La vecchia arena, Luogo di addestramento di Marcus della Fornace.

« Older   Newer »
  Share  
°PaNdEmOnIuM°
view post Posted on 1/10/2009, 11:03 by: °PaNdEmOnIuM°




Camminava a passo spedito per le vie della città di Atene, non sapeva molto di quel luogo dove si doveva recare non avendo informazione specifiche su cosa lo aspettasse, l'unica informazione che aveva ottenuto era la destinazione e il nome di colui che doveva incontrare, un certo Marcus della Fornace che lo avrebbe istruito sulla via da intraprendere per diventare cavaliere.
Cavaliere, era diventato il suo obiettivo, dopo avere visto nel fuoco sacro dell’oracolo la dea Atena che indicandolo con il braccio gli aveva dato una nuova missione, una missione che avrebbe cambiato il suo anonimo stile di vita, fatto di evocazioni e preghiere alle pendici di un monte dove per qualche ragione non sentiva casa sua.
Sua Madre lo aveva sempre indirizzato cercando di impartirgli le migliori delucidazioni sulla via del culto di Demetra, Dea di quel tempio che sentiva così piccolo e stretto.
Il mondo dei cavalieri lo aveva sempre affascinato, forse anche per il fatto che il padre di cui non aveva nessuna informazione era uno di loro, pronunciare quella parola al cospetto della madre era sempre una ferita che veniva riaperta intristendo la donna che con sguardo severo incrociava lo sguardo del figlio facendogli capire che tale argomento era Tabù e che non doveva essere menzionato al suo cospetto.
Ma chiedere a un Aquila di fare una vita terrena è un qualcosa di utopico e impossibile, perché, nel cuore di Kael’Thas bruciava un fiamma indomita che non si poteva domare o sopire, e il fatto che la Dea lo avesse chiamato era la prova più marcata e tangibile di quale fosse il suo destino.
Quella pergamena che teneva stretta nella sua mano era quel lasciapassare per un cammino leggendario, un cammino che avevano intrapreso prima di lui uomini straordinari cambiando la storia con le loro gesta.
Già il suo peregrinare, dopo aver dato notizia a sua madre della sua scelta di percorrere un'altra strada, la sua casa era diventato il mondo.
Il viaggio per arrivare in quel luogo fu davvero lungo e faticoso ma abbastanza tranquillo.
Si svegliò presto la mattina, non c’era tempo da perdere. Si mise immediatamente in viaggio e non ci mise molto a raggiungere la riva essendo essa molto vicina. In mezza giornata riuscii ad arrivare al porto . Cominciò a chiedere informazioni su come poter raggiungere l'Italia nel minor tempo possibile. Andò a chiedere a qualche marinaio sulle prossime partenze.

“Per arrivare in Grecia? Bhè, la prossima nave è tra tre giorni. Prima, che io sappia, non ci sono navi dirette in quella direzione. O attendi la nave o vai a nuoto.“

Grazie delle informazioni.

Non poteva perdere tutto quel tempo, non ne avrebbe più avuto comunque una volta giunto Grecia.
Si rivolse a più e più marinai, ma tutti confermarono le parole del primo a cui chiese: non vi erano navi dirette in grecia prima di tre giorni. Il sole era alto nel cielo e sentii che era l’ora del pranzo. Andò a mettere qualcosa sotto i denti alla locanda del porto, quando vide una strana barca attraccare al ponte. Finii in fretta ciò che aveva ordinato e si diresse verso quella stranezza galleggiante. La scrutò e notò che non aveva nulla di simile alle altre, probabilmente proveniva da un altro paese. I suoi sospetti erano giusti, vedendo poi uscire da essa gente vestita con capi leggeri. Osservò i passeggeri dirigersi con molta fretta verso le bancarelle e locande a fare una scorta di provviste, per poi ridirigersi verso la propria nave attraccata. Approfittò della situazione per fermare un componente dell’equipaggio e chiedergli delle cose.

Dove è diretta questa imbarcazione?

“Non sono tenuto a dirglielo...”

Hai ragione, ma perché non farlo. Se riesci a farmi salire li sopra potresti guadagnare qualcosa. Ti assicuro che non sono intenzionato a fare nulla ne a te ne ai tuoi compagni, cerco solo un passaggio. Quindi dimmi, dove siete diretti?

“Verso la Grecia , peccato però che non hai intenzione di fare male ai miei compagni. Sono disposto a farti salire a bordo, quindi ora tu dammi quanto mi spetta ed io ti darò dei capi per salire indisturbato sulla nave, così sicuramente daresti dell’occhio.”

Ottimo. Un’ultima cosa, quanto tempo durerà il viaggio?

“Tre giorni.”

Arrivo subito.

Diede la piccola ricompensa al marinaio e si andò a cambiare. Nel giro di pochi minuti tornò e si imbarcò assieme a colui che gli aveva trovato il posto.
Partirono alla volta della Grecia. Non molto passò che la sera calò. Il fresco del vento serale e l’ondeggiare del mare lo cullarono in un sonno profondo, ma al contempo vigile, pronto a reagire.

Il giorno seguente si risvegliò a bordo della nave che lo avrebbe portato in Grecia. Anche se il sole si era innalzato da poco, tutto l’equipaggio già si dava da fare. Con lentezza si avviò verso la prua della nave per vedere se si poteva intravedere la terra ferma. Così non fu. L’unica cosa presente all’orizzonte era unicamente acqua, ed il sole che lentamente saliva. Decise di prendere alcune informazioni riguardo alla città che lo aspettava chiedendo a qualche marinaio sulla nave. Vide uno di loro seduto su una botte a sorseggiare una bevanda, probabilmente whisky dato il gran puzzo di alcool. Si avvicinò e sedendosi su un barile accanto al suo, cominciò a parlare.

Me ne daresti un goccio?

Il marinaio senza fiatare gli passò il boccale dal quale stava bevendo. Lo prese e dopo averne bevuto un sorso lo riporse all’uomo di mare, il quale lo riprese in silenzio. Non sapeva se era il caso di continuare o definire il suo tentativo di ricerca di informazioni fallito, ma comunque la sua identità era coperta e poteva passare al massimo come un compagno di viaggio troppo loquace o magari fastidioso. Decise quindi di continuare a provare.

Tu per caso conosci la città di Atene?

“Si, ma non vedo cosa te ne può fregare a te.”

Dal suo fiato riconobbe che aveva bevuto molto, forse avrebbe detto tutto ciò che sapeva subito, o forse si sarebbe innervosito presto attaccandolo ed attirando tutti gli sguardi su di loro. Doveva essere cauto.

Nulla, mi hanno detto che da quelle parti c’è l’alcool più raffinato di tutta la Grecia, per non contare poi la bellezza inaudita delle loro donne. E’ un posto magnifico a quanto mi viene detto, tu ci sei per caso stato?

“Una volta sbarcai in quel luogo per fare una consegna. Non mi sembra di aver visto tutte queste cose che ti hanno detto. Mi ricordo solo che...”

Le parole si fecero sempre più lente e basse fino a quando il marinaio si accasciò, come se fosse morto. Kael'thas Mantenne il sangue freddo e scrollò il corpo steso sul barile. A quel gesto l’uomo di mare fece qualche gemito. Si era addormentato di colpo.
Si era dimenticato di come si potessero ridurre le persone che bevono troppo.
Passò l’ora di pranzo, durante il quale mangiò poche cose, quasi nulla. Ma in compenso allo sforzo che faceva andavano più che bene. In qualunque caso aveva le sue provviste, se mai gli fosse venuta fame avrebbe potuto cibarsi con parte di esse. Il giorno passò rapidamente, con qualche onda troppo alta, con il veloce cambio di temperatura e con le più strane canzoni cantate dai marinai ubriachi. La giornata volò fino al giungere della sera, si gustò il tramonto seduto sul bordo della nave. Il viaggio era molto lungo. Sarebbero arrivati tra due albe. Si mise comodo e si addormentò con il suo bagaglio tra le mani cosicché nessun ipotetico ladro avrebbe potuto rubarglii nulla.
Senza accorgersene dormii per un’intera giornata. Durante i pochi momenti in cui si svegliava e rimaneva destato per un po’, rifletteva sull’addestramento che lo aspettava. Il tempo passava e le sue palpebre si abbassavano.
Si svegliò sulla nave, si guardò attorno e vide attorno a lui altre persone che fissavano il cielo che lentamente si illuminava. Era da molto che non osservava il cielo. Sembrava come ritrovare qualcosa che si era perso. Attese l’ora di pranzo sdraiato sul bordo della nave, osservando l’acqua ed i suoi riflessi. Il sole si spezzava in molte parti sulle increspature delle onde. Andò a mangiare e ritornò a non fare nulla e progettare eventuali strategie. Passò tutta la giornata a riposare e riflettere.
La luce dell’alba lo svegliò, subito dopo udii ancora urlare la parola “terra!”. Era finalmente giunto in Grecia e precisamente ad Atene.
Sbarcò finalmente a terra, una città nuova per lui si trovava ora sotto i suoi piedi. Scese dalla barca ed estrasse la mappa per orientarsi. Chiese in che direzione si trovasse la città antica.
Atene un antica città dal passato ricco di storia. Un luogo dove cultura e guerra erano due facciate della stessa medaglia. L’eterna rivalità con Sparta, la presenza dei migliori filosofi, le numerose discipline sportive praticate ancora oggi nelle Olimpiadi.
Ora dell’antica città vi era rimasto solo qualche tempio ed un teatro,e l’attuale metropoli dall’identico nome è un centro industriale e commerciale abbastanza popoloso. La passeggiata da lui ora seguita portava quindi ad attraversare l’intero centro urbano ed arrivare alle rovine. Dalla stazione ferroviaria si trattava di circa una mezz'ora di marcia.
Arrivato nella parte antica, non ci mise molto a trovare la vecchia arena, senza titubare oltre fece il suo ingresso all'interno della struttura, eccitato per l'incontro che gli avrebbe cambiato la vita.


° E quella chi è? °

Fu la sua prima domanda, una volta fatto il suo ingresso all'interno dell'Arena, una figura femminile lo aveva preceduto.
Era una ragazza di bell'aspetto, ma la cosa che atrasse la sua attenzione fu la pergamena che teneva in mano, che fosse una rivale?
Chi fosse non lo sapeva, ma di certo non si trattava di Marcus, e allora chi diavolo era quella ragazza? Perchè anche lei aveva in mano una pergamena?Questo non lo sapeva, ma forse gli avrebbe potuto dare informazioni su dove trovare Marcus, così con passo lento si avvicinò a lei proferendo parola.

Salve fanciulla il mio nome è Kael'thas, noto che anche tu hai in mano una pergamena.
Percaso anche tu sei qui per incontrare un certo Marcus della Fornace?



Edited by °PaNdEmOnIuM° - 1/10/2009, 22:22
 
Top
284 replies since 27/8/2008, 20:21   2514 views
  Share