[quest] I nuovi argonauti. cap I reclutamento - parte I In un bar di Mumbai, quest Danyel 86

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^Mirai^
view post Posted on 31/12/2017, 14:34




cap I reclutamento - parte I In un bar di Mumbai



Dopo aver saputo di alcune notizie, egli si spostò dal suo luogo abituale di addestramento per andare nella città di Mumbai, capitale dello stato del Maharashtra e tra le città più popolate del mondo.
Il suo scopo, a detta degli astri, sarebbe stato quello di incontrare un condottiero capace di compiere missioni importanti e delicati nelle quali altri guerrieri avrebbero fallito miseramente, mentre costui appariva protetto dalle divinità.
Non sapeva, però, minimamente dove cercare tuttavia decise di andare in un luogo dove sicuramente avrebbe ricavato qualche informazione, per cui si recò presso il locale Alavidā, noto per essere tra i più frequentati da ricercatori di reliquie antiche e presunti santoni.
Qualcosa pur doveva accadere, intanto nell'attesa si avvicinò al grande bancone centrale per ordinare un sweet lassi.
Nell'ordinare si spostò i suoi capelli bruni dagli occhi in modo da poter osservare meglio qualsiasi persona transitasse nel luogo.


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view post Posted on 22/1/2018, 19:11
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*Narrato*
Parlato
Pensato
Parlato altrui


*In un bar di Mumbai, stava avvenendo quella che sembrava una classica gara di bevute tra due uomini, seduti l'uno davanti all'altro su di un tavolino, si guardarono negli occhi in segno di sfida mentre attorno a loro si era radunata una piccola folla di persone curiose di quell'evento speciale per vedere chi avrebbe resistito sino alla fine. Tale gara prevedeva il buttare giù alla goccia più shot possibili di tequila senza cascare al suolo, l'ultimo che avrebbe resistito senza perdere i sensi sarebbe stato il vincitore.
Il pover'uomo sulla quarantina non sapeva che aveva dinnazi una persona non affatto normale, non uno qualunque che capitava tutti i giorni, ma uno straniero venuto da lontano, un cavaliere di Atena.
Ragnar, cavaliere della Fenice, rinato dalle ceneri, completamente cambiato sia nello spirito quanto nel carattere, una persona nuova, un uomo che era riuscito a distruggere l'oscurità che si celava nel proprio cuore e aveva vinto una battaglia difficilissima contro se stesso, diventando luminoso come il sole e forte come una roccia.
Che cosa ci faceva in quel luogo sperduto così lontano da casa?Lo aveva spinto la sete di conoscenza, di imparare ancora, non ne era mai sazio, anzi, cercava nuovi posti in cui apprendere sempre di più sia dalle persone che dalle usanze, perchè ogni paese aveva una propria storia dietro. Non si smetteva mai di imparare nella vita.
La gara di bevute terminò quando il paesano crollò sfinito col muso sul tavolo, mentre Ragnar, uscendo vincitore, si sentì ancora alquanto bene per uno che aveva bevuto ben 5 birre.
Fece segno con una mano di farsi pagare e, seppur molto restio nel farlo e contrariato, l'amico dell'uomo gli diede alcune banconote in mano.*

Maledetto straniero, vattene prima che qualcuno ti cacci via a pedate!


*Ragnar non rispose, si limitò a rimanere dov'era mentre la gente che aveva attorno si spostò tornando ai loro doveri, piaceri, alcuni uscirono altri rimasero lì dentro. Alcuni minuti dopo, una donna sola venne presa di mira da un uomo terribilmente insistente che non smetteva di usare parole volgari mentre parlava, un uomo con ben poche possibilità di abbordare una donna di tale bellezza visto che più che un uomo sembrava un maiale per quanto fosse grasso.
L'insistenza si trasformò poi dalle parole ai fatti ma nessuno aveva il coraggio di intervenire, anzi, a nessuno importava qualcosa, tranne che ad una persona.*

Certo che c'è proprio una forte puzza di maiale in questo posto, non trovate?

*Nessuno fece caso allo straniero dalla lunga chioma argentea che parlò al vuoto, solo quando lanciò una caraffa di birra addosso al porco insistente il silenzio si tramutò in qualcosa di più. La caraffa si ruppe appena si scontrò addosso alla schiena del paffuto uomo andando in mille pezzi, bagnandogli i vestiti, sotto gli occhi dei presenti che rimasero ammutoliti guardando la scena.
Una volta colpito, esso si girò.*

Chi diavolo è stato?Chi ha osato?

*Ragnar si tappò il naso imitando con un gesto delle mani una forte puzza che cercava di scacciare invano.*

Signor porcellino, potrebbe tornare nel fango da dove viene?Mi sta rovinando la serata, la prego.

*Una volta rendendosi conto di chi aveva osato attaccarlo andò verso di lui a passo svelto molto arrabbiato e minaccioso.*

Chi sarebbe il maiale eh?Brutto bastardo, ti ammazzo!!

*Ragnar lo indicò con un dito, e quando il grassone cercò di colpirlo con un pugno in faccia gli fermò la mano con estrema facilità, per poi ridargli il suo stesso pugno indietro in pieno naso facendogli perdere l'equilibro finendo a culo all'aria.*

Ora si che sembri un maiale a tutti gli effetti.

*Il grassone si tenne il naso sanguinante mentre si rialzò non capendo come avesse fatto a non colpirlo, domandandosi come potesse essere così veloce una persona.*

TU, è TUTTA COLPA TUA!!

*Corse verso la donna di prima, la prese in ostaggio tenendola stretta davanti a lui, tirò fuori un coltello e gli e lo tenne fermo alla gola. Ella, che non si aspettò di certo che quella serata andasse a finire in quel modo, iniziò davvero ad aver paura temendo per la propria incolumità, e dopo ciò, Ragnar si alzò dal suo posto diventando serio improvvisamente.*

FERMO VERDE, SE TI MUOVI LA AMMAZZO COME UN CANE TI AVVERTO!

Hai qualcosa contro quella donna?

Eh?

Hai capito bene, maiale, se hai qualcosa contro quella donna prenditela con me!

*L'uomo iniziò a sudare iniziando a pensare che forse non era stata una buona idea prendersela con quella donna, dopo tutto non gli aveva fatto nulla di male, e davanti a se sentiva che quello straniero emanava una strana aura che lo fece rabbrividire, tremare, così tanto che il coltello gli cadde dalla mano finendo per terra, e la donna ne approfittò per andare tra le braccia del suo salvatore.*

Ti ringrazio, chiunque tu sia.

*Lo abbracciò dandogli poi un bacio sulla guancia prima di andarsene via il più velocemente possibile sparendo nella notte, lasciando Ragnar e il maiale finalmente soli, con solo i presenti ammutoliti.*

Un tempo quelli come te li avrei uccisi senza pensarci due volte, sei fortunato che non sono più come prima, vattene prima che cambi idea.

*Il grassone, che stava pregando mentalmente di essere risparmiato, credette subito a tali parole e prese le sue cose correndo via mettendo le ali ai piedi, di certo non sarebbe mai più tornato in quel posto poco ma sicuro.*

Questi dovrebbero bastare per pagare tutti i danni.

*Lasciò diverse banconote sul bancone del locandiere e poi uscì da quel posto molto tranquillamente, non gli piaceva destare troppa attenzione in giro e dove andava.*
 
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