Alla base del Faro, Prova per Zakard della Fenice

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.:Oracolo:.
view post Posted on 26/4/2012, 12:40




Il Cavaliere della Fenice, preda di dubbi e meditazioni, era stato raggiunto dal suo amico e maestro, ma poi era stato anche lasciato andare, senza pretendere né avere una risposta da lui. Che fosse per rispetto o per qualche altra ragione, avea poca importanza, dal moemtno che Zakard rippercorse tutte le buie scalinate che Marcus aveva percorso in salita, sfidando la sorte e liberando la strada da tutte le eventuali trappole. Inciampare in quell'oscurità sarebbe stato molto facile e un po' di luce prodotta dal cosmo avrebbe fatto davvero comodo, ma in qualche modo non fu così necessaria.
Una volta giunto alla base del faro, però, si sarebbe ritrovato di fronte al "bivio" in cui Marcus della Fornace e Babel del Leone si erano originariamente separati... e se dall'alto non sembrava provenire più nulla, uno strano sibilo sembrava provenire dal basso. Poteva essere solo il vento, ma a rigor di logica quale vento ci poteva essere in un sotterraneo? E sarebbe valsa la pena andare ad indagare?

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



Qui inizia la tua prova. Hai facoltà di descrivere tutto ciò che avviene dentro e fuori il tuo pg, rispettando i limiti di cui sopra. A te infine la scelta se scendere l'ulteriore rampa di scale oppure no. Fermati all'azione o inazione che compi, perché il resto arà oggetto del prossimo intervento.

 
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Zakard Ki'Saad
view post Posted on 27/4/2012, 04:56




« azione/narrazione »
{ pensiero }
" parlato "


« Discende lentamente le scale, il giovane saint, ripercorrendo tutti i piani dell'altissimo e, tuttavia, decisamente malridotto faro di Alessandria. O meglio, riproduzione perfetta di un faro, creata da chissà chi, forse dal nemico, forse dal popolo, dimora che Zakard stesso ha indicato a tutti di raggiungere, dimora che lui stesso ha visitato per primo. Egli, avendo perduto completamente la propria armatura, sebbene in maniera puramente virtuale, vista la capacità di rigenerazione, veste di abiti civili e giovanili, ovvero una maglia a giro maniche di colore grigio, dei guanti con copribraccia in cuoio, dei jeans grigi, leggermente attillati, e delle scarpe da ginastica, molto piccole, aderenti alla forma del suo piede. Discende le scale e pensa, finchè ad un certo punto, un sorriso si dipinge sulle labbra di lui. »

{ Zakard, ci avranno creduto? Creduto al fatto che tu non possegga più alcun cosmo? Forse non volevi semplicemente che loro sapessero che hai osato un attacco da vigliacco per liberarti di un nemico che ti sovrastava non solo in possenza fisica ma anche a livello di potere? O semplicemente non hai usato altri attacchi per non coinvolgere anche Alexandra, mettendo in pericolo la di lei vita? Sei talmente orgoglioso da non voler ammettere che hai rischiato la tua vita soprattutto per salvare una gigantessa? Cosa ti preme di più, Zakard? L'orgoglio, o il fatto di essere stato costretto a sacrificare quasi completamente la tua vita, per togliere di mezzo UN nemico? }

« l'unica cosa certa è che Zakard non ha perso il suo cosmo. Semplicemente, dopo la completa guarigione dovuta ai cosmi altrui, Zakard ha ripreso il cosmo, forse a causa del sangue del Gold Saint di Leo, che ha bagnato le ceneri della Fenice. Le armature si imbevono dell'essenza e del sangue di chi le possiede o si sacrifica per esse, le armature sono vive. Elevare il cosmo sarebbe bastato per far rigenerare l'armatura della fenice, ma Zakard non voleva questo. Aveva mancato di rispetto alla sua corazza, per questo motivo, almeno per ora, vuole farne a meno. Ormai disceso quasi completamente il faro, di fronte a lui vi è l'uscita, ciò che prima, per lui, è stata l'entrata. Ma ecco che, sicuramente non viste prima, compaiono le scale per piani evidentemente sotterranei. Ed ecco un sibilo, probabilmente provenire da una corrente d'aria. Ma com'è possibile? Sottoterra non ci sono finestre, nè sfoghi d'aria, com'è possibile? Forse un nemico? Zakard, anche se hai un po' perso la fede, il cosmo è ancora con te, sai di possederlo. E' vero, non hai l'armatura, ed i cavalieri, sebbene in grado di scatenare una forza vertiginosa, hanno un corpo da normale essere umano e, sebbene qualche tecnica difensiva possa aumentare la resistenza, un colpo proveniente anche da una tradizionale arma da fuoco, o una freccia o un pugnale causano ai cavalieri li stessi danni che subirebbe un essere umano qualsiasi. Ma Zakard, tu sei un cavaliere. Combatti e percorri fino in fondo lo scopo che ti ha spinto a venire qui: salvare le reliquie di Athena e sconfiggere i nemici. Ed è per questo motivo, ordunque, che Zakard decide di discendere le scale. Ciò che troverà ivi, solo il destino lo sa. »
 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 28/4/2012, 11:40




Il Cavaliere della Fenice, ancora perso in se stesso, venne stimolato da un incerto avvenimento esterno e decise di andare a verificare quello che già di strano aveva notato. Le scale ancora una volta si rivelarono oscure, ma a differenza di prima c'erano delle torce, sebbene poste ad una distanza tale da rendere piuttosto concreto il pericolo di non vedere qualcosa che avrebbe potuto portare ad una caduta piuttosto rovinosa. Almeno non c'erano trappole o altri meccanismi strani a presidiare quel luogo.
Alla fine, sprofondando nel terreno per decine di metri, il Cavaliere cominciò a sentire meglio quello strano rumore e sempre più c'era da avere paura, perché non c'era alcuna corrente d'aria che risalisse dalle scale e anche solo mettesse in agitazione le fiamme delle torce, nemmeno quella che il nepalese avesse eventualmente preso in manoper aiutarsi nella discesa. E sempre maggiore era il sospetto che non si trattasse affatto di un sibilo d'aria, ma di qualcos'altro...

Infine il fondo della lunga scalinata rivelò una stanza sepolcrale abbastanza ampia, di quasi una cinquantina di metri, al centro della quale si trovava un sarcofago collocato sopra un'altra breve scalinata che ricordava, in senso molto lato, una piramide a base quadrata. Tutt'intorno c'erano mura crollate e resti che indicavano come laggiù si fosse consumata una tremenda battaglia, che non aveva risparmiato nulla tranne il sarcofago dorato e apparentemente ben sigillato.
Lo strano sibilo proveniva da lì...

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



Ancora una volta libertà, questa volta d'ispezione: puoi andare liberamente cercare di esplorare le macerie o proseguire direttamente verso il sarcofago. Tieni presente che l'illuminazione è molto scarsa, quasi inesistente e ti permette a malapena di vedere il sarcofago e poco altro attorno a te e senza una torcia (che devi specificare se prendi o meno dalle scale) non puoi avere neppure un'esatta percezione dello spazio e dell'ambiente intorno a te.
Libertà creativa, insomma.

 
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Zakard Ki'Saad
view post Posted on 28/4/2012, 18:26




« azione/narrazione »
{ pensiero }
" parlato "

« man mano che scende, discende le scale che sembrano portare al regno degli inferi, e non semplicemente nei sotterranei di quell'edificio strano. La lumonosità è sempre meno comune, adesso, ogni passo di scale percorso sempre meno »


" Uhm.. mi basterebbe bruciare il cosmo perchè questa camerata si illumini.. ma... "

« egli piega le dita della mano destra, come a formare una piccola calotta con le dita ma, all'interno della mano, niente si palesa. Un sorriso compare sulle labbra di lui, quasi di rassegnazione »

" Lo sforzo è stato troppo forte. Il mio corpo non riesce più a catalizzare l'energia per le stelle, ora come ora non riuscirei a far niente. Quindi.. questa mi servirà. "

« detto questo, egli muove la mancina verso una delle fiaccole accese, il raggio luminoso proveniente da questa fiaccola è abbastanza luminoso da permettergli, perlomeno, di non inciampare. Discende quindi le scale, fino a toccare definitivamente il pavimento. Egli si guarda attorno, mugolisce, facendo uscire un sibilo direttamente dall'ugola. Il suono sembra non rimbalzare nemmeno dalle pareti, ed egli quindi non può capire quanto sia larga quella camera. E' sicuro, se si può parlare di sicurezza, che è talmente larga che gli sembra quasi di stare all'aperto »

" Ma che diamine è successo qui? "

« spalanca gli occhi di fronte a tale spettacolo. Pietre distrutte, colonne sconnesse. Ma quello lì, quel sarcofago dorato, quello sembra ben conservato, intatto »

" Uhmm... qualcosa mi puzza. Qui. Hanno combattuto per aprire questo sarcofago, non riuscendoci? Oppure.. peggio di peggio... hanno combattuto per chiuderlo? Ed ora che ci penso, valorosi guerrieri come Kambei e Babel.. sono venuti sulla sommità del faro.. in gravi condizioni. E qui, infatti.. c'è stata una battaglia, tremenda, decisamente tremenda. "

« le iridi del ragazzo sono catturate dalla bellezza di quel sarcofago »

" Un esploratore cosa farebbe? Cerca la gloria, cerca tesori, cerca ricchezza. O semplicemente, cerca la storia. E tu invece cosa sei, Zakard? Tu sei un saint. E sai cosa succederebbe se da quel sarcofago ne verrebbe fuori un dio adirato? O addirittura un'entità malvagia, o, peggio ancora, una veste o un'arma dai poteri terrificanti? Cosa vuoi fare, Zakard? Vuoi averla tu? Vuoi lasciarla a qualcun'altro, di intenzioni peggiori di te? Oppure.. vuoi impedire, a te stesso, ed ad altre persone, di aprire il sarcofago? Si, è questa la scelta giusta. La mia fede in Athena questo vuole. Non devi cercare il potere. Devi cercare semplicemente la giustizia. Anche se non hai alcun potere, devi impedire che altre persone soffrano, per una tua curiosità, per una tua brama di conquista, di conoscenza, o di potere. O anche solo per un tuo menefreghismo, per aver lasciato che qualcun'altro possa scoprire la sorpresa. "

« annuisce quindi. Con uno sguardo fiero. Quindi egli molla la fiaccola sul pavimento, essendo pietra, e la pietra non è infiammabile, e quindi, facendo appello a tutta la sua forza, esclusivamente quella fisica, inizia ad afferrare saldamente, con entrambe le braccia, dei tufi, dei mattoni, dei resti di pietre da accantonare sul coperchio del sarcofago. »

" Questo posto non esiste. E' stato creato dal male.. arghh.. come suo avamposto.. uff.. "

« una pietra dopo l'altra, vengono sistemate già una decina di pietre sul sarcofago »

" E.. arg... dovessi impiegarci anche.. ufff... un secolo.. io sigillerò questa caverna.. per sempre.. "
 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 1/5/2012, 12:15




Una scelta curiosa quella di Zakard, il quale decise di aggiungere un altro sigillo a quello che doveva già esserci sul sarcofago, sfruttando la sua mera forza fisica per arginare qualcosa che altrettanto facilmente avrebbe potuto essere rimosso anche senza uso di cosmo, ma anche solo di gran tempo e olio di gomito.
Tuttavia, senza alcun preavviso, dalla sinistra del Cavaliere provenne lo steesso rumore che lo aveva attirato laggiù, ma molto più vicino... e più inquietantemente chiaro ed identificabile come un lamentoso prolungato ringhio canino. Anzi, sembrava più quello di uno sciacallo e ben presto da un cumulo di macerie riemerse la scura ed inquietante figura di uno sciacallo bipede e dalle fattezze forse vagamente umane, che si confondeva molto con la semioscurità presente in quell'ambiente.
Senza dire assolutamente nulla e con uno sguardo a metà tra il rabbioso eil famelico, la creatura cominciò ad avvicinarsi a Zakard, zoppicando leggermente: il suo intento omicida era fin troppo chiaro e forse voleva pure rivalersi sul giovane Cavaleire per qualsiasi cosa dovesse essere successa laggiù.
Zakard doveva reagire, altrimenti si sarebbe trovato il petto scosso e solcato a sangue, se non a morte, da strisce di artigli trasversalmente lanciati furiosamente all'attacco.

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



La situazione si è improvvisamente evoluta ponendoti davanti un avversario ferito, ma fisicamente più possente di te. Per tua fortuna il nemico che ti attacca è di energia bianca. Reagisci come meglio credi, ma tieni presente che l'Armatura non può venirti in soccorso, neppure se riuscissi a risvegliare il tuo cosmo.

 
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Zakard Ki'Saad
view post Posted on 1/5/2012, 18:36




« azione/narrazione »
{ pensiero }
" parlato "


« egli, impegnato con la sola forza del suo corpo, a porre i massi sul sarcofago dorato, riesce ad avvertire chiaramente un rumore, un sibilo. Lo stesso che lo aveva attirato lì. Forse la sua libertà è stata favorita dal fatto che Zakard stesso avesse raccolto molte pietre e molti mattoni per seppellire il sarcofago. »

" Mmmhh... "

« Zakard stringe i pugni, ma ancora nulla. Il suo corpo è ancora troppo scosso, "morto", se così si può dire, come l'armatura della fenice, ridotta in pezzi, danneggiata troppo pesante perchè possa rigenerarsi da sola, anche perchè il danno è stato provocato da lui stesso. »

{ non riesco nemmeno a distinguere bene le sue fattezze. Ragiona, Zakard. Buttargli pietre addosso non è un comportamento da cavaliere. Ne' tantomeno usare qualcosa che non venga dal tuo cuore, dalla tua fede in Athena o dal tuo fisico. Quindi non posso lanciargli addosso nemmeno la fiaccola }

« indietreggia Zakard »

{ Ma certo, che sciocco che sono. La fiaccola che prima ho posato sul pavimento. Indietreggiando abbastanza anche l'idiota sarà abbastanza visibile, perchè sotto l'effetto luminoso della luce. Ovviamente non dovrò farlo avvicinare molto, perchè il mio attacco non coinvolga la fiaccola stessa. Già.. ma come attaccarlo? E' possente, più di me.. }

« il mostro, o qualunque esso sia, lo segue e, quando è abbastanza visibile dalla torcia per farsi una chiara visuale di lui, Zakard ragiona »

{ ma certo. Le gambe. Più un essere è possente, maggiore sarà l'equilibrio che chiederà alle gambe. Una delle due sembra in qualche modo malandata, vista la sua andatura zoppicante. Zakard, te lo ricordi il muay thai, vero? }

« uno scatto scatto del bacino in senso orario, un'apertura dell'anca ed una roteazione di quasi 360° del corpo, durante il quale egli si abbassa, molto velocemente, così da poter colpire, in maniera molto rapida ed altrettanto forte, la caviglia dell'avversario con il tallone del piede. Vista l'andatura zoppicante dello sciacallo, Zakard, con una spazzata bassa, degna del miglior film di combattimento, tenterà di far cadere l'avversario sul pavimento, come un albero colpito a sufficienza da un'affilata accetta. »
 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 1/5/2012, 21:10




Lo stratagemma di Zakard funzionò egregiamente: aveva trovato il punto debole del nemico e l'aveva sfruttato per riuscire ad ottenere un vantaggio o quantomeno cercare di fermare il nemico. Purtroppo però la tempra del mostro si rivelò decisamente resistente e a dispetto delle ferite, fece abbastanza in fretta a rialzarsi e addirittura a cercare di lanciarsi verso il Cavaliere: il suo tentativo non era più quello di usare gli artigli per straziare le sue carni, ma addirittura quello di ucciderlo con un fatale morso al collo!

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



Sempre le stesse condizioni di prima.

 
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Zakard Ki'Saad
view post Posted on 1/5/2012, 21:30




« azione/narrazione »
{ pensiero }
" parlato "


« dopo aver fatto cadere il mostro, egli si alza prontamente, mettendosi in guardia. Ma ecco che il mostro si rialza, e nemmeno cammina, si lancia verso di egli »

" Fatti sotto, mostro. "

« questa volta, Zakard nemmeno prova ad usare il cosmo, avendo a suo favore qualcosa di più umano: l'adrenalina. Quella che provava nei combattimenti di Muay Thay. Ci sono cavalieri molto più forti di lui, ma a livello umano, con "poteri" umani, saranno pochi a tenergli testa »

" Uhmpf! "

« egli si lascia andare verso il pavimento, ma con la gamba destra, leggermente piegata, protratta verso l'alto. Appena il mostro sarà poco sopra di lui, atterrerà, per forza di cose, sulla pianta del piede di Zakard il quale, spingendo la gamba in alto, sfrutterà lo stesso slancio e la stessa forza peso del mostro, tentando quindi di scagliarlo verso dietro (mossa di Judo), casualmente, proprio verso il sarcofago luminoso che Zakard ha coperto con tanta cura e dedizione. Tuttavia, in quei momenti, l'adrenalina impedisce di pensare ai dettagli. »
 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 1/5/2012, 22:53




Un'altra volta il Cavaliere della Fenice sfruttò i punti deboli del nemico, dimostrandosi un umano abile e capace di sopravvivere anche a pericoli che, in un modo o nell'altro, avrebbero sopraffatto molti altri nella stessa situazione. Il colpo proiettò lo sciacallo praticamente allo sbaraglio e lo fece sbattere sul cumulo di macerie appena poste da Zakard, con un effetto abbastanza notevole.
Tuttavia, neanche quella volta fu sufficiente, perché l'avversario non era ancora sazio e soprattutto non era stato eliminato o impalato in alcun modo e tutto quello che Zakard stava facendo era del tutto inutile.
"Che ti prende, feniciotto?" lo insultò il nemico mentre ancora si stava rialzando. "Troppo legato ai sentimentalismi per fare il tuo dovere? Cosa speri di ottenere senza il fuoco contro di me? Prima o poi ti stancherai e allora sarai solo una bistecca al sangue per me... o forse sei troppo legato a delle stupide regole che impediscono di farmi fuori? I tuoi compari non sono stati tanto osservanti di simili sciocchezze con i miei fratelli! E il tuo Maestro non si è fatto prendere da simili scrupoli al Grande Tempio..."
Quidni si voltò e sfruttò la propria posizione relativamente sopraelevata per balzare di nuovo addosso a Zakard, con il chiaro intento di atterrarlo afferrandolo per le spalle, qualora ci fosse riuscito.
Cosa avrebbe potuto fare il ragazzo, soprattutto di fronte a simili parole? O anche solo a prescindere da esse?

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



Libertà di azione, anche eventualmente di risvegliare un cosmo che sia di potenza al massimo pari ad energia gialla.

 
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Zakard Ki'Saad
view post Posted on 1/5/2012, 23:41




« azione/narrazione »
{ pensiero }
" parlato "


« dopo aver mandato ancora una volta a monte l'attacco della bestia, Zakard si rialza ma ecco che il mostro si rialza, ancora una volta, come se gli attacchi di Zakard a niente fossero valsi gli attacchi o le mosse di lui. Zakard si rimette prontamente in piedi, ma il mostro, invece che attaccare, si rimette a parlare »

" Ma... "

« proferisce, sentendosi appellare con quel nomignolo, ma poi preferisce lasciare che egli parli, dicendo tutte quelle cose, che lasciano scosso Zakard »

" .................... "

« uno scossone che, ad ogni modo, spezza e risveglia qualcosa in Zakard. Tutti i morti del grande tempio, tutto ciò che è successo, le persone coinvolte, il maledetto Mintaka. Tutto gli torna adesso. »

" !!! "

« un sospiro, l'esclamazione di una parola mai esistita. Con un solo scatto, di velocità pari a duecento metri al secondo, elude l'attacco del mostro, il quale, non visto da Zakard, mentre parlava lo aggirava e stava per attaccarlo alle spalle. A circa dieci metri di distanza, il corpo di Zakard, e quindi anche gran parte della camera, nonchè l'avversario stesso, vengono sovastati da una luce arancione, come quella che prima proveniva dalla fiaccola, ma con moltissimi lumen in più, ed accompagnata da una luce semi-dorata. Il cosmo di Zakard, che si sta innalzando vertiginosamente »

" Brutto bas****! Non dovevi farmi arrabbiare. Ora sarai contento, vero? Ne pagherai le conseguenze, maledettooo!!! "

« una grande fenice compare sulle spalle di Zakard, il cosmo dell'immortale fenice. »

" FANTASMA DIABOLICO! "


« Zakard quindi scatta in avanti, muovendosi quasi a velocità del suono e, trapassando in maniera quasi inesistente la testa dell'avversario, si ferma solo ad una decina di passi da egli »


CITAZIONE
Nel caso in cui il colpo abbia successo, il nemico avvertirà un cambio totale di scena, che ritorna al grande tempio. Le guardie uccise tornano a nuova vita, e si avvicinano inesorabilmente contro egli, a lance spianate, pronte ad infilzarlo. Ed egli, con una gamba ferita, si rende conto che il calcio di Zakard non era poi così inefficace. Difatti il mostro non è in grado di muoversi, e molte guardie lo stanno già trafiggendo in molte zone del corpo, facendo sentire ad egli un dolore atroce. Ed infine Mintaka Orionis, con il suo discorso " Sei un codardo, un vigliacco, un essere inutile! Non sei stato in grado nemmeno di uccidere un avversario debole, e quindi morirai, ADESSO! " per poi, dopo le sue parole, scagliare un raggio di energia che distruggerà completamente il corpo del mostro, facendolo in mille pezzi.

Lo spavento, per il mostro, sarà talmente forte da provocargli uno shock celebrale, tale da terminare all'istante la vita celebrale del mostro, terminando quindi la vita dell'avversario.

 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 3/5/2012, 21:57




Zakard alla fine si arrabbiò: le parole del mostro sortirono qualche effetto indesiderato nei confronti dell'avversario e questi reagì sfoderando di nuovo il suo cosmo: non ad alti livelli, ma sufficienti ad evocare di nuovo la potenza del Fantasma Diabolico ed abbatterla sul nemico.
La creatura pseudo-canina non resse alla presisone del colpo e dopo qualche istante di tremenda allucinazione, crollò al suolo apparentemente priva di vita. La lotta sembrava finita e vinta, ma dopo pochi istanti la pelle della creatura disumana cominciò a contorcersi e ad agitarsi, fino a che non venne letteralmente squarciata dall'interno da una serie di artigli affilati e del tutto analoghi a quelli della zampa del mostro appena sconfitto. E quando lo squarcio si produsse dal collo fino alla base della coda, i due lembi si aprirono e dalla carcassa, che sembrò improvvisamente una semplice pelliccia essiccata, si levò un'altra creatura identica a quella appena abbattuta, solo di dimensioni più umane e meno imponente... ma dotata di un cosmo allo stesso livello di quello di Zakard e quindi decisamente più pericoloso.
Quando riuscì ad individuare il Cavaliere della Fenice, iniziò a ridere caninamente di gusto.
"Il tuo è stato un simpatico viaggetto, feniciotto, non c'è che dire. Ma ti avevo avvertito. E io non avrò pietà per te, come non l'hanno avuta i tuoi simili con i miei!"
Quindi il mostro riprese la sua offensiva allo stesso modo di prima. Zakard aveva solo due modi per salvarsi: elevare il suo cosmo oppure reagire con qualcosa di più efficace.

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



A questo punto hai come espresso sopra due possibilità: trovare il modo di elevarti ad energia verde e sopraffare il nemico come vuoi o continuare ad energia gialla, cui è giunto anche il tuo nemico. In ogni caso non puoi usare la tecnica finale, in nessuna versione e resta empre bloccata l'armatura.

 
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Zakard Ki'Saad
view post Posted on 3/5/2012, 22:30




« azione/narrazione »
{ pensiero }
" parlato "


« Zakard osserva il dolore dell'avversario, con un sorriso che sà come di una soddisfazione. Tuttavia, osserva l'avversario squarciarsi dall'interno ed annuisce, mentre il sorriso permane sul suo volto. Quindi dalla vecchia carcassa nasce ciò che è davvero il suo avversario »

" Tranquillo, se ti avessi colpito troppo forte ti avrei eliminato. Ed io non ho fatto altro che farti assaggiare una parte del mio potere. E sappi che ho intenzione di fartela pagare per tutto ciò che è successo. "

« il nemico sta attaccando, sembra ora più veloce. Ma Zakard non si spaventa e, RESTANDO ALLO STESSO LIVELLO DEL NEMICO, Zakard protrae la mano destra in avanti, con il palmo verso l'alto, quasi come se volesse mostrargli qualcosa. Difatti dalla mano una torcia di fuoco inizia a librarsi verso l'alto, come una lingua di fuoco. Per poi chiudere la mano a pugno, richiudendo nella mano destra la fiamma. Da quell'istante, un cerchio concentrico si espande, come una circonferenza che ha come centro il pugno di Zakard. Il cerchio invade anche il corpo del nemico, espandendosi fino ad una centinaia di metri. Adesso la visuale, per entrambi, sarà leggermente rossastra. Ma è solo un effetto scenico. Il vero effetto è quello di sembrare di stare dentro un forno a microonde a 120°C. Il caldo che nessun essere umano potrebbe sopportare, la rarità d'aria dell'afa. Questa è l' HELLFIRE GLOBE ( CALOTTA INFERNALE ) di Zakard, ovvero una calotta che si protrae per cento metri di raggio attorno ad egli, sia in larghezza che in altezza, e chiunque vi sia all'interno ne subirà gli atroci effetti passivi, anzi semi-attivi. Quindi Zakard, muovendosi a velocità quasi del suono, evita la carica del nemico »

" Allora, mostro, cosa decidi? Vuoi continuare a subire l'inferno, prima sulla mente e poi nel corpo, e perire lentamente, oppure vuoi che io ti uccida immediatamente? "

« un cosmo infuocato e luminoso circonda la figura del saint »

" Non credere che solo i tuoi capi siano crudeli. Io sono spietato. Per il mio nemico non ho nessuna pietà. Nessuna. "
 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 3/5/2012, 23:03




Il mostro venne colto di sorpresa e lo sbalzo termico improvviso lo sbilanciò abbastanza da permettere alla sua preda di sfuggirgli ancora una volta.
Tutavia, le sue parole gli provocarono un altro moto di sghignazzata, al quale fece seguire parole piuttosto sarcastiche: "Se proprio vuoi provare ad uccidermi, puoi anche provarci, ma dovrai impegnarti di più feniciotto: sono uno sciacallo! O hai già dimenticato che noi viviamo nel deserto? O forse il tuo cervello deve rsuscitare come la tua Armatura?"
Quindi si lanciò di nuovo per cercare di mordere al collo Zakard con un morso che si sarebbe rivelato fatale anche con l'armatura indosso. Tuttavia, a discapito delle sue parole, i suoi movimenti erano un po' più lenti di prima. Tuttavia era evidente che quel livello non sarebbe bastato a farlo fuori.

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



Le istruzioni non cambiano rispetto a prima.

 
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Zakard Ki'Saad
view post Posted on 4/5/2012, 00:01




« azione/narrazione »
{ pensiero }
" parlato "


" Uhmm.. "

« un leggero dubbio nella mente di Zakard, sentendo la rivelazione del mostro il quale, oltre che più veloce e più snello, sembrava ora dotato di un intelletto decisamente superiore a prima. Ma è quando egli si muove, che Zakard scopre i suoi movimenti più goffi, appesantiti »

" Accidenti, quanto bluffi. Bene. Senti io mi sono scocciato di giocare con te. "

« dalla mano destra di Zakard, un'onda di luce rossastra compare, con tanto di fasci di energia che ne scaturiscono da essa. Essere al pian terreno del faro gioca a suo favore. Il nemico non è molto lontano »


" Muori!! Eruzione Krakatoa!! "

CITAZIONE
Krakatoa Bakuhatsu Jin Ho - Raggio Cannone dell'esplosione Krakatoa

Questa tecnica consiste nel colpire, con uno (o due) raggio/i di fuoco altamente esplosivo/i il terreno sottostante i piedi dell'avversario/nemico.

Il fascio di energia, sebbene farà credere al nemico/avversario di aver evitato il colpo, avrà i suoi effetti devastanti subito o anche dopo un turno di azione.

Difatti il raggio condenserà la sua potenza esplosiva e scoppierà a vari metri di profondità rispetto al livello della terra, e la sua terribile energia infuocata e distruttrice risalirà verso l'alto, distruggendo la terra sotto i piedi dell'avversario ( maggiore è la potenza inflitta nel colpo, maggiore sarà l'area distrutta ), con potenti esplosioni ed eruzioni vulcaniche che colpiranno esclusivamente dal BASSO verso l' ALTO. Attacco fisico, singolo o di gruppo.

« espandendo di botto il suo cosmo, AD UN LIVELLO SICURAMENTE SUPERIORE DI QUELLO PERCEPITO DALL'AVVERSARIO, Zakard colpisce il pavimento con un pugno, che sprofonda nelle mattonelle fino a quasi metà braccio e, circa mezzo secondo dopo, una grossa esplosione di fuoco sotto il pavimento del mostro, a meno che egli non la eviti, sbalzerà il mostro in aria. Quindi, sempre che la mossa avrà successo ed il mostro proiettato in aria, Zakard si lancerà verso di egli, cercando di SFONDARGLI il corpo con un pugno, da parte a parte. E non un pugno qualunque, ma un PHOENIX NO KEN, usato alla massima potenza da egli attualmente consentita. »

CITAZIONE
Phoenix no Ken - Pugno della fenice

Richiamando il cosmo nelle mani, eventualmente anche nei gomiti, nelle ginocchia e nei piedi, si è in grado di aggiungere l'elemento fuoco ai propri colpi fisici, causando ustioni o surriscaldamento in base all'energia utilizzata per il colpo. Se la forza usata è particolarmente alta, si potranno sfondare le difese o le armature avversarie. Elemento Fuoco. Colpo fisico.

 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 4/5/2012, 20:43




La prima mossa di Zakard risultò incomprensibile al nemico fino a quando non venne portata a compimento: il mostro rimase sorpreso, ma uscì fondamentalmente indenne dall'attacco, che in qualche modo riuscì a schivare. Tuttavia rimase troppo distratto troppo a lungo e lo sciacallo umanoide venne centrato in pieno dal colpo fiammeggiante e iniziò quindi la combustione della creatura.
Il mostro si contorse cercando di spegnere le fiamme inutilmente e sembrò destinato a morire consumato dalle fiamme della propria pelliccia... ma ancora una volta avvenne qualcosa di improvviso e a dir poco pazzesco: l'ormai prossima carcassa si bruciò completamente e al suo posto si alzò... Zakard! Una versione luminosa di Zakard con indosso l'Armatura della Fenice, con la stessa foggia che aveva sacrificato e distrutto contro Mintaka Orionis!
"E così ci sai ancora fare. Sai ancora trovare la forza per superare i tuoi limiti. Ma tu non sei come il tuo Maestro: forse è stato per paura che tu lo superassi o forse per incapacità... ti ha spiegato e ribadito il tuo uso del cosmo e ti ha lasciato andare libero di pensare, ma non ti ha detto la cosa più importante: che il cosmo influenza sempre tutto e tutti quelli ti ircondano, con cui sei entrato in contatto e con cui entrerai. O non l'hai ancora capito? Finché userai il cosmo per te stesso, riuscirai mai nel tuo intento!"
Quindi il nemico, che aveva raggiunto lo stesso livello di Zakard, lo caricò con la stessa tecnica che aveva adottato lui prima.

CITAZIONE

Angolo di Narrazione



Libertà di iniziativa. In ogni caso, la tua Armatura resta ancora bloccata. Come unico indizio posso dirti che la chiave per risolvere la situazione non risiede solamente sul piano fisico.

 
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