La tratta Atene-Roma non era forse delle più frequentate, ma per fortuna era a loro disposizione e sarebbe stata la loro migliore via d'accesso al Bel Paese. Avrebbero sfruttato qualche agente del Grande Tempio per aggirare il problema dei controlli del check-in, i metal detector in particolare, e mantenere così la propria copertura. Dubitava che l'avrebbero potuta mantenere sempre, anche solo per esperienza personale, ma almeno all'inizio avrebbero dovuto mantenerla. Prima di entrare in aereoporto, Marcus spiegò come si sarebbero dovuti muovere: "Ragazzi, in Italia saremo in terra straniera e abitata. Avremo qualche appoggio logistico per far entrare le Armature, ma saremo fondamentalmente soli: per questo dovremo fingere una parte. Ufficialmente alla gente dovremo apparire come dei turisti. Io sono di origini italiane, per cui sarà facile per me apparire come un emigrato tornato in visita con due amici greci che vogliono vedere qualcosa dell'Italia. Una volta a Roma non dovremo muoverci in fretta, dovremo fare un giro turistico senza andare troppo direttamente." Il volo sarebbe poi andato senza problemi, salvo che qualcuno non avesse sofferto di mal d'aria. Anche l'uscita dall'aereoporto non avrebbe avuto particolari problemi e Marcus avrebbe ritrovato in fretta il suo zaino, senza ricorrere al cosmo: la sua Armatura aveva infatti rispettato il piano di Marcus e non aveva espresso la minima traccia di cosmo, ma per fortuna lo zaino non sarebbe stato difficile da ritrovare. Avrebbe allungato una generosa mancia per il servizio a chi di dovere, prima di uscire da lì.
*Per fortuna sono italiano: anche se ho vissuto in monastero per buona parte della vita, so ancora muovermi in un ambiente di questo genere e riesco a leggere e a capire ciò che ci serve* si disse il Cavaliere, ritrovandosi dopo tanto tempo di nuovo in quella che era la sua terra. Da lì, tenendo d'occhio gli altri due al suo seguito, avrebbe cercato di seguire un itinerario turistico, in modo da visitare alcune piazze e alcuni monumenti famosi prima di arrivare al Colosseo... non senza aver raccomandato agli altri due di fare attenzione a chiunque potesse osservarli: temeva infatti che gli Spectre non avrebbero rinunciato tanto facilmente all'Armatura d'Argento e nulla impediva che tenessero d'occhio la situazione e lo facessero in incognito come loro. Una volta arrivati presso il Colosseo, Marcus ebbe una percezione: un cosmo di potenza non eclatante, ma nemmeno trascurabile. Ad una prima stima, non sembrava essere minimamente paragonabile al suo livello, ma quel cosmo superava quella degli altri due Cavalieri al suo seguito. Per fortuna però non sembrava un cosmo ostile. *Ciò significa una cosa sola: questo potrebbe essere Patrizio.* Marcus si voltò quindi verso gli altri e mormorò in greco: "Mantenete calma e contegno: entriamo con tutti gli altri turisti, poi separiamoci dal resto della gente e lasciamo che la fonte di cosmo che sto percependo ci rintracci: dentro la barriera non dovremmo avere problemi inattesi, ma state allerta e non manifestate cosmo se non è necessario." Marcus aveva optato per una linea morbida per evitare di allarmare Patrizio... anche se ciò avrebbe probabilmente richiesto un bel po' di tempo, tutto quello necessario al loro bersaglio di individuare il gruppetto e studiarlo prima di decidere di manifestarsi.
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