Millenary Saint
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| Nome: Loek
Cognome: N/d
Soprannome: Il Moro
Età: 20 Anni
Sesso: Maschio
Provenienza: Etiopia
Armatura: Silver Cloth of Kepheus
Costellazione: Cefeo
Dracme: 50
Energia: Blu
Descrizione Generale: Occhi di brace, scuri e profondi; colmi di una tristezza cosmica che colpisce chi li incontra; illuminati solo da una luce nelle tenebre indice del proprio carattere indomabile e determinato. Loek si mostra come un uomo dalla pelle scura tipico della sua etnia.
Alto centottanta centimetri e caratterizzato da una muscolatura ben definita si presenta in perfetta salute, sebbene ancora porti sulla sua pelle i segni bianchi delle ferite infertogli duranti gli anni infernali cui è stato sottoposto. A testimonianza di questa verità che lo ha segnato nel profondo, egli rasa con cura ogni mattino i propri capelli affinché gli sia da monito la sofferenza dettata dalla follia umana che ha dovuto patire e che mai permetterà che accada.
BackGround: Sono le nostre esperienze passate, e il modo in cui esse ci vengono presentate, a determinare chi siamo; la nostra identità. Loek non ricorda molto di quando era bambino. La vita gli sembrava semplice al villaggio e tutto scorreva apparentemente tranquillo in quel fazzoletto di terra del grande continente africano. Suo fratello, il maggiore, era un abile cacciatore e non temeva neanche il poderoso Leone che un tempo abitava quei luoghi in gran numero, ma che adesso stava per estinguersi. Sua sorella di 5 anni più grande di lui era la seconda figlia. Tutto era normale, anche se...
Non saprebbe dire con certezza il quando o il come, ma il dissenso si allargò ben presto tra la popolazione che contava qualche centinaio di persone fino ad infestare i villaggi vicini... fu allora che nacque la follia.
Ricordava sua madre che lo conduceva entro al villaggio dal luogo in cui passava le ore dedicate al gioco, non faceva che parlare di Riti mentre gli teneva stretta la manina con un sorriso sbagliato per una donna che fino a pochi attimi prima aveva considerato quanto di più buono vi fosse al mondo.
Fu con il tempo che seppe associare a quel sorriso una follia occulta che aveva invaso e travolto tutti gli abitanti. Il culto del Dio Folle aveva trovato assenso tra i popoli dei villaggi limitrofi fino ad estendersi per l'intera regione come una piaga. Per scampare alla carestia e per la sopravvivenza degli uomini di quelle lande andavano date in sacrificio tutte le figlie vergini per assecondare il volere del Dio che non richiedeva a sé carne pura, no. Reclamava carne pura poi distrutta nel corpo e nello spirito.
Questi episodi Loek li ricorda con una chiarezza tale da occultare letteralmente le proprie esperienze passate.
Padri che violentavano le proprie figlie e quelle di altri, Madri che sgozzavano letteralmente coloro i quali non assecondavano il volere del Dio Folle.
In quel tumulto di case incendiate i cui fuochi illuminavano la scura notte, riconobbe il cadavere sgozzato del fratello riverso in una pozza di sangue.
Il bambino combatté con ferocia nel tentativo di divincolarsi dalle braccia della madre, con il solo risultato che altri accorsero per fermarlo e martoriarlo. Porta sul suo corpo ancora i segni di quel dolore profondo che occultò ogni altra cosa; Prima di svenire intravide, per quello che poté permettere lo stato di semi incoscienza in cui era caduto, la figura ammantata da tessuto rosso sgargiante. Allora lo seppe: lui era il profeta che aveva causato la follia nel suo popolo.
Perduto chiuse gli occhi e si sentì morire, ma una luce lo richiamò; la Déa misericordiosa gli aveva dato una direzione. Come quando ci si sveglia da un incubo, Loek si alzò dal terreno in cui giaceva imbrattato dal suo stesso sangue che era già mattino. Raccolse ciò che ritenne opportuno per iniziare la traversata e s'incamminò.
Oggi è un cavaliere al servizio di Atena, la cui parola è sacrosanta Verità e Giustizia per gli uomini, e giura sulla sua vita che mai nessuno dovrà patire il dolore che vide e provò quella notte e che anzi non avrà pace fino a quando non l'avrà distrutto.
Equipaggiamento: Catena di Cefeo
Catena di Cefeo: Essa risponde solo al proprio cavaliere, ragion per cui può essere impugnata solo dal cavaliere cui è legata. In caso contrario diventerà estremamente pesante. Solo i cavalieri più forti e aventi un energia pari alla blu potranno iniziare a maneggiare la catena, seppur con grosse difficoltà.
Infondendole il cosmo essa è in grado di allungarsi.
Abilità: Manutenzione Cosmica- Controllo Cosmico.
Manutenzione Cosmica: Chi detiene quest’armatura possiede un innata conoscenza sulla sacra arte della riparazione di Cloth e armi ad essi legate. Nello specifico colui che indossa queste sacre vestigia riuscirà, attraverso un consumo pari al danno che si sta cercando di riparare di ridare resistenza, plasticità e forza all’equipaggiamento e ai Cloth danneggiati durante la battaglia. Si noti bene che questa abilità è usabile solo sul colth di Cefeo e sugli equipaggiamenti connessi ad altre armature.
Controllo Cosmico: Inoltre chi detiene quest’armatura è in grado di maneggiare con maestria semplicemente perfetta la catena di Cefeo; arma fantastica e al tempo stesso terribile appartenuta a Cefeo, padre di Andromeda e marito di Cassiopea. Nello specifico è importante sottolineare che questa catena non è dotata di vita propria come lo è la catena di Andromeda, e che, inoltre, non è in grado di scovarne i nemici. Tuttavia, sebbene non sia dotata di vita propria, essa sembra esserlo grazie alla maestria con cui essa viene maneggiata e al cosmo in essa continuamente infuso da parte del cavaliere.
Tecniche:
Difesa cosmica
Il cosmo filtra all’interno della catena che a seconda del volere del proprio padrone si può disporre in circolo intorno a lui per proteggerlo da attacchi provenienti dagli avversi. La difesa funge contro attacchi fisici e cosmici.
Riparazione cosmica
Infondendo il cosmo si potrà riparare un armatura o un equipaggiamento a esso legato. In caso di bersaglio esterno sarà possibile riparare solo l'equip ad esso connesso.
Onda cosmica
Roteando intorno al proprio cavaliere la catena s’impregna di cosmo. Il suddetto viene poi scagliato in direzione degli avversi sottoforma di attacco cosmico a distanza.
Pungiglione cosmico
La catena, ricca di cosmo, viene direzionata verso gli avversi in maniera rapida dando altresì l’illusione di moltiplicarsi sempre più. Il cosmo, qualora si riesca a danneggiare il cloth avverso per via dei danni perforanti seppur frazionati delle catene, filtrerà attraverso i punti deboli danneggiando le placche motrici nervose direttamente legate ai muscoli scheletrici sotto l'armatura e rallentare così la carica avversa; costringendolo a rallentare la propria velocità di movimento. In questo modo si otterrà un intorpidimento parziale che riguarderà specificatamente le aree colpite complicando, così, le capacità di movimento dei nemici. Lo scopo non è tanto recare danni da impatto, ma danni che possano danneggiare indirettamente il nemico sempre ammesso che la tecnica vada a segno. L'intorpidimento può variare fino a 2-3 turni in relazione del divario energetico.
Stritolatore cosmico
La catena si allunga in direzione degli avversi. In essa è presente un enorme quantità di cosmo, tantoché coloro che ne rimangono bloccati rischiano di spezzarsi sotto le spire metalliche della catena stessa che per motivo alcuno – tranne una diretta manovra del loro padrone o intervento del nemico con un consumo adeguato- lascerebbero la presa. Questa tecnica è possibile usarla anche per afferrare obiettivi a distanza.
Perforatore cosmico
Le catene si caricano di cosmo e s’intrecciano in maniera tale da formare un pericoloso cuneo in grado di perforare i materiali più duri. Ovviamente dipende dal tipo di Cloth che si intende perforare e dalla energia cosmica del cavaliere che scaglia il colpo. Essa è la variante modificata e più potente del Pungiglione Cosmico che non mira a intorpidire l'avversario, bensì a perforarlo.
Magnitudo cosmico
Le catene si caricano di cosmo e filtrano all'interno della dura terra creando un reticolo cosmico sotterraneo secondo le direttive di Loek. Il reticolo intriso di potente cosmo crea uno sconvolgimento dell'equilibrio geologico che si tramuta nella liberazione di energia sotto forma di un potentissimo magnitudo che stravolge il terreno rendendolo instabile nonché estremamente pericoloso per coloro i quali vengono a trovarsi all'interno di esso. Ovviamente ciò è strettamente interdipendente al tipo di terreno; difatti se il terreno in cui viene usata è di consistenza solida come le rocce di una montagna il magnitudo avrà degli effetti devastanti, mentre se si usa su di un terreno sabbioso esso creerà ( in base al livello di profondità del terreno a consistenza più solida rispetto la sabbia superficiale, effetti che varieranno dal magnitudo di potenza variabile a semplici volute di sabbia che potranno solo distrarre o annebbiare la vista al nemico. Effetto analogo si avrà per terreni ove scorre un corso d'acqua: la potenza del magnitudo risulterà variabile e nel peggiore dei casi l'esplosione cosmica potrà favorire l'insorgere di sbuffi d'acqua frammista a vapore per via del fenomeno della vaporizzazione.
Agglomerato cosmico
Le catene cariche di cosmo si compattano a comando del cavaliere a formare un vero e proprio agglomerato di ferro celeste che può assumere le forme più disparate fungendo sia in situazioni difensive che offensive. Nel primo caso si assisterà alla formazione di uno scudo di forma e dimensioni variabili atto a difendere in maniera assoluta una sola parte esposta all'attacco nemico. Essa non risulta essere una difesa a 360 gradi e per tale motivo estremamente difficile da penetrare. qualora invece si utilizzerà tale agglomerato in maniera offensiva si verrà a formare un'estensione del proprio braccio di forma variabile (contundente o perforatrice) atto a combattere in maniera ravvicinata un avversario nelle medie e brevi distanze. Il danno varierà a seconda del tipo di forma associato all'arma così creata e al cosmo ad esso infusa che li fortifica rendendole diverse dalle armi convenzionali.
Moltiplicatore cosmico
Variante alla normale capacità della catena di allungarsi infondendo in essa del cosmo. Il cosmo induce alla materia di cui è composta la catena di moltiplicarsi, così come accade quando essa si allunga, con la sola differenza che in questa maniera si allunga una sola parte selettiva di essa con il risultato che possono venirsi a creare diverse estremità in attacco e in difesa in più rispetto al consueto.
Vortice cosmico
La tecnica più potente di Loek. Essa riunisce la forza di un potente colpo con le dimensioni di un attacco ad area. Loek infondendo il proprio cosmo alle proprie catene le inizia a roteare alla massima velocità consentitagli sopra il capo inducendo ad esse un movimento spiraliforme e circolare. Il movimento a spirale induce l'aria a bassa quota a risalire, a causa di perturbazioni e fronti d'aria, allora salendo si raffredda, si espande, innesca la condensazione e infine la formazione di una nube avente una base appiattita. A questo punto queste parti d'aria si riscaldano, fenomeno favorito dall'abbondante liberazione simultanea di cosmo, fino a una temperatura maggiore dell'ambiente, quindi acquisiscono la libertà di salire ulteriormente a una velocità elevatissima (250 km all'ora) formando un cumulonembo torreggiante. Quando queste parti d'aria riscendono dalla stratosfera si incanalano ai lati del cumulonembo dando luogo all'incudine del tornado. Il movimento circolare all'interno del cumulonembo sviluppa dei moti che generano un vero e proprio vortice. A questo punto questo imponente Tornado, in cui Loek si trova al centro, non solo attira a sé ciò che gli sta intorno, per via della forza centripeta, causando enormi danni da impatto schiacciamento e cosmici, ma anche si muove a velocità enorme per via del cosmo liberato dal cavaliere che viene da esso infuso alla massima velocità possibile nel momento in cui viene direzionato verso un o più nemici. Essa è lo forma estremamente più evoluta dell'Onda Cosmica.
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Edited by Zandros - 29/10/2011, 09:23 |
