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Questi, sarebbero gli dèi. Ritornati con gioia ai loro reami celesti, dopo aver seminato sangue e dolore con la naturalezza con cui si scaccia un moscerino? Che gli altri si sentano in dovere di riverirli e adorarli. Io no, mai.°
La calma della sera incipiente non quietava il pulsare sordo della rabbia. Sul campo erano rimasti i cadaveri dei monaci morti al servizio dell'essere di nome Kalì. Di Shiar, il drago di Asgard, nemmeno i resti... Il prezzo da pagare per un altro periodo di pace, prima che qualche altra entità decidesse un'altra ecatombe in nome di qualche malriuscito tentativo ideale?
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Gli dèi ... feccia dell'universo°, rimuginava Frey, passandosi una mano fra i capelli umidi. Poi parlò.
"Il caduceo, ed i sandali. Dovremo riportarli al Tempio; tanto i sandali sono perfettamente inutili senza l'elmo. E l'elmo, spero di cuore che non venga ritrovato mai. Al mondo ci sono già abbastanza minacce.
E... Bisogna cercare Shiar. Almeno per poter inviare la salma ad Asgard... Perché gli possano tributare gli onori alla loro maniera. Lo farò io; comunque non potrei andarmene di qui prima di aver rintracciato ogni pezzo della mia armatura... Poveretta. Mi ha servito fedelmente, ed io l'ho abbandonata proprio prima della fine..."S'accostò al generale di Krisaore, mettendogli una mano sulla spalla.
"Aioros... Ti siamo tutti in debito per la tua splendida inondazione. Oggi hai reso onore al regno degli Abissi."E agli altri:
"Ci rivedremo al Tempio."Poi, stancamente, si diresse verso la piana devastata.
o-o-o-o-o
Imbruniva. Avvolto in un ampio manto di stoffa scura, ritrovato sul luogo del disastro, lo scrigno sulle spalle, Frey sembrava un lagnaiolo in cerca di sterpi per il fuoco. Era riuscito, ed aveva fallito. Un pezzo alla volta, rintracciato fra l'acqua ed il fango, la sua armatura era quasi tornata in suo possesso. Del guerriero di Alfa Ursa Maioris, nessuna traccia. Frey scavò ancora, alla luce incerta del sole morente, fino a che gli occhi rossi dell'elmo di Tarantula non lo fissarono, con aria di velato rimprovero. Ma la Cloth era ormai completa di nuovo. Restava solo un'incombenza.
Frey coprì lo scrigno col manto, poi, chinandosi, raggiunse con le dita ua pietra, vicina all'argine del fiume Gange. Tirò, piano. Poi, con un sorriso leggero, mosse le dita, ad arrotolare un filo invisibile. Si avvicinò al fiume. E, nuovamente, vi si tuffò.
Riemerse qualche minuto dopo, stringendo fra le braccia un involto biancastro con la tenerezza con cui si sostiene un bimbo neonato.
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Ho detto il vero: spero che non venga trovato mai... E farò il possibile perché accada. Ha già creato dolore a sufficienza.°
L'involto svanì nello scrigno, che si richiuse con uno scatto secco.
Pochi minuti dopo, la sagoma sgraziata di un grande elicottero da trasporto si alzava in cielo, vibrando, proiettando una lunga ombra scura sulla terra sotto di sé.
Exit music: Aerosmith - Dream On