[Quest] °O Le crepe dei Dioscuri O° Cap.2, nelle campagne di Athene

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.:Oracolo:.
view post Posted on 20/4/2011, 11:12






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Aprile 2038, campagne greche nei pressi di Athene

un'oscuro bagliore seguito immediatamente dalla rovinosa caduta delle tre figure al suolo.

L'oscurità della notte nascondeva i corpi avvolgendoli in una strana nebbiolina che ne rendeva oscuro lo stesso paesaggio, salvo un piccolo bivio poco distante dal luogo in cui erano caduti i tre specter.

SPOILER (click to view)
Bene, vi trovate nelle campagne di Athene, dovete cercare di raggiungere il cimitero di cavalieri assolutamente non visti come già detto in precedenza. A voi come muovervi, e che strada prendere, ovviamente aspetto che tutti e tre prendiate una decisione o comunque vi mettiate d'accordo.



 
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view post Posted on 11/5/2011, 16:36
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CITAZIONE

"parlato"
°pensato°





Il viaggio come al solito fu rapido ma a differenza della altre volte l’atterraggio non fu delle migliori.
°arggg, mamma mia che male.°
Il giovane spartano ne aveva già prese abbastanza per oggi, ma non c’era tempo di lamentarsi, il tempo era poco e si doveva raggiungere il cimitero dei cavalieri.
Arkantos guardandosi intorno a bassa voce disse:
"ragazzi ma siamo sicuri di essere ad Atene? No perché ha un’aria molto spettrale. E poi dove andiamo? Comunque se non erro voi siete dei rinati, quindi sono luoghi a voi familiari. Che ne dite di fare strada?"
Anche se il ragazzo era originario della Grecia quei luoghi non sembravano a lui familiari, forse era la nebbia o l’aria poco rassicurante presente il quel luogo. Ma Arkantos non riusciva proprio a orientarsi.


 
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SteveO
view post Posted on 12/5/2011, 21:03





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"Parlato Dylan"
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"sshttt!" - rispose stizzito Dylan - "non facciamo lo sgamo!"

Ancor più nervoso dall'aver perso durante il salto dimensionale la sigaretta appena accesa, si diresse verso il bivio con la speranza che anche gli altri lo seguissero. Cominciò a guardarsi con circospezione attorno, nella speranza di trovare qualche cartella spuntare dalla nebbia



 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 25/5/2011, 19:30






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Aprile 2038, campagne greche nei pressi di Athene

Avvicinandosi al bivio, Dylan nota un cartello in legno abbastanza decadente con un'iscrizione in greco sbiadita dal tempo e un freccia apparentemente più scura e recente che indica il viottolo impervio e stretto.
Mentre gli occhi di Dylan si abituavano al buio per meglio decifrare la scritta ecco posarsi sul cartello una strana farfalla violacea, una farfalla che tanto Dylan quanto Arkantos avrebbero immediatamente riconosciuto: Noralusni


SPOILER (click to view)
Ok, ci risiamo... Per ovviare al problema devo far sparire tayu almeno per ora e forzare un pò l'ingresso di Bib, voglio una decisione unanime sulla direzione da prendere, e sapere come vi muovete e come siete vestiti..

Steve: sulla targa c'è scritto "Cimitero dei cavalieri"



 
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SteveO
view post Posted on 30/5/2011, 19:25





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"Parlato Dylan"
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Si voltò verso Arkantos e con l'indice della mano destra vicino alla bocca gli fece cenno di fare silenzio. Di soppiatto si avvicinò al cartello e riconobbe la scritta in greco di "Cimitero dei cavalieri".
°Bene, ci siamo quasi! Finalmente qualche buona notizia!°

Parlava troppo presto.
Leggiadra, si posò silenziosa sul cartello una farfalla assai nota al cavaliere di gemini. Non volle credere a ciò che si presentò dinanzi ai suoi occhi e con forza si stropicciò gli occhi. Purtroppo Dylan non era vittima di una allucinazione e quando capì che ciò che aveva davanti a sé era reale, fu costretto a strofinarsi ancora gli occhi ma stavolta per asciugarsi le lacrime di disperazione: non voleva assolutamente quel rompiscatole di Nafnlaus tra i piedi.
°Perché? Perchè mi devo beccare tutti i rompicoglioni? Cazzo ho fatto di male? Non posso morire in pace?°

"Dovunque tu sia, azzera il cosmo e avvicinati a me!" - disse Dylan sottovoce.




 
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view post Posted on 31/5/2011, 22:40
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"parlato"
°pensato°





Le sorprese sembravano non finire più, una piccola farfalla si era andata a posare sul cartello. Era familiare non era la priva volta che Arkantos vide un essere simile. In tutto l’inferno c’è solo un uomo in grado di poter comandare quei insetti: lo Specter della Stella della Terra Incantata.
Lo spartano aveva tanta voglia di prendere e bruciare quella farfalla ma ora come ora non poteva, il rischio di farsi scoprire era alto quindi con voce molto bassa il ragazzo disse:
"Dove sei? Che ci fai qui? Sta attento che se ci fai scoprire ti uccido. A proposito, sai perché io e Dylan siamo qua?"


 
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view post Posted on 1/6/2011, 00:01
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Giosa solitudine dove nessuno può toccarmi ne ferirmi, ecco dove andrò...
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Nafnlaus Riddari

Narrato
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Camminava.
Camminava e pensava.
Era sovrappensiero, a cosa pensava quella creatura umana. Be’, proprio umana non era. Non possiamo definire così una creatura capace di trasformazioni orribili e stupende come quelle di quell’uomo. Per di più era già morto, e gli umani non muoiono e rinascono. Era uno spettro? Non credo, dato che uno spettro per definizione non cammina così per il mondo e non sta certo in un corpo “umano”. Quindi cos’era Nafnlaus? Be’ poco importa, non era questo che volevamo sapere.
In realtà non è chiaro cosa vogliamo sapere, comincerei col chiederci dove si trova.
Dove ci troviamo.
Se voi lo sapete ditelo a me che scrivo, poiché io stavo seguendo i pensieri, oscuri alla mente umana (ma lui non era umano, o sbaglio?), e quindi mi sono perso. Riddari, stava seguendo la sua fedele Noralusni, si era persino dimenticato da dove era partito…

Fu la voce dello specter di Gemini a risvegliare la sua attenzione, seguita subito da Arkantos che come sempre seguiva il rinato. Era incredibile come i due potessero sempre capitargli insieme…
Si avvicinò a loro, rivelandosi e sussurrando le sue parole.

<Sono qui, e stavo passeggiando. Che vuoi che ne sappia cosa ci fate voi qui. Noralusni vattene, sembra che qui siamo in incognito, e anche se odio queste brutte facce, non è carino perdere qualche corpo da scuoiare in laboratorio. Lo sai che preferisco le cavie vive>

Indossava come sempre il suo saio e quindi l’unico cosmo presente nell’aria era quello minimo della Fairy che posava delicata sul cartello. Notava solo ora che su quel pezzo di legno una scritta era incisa. Nafnlaus non sapeva di conoscere il greco. Di certo non poteva sospettare di essere nato in terre come quelle, ma nella sua morte e nella sua amnesia, le conoscenze linguistiche erano l’unica cosa che si era salvata. Riuscì quindi a leggerne l’indicazione

<Oh, un cimitero! In effetti mi serviva qualche pezzo di ricambio per i miei studi, quelli che già ho sono troppo putrefatti. E voi che venite a fare nel cimitero dei santini?>




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SteveO
view post Posted on 2/6/2011, 08:33





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  • Nome: Dylan - Kaylos


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"Caccia quella farfalla! Non ci deve essere un alito di cosmo... siamo in terra nemica per la puttana!"

Sussurrò, ma voleva urlare. Urlare dalla disperazione, dalla rabbia. Aveva i nervi tesi a mille a causa di quella dannata pressione e senza la sua controparte dorata non si sentiva più addosso quella determinazione che lo contraddistingueva.
Si asciugò le mani sulla maglietta a maniche lunghe grigia che indossava, poi le mise nelle tasche dei jeans.Sempre sussurrando disse a Riddari.
"Anche noi andiamo al cimitero.... dobbiamo incontrarci con una persona! Su andiamo!"

E così iniziò a incamminarsi nella direzione indicata dal cartello.



 
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view post Posted on 3/6/2011, 05:09
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Giosa solitudine dove nessuno può toccarmi ne ferirmi, ecco dove andrò...
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Nafnlaus Riddari

Narrato
"Pensato"
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“Sveltà Noralusni, se tieni a quelle tue ali, vedi di sparire. Quello stolto non può darti ordini, ma ha comunque ragione. Già te l’ho detto e non voglio ripeterlo”

La Fairy scomparve nel buio delle ombre. Aveva fatto la sua missione, per qualche strano motivo aveva condotto li il suo padrone e ora non era più necessaria la sua presenza.
Poi lo spettro si girò verso i due compagni, e chiese loro, sempre sussurando.

<Una persona? Vecchie conoscenze? Comunque sbrighiamoci e stiamo zitti, o anche senza cosmo ci scopriranno. Piuttosto, chi ha la pala?>

Così facendo abbassò il cappuccio sulla testa, lasciando sporgere solo un ciuffo di capelli dei lunghi da uno strappo sopra la fronte.. Poi si mise a segurie Dylan, con le dita delle mani incrociate e le braccia rigide ad angolo retto davanti a se. Se non fosse stato per il portamento deciso e il ciuffo pettinato, era facilmente scambiabile per un vecchio prete mendicante. Povero, col saio logoro, abbandonato dal suo Dio, mentre con la fede camminava per le terre emerse.

Per fortuna questo non era il caso di Nafnlaus Riddari…





Status Fisico:

Status Surplice:
Non indossata

Stadio:

Tecniche d'Attacco:

Tecniche di Difesa:

Abilità:

Cosmo Residuo:
100%

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view post Posted on 5/6/2011, 12:21
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Arkantos aveva già detto che la decisione non gli importava e che avrebbe seguito i suoi compagni senza obbiettare. Forse era mancanza di voglia e di decidere o forse perchè aveva piena fiducia nelle decisioni del suo maestro. Ma in fondo il ragazzo non era esperto di quei luoghi e soprattutto, era Dylan il diretto interessato della riuscita della missione.
Fatto sta che senza discutere o dire niente seguì i due cavalieri.


 
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.:Oracolo:.
view post Posted on 8/6/2011, 19:33






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Aprile 2038, campagne greche nei pressi di Athene

Di comune accordo i 3 specter si incamminarono nella direzione indicata dal cartello, tutti vestiti in abiti civili tranne Riddari che indossava il suo solito saio consunto e rattoppato in più punti.
Azzerando completamente il cosmo, i 3 attraversano un fitto tratto di boscaglia completamente buio affidandosi ai loro soli sensi non avendo alcun punto di riferimento nella completa oscurità.

Improvvisamente un sibilo sinistrò vagamente metallico si udì chiaramente percorrere la boscaglia alla destra dei 3 spectre seguito subito dopo da un gracile urlo emesso da Riddari.

Testa allo schienale si inizia a menar le mani,
A quanto ho capito state camminando in fila indiana, quindi avanti Steve, poi Bib e poi Shaka.
x Shaka, trovandotelo avanti vedi appena la sagoma di Riddari completamente bloccato dalla morsa di una catena scintillante di argentei bagliori.



 
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view post Posted on 21/6/2011, 18:27
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-Il Mito- Ripper - Tester
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I cavalieri si incamminarono verso la stradina che portava al cimitero. La notte era fonda, la visuale non delle migliori, e peggiorò ulteriormente quando gli specter entrarono in un tratto di fitta boscaglia. Erano in fila indiana a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro e nonostante tutto, Arkantos non vedeva bene i suoi compagni d’armi. Star li in quei luoghi bui senza poter vedere non era il massimo.
Quel silenzio sinistro non preannunciava niente di buono. Bastarono pochi istanti per cambiare quella calma che riecheggiava. Un sibilo proveniente dalla destra raggiunse in pochi attimi il gruppo, seguito subito da un urlo straziante di Riddari.

°Merda che sta succedendo.°

Arkantos in quei pochi attimi vide il suo compagno amante delle Fairy completamente bloccato da una catena con colori argentei.

"Ci hanno scoperto, scappiamo!"
il ragazzo fece un balzo in avanti andandosi a posizionare alla sinistra di Riddari e senza pensarci su due volte cominciò a richiamare il suo oscuro cosmo di fuoco nero.
"Mi mancherai"
Semplici parole che racchiudevano in sé tutta la follia del cavaliere della fenice infernale che, senza esitazione, lanciò uno dei suoi colpi migliori: l'uragano di fuoco nero.

CITAZIONE
Uragano di fuoco nero.
Il cavaliere genererà un tornado di fiamme che tenterà di inghiottire il nemico in esso. Tale tornado, oltre arrecare ustioni e, nel caso il livello energetico lo permettesse, a fondere l'armatura avversaria, lancerebbe lontano il nemico arrecandogli danni da impatto al suolo e ulteriori ferite causate dall'alta velocità dell'aria.

Un forte tornado carico di fuoco che venne scagliato con brutale violenza verso Riddari. L’uragano però non si sarebbe fermato lì, Arkantos aveva l’intenzione di deviarne la traiettoria in modo di seguire la direzione della catena.
Lo spartano sarebbe riuscito sfruttare le capacità di attrazione del colpo e delle fiamme prodotte?
Il colpo era stato lanciato e senza esitazioni il ragazzo si mise a correre verso il cimitero sperando i aver messo in difficoltà il nemico.




 
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