Non aveva particolari capacità telepatiche, ma aveva sviluppato una certa empatia di fondo negli anni e soprattutto aveva imparato a leggere e riconoscere le emozioni che trasparivano dal cosmo e che inevitabilmente finivano per costituire una parte non certo secondaria in qualsiasi manovra o anche solo qualsiasi richiamo di quella stessa forza. E quello che stava cominciando a sentire da Roxem gli stava piacendo: aveva molta forza dentro di sé, molta decisione ed un alto senso di giustizia, unita a fiamme vigorose, ma rette e volte alla purificazione invece che alla bieca e semplice distruzione. Il potere del fuoco usato per risanare il mondo invece che per ridurlo in cenere. Ce la stava anche facendo, ma la ragazza stava bruciando in qualche modo bruciando le tappe: lo intuiva dai suoi movimenti e dagli spasmi involontari dovuti alla concentrazione che stava compiendo, concentrati soprattutto sulle braccia. "Non farlo, Roxem! Non cercare di concentrare subito il cosmo su un solo punto: soffermati ad esplorarlo e a conoscere bene te stessa prima di concentrare le tue risorse." La ragazza ancora non era evidentemente consapevole di ciò che era in grado di fare e l'unico altro richiamo del cosmo era stato un fenomeno per lo più istintivo e doveva prima di tutto razionalizzare e rendere cosciente il processo prima di poter raffinare e passare ad un controllo più definito di se stessa. Tuttavia, contrariamente alle aspettative, Roxem riuscì a manifestare un alone di cosmo attorno al punto che aveva desiderato fin dall'inizio. *Notevole! Questa ragazza ha dentro di sé una forza notevole! D'altronde dovevo aspettarmelo: non è nemmeno da tutti risvegliare il cosmo nemmeno in situazioni estreme. Mi chiedo perché non... un momento, quella è... la Fenice? La costellazione ha scelto di vegliare questa ragazza!?* si chiese incredulo vedendo quelle stelle brillare più intensamente alle spalle della giovane quasi in risposta alla nuova evocazione di cosmo. Marcus conosceva bene quelle stelle, perché la Fenice sembrava in qualche modo legata a doppio filo con la Fornace: prima Shiya, poi Zakard avevano portato con forza ed onore quelle vestigia e si erano battuti al suo fianco in imprese che sfidavano ogni limite, anche del credibile per coloro che non erano adusi a ciò che normalmente si sarebbe potuto qualificare come incredibile. E ora, a quanto pare, sarebbe toccato a Roxem. Quindi la guardò soddisfatto e le disse: "Molto bene, giovane. Ora però credo sia meglio spostarsi da qui, prima che qualcuno cominci ad essere attirato come una falena dalla luce dei nostri fuochi. Seguimi."
L'avrebbe condotta entro anfratti segreti e poi l'avrebbe condotta fino ad una zona difficilmente accessibile. Forse la giovane si sarebbe stancata inerpicandosi su per un paio d'ore lungo un percorso scosceso e poco battuto, ma ne sarebbe valsa la pena: ancora non poteva introdurla da dove veniva, ma avrebbe potuto insegnarle ad utilizzare il suo cosmo. Sperava che quella passeggiata la distraesse dal tentativo di rievocare il suo cosmo e allo stesso tempo usasse quel tempo per riflettere su se stessa e sul nuovo corso di ciò che ardeva dentro di lei. Una volta a destinazione su un pianoro isolato ed illuminato solo dalle stelle e dalla luna, lontano da qualsiasi forma di civiltà e di centro abitato, Marcus si rivolse di nuovo a lei: "Bene, Roxem. Ti starai facendo molte domande e io potrei avere le risposte che cerchi. Tuttavia non mi limiterò a darti solo questo: ora che hai imparato a richiamare e manifestare il tuo cosmo, posso insegnarti ad usarlo e darti allo stesso tempo un nuovo scopo ed una nuova vita. I due aspetti sono legati, per cui devo chiedertelo: vuoi tornare alla tua vita precedente o vuoi cambiare la tua vita? Devo avvertirti che una volta che cominceremo, nulla per te sarà più come prima. Si può dire che questo è un punto di non ritorno per te, come lo è stato per me ormai sette anni fa. Se deciderai di continuare ad usare il tuo cosmo e di approfondire l'uso e la conoscenza di questa parte di te stessa, verrai a conoscenza di segreti che il resto del mondo non è ancora pronto a conoscere, segreti che non potrai divulgare e che ti terranno legata a queste terre per il resto dei tuoi giorni. Avrai modo di viaggiare e di combattere, di usare il tuo cosmo per fini nobili e giusti, ma questo comporterà anche che dovrai restare qui... in un certo senso nascosta al resto mondo. A me non è stata fatta questa domanda, perché io lo sapevo fin da prima di giungere qui in Grecia, ho scelto di affrontare questa strada e non ho mai avuto la tentazione di tornare indietro, ma tu Roxem? Sei intenzionata a continuare su questa strada?" La stava mettendo seriamente alla prova, ma glielo doveva. E forse già sapeva quello che sarebbe successo, ma era importante che lei fosse consapevole di tutti gli aspetti che quella notte portava con sé.
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