anzi, forse in quel momento era anche un tantino macabro, visto che stavano uscendo morti su morti dalle tombe. I soldati, disposti in due file, cercavano di trattenere quelle creature. C'era un ricircolo continuo: uno ne moriva, uno nuovo ne rispuntava. Ma si poteva parlare di "morte di un morto"?
Elene non ebbe il tempo per cominciare un'interessante discussione con Cerbero che due morti attirarono la sua attenzione. O meglio, ad attirarla fu la scoperchiatura plateale delle tombe corrispondenti. A colpirla fu il fatto che uno dei due vestiva l'armatura di Andromeda. Non era destinata al suo compagno di addestramento? Cosa ci faceva addosso a un morto? E soprattutto perché diavolo la stava sfidando? L'altro Cavaliere defunto indossava l'armatura del Dragone e la stava ignorando. Oh beh, a lei bastava Andromeda. Catena contro Catena.
" Informa Marcus "
" Come? Con la telepatia di cui non sono dotata? "

Era indecisa se scattare contro il nemico o fare come il suo Grillo-Cerbero le consigliava. Rimase ferma quindi a studiare il nuovo nemico, notando allora che sugli elmi di entrambi i defunti c'era una strana pietra azzurra triangolare dal vertice rivolto verso il basso.

view post Posted: 3/4/2010, 11:51 [Guerra Sacra] Coprifuoco! - ~ Ai piedi del Monte Sacro
Elene di Cerbero
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Possibile che i Cavalieri non avessero mai sentito parlare di un cellulare? Che senso aveva mandare un uomo ad avvertire sommariamente le persone? Beh, probabilmente sarebbe costato un po' troppo, in effetti.
Elene di Cerberlo aveva risposto al richiamo presentandosi nella piazza. C'era una folla non precisamente cordiale e pacifica che sbraitava contro il suo maestro, Marcus della Fornace. Un risolino divertito fece capolino sul suo volto, nascosto dalla maschera.
" Perché ridi? "
" È strano vederlo in quella situazione »
" Strano quanto parlare con un cerbero partorito dalla tua mente? "
" La schizofrenia è la moda del nuovo anno "

Oltre al maestro, erano presenti altri cavalieri. Elene ne conosceva di vista solo uno. Aveva combattuto contro il suo compagno di addestramento. Doveva essere Iancyu o qualcosa del genere. Oltre a lui in mezzo alla folla c'era un cavaliere d'argento dall'aspetto imponente, mentre un altro cavaliere d'argento si stava dirigendo verso Marcus. Infine il suo sguardo si posò su un... ragazzino? Quanti anni doveva avere? Quattordici? Ma come facevano a prendere ed addestrare ragazzi così giovani? Doveva proprio imparare a conoscere la mentalità di queste persone...
Ascoltò immobile, lontana ancora dalla folla, il discorsetto del Saint ragazzino. Non sapeva bene che idea farsi di lui. Sembrava un semplice bullo.
" Come te "
" Io lo faccio con stile "

La ragazza procedette quindi in direzione del suo maestro. Vestiva la sua armatura e sul suo volto spiccava la maschera che aveva scelto di portare.

view post Posted: 28/1/2010, 12:55 Assenze - ~ Bacheca
Sono piena di esami fino a metà febbraio. Dopo quella data tornerò attiva. =)
view post Posted: 10/1/2010, 00:56 CENSIMENTO 2010 - ~ Bacheca
Nome: Poeta,
Armatura: Silver Cloth di Cerbero (liv.III)
Energia: verde
Maestro: //
view post Posted: 4/1/2010, 17:37 La vecchia arena - ~ Grecia
Elene

Era tutto finito. Anzi, per Violet non era cominciato niente. Non aveva mosso un dito, non ne aveva avuto bisogno. Per una come Elene perdere senza nemmeno aver messo in difficoltà l'avversario non era ammissibile. Il suo tremendo orgoglio non glielo avrebbe permesso.
Le mani della ragazza tremavano di rabbia e in esse le catene tintinnavano per il movimento. Puntò gli occhi irati sulla Sacerdotessa indecisa se tentare nuovamente di colpirla o meno. I suoi intenti furono arrestati dal ragazzino che aveva accompagnato Violet. Nella sua ingenuità si era avvicinato a una bomba pronta ad esplodere per portarle dell'acqua. E questo bastò per spegnere il fuoco che le stava crescendo dentro.
Lasciò andare la catena con una mano e prese l'acqua che le veniva offerta. Invece di berla se la versò in testa, gustandosi quel momento di freschezza. Sentiva prepotentemente il bisogno di farsi un bagno.
Ascoltò seria il discorso di Marcus. Per quanto probabilmente lui si stesse complimentando, Elene non riusciva a rallegrasi per le sue parole.
Fu sicuramente molto più curiosa quando il Cavaliere tirò fuori chissà da dove una pergamena e una piccola scatola. Una tecnica antica. Le avrebbe fatto comodo. Al più presto l'avrebbe appresa e avrebbe dimostrato di riuscire a combattere, dopo il suo utilizzo, in maniera ottimale. Si tenne comunque per sé la considerazione e passò a studiare la piccola scatola. Di punto in bianco se la ritrovò tra le mani al posto della catena. Ebbe un attimo di panico quando non avvertì più il metallo dell'arma tra le dita. Era, anche se per poco tempo, diventata un prolungamento di sé. Riprese comunque lucidità, pensando che da quel momento avrebbe avuto a che fare con la Catena di Cerbero autentica.
Tornò a fissare lo scrigno d'argento. Dopo il discorsetto di Marcus era evidente quale fosse il contenuto.
« Grazie... » biascicò con voce incerta. Non che non fosse grata a Marcus per le spiegazioni, gli aiuti e tutto il resto ma ora aveva un problema più grande: decidere cosa fare.
« Quando potrò ottenere l'armatura? » domandò mentre si rigirava tra le mani lo scrigno. Non aveva paura di aprirlo, sapeva cosa conteneva. L'indecisione veniva proprio dall'uso che avrebbe dovuto farne del contenuto.
Dopo qualche istante finalmente si decise di aprire lo scrigno. Dentro esso trovò la maschera che le sacerdotesse erano obbligate a portare. Con la mano che non teneva la scatola prese la maschera mentre con l'altra mano lasciava cadere al suolo lo scrigno.
Prese l'oggetto con entrambe le mani e lo osservò. Aveva le sembianze del viso di una donna seria, in un certo qual modo triste. Era comunque molto impersonale. Era del colore dell'argento e sotto l'occhio sinistro era disegnato un triangolo allungato con la punta verso il basso di colore verde scuro. Sembrava una lacrima. Al lato dell'occhio destro, invece, c'era una figura curviforme, sempre di colore verde scuro. Ad Elene sembrò un fuoco che attorniava il contorno dell'occhio.
Che fare ora? Si era ripromessa di diventare una Sacerdotessa affinché le donne non fossero più costrette ad indossarla e ora poteva senza alcun problema rinunciarvi. C'era qualcosa di sbagliato in tutto ciò.
Girò a faccia in giù la maschera e se la posò in volto. La sentì aderire perfettamente al viso ma non fu una sensazione piacevole. Doveva abituarsi a portare sempre qualcosa sul viso.
La maschera era il suo voto. Se la sarebbe tolta quando sarebbe riuscita a battere Marcus. Il fatto che avesse scelto il cavaliere della fornace come avversario derivava sia dal fatto che era il suo maestro sia dal fatto che era stato il primo a umiliarla, anche se inconsapevolmente.
Non diede comunque spiegazioni né a lui né a Violet. Chissà come l'avrebbe presa lei.

view post Posted: 25/12/2009, 18:48 La vecchia arena - ~ Grecia
Elene

La sua catena andò a schiantarsi qualche metro dopo Violet, al suolo, con un tonfo secco. Poiché era la catena che teneva con la mano destra, ruotò in senso antiorario il corpo e, sfruttando la forza di rotazione, lanciò la sfera libera contro l'avversaria. Più che lanciargliela contro in modo rettilineo, fece allungare la catena durante la rotazione cosicché arrivasse lunga giusta su Violet e la prendesse orizzontalmente sul fianco sinistro. Era un attacco puramente fisico che serviva a distrarla, anche perché con la mano sinistra aveva un po' meno forza. Nel frattempo, sfruttando la medesima rotazione, tirò a sé la catena piantata al suolo. Poiché la Sacerdotessa si era spostata alla sua destra, tirando a sé la catena aveva una possibilità in più di colpirla, anche se ne dubitava fortemente. Colpita o meno, comunque, avrebbe sfruttato appieno la rotazione per riprendere in mano la sfera (accorciando la catena) e lanciandola in direzione dell'avversaria con un moto parabolico.

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Sensazione di tempesta
Elene dà l'impressione di lanciare con un pugno una gran quantità di palle chiodate, stavolta legate ognuna ad una catena, che nascondono quella originale, rendendo difficile al nemico comprendere da che parte essa arrivi. Essendo questa un'illusione, il numero di palle potrà essere molto alto e saranno facilmente controllabili.

Una trentina di sfere con catene vennero scagliate mirando il petto di Violet a una velocità di tutto rispetto ma non eccezionale. Elene sperava non comprendesse subito che si trattava di un'illusione. Ma anche se l'avesse capito, sperava si distraesse ulteriormente cercando di individuare la catena vera. Infatti il suo scopo era quello di creare un'ulteriore catena e usare l'attacco "terreno".

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Duplicazione della catena
In caso di necessità, Elene è capace di creare due copie della catena con cui tentare di imprigionare l'avversario o di distrarlo. Tuttavia le copie sono più deboli della catena originale.

Catena della talpa
Elene manda sottoterra la sua catena e, mediante il cosmo, la direziona. Grazie a ciò può percepire i movimenti che ci sono sulla crosta terrestre (per esempio i passi del nemico) e colpire dal basso l'avversario. Chiaro è che lo spostamento di terra, se la catena è troppo in superficie, è evidente.

Proprio nel mentre il suo corpo copriva la catena destra Elene creò una catena e la scagliò nel terreno ai suoi piedi. Questa prese vita e si mosse rapidamente sotto la superficie per raggiungere una profondità adeguata a non venir scoperta. Il percorso che le fece fare fu il più breve. Dopo aver raggiunto una profondità di 8 metri infatti la fece avanzare orizzontalmente fino a farla posizionare sotto la sacerdotessa. A quel punto la scagliò verso l'alto. Il tempo di esecuzione fu più lungo rispetto a quello di arrivo delle sfere illusorie ma questo le avrebbe permesso di aver qualche attimo in più per correggere la traiettoria del tiro nel caso Violet si fosse spostata per evitare la Sensazione.
Questa serie d'attacchi rapidi fu faticosa per la non ancora sacerdotessa, tanto che, se nessuno di esso fosse andato a segno, Elene avrebbe avuto seri problemi a usarne ancora. Solo se la rabbia avesse prevalso sulla stanchezza forse avrbbe potuto continuare ancora.

view post Posted: 17/12/2009, 23:29 La vecchia arena - ~ Grecia
Elene

Come in fondo si aspettava, Violet non ci mise molto impegno nello schivare. Evidentemente quello appena usato era un attacco troppo debole. Con lo sguardo la vide saltare dietro di sé. Decisa a non attendere sue contromosse, prese a roteare la palla sopra la sua testa, pronta a correre verso di lei ed utilizzare la Spirale della Catena. Dopo un attimo però si sentì avvolgere da qualcosa che la schiacciava verso il basso e la immobilizzava. La Catena, per colpa dell'interruzione della rotazione, si schiantò al suolo con un tonfo sordo qualche metro lontano da lei.
« Ma che... ? » prese a dire, non riuscendo a rendersi conto di cosa le stesse capitando. Non le era mai successo prima di provare quella spiacevolissima sensazione di impotenza. I suoi occhi vagarono in cerca di una risposta e si posarono su Violet. Che fosse un attacco della Sacerdotessa? Possibile si potesse fare anche questo?
Strinse i denti, decisa a liberarsi prima e a pensarci poi. Non voleva rimanere ferma lì come una cretina mentre l'avversaria aveva campo libero. Si concentrò e il suo cosmo prese a risplendere.
" Non ci sto a farmi battere da una cosa del genere... " pesava decisa mentre con un inteso sforzo incrementava il cosmo e, finalmente, si liberava dalla presa invisibile di quell'attacco muto. Non appena realizzò di non essere più bloccata prese di nuovo saldamente la catena e scattò in avanti, decisa a completare ciò che aveva iniziato.

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Spirale della catena
Elene si lancia a grande velocità verso il nemico e, una volta arrivata davanti a lui, lancia la sua catena in modo tale che si avvolga attorno al nemico, stritolandolo. Se il nemico non riesce a liberarsi, Elene può disporre di lui come meglio crede.

Il colpo non fu forte quanto lei sperava. Lo sforzo compiuto per liberarsi non era stato poco e ora l'attacco ne risentiva. Era certa, comunque, che in breve, si sarebbe ripresa.

view post Posted: 8/12/2009, 18:28 La vecchia arena - ~ Grecia
Elene

Non si sorprese più di tanto che il suo primo attacco non fosse andato a segno. Del resto era ovvio che il combattimento sarebbe stato difficile. Non si sarebbe divertita, altrimenti.
Si mise in guardia e osservò l'attacco della ragazza. Rimase sorpresa dalla semplicità dell'attacco, in quanto sembrava qualcosa che avrebbe fatto un novellino, mentre lei si era convinta che Viola fosse un'esperta.
Decise comunque di non sottovalutare le sfere di cosmo e di rispondere ad essere con un colpo che aveva già sperimentato prima.

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Pioggia di palle chiodate
Ruotando velocemente a catena davanti a sé, Elene è in grado di generare, tramite il suo cosmo, diverse palle chiodate slegate dalla catena che tenteranno di colpire l'avversario in linea retta o a parabola, a seconda di come deciderà lei. Più sono le sfere generate, più difficile è controllare in modo preciso la loro traiettoria. Una volta colpito il suolo, le sfere svaniscono.

Le 10 sfere chiodate andarono a colpire le sfere di cosmo che Violet le aveva lanciato contro. Quest'ultime non erano distanziate tra di loro e fu facile infrangerle tutte e tre. Rapide le sfere di Elene sfrecciarono verso il corpo dell'avversaria, concentrandosi principalmente sul suo petto.



SPOILER (click to view)
Chiedo scusa per il post ma ho poco tempo e tante cose da fare. ç.ç

EDIT: mi è stato fatto notare che non potevo usare la tecnica di prima.


Edited by Poeta, - 8/12/2009, 22:59
view post Posted: 3/12/2009, 23:51 La vecchia arena - ~ Grecia
Elene

Si voltò, sentendo chiamare il suo nome, e tentò di prendere al volo ciò che le venne lanciato dal maestro. Questo qualcosa, non appena entrò in contatto con la mano della ragazza, sembrò svanire. In compenso Elene sentì di aver recuperato le forze, come se non avesse appena terminato un faticoso allenamento. Voltò lo sguardo su quello di Marcus e lo ringraziò con un sorriso. Un sorriso a dir poco maschile, ma sempre un sorriso. Per le parole ci sarebbe stato un altro momento. Si voltò anche verso il suo "collega di addestramento".
« Fagli il culo » gli rispose con davvero poca grazia ma cercando di incitarlo.
Tornò quindi a concentrarsi su Violet. La seguì quando le indicò di allontanarsi da Kael'thas e dal suo avversario.
Quando furono in posizione, Elene strinse tra le mano la propria finta catena. Quello scontro sarebbe stato più duro rispetto a quella appena avuto con il suo maestro. Ne era consapevole. Ed era elettrizzata all'idea.
Prese a roteare lentamente la palla destra, pensando a quale tecnica usare per prima. Ne aveva appena appresa qualcuna, era il momento di sperimentare se funzionavano davvero in un vero scontro.
" Dai cane, facciamoci valere "
" Sono con te, ragazzina "

Decise di partire con qualcosa di semplice, per saggiare un po' il modo di muoversi e difendersi/contrattaccare della cavaliere. Portò la catena sopra la testa e prese a farla ruotare velocemente, cercando di non perdere mai di vista l'avversaria.

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Sferzata devastante
Caricando il cosmo nella palla chiodata durante la rotazione della catena sopra la propria testa, Elene carica l'arma di una potenza superiore al normale, in modo da generare un impatto normalmente impossibile. Si tratta di un colpo cosmico.

Quando secondo lei la carica fu sufficiente, scagliò un potente colpo cosmico in direzione di Violet, mirando al petto della giovane. Le sembrò un colpo più forte di quello usato contro il suo maestro ma scommetteva che non sarebbe stato sufficiente.



Edited by Poeta, - 3/12/2009, 23:59
view post Posted: 1/12/2009, 21:13 Elene - ~ Cimitero
Chiedo scusa, continuo a sbagliare. ç.ç
view post Posted: 1/12/2009, 20:52 Elene - ~ Cimitero
Aggiunto il maestro, il link all'addestramento e modificata l'energia.
view post Posted: 1/12/2009, 20:52 Elene - ~ Cimitero
Aggiunto il maestro, il link all'addestramento e modificata l'energia.
162 replies since 2/1/2007